DISTRAZIONI

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~

La vita.
Come è imprevedibile.
Il giorno prima hai ogni cosa, e il giorno dopo perdi ciò che avevi tra le mani.
Tutto cambia.
In primis le persone.
Si cambia il modo di pensare.
Si cambiano le abitudini quotidiane.
Si cambia..ma alcune cose restano.
Le distrazioni.
Quelle cose che ci rendono vulnerabili.
Ne sei così dipendente che non ne puoi fare a meno.
Dovunque, comunque e con chiunque tu ne sarai attratto.
Perché?
Nessuno lo sa.
Istinto?
Chissà.
Forse siamo troppo umanamente soli da dover per forza cercare rifugio in qualcuno o qualcosa.
Ci fa sentire pieni.
Soddisfatti.
Probabilmente sarà sbagliato.
Probabilmente ci farà del male.
Ma a noi poco importa.
Ci basta essere felici quel tanto che basta per continuare a vivere.
Come siamo stupidi vero?
Ci ridicolizziamo per una dose di coccole.
La cosa divertente?
Che non serve a niente.
Perché ci rende più tristi di prima.
Perché dopo quella dose di felicità ne vorrai ancora e ancora e ancora.
Un circolo infinito di male senza fine.

~

*20/11/1944*
Diario di Isabella.
Stupidissimo diario,
Vorrei bruciare ogni pagina nella quale ho parlato di lui, di come mi faceva sentire, lo odio.
Lo odio.
Odio i suoi baci veri e finti.
Odio le sue belle parole che mi facevano sentire unica al mondo.
Odio tutti i suoi sguardi, i suoi sorrisi..tutto ciò che mi faceva sentire bene..falsamente bene.
Non esiste più.
Non mi tocca più..né lui, né la sua ormai attuale fidanzata.
Non mi interessa più.
Sono tornata ad essere piatta.
Lo avevo detto che dopo di lui nessuno più sarebbe entrato a far parte della mia complicata vita, non lo permetterò più.
Per il mio bene.
Era una distrazione.
Adesso non deve essere nient'altro che un'altra pedina.
Ora penso a me.
L'era di Isabella Smith è appena cominciata.
Grazie Victor, mi hai dato un motivo in più per odiare l'umanità.

*22/11/1944*
Diario di Isabella.
La vita va avanti?
Si, deve.
Deve per forza.
Non si può pensare ancora ad una persona della quale non devi avere ricordo.
Ma lui è lì.
C'è, e la sua sola presenza mi porta alla mente che..mi ha portato via tutto.
Si è portato via ogni cosa.
Ogni momento.
Ogni gesto.
Ogni parola.
Mi ha strappato via ogni sorriso.
Sembra si sia portato via anche le mie labbra con il suo ultimo bacio.
Ma non voglio che sia così.
Non voglio..perché alla fine so vivere senza di lui.
So che posso andare avanti senza voltarmi.
Ma..lui resta la distrazione che mi porta a farlo.
Diomira oggi ha confermato di essersi fidanzata con Victor.
Era raggiante.
Felice.
Parlava di lui sorridendo.
Quando qualcuno faceva una domanda, lei si imbarazzava, e cercava di non rispondere come a volerlo tenere per se.
Come per dire "i nostri momenti sono solo miei e suoi".
Alla fine avevo ragione.
Lei vuole davvero tanto bene a Victor..e se ne sta prendendo cura.
L'ho lasciato ad una ragazza che lo merita.
È la cosa giusta.
Continuo ad impormelo.
Ma nel profondo sarei voluta stare al suo posto.
Ma se non è andata così..un motivo c'è, bisogna solo farci pace.
Quindi si, la vita va avanti.
Solo se sei disposto a non tornare sui tuoi passi.

