Quattordicesimo Capitolo

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POV Jimin

Vedendo Tae reagire in quel modo mi ha fatto pensare molto su ciò che stava succedendo tra lui e Hyun, ma non so se erano pronti loro ad affrontare la realtà della situazione, anche se Tae diceva che era solo sesso c'era altro che stava iniziando a provare per Hyun e lo stesso valeva anche per lui... Forse era il caso che facevo due chiacchiere con il mio amico anche perché avevo bisogno di sfogarmi su qualcosa che mi stava tormentando la testa, avevo lasciato Jk e Felix da soli ed ero andato a sedermi fuori a guardare il cielo che cominciava a tingersi dei colori della notte e come se mi avesse sentito al mio fianco appare Tae che si siede.

T: Che succede al mio miglior amico?

Jm: Potrei farti la stessa domanda... Che succede?

Lo vedo sospirare poggiandosi poi con la testa sulla mia spalla e io inizio ad accarezzargli i capelli come ero solito fare anche quando stavamo insieme, so che per lui parlare di ciò che prova o sente e difficile ha bisogno del suo tempo quindi aspetto nel completo silenzio che ci avvolge che lui possa dire qualcosa, stiamo così per un pò fino a quando finalmente non lo sento parlare.

T: Non so cosa mi è preso... Ma il fatto di vederlo lì in come se tra poco sarebbe stato divorato...

Ok non dovrei ma non riesco e scoppio a ridere alle sue parole e lui come immaginavo incrocia le braccia al petto sbuffando.

T: Smettila di ridere idiota...

Jm: Ok... Ok ora smetto... Ma cavolo amico hai descritto la scena come se lui fosse una principessa che dovevi salvare da un drago.

Mi ricompongo vedendo ancora il suo viso imbronciato che guarda davanti a se, seguo il suo sguardo e noto che la persona di cui stavamo parlando sta proprio lì fuori che sta ridendo e scherzando con Changbin, ritorno a guardarlo e il suo sguardo e proprio di una persona a cui da fastidio che ciò che gli appartiene lo tocchino, sorrido a questa cosa e gli scompiglio i capelli e finalmente lui distoglie lo sguardo.

Jm: Cosa c'è ti dà fastidio che lui rida con altri che non sei tu?

T: Tsk neanche per sogno... Può ridere con chi vuole e quando vuole non sono il suo ragazzo.

Si sono stronzo e ciò che sto per fare sono sicuro che mi farà ridere per molto.

Jm: Quindi non ti dà fastidio che stia baciando un altro?

Lo vedo subito scattare in avanti per vedere cosa stesse succedendo e appena si accorge che gli avevo detto una bugia si gira verso di me prendendomi le guance tra le dita e le tira più forte che può facendomi un male cane, cerco di liberarmi ma lui non molla.

Jm: Smettila... Ok scusa... Lo so... Ma la tua faccia dovevi vederla...

Sento finalmente le mie guance libere e lui che si passa una mano tra i capelli frustato per come aveva reagito alla mia provocazione, lo vedo poggiarsi bene con la schiena e portare la testa all'indietro poggiandola sullo schienale tenendo gli occhi chiusi.

Jm: Non vuoi ammetterlo agli altri ma a me non riesci a nasconderlo, ti conosco bene Tae sei fottutamente geloso e ci sei stato a letto solo una volta.

T: In realtà due...

Jm: Hai detto due? Aspetta mi sono perso qualcosa?

Lo vedo sbuffare di nuovo segno che la chiacchierata per ora finisce qui e non vuole andare oltre, ma poi lo vedo aprire gli occhi e girarsi a guardarmi.

T: Tu invece che succede? Ti ho visto ieri a colazione.

Sospiro e faccio come lui poggiando la testa allo schienale del divano, cosa mi è successo non lo so neanche io, avevo detto che dovevo lasciarlo andare che era meglio così eppure appena ho visto che si teneva per mano con Felix un senso di tristezza e dolore all'altezza del petto ho sentito subito lo stesso dolore che avevo sentito anche ieri sera mentre eravamo nel bosco e vedevo come lui lo teneva stretto a sé.

Jm: Io non lo so... Tae posso essere sincero con te?

T: Certo che puoi.

Jm: Mi sono detto molte volte che dovevo lasciarlo andare e fare in modo che lui fosse felice con un altro che non ero io... Eppure...

T: Eppure questo ti fa male perché desideri essere al posto di Felix.

Sapevo che lui avrebbe capito anche senza dire altro.


POV Taehyung

Guardo Jimin e mi dispiace per lui e per ciò che stava passando, sapevo che prima o poi si sarebbe ritrovato in questa situazione, avevo notato gli sguardi che dava sempre a Kook ma sapevo anche che stava solo cercando di scappare alla realtà e aveva paura di ciò che poteva succedere quindi si era messo in testa di lasciarlo andare e fare in modo che lui perdesse le speranze, sospiro e gli scompiglio i capelli.

T: Sinceramente ora come ora non saprei cosa consigliarti Jimin... Ho visto come sta Kook con Lix e sono carini insieme.

