Terzo Capitolo

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POV Hyunjin

Dio che suono fastidioso ma cosa diavolo è? Apro un occhio che richiudo subito appena la luce del sole mi colpisce, ma ancora quel rumore assordante mi rompe i timpani, alla fine mi decido ad aprire gli occhi completamente mettendomi seduto ma errore più grande non potevo fare perché subito una fitta forte mi colpì la testa facendomi portare una mano a tenerla, allungo una mano sul comodino di quella stanza che solo ora non riconosco essere mia, mi guardo attorno notando che forse era in una di quelle stanze che si usano per una notte e via, mi girò di poco notando che effettivamente affianco a me vi e qualcuno ma non riesco a vedere chi è visto che ha la coperta tirata fin sopra la testa e l'unica cosa che spunta sono dei capelli nero pece un pò mossi.

Per un attimo ho l'istinto di muovere la coperta e vedere chi c'è li sotto ma di nuovo quel suono fastidioso mi entra nei timpani facendomi peggiorare il mal di testa, mi girò vedendo che era il mio telefono che continuava senza sosta a suonare, lo prendo e noto che il nome di Bang Chan continua a illuminarsi rispondo subito sapendo già che mi ucciderà appena mi vede, mi alzo a fatica dal letto e inizio a cercare i miei abiti che erano buttati in tutta la stanza, cavolo ma cosa abbiamo fatto stanotte ritrovo persino i boxer sulla lampada, ridacchiò ma dura poco perché una fitta mi prende e il mio amico a telefono continua a parlare a manetta facendo diventare il mio mal di testa un tamburo che suona, mi volto un ultima volta per guardare il ragazzo che sembra ancora dormire per poi uscire di corsa dalla stanza sbattendo senza fare apposta la porta per poi rendermi conto che un appartamento in effetti, ma non ho tempo da perdere ed esco da quella casa di fretta ignorando ogni cosa.

Ci metto quasi un'ora per arrivare a casa dove già trovo Bang Chan davanti la porta che mi sta fulminando con lo sguardo e sono sicuro che non si limiterà a quello e infatti come immaginavo appena arrivai a una distanza buona fu molto veloce nel prendermi un orecchio e portarmi dentro a niente i miei lamenti che mi faceva male erano serviti, mi portò in sala dove già erano gli altri che nel vedere la scena risero sotto i baffi.

Bang Chan: Ti rendi conto che mi hai fatto preoccupare? Un messaggio con dire sto bene almeno potevi mandarlo... Neanche Felix sapeva dov'eri.

H: Ero con lui al locale ma poi non lo so vuoto totale devo aver bevuto tanto...

Lee: E dove ti trovavi?

H: Mi sono risvegliato in una stanza con affianco un ragazzo...

A quelle parole vidi proprio le loro facce cambiare da divertite a sorprese per le parole che avevo detto, ma in effetti avevano ragione, non ero tipo da fare certe cose di una botta e via, vidi Felix che mi sorrise dolcemente e io visto che Bang Chan aveva mollato la presa mi andai a sedere vicino al mio amico poggiandomi con la testa allo schienale e chiudere gli occhi, il mal di testa non dava segni di diminuire, sentì poi un tocco gentile tra i miei capelli e appena apri di nuovo gli occhi mi trovai Changbin con una pastiglia e una bottiglietta d'acqua tra le mani gli sorrido e prendo il tutto mandando giù la pastiglia.

Bang Chan: Va bene visto che ora ci siamo tutti ci sono dei punti di cui voglio parlare...

Uno... Mi raccomando non ci facciamo conoscere subito.

Due... Serietà mostriamo che non siamo delle schiappe

e tre... Quella più importante tenete il vostro uccello nei pantaloni ricordatevi che se scoprono che succede qualcosa tra di noi ci buttano fuori.

Quelle raccomandazioni ormai le sapevamo a memoria specialmente l'ultima, il nostro manager era solito farcela ogni tre per due ogni volta che andavamo in qualche posto e a quanto pare quel compito oggi e riservato al nostro leader, purtroppo la nostra vita e così dobbiamo tenere il tutto nascosto al resto del mondo senno ci rimetteva il nostro lavoro, sinceramente odiavo questa regola di non poter avere relazioni, già detto da me che ha avuto una brutta esperienza con una relazione e un pò contorta ma penso di più ai miei compagni, alcuni di loro hanno dovuto lasciare la persona che amavano per non metterla nei casini e per non perdere il posto.

Bang Chan: Visto che non ci sono lamentele prendiamo i bagagli e andiamo le macchine sono arrivate.

I.N: Ok andiamo la nostra avventura inizia.

Sorrisi e mi alzai con ancora un pò di mal di testa ma per fortuna grazie alla pastiglia stava passando, presi le ultime cose e insieme ai ragazzi entrai in una delle due macchine, mi poggiai vicino al finestrino a osservare il paesaggio andando ad addormentarmi piano piano mentre la nostra meta si avvicinava sempre di più e con essa anche i problemi.