*24/11/1944*
Stanza delle necessità.
Sono in piedi a leggere un libro per cercare ancora informazioni sugli Horcrux.
Tom continua a fissarmi e a pressarmi e sto perdendo la pazienza.
-Isabella impegnati!- urla.
-Se mi facessi lavorare in pace magari!- chiudo il libro sbattendolo a terra.
-Crucio!-
-AAHH- lancio un urlo di dolore.
Una scossa sembra pervadere l'intero corpo facendomi cadere a terra.
È un dolore lancinante, che per quanto ne possa subire quotidianamente, farà sempre male.
-Pensavo non avessi più pensieri per la testa- prende un mucchio di capelli dalla nuca e li tira facendomi alzare -Sei inutile!- continua ad urlarmi all'orecchio.
Punto la bacchetta vicino al suo stomaco così da fargli allentare la presa ai capelli -Stupeficium!- e lo scaravento via -Sei un figlio di puttana Tom!- barcollo.
Si rialza a fatica -Ripetilo, e ti farò pentire di essere nata- dice con sguardo rabbioso.
-Non credo Tom! Io dico ciò che penso, e se vuoi che smetta di parlare dovrai tagliarmi la lingua!- lo provoco.
-Non è una brutta idea- dice con voce minacciosa.
Spalanco gli occhi e subito punto la bacchetta -Cosa vuoi fare?-
-Non farti parlare più- fa qualche passo verso di me.
-Impedimenta!- vado subito all'attacco.
-Protego!-
-Confundus!- riprovo ad avere la meglio.
-Fianto duri!-
-Fanculo Tom!- sbotto.
-Ti sei già arresa?-
-Arrendermi? Giammai!- mi guardo un attimo intorno poi inizio a correre.
-Scappi come sempre Isabella! Scappa! Scappa! Tanto ti troverò lo stesso!- urla.

Mi nascondo silenziosamente tra i pilastri e le pile di oggetti ammassati in modo da non farmi trovare.
Sento i suoi passi velocizzarsi.
Mi sistemo dietro ad una pila di libri abbastanza grande dal permettermi di accovacciarmi e piano piano trasformarmi in un serpente.
I vestiti cadono a terra senza fare rumore, prendo la bacchetta e inizio a strisciare cercando di capire dove si trovi Tom.
-Non farti pregare Iz- lo vedo camminare girando su se stesso.
Subito lo raggiungo, rimanendo comunque tra i pilastri, aspetto che si allontani ancora un po' in modo da poterlo cogliere di sorpresa alle spalle.

Te ne pentirai amaramente Isabella.
Tu e il tuo orgoglio.

Con la parte della coda gli avvolgo le caviglie e lo faccio cadere a pancia in giù, poi gli allontano la bacchetta con la testa e mi ritrasformo mettendomi a cavalcioni sulla sua schiena, portandogli indietro le braccia, poi con l'altra mano mi tolgo la bacchetta dalla bocca e gliela tengo premuta sul capo.
-Sono io che ti prego di non rompermi più il cazzo!- lo tengo fermo.
-Sei compiaciuta di te stessa adesso che hai fatto ciò?-
-Non ne hai idea- mi avvicino al suo orecchio.
-Ti sei addirittura trasfigurata, incredibile-
-Pensavi che non ne fossi capace?-
-Visto che non sai fare delle schifose ricerche, a questo punto pensavo non riuscissi a fare un cazzo-
-Non farmi ridere! Ricerche!? Tu sai già tutto! Ne sono sicura! Quindi basta! Non voglio continuare ad essere umiliata senza un motivo! Di sicuro avrai nascosto questo famoso libro da qualche parte, e Lumacorno ti avrà anche detto come si creano gli schifosi Horcrux. Detto questo, vai a fare in culo Tom-
-Brava, ti meriti un applauso- si muove.
-E tu invece ti meriti un paio di schiaffi in faccia. Fermo!-
-Quanto hai aspettato nel dirmelo?- chiede curioso.
-Da quando mi hai assegnato il compito-
-Perché hai aspettato?-
-Perché volevo vedere fin dove arrivavi-
-I tuoi ragionamenti sono sempre impeccabili Iz- fa una risatina.
Rimango in silenzio.

C'è qualcosa di strano.