Jm: Lo so... Per questo ho deciso di allontanarmi ancora di più da lui... Se Lix riesce in quello che io ho provato a fare per molto allora mi va più che bene.

Lo guardo e noto che dal suo viso scendono delle lacrime, era raro vederlo piangere a differenza di noi che non ci facevamo problemi più di tanto per lui era difficile farlo ma non perché lo ritenesse una debolezza o altro ma perché per lui era difficile mostrare ciò che provava, in molte occasioni gli avevamo detto di non tenersi tutto dentro e lasciarsi andare eppure lui non l'aveva mai fatto, lo prendo e abbraccio stringendolo tra le mie braccia.

T: Sfogati pure amico mio... Io sono qui.

Sento che non si sta più trattenendo e finalmente si lascia andare a quel pianto che tanto si teneva dentro, sentirlo così per Kook mi fa male al cuore e mi fa sperare che prima o poi si trovino entrambi invece di continuare a soffrire e farsi del male a vicenda.

Restiamo così per non so quando per poi rientrare in casa non dicendo più niente di quello che volevamo dire, vado in camera mia sicuro di essere solo ma appena entro vi trovo proprio l'ultima persona che avrei voluto vedere almeno fino a cena, lo vedo che sta cercando qualcosa nel suo armadio curioso e facendo molto silenzio mi avvicino cercando di capire guardando oltre a lui ma oltre vestiti buttati così di qua e di là non noto altro.

T: Si può sapere cosa cerchi?

Lo vedo saltare per lo spavento e si gira guardandomi male e io non posso fare a meno di sorridere per il broncio delizioso che ha messo vorrei mordergli una guancia, Taehyung ricomponiti cazzo per fortuna non può sentire i miei pensieri senno addio la mia maschera da duro, lo vedo dammi di nuovo le spalle tornando a cercare qualcosa io mi siedo sul bordo del mio letto continuando a guardarlo.

T: Allora vuoi rispondermi o devo indovinare?

H: Non lo trovo...

T: Cosa non trovi?

H: Il mio bracciale...

Lo vedo alzarsi di scatto e mettersi il giubbino.

T: Dove vai?

H: Sicuramente l'ho perso nella foresta... Devo andare a cercarlo...

Lo vedo andare verso la porta e io mi alzo subito fermandolo dal polso facendolo girare.

T: Sei matto o cosa? Si è fatto buio e poi non riuscirai a trovarlo... Non sai neanche dove ti può essere caduto la foresta è grossa...

H: Non mi importa lo devo trovare...

Si libera dalla mia presa dandomi uno schiaffo sulla mano e corre fuori ancor prima che io possa fermarlo di nuovo, impreco e metto il mio cappotto seguendolo ma vengo fermato dai ragazzi che stanno uscendo dalla cucina che subito mi guardano.

Bang Chan: Ehy Tae dove vai di corsa?

Hoby: Dai aiutaci a portare le cose in tavola fuori che oggi c'è carne alla brace...

T: Non ho tempo devo seguire quello stupido...

Li supero ma qualcuno mi afferra per il polso e quando mi giro a guardare noto che proprio Felix a fermarmi.

Felix: Tae cosa succede?

T: Semplice il tuo amico e corso di nuovo nella foresta solo per cercare uno stupido braccialetto che poteva benissimo ricomprare...

I.N.: Hai detto un braccialetto? Dannazione...

Vedo i ragazzi posare tutto e mettersi di fretta le giacche per andare fuori di corsa e io non capisco cosa diavolo centra quel dannato braccialetto con tutta questa storia.

T: Volete darci una spiegazione anche a noi?

Lee: Quel braccialetto che dici come tu fu l'ultima cosa che gli regalò sua nonna prima di morire quando aveva iniziato a lavorare come Idol non lo toglie mai e l'ultima volta che l'ha perso non gli importava se stava in un parco alle tre di notte o altro non si è fermato fino a che non l'ha trovato...

Quindi per questo lo stava cercando come un matto, senza aspettare gli altri esco fuori correndo subito ai margini del bosco addentrandomi, lo chiamo cercando di capire fin dove si è spinto anche gli altri alla fine mi hanno raggiunto iniziando a chiamarlo ma di lui nemmeno un piccolo rumore o altro, inizio a preoccuparmi e non è da me preoccuparmi così per qualcuno conosciuto da poco ma e davvero questo il problema? No il problema e che la paura che gli sia successo qualcosa e che si poteva fare male stava prendendo posto del mio menefreghismo, dei sentimenti che avevo giurato di non voler più provare stavano tornando a galla e ciò mi stava destabilizzando e non poco, gridai ancora più forte fino a quando non senti finalmente la sua voce.

H: Sono qui...

Lo vidi finalmente e un senso di sollievo mi colpì in pieno petto mi avvicinai e lo guardai male per poi prenderlo e abbracciarlo stringendolo a me respirando il suo profumo.

T: Non osare allontanarti mai più... Ti uccido se lo farai di nuovo.

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