POV Taehyung

Mi alzo di scatto non appena sento la porta chiudersi portando subito una mano sulla testa per cercare di fermare quel dolore post sbornia che mi ha colpito cosi dannatamente forte, mi guardo intorno notando che sono nel mio letto, un letto tutto disfatto e i miei abiti buttati di qua e di là, sicuramente stanotte mi sono divertito con qualcuno ma a quanto pare si è dato alla fuga prima del tempo, mi alzo e vado in bagno buttandomi subito sotto la doccia lasciando che l'acqua calda mi rilassasse i miei muscoli ma mentre sono sotto l'acqua un immagine mi torna alla mente delle labbra carnose e un sapore di tequila e lime, sento ancora i tocchi di quel ragazzo lungo la mia schiena e cazzo le sue labbra avvolte alla mia asta che sembra ricordare bene il tutto visto che ora ho un problema tra le gambe, porto la mano a circondare la mia erezione iniziando a muoverla lasciando che quelle sensazioni della notte appena passata mi tornino alla mente ma proprio sul più bello e prima che vengo sento delle voci a me familiari urlarmi dalla sala, sbuffo per quella intrusione che in quel momento la trovo molto fastidiosa mi finisco di lavare e mi vesto di fretta mettendo dei panni larghi visto che ho ancora la mia asta alzata e non vuole in nessun modo abbassarsi, però prima di uscire di casa una cosa attira la mia attenzione ed è una carta d'identità, la guardò per vedere chi era il mio ospite e appena lo scopro sbianco, bene sono fottuto, sono semplicemente fottuto...

T: Dannazione tra tanti proprio uno con il quale andremo a convivere? Cosa diavolo hai nella testa stupido idiota.

Appoggio la schiena e la testa al muro chiudendo gli occhi non ci voleva persino il mal di testa mi è tornato, metto la carta in tasca in qualche modo dovrò fare per ridargliela sperando che non abbia già detto niente a nessuno, sbuffo per l'ennesima volta e cercando di non far capire niente ai ragazzi indosso quella mia maschera che ormai portavo come un indumento e li raggiunsi in sala, la prima cosa che noto e che manca Jimin e con lui Jin ma non ci metto molto a capire dove sono visto che dalla mia cucina arrivano dei rumori molesti segno che avevano preso il dominio di quella stanza e non sarebbero usciti fuori se non quando avevano finito, ridacchiai però nel sentire Jin lamentarsi che non avevo quasi niente in frigo e che Jimin gli rispose e normale sta sempre da uno di noi quando si tratta di scroccare il cibo, ed era tutto vero io e la cucina siamo due nemici naturali, non sono io che non voglio cucinare ma e lei che mi odia quindi fa di tutto per tenermi alla larga.

Poi guardai il resto dei ragazzi Yoon come il solito dormiva, Hoby era intento a vedere qualche video su internet e Kook si era impossessato della play mentre Nam mi guardava con uno sguardo di chi sa tutto ma poi non sa niente.

Nam: Stanotte ti sei dato alla pazza gioia noto...

T: Già così pare... Ma ho bevuto talmente tanto che non ricordo neanche chi mi sono portato a letto...

In effetti è vero fino a quando non trovai la tessera non sapevo chi era il mio compagno di letto quindi non mi era difficile mentire su quel fronte, il mio problema sarebbe subentrato se Jimin o Kook ieri notte mi avrebbero visto con chi sono andato via, ma dalla faccia stupita del coniglio non devono sapere niente oppure sono dei bravi attori, no sono solo dei bravi attori visto che il coniglio mi fa un occhiolino per poi riportare lo sguardo alla TV, sento finalmente Jin e Jimin arrivare e una volta tutti insieme Nam ci inizia a fare il solito discorsetto.

Nam: Ragazzi so che sono palloso ma sappiamo entrambi che sicuramente ci terranno sotto controllo quindi delle semplici regole da rispettare.

Uno... Cerchiamo di non farci riconoscere e conteniamoci.

Due... Cerchiamo di essere seri quando serve,

e tre... Tenete il vostro amico nei pantaloni.

Yoon: Hai capito Tae? Tieni il tuo amichetto nei pantaloni.

Guardo male per un attimo Yoon ma poi mi ritrovo solo a sbuffare, tiro su il pollice come a dare conferma sapendo che quella dannata regola io l'ho già infranta ancor prima di saperla, il mio umore peggiora drasticamente non appena vedo i sorrisini compiaciuti di quei due sottospecie i amici che mi ritrovo che in quel momento vorrei prendere a pugni, vado in cucina per prendermi una pastiglia in modo che questo dannato mal di testa si blocchi e mi lasci pensare con calma a come poter restituire la tessera.

Nam: Ok visto che i punti sono stati chiariti, prendiamo e andiamo le macchine ci aspettano.

Hoby: Ti aspettiamo giù Tae muoviti.

Li sento tutti uscire di casa e io faccio lo stesso raggiungendoli, sprofondo nel sediolino vicino al finestrino finendo per addormentarmi mentre il resto dei ragazzi ride e scherza.

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