-Dove sta la fregatura?- dico guardandomi intorno.
-Riformula la domanda tesoro- dice beffardo.
-È stato troppo semplice-
-Non capisco di cosa stai parlando- muove un po' la testa cercando di guardare davanti a se -Sei ancora più bella quando sei completamente nuda..solo che mi sembra di vedere doppio-
-In che sen..- guardo anche io davanti.
C'è uno specchio rotto.
In un pezzo vedo che dietro di me c'è un serpente.
Tom dice qualcosa in serpentese.
-Cazzo- mi alzo, prendo la bacchetta di Tom e mi allontano di poco.
Tom si mette seduto con le mani appoggiate sul pavimento dietro la schiena e con le gambe aperte.
Ha la camicia e il pantalone tutti stropicciati e la cravatta più aperta.
Il serpente passa sopra la sua coscia mentre continua a parlare serpentese.
Il serpente si scaglia veloce su di me.
-Vipera Evanesca!- e il serpente sparisce.
Vedo Tom tutto sorridente che si slaccia alcuni bottoni della camicia.
-Mai abbassare la guardia con un bastardo- dico tirando indietro i capelli con la bacchetta.
-Amo quando ti arrabbi- tende la mano -Ora gradirei riavere indietro la mia bacchetta- porta la testa di lato.
-Vienila a prendere-
-Sono io che comando-
-No, no tesoro. Fino a quando te lo permettevo, comandavi tu. Adesso se non mi dici niente sugli Horcrux, la tua combriccola e questo piano che progetti a mia insaputa, ti spezzo la bacchetta in due e poi la brucio buttando la cenere nel lago nero-
-Crudele- fa una risatina.
-Tre- inizia a guardarmi serio -Due- prendo tutte e due le estremità della bacchetta -Uno..peccato, era bella come bacchetta-
-Va bene- sbuffa.
-L'ordine dei fatti li sai tu, quindi vai, ti lascio libero di parlare-

-Innanzitutto, non esiste un piano che non conosci. Il piano è comandarli. Il piano è creare una razza pura. E tu lo sai bene-
-Si, e so anche che faresti di tutto per il tuo scopo- lo interrompo.
-Come ad esempio?- alza un sopracciglio.
-Tutto. Nel vero senso della parola-
-Quando si hanno dei piani così..ambiziosi..- si alza -O ti impegni per far si che si realizzino, o rimani seppellito dalle rovine delle tue stesse ambizioni- fa scrocchiare le ossa dalle schiena portando indietro la testa -Gli Horcrux sono uno dei motivi per la quale le mie ambizioni rimarranno in piedi- riporta la testa in avanti.
-Nascondere la propria anima in un oggetto.. a cosa serve Tom?- chiedo non tanto curiosa di sapere la risposta.
Mi guarda con fare predatorio mentre cammina lentamente verso di me -Un oggetto? Poco ambizioso. Nessun libro vieta di non crearne altri-
-Ma a cosa ti serve!?-
Mi prende il mento -Per rimanere immortale amore mio- sgrano gli occhi -Ti sei fatta un idea di come potrebbe essere creato un Horcrux?-
-Ho tante ipotesi. Ma diventare immortali..nemmeno una magia chiede niente per niente. Penso che il costo sia una vita..per un'altra..- dico con gli occhi vuoti cercando di non guardarlo negli occhi.
-Esatto- lascia il mento facendo scivolare le dita sul mio collo.
-Hai già creato un Horcrux vero?-
-Davanti ai tuoi occhi- inizia a lasciare baci umidi sul collo.
-Ma ero troppo distratta..- inizio a realizzare.
-Da un compito inutile- completa la mia frase -Che è poi diventata la tua distrazione continua- lo sento sorridere beffardo mentre continua a baciarmi il collo.
-Hai usato la scusa di voler trovare il punto debole di Victor, per tenermi fuori da tutto questo..-
-Era per metterti alla prova-
-Perché?- mi altero.
-Volevo vedere se ho fatto la scelta giusta quando ti ho detto di essere il mio braccio destro- mi sussurra all'orecchio.
-Ma io non ho avuto possibilità di scelta-
-L'hai avuta sette anni fa, quando hai deciso di seguirmi. Non puoi più tirarti indietro- mi guarda dritto negli occhi -Tu, come la mia "combriccola". Non puoi guidare il mondo senza qualcuno che stia dalla tua parte e vivi esclusivamente per te e i tuoi ideali-
-Stai creando una setta- dico spontaneamente.
-No. Una cerchia ristretta di persone che la pensano come me e te- respiro affannosamente -Che c'è Iz?-

-Hai giocato con me..con il mio corpo..con la mia mente..con i miei sentimenti..per una prova di merda..-
-Si-
-Sette anni non ti sono bastati!?- cerco di liberarmi.
-Ti stavi avvicinando troppo a Victor. Dovevo essere sicuro di non dover uccidere anche te-
-Uccidere..anche me?- mi viene la pelle d'oca.
Si riprende la sua bacchetta che mi punta sul collo -Dovrei essere arrabbiato in questo momento- mi guarda le labbra sorridendo -Però sei stata brava, e questo per me conta di più-
-Chi altro hai ucciso Tom?-

O meglio..chi altro avresti ucciso?

-Shh!- mi mette una mano sulla bocca e mi scaraventa sullo specchio rotto dietro di me.
Nella forte botta mi cade la bacchetta a terra e mi si pianta un pezzo di vetro nella schiena -Aaahh!!- urlo di dolore.
-Ti sei mai chiesta come possano stare delle cicatrici su un corpo così bello come il tuo?-
Sento il vetro penetrare ancora di più all'interno per la troppa pressione di Tom.
-T-to-m-i-il ve-tro..- dico a fatica con la sua mano ancora sulla mia bocca.
-Non sono fatti miei- sorride.
Mi tira uno schiaffo fortissimo per poi mettere una mano sulla mia spalla e buttarmi violentemente a terra facendomi sbattere col capo sul pavimento.
-Hai capito?- dice minaccioso.
-Si..- lo guardo storto poi cerco di sputare il sangue il più vicino possibile sulle sue scarpe.
-Mi provochi troppo Iz. Hai la testa troppo dura. Ma tranquilla, abbiamo tutto il tempo che vogliamo per farla ammorbidire. Le tue distrazioni ormai sono finite. Crucio!-
-AAHH!!-

~

Il male ci circonda.
Si traveste di mille inganni.
E noi siamo fin troppo ingenui.
Quindi qual'è la distrazione di questi disperati ragazzi?
Qual'è la loro colpa?
Protagonisti di una vita che non hanno scelto di avere.
Semplice.
È la legge della vita.
La vita che hanno scelto di percorrere.
La vita che di conseguenza gli spetta.
La colpa sono le loro scelte.
Poi;
Chi più.
Chi meno.
Siamo tutti nella merda.

~

*29/11/1944*
Diario di Isabella.
Stupidissimo diario,
Ho saltato cinque giorni perché non riuscivo a scrivere.
Ci ho provato, ma non riuscivo a focalizzarmi sul foglio.
Sono uscita da quell'inferno chiamato camera per avere un attimo di pace.
Tom ha continuato a torturarmi.
Mi sono dovuta togliere un pezzo di vetro dalla schiena, da sola.
Non sono andata in infermeria perché in quel momento non sapevo che scusa inventare.
Per di più ho le ginocchia sbucciate e la fronte rovinata per colpa dei ripetuti spintoni a terra di Tom.
Continuo ad avere comunque il mio atteggiamento da persona orgogliosa, cerco di non dargliela vinta, faccio finta di stare bene, continuo ad andargli contro ma giorno dopo giorno diventa difficile perché sono pur sempre umana, e il mio corpo sta letteralmente cedendo.
Tom dice che sta cercando di educarmi, rendermi ubbidiente e servizievole, e che se continuo ad avere questa faccia di bronzo farà di peggio, ma io non posso farmi abbattere.
Non lo accetto cazzo.
Mi sono guardata nuda allo specchio.
Sono orribile.
Tutto il corpo è un acciacco.
In meno di una settimana credo di aver perso tre chili, tra stress, malumore, i vomiti con lo stomaco vuoto..e..battaglie continue.
Ho le ossa che sporgono così tanto che non sembra ci sia pelle a contenerle.
Ho i lividi sulle braccia e sulle gambe.
Ho delle occhiaie enormi perché ho paura che Tom possa fare qualcosa mentre dormo e quindi non riesco a prendere sonno.
Sto iniziando a mettere i calzettoni alti fin sopra le ginocchia, gonne un po' più lunghe, camicia bianca e maglione..mi copro..il più possibile, nel mio stile per non farlo notare, ma il trucco purtroppo a volte non basta.
Corinne sa..lei ha subito.
Conosce questo atteggiamento, e io non so come togliere le sue attenzioni su di me.
Fuggo via dal suo aiuto.
Mi rifugio nel mio piccolo posto sicuro..il lago nero.
L'unico posto dove tiro un sospiro di sollievo.
Porto con me il libro e il "suo" sassolino.
Quei piccoli oggetti che provocano un leggero sorriso, mi ricordano quanto lui riuscisse a rendermi..migliore.
Come riuscisse a farmi dimenticare i milioni di problemi da superare.
Rileggo le stesse pagine malinconiche.
Chiudo gli occhi sentendo il vento che mi avvolge in modo da immaginare la sua voce.
Ho messo i suoi biglietti come segnalibro, tocco la sua scrittura e penso quanto queste parole non le capivo.
Bacio quell'inchiostro come se dal nulla possa apparire lui.
So di aver detto delle cose orrende quel giorno e me ne pentirò sempre.. ma non le penso.
La rabbia e l'orgoglio hanno preso il sopravvento, e Isabella è uscita fuori.
Mi aggrappo alla mia distrazione per scappare dalla mia agonia, sperando che possa bastare al momento.
Per il resto mi basta vederlo felice.

*01/12/1944*
Cortile di Hogwarts.
Subito dopo lezione io e Corinne siamo uscite fuori in cortile, a prendere una boccata d'aria.
Ho un paio di guanti, la sciarpa e una mantella che mi coprono a dovere.
L'inverno è la mia stagione preferita.
Il buio, la pioggia, il freddo, il fuoco di un camino.. mi danno un senso di pace.
Dà un aria triste e malinconica, il che me la fa amare ancora di più.

-Isa tu hai capito qualcosa della lezione del professor Silente?- mi chiede Corinne mentre ci sediamo su un muretto.
-Tutto, perché?-
-Io non ho capito niente- sbuffa.
-Trasfigurazione non è semplice come materia-
-Non è la materia, sono io che odio studiare-
-Su questo non ho rimedio- accenno un sorriso.
-Lo so, sono un caso perso- ci mettiamo a ridere, poi lei mi guarda il viso -Tutto bene? La botta sembra stia andando via- poggia le dita lievemente sul lato sinistro della mia fronte, che sbattendo a terra si è procurata una ferita.
Mi sposto -Si- tocco la ferita -Si sta passando. Se penso ancora a come me la sono procurata scoppio a ridere-
-Non attacca con me- mi stacca subito.
-Scusa?- faccio la finta tonta.
-Isabella, sappiamo benissimo tutte e due che sotto questa impalcatura di vestiti ci sono altri tipi di ferite come questa- dice sottovoce guardandomi negli occhi e prendendomi una mano -Se non ne vuoi parlare va bene, ma almeno dammi la possibilità di starti vicino e di aiutarti. Uscire da questo tipo di situazione è molto difficile, e non potrai mai uscirci da sola..non lo permetterei mai-

Che ironia della sorte.
Io ho causato la metà delle ferite che hai sul corpo, e adesso che subisco..trovo te aiutarmi.
Karma?

-Non capisco di cosa tu stia parlando..- sorrido.
-Isabella..-
-Non sono discorsi della quale parlare in un luogo pieno di persone- continuo a parlare sorridendo.
-Non potrai scappare a lungo-
-Fin quando posso, corro, come è giusto che sia se lo voglio- faccio un grande respiro poi mi libero dalla sue presa e apro il libro di trasfigurazione -Dai ti aiuto a studiare-
-Va bene- sospira.
Mi guardo intorno.
Fra qualche giorno si formerà la neve sicuramente.

Hogwarts innevata.
Se la guardi da lontano sembrerebbe il castello delle favole.
Chissà come sarebbe stato passeggiare insieme.

Non molto lontano da noi, ci sono Diomira e Victor.
Sono seduti a leggere e sorridono beatamente.
Lei lo guarda con occhi lucidi e poggia la testa sulla sua spalla.
È innamorata persa..
Lui le bacia la fronte e le fa il solletico al collo.

Sei così felice senza di me?
Oppure ti stai immaginando ci sia io lì vicino a te?
Era questo ciò che volevi darmi?
Amore?
Dovrei odiarti per questo.
Ma io..non ci riesco.
Mi costringerò solo a non provare nulla.

-Pagina?- mi chiede Corinne portandomi alla realtà.
-394-

~

Le distrazioni?
Loro stessi.
Troppo concentrati su loro e sugli altri.
Perdono ogni istante della loro vita a pensare.
L'attimo prima hanno tutto e l'attimo dopo non hanno niente.
Si creano un modo per essere infelici.
Divertente?
Si.
Per noi spettatori.
Leggiamo le vicende altrui aspettandoci che accadano a noi, anche se fossero disgrazie.
La nostra distrazione continua.

~

*03/12/1944*
Lago nero.
-"Se potessi dipingerti la sua pronunzia, i suoi gesti, la melodia della sua voce, la sua celeste fisonomia, o ricopiar non foss'altro le sue parole senza cangiarne o traslocarne silliba, certo che tu mi sapresti grado; diversamente, rincresco persino me stesso. Che giova copiare imperfettamente un inibitale quadro, la cui fama soltanto lascia più senso che la sua misera copia? E non ti pare ch'io somigli i poeti traduttori d'Omero? Giacché tu vedi ch'io non mi affatico, che per annacquare il sentimento che m'infiamma e stemparlo in un languido fraseggiamento. Lorenzo, ne sono stanco.."- leggo ad alta voce svogliatamente.
Mi sono seduta con le gambe distese sopra alla tovaglia che mi sono portata per stare più comoda, è nera con dei dettagli argento.
Mi sono anche tolta le scarpe per sentirmi libera.
Chiudo il libro poggiandolo al lato.
Metto una mano tra i capelli e socchiudo gli occhi.

-Non starai mica pensando a quel ragazzo, vero?- mi domanda la voce di quella fastidiosa bambina.
-No mostriciattolo-
-Perché non continui a leggere?- si sporge sulle mie gambe per prendere il libro.
-Perché sono cazzi miei- metto la mano sul libro in modo da bloccarlo.
-Non cambierai mai Isabella- si siede anche lei sulla tovaglia.
-Stai parlando con te stessa, vorrei ricordare- guardo dritto.
-No! Sei tu che parli con te stessa. Io non mi riconosco in questo specchio rotto-
-Perché? Vorresti dirmi che tu sei in condizioni migliori?- faccio una risatina -Non abbiamo mai avuto una vita semplice e felice- mi porto le ginocchia al petto, avvolgo le braccia sopra di esse e poggio la testa.
-Felicità..?- dice confusa la bambina.
-Tu sai cos'è la felicità baby Isa?- mi volto delicatamente verso di lei.
-No- risponde seccamente.
-Io si- sorrido a malapena.
-E com'è?- si volta verso di me.
-Straziante..ma bello. Quel poco che dura-
-Come può una cosa essere bella ma straziante allo stesso tempo?-

Le domande che si faceva Isabella all'inizio..

-Non lo so..mi chiedi troppo..sei ancora nella fase dei "perché"?-
-Io non ho mai chiesto, non ne ho mai avuto bisogno- guarda dritto davanti a se.
-Lo so..lo so cara mia. Me lo ricordo bene- sospiro -Credo che il nostro sbaglio sia stato nascere- dico tristemente.
-Lo credo anche io- si mette anche lei nella mia stessa posizione.
-Siamo d'accordo su qualcosa finalmente- rido.
-Già- esita -Come mi farà sentire lui?- domanda facendo la finta disinteressata.
Rimango un attimo stupita dalla domanda -Distrattamente bene- sorrido.
-Sarò in grado di provarlo?- alza un pò la testa.
-Si, lo spero- le porto i capelli dietro l'orecchio e rimaniamo in silenzio.

Come posso odiarmi?
Sono io quella che ho di fronte.
Quella bambina sola e trattata male.
Se non fosse stato per la sua forza io non sarei arrivata fin qui.
È bastata la parola "felicità" per scoprirla.
Gli occhi vuoti.
La voce bassa.
Comportamenti disinteressati.
È distrutta.
Per questo mi provoca.
Per questo mi dice di essere forte.
Si sta prendendo cura di se stessa.

-Vendicami Isabella. Vendicati della tua infanzia- rompe il silenzio.
-Sono già diventata la miglior strega del mondo magico?-
-Lo siamo sempre state-
Sorrido -Hai ragione-
Scompare.

Che carattere di merda che ho.
Faccio sentire una merda gli altri per confortarmi.
Per non far vedere chi sono.
Una ragazza.
Una ragazza come le altre.
Solo con più voglia di rivalsa.

Alzo la testa e vedo Loki arrivare.
Sarà sicuramente la mamma che mi scrive.
Faccio appoggiare il gufo al ginocchio, poi prendo il piccolo sacchetto che ha nel becco e un biglietto allacciato al collo.
-Loki..- spalanco gli occhi.
Apro il biglietto.

"Con questo biglietto non voglio illuderti.
Voglio solo sapere se stai bene.
Sono sicuro che non stai mangiando, così ti ho tenuto da parte qualcosa.
Ti sta consumando..fai attenzione.
Spero tu stia meglio senza di me.
Stavolta sono io a chiederti di non scrivermi.
Abbiamo deciso di finirla, quindi più è la lontananza che ci divide, più ci dimenticheremo di questa grande distrazione.
Tuo Victor."

"-Sono qui per te Isabella perché io ti amo..-"

Victor..

-Grazie..cercatore- dico per poi baciare il biglietto.

Sei qui..anche se non ti sento, anche se non ti tocco, tu sarai sempre qui.
Sei incatenato quanto me in questa triste storia.
Ma non devi.
Diomira non se lo merita.
Tu non lo meriti.
Non meriti una persona come me che ti farebbe solo stare male, che ti trascinerebbe nelle peggiori pazzie, non meriti che io ti spenga.
Meriti il meglio, ciò che tu hai dato a me.
Amore.
Quello che io rifiutavo.
E che ora, dopo averlo perso, mi rendo conto di quanto in realtà ne avessi bisogno.
Se tornassi indietro non credo di cambiare ciò che è stato, perché io non cambio chi sono.
Ancora adesso vorrei dirti quanto mi dia fastidio che tu respiri la stessa aria di Diomira..ma va bene..tu non sei più mio.
So che sarebbe finita così comunque, inevitabilmente, perché siamo destinati a stare male.
"Un circolo infinito di male senza fine."
L'hai detto tu stesso.
Quindi in te confido tutto il mio bene.. spero tu faccia lo stesso.
Perché purtroppo quell'amore che ancora adesso un po' ci lega, ci costringe a tenerci lontani.

~

Un'altra cosa divertente!?
L'incoerenza.
Tutti quanti facciamo finta che queste distrazioni non esistano.
Perché ci vergogniamo.
Perché non vogliamo ammetterlo.
Perché ci sentiremmo nudi a sapere che gli altri sappiano e giudichino.
Vogliamo restare soli nel nostro piccolo spazio.
Perché quella distrazione è solo nostra, nessuno deve entrarci, nessuno deve comprendere.
Perché dopo, questa distrazione verrà usata contro di noi, la nostra più grande debolezza..
E allora cosa si fa?
Ti isoli.
Crei quello che secondo te è il posto giusto.
E ti droghi di ogni cosa tu voglia.
Isabella, come chiunque noi nella propria vita, è vittima di se stessa e si aggrappa all'unica persona che la fa sentire normale.
Fa bene?
Non sta a nessuno decidere.
Come nessuno deciderà se la distrazione che hai, leggendo queste parole, sia giusta o sbagliata.
Sta a te deciderlo.
Purtroppo però siamo poco obiettivi quando si tratta di ciò che ci fa stare bene.
Chiudiamo gli occhi.
E andiamo avanti lasciando i pezzi di noi stessi cadere a terra.

~

Silenzio.
Sono quasi due settimane che mi sembra di non avere nulla intorno.
Sento solo i lenti battiti del mio cuore.
Quel giorno.
Da quel giorno ogni cosa non ha più lo stesso "sapore".
Dopo quel giorno non credo di riuscire ad andare avanti.
Non credo di riuscire a sostituire ciò che per me era l'unica cosa al mondo per la quale valesse la pena far girare su di essa, la mia vita.
Questa è stata un'altra prova destino?
Hai realizzato il mio desiderio, e hai mandato in frantumi ciò che avevo.
Perché lo fai?
Per me quei momenti erano tutto.
Mi addormentavo felice la sera pensando che il giorno dopo avrei potuto baciare le sue labbra.
Quelle labbra dalla quale pendevo, e da cui pendo tutt'ora.
Era la distrazione per la quale la mia vita si fermava, almeno un istante.
Nei nostri istanti il mondo non esisteva.
Come siamo passati dal distrarci per stare insieme al distrarci per stare lontani?
Come siamo passati dai baci alle urla?
Come siamo passati dal guardarci negli occhi al non incrociarci nemmeno più tra i corridoi.
Come..
Come posso io, nonostante tutto, preferire la morte al perdere la mia fonte di felicità?
Posso io andare in paranoia se vedo il suo viso spento?
Posso ancora preoccuparmi se è finita?
Ecco cosa mi provochi, confusione.
Il fatto che io mi preoccupi ancora così tanto però non vuol dire che ritornerò da te, vuol dire che hai ancora potere su di me.
Ma va bene..ci vorrà ancora tempo.
Nel frattempo cercherò di dimenticare cosa sia l'amore, perché non credo di riuscire più ad amare nessuno dopo di te, Isabella.

Victor.

*03/12/1944*
Diario di Victor.

~

È questo ciò che siamo noi ragazzi.
Distratti.
Perché pensiamo di essere già grandi.
Perché non abbiamo ancora l'età per capire tante cose.
Siamo distratti, ma sapete cosa!?
È giusto.
Lasciamoci trasportare dalle nostre maligne distrazioni.
Dobbiamo sbagliare.
Dobbiamo stare male.
Dobbiamo capire.
Dobbiamo piangere.
Dobbiamo vivere.
E dobbiamo essere liberi di avere questo spazio per imparare.
Distraetevi cari lettori.
Perché è la cosa più bella che possa capitarvi.

~

[SPAZIO AUTRICE]
Se ti è piaciuto almeno un po' ti va di votare
PERDONATE L'ASSENZA MA HO AVUTO UNA CURA PARTICOLARE PER QUESTO CAPITOLO!
Vi è piaciuta l'aggiunta della narrazione?
La vedrete spesso nei capitoli.

•Domanda personale; vuoi avete una distrazione? Se si, vi va di descriverla🥰

•Adesso capite perché Tom fosse così insistente sul punto debole di Victor e poi mollare tutto così facilmente🌝

•Siete riuscit* a leggere qualche chiave di lettura nascosta?🧐

IG: alexia_clare_write 🤍
(Vi consiglio di seguirmi per spoiler, scleri e curiosità sulla storia🥰)

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO🖤
✨TRAUMI✨

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