Dear future husband

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Dedicata, ovviamente, a Diletta (BlueKjte ), Veronica (Sora_Osamu ) e Giorgia detta Alex (che non ha Wattpad).
Solo voi potevate convincermi che scrivere una cosa del genere potesse essere davvero una buona idea.

Midoriya, ho bisogno di parlarti.
Izuku aveva cercato di dissimulare, all'inizio. Aveva finto di non essere preoccupato, anzi, si era limitato a correggere il fidanzato per l'ennesima volta dato che, nonostante fossero mesi che gli diceva di chiamarlo per nome, questo continuava imperterrito a comportarsi come se non stessero insieme da quasi due anni, non tornassero tutti i giorni a casa mano nella mano, non si rifugiassero in bagno tutti gli intervalli per baciarsi al riparo da occhi indiscreti e come se, ogni tanto, le mani non andassero un po' oltre e loro finissero per spingersi decisamente oltre i baci.
Aveva finto di essere perfettamente tranquillo per tutta la giornata –da quando Todoroki gli aveva detto quelle parole durante una delle loro sedute in bagno durante l'intervallo-, ma la verità era che aveva fallito miseramente e, alla fine dell'ultima ora, aveva perso il conto di quante volte Uraraka gli avesse chiesto se andava tutto bene.
Come può andare bene, Uraraka-san? Il mio fidanzato sta per lasciarmi dannazione! Oggi dopo avermi detto che voleva parlarmi è praticamente scappato via e ha passato tutto il resto della giornata a parlare con Momo! Aveva pensato, frenetico.
Con l'amica aveva ovviamente negato tutto, sostenendo di stare benissimo, ma Uraraka non era abbastanza stupida per crederci. Sospettava che la faccenda coinvolgesse Todoroki dato che Midoriya aveva iniziato a comportarsi così dopo la sua solita e assolutamente casuale capatina in bagno dell'intervallo che, guarda caso, avveniva esattamente in contemporanea con quella di Shouto –e non l'aveva assolutamente notato perché passava l'intervallo a stalkerarli in quanto fujoshi e loro prima shipper, assolutamente, ma solo perché trovava che fossero una bellissima coppia da ancor prima che si mettessero insieme e aveva notato casualmente che durante la pausa andavano in bagno, esattamente nello stesso bagno, a distanza di due minuti cronometrati l'uno dall'altro-.
Ma tornando all'argomento principale.
Uraraka aveva cercato di rassicurare l'amico meglio che poteva, ma senza fargli capire che lei sapeva, il che era risultato più complicato del previsto dato che Deku non sembrava per nulla intenzionato a farsi aiutare o consolare o qualunque altra cosa. Ochako, dunque, tornando a casa insieme ai due ragazzi e a Iida, lo aveva guardato girare a sinistra insieme a Todoroki con addosso uno sconforto palpabile, perché si rifiutava categoricamente di credere che la sua meravigliosa ship fosse in procinto di distruggersi... anche considerando il modo in cui Shouto aveva circondato la vita di Izuku con un braccio per attirarlo a sé una volta che si erano allontanati dal gruppetto. L'indomani si sarebbe fatta raccontare da Deku per filo e per segno ciò che era successo, ma, per il momento, forse era davvero meglio lasciarli in pace e restare fermi sulle proprie convinzioni.

Lo stesso gesto che aveva tranquillizzato Uraraka e le aveva messo, almeno un poco, l'anima in pace, aveva avuto più o meno lo stesso terapeutico effetto su Deku. Quando il braccio di Todoroki era scivolato a circondargli la vita e attirarlo a sé Midoriya aveva sentito l'ansia che aveva accumulato durante tutta la giornata svanire all'improvviso.
Se volesse lasciarmi non si comporterebbe così, no?
Aveva guardato il viso del fidanzato, il suo solito sorriso che già stava tornando ad albergargli sul volto, ma, invece che ritrovare sicurezza, era sbiancato: nello sguardo bicolore del ragazzo aveva visto una tristezza immensa e desolante, totale, un vuoto che gli aveva bloccato l'aria nei polmoni.
Sta davvero per finire tutto.

Non aveva avuto il coraggio di dire nulla per tutto il tragitto, e anche quando erano arrivati a casa Todoroki e l'altro aveva spezzato il silenzio con un "oggi mia sorella non c'è, siamo da soli", Deku era rimasto assolutamente zitto; quelle parole erano andate a perdersi nel baratro di cieca paura che aveva imprigionato Midoriya impedendogli di proferire qualunque suono.
Shouto lo aveva portato in camera sua, ma non c'era stato nessun bacio famelico nel tragitto, niente mani che scostavano stoffa di troppo come tutte le altre volte in cui erano da soli in casa, solo il fidanzato che apriva la porta, gliela chiudeva alle spalle e si sedeva a fianco a lui sul piccolo divanetto.
«Shouto-kun, dimmi cosa succede, ti prego. È da questa mattina che... che sei strano.» La voce di Midoriya tremava un po' e il cuore gli aveva saltato un battito quando il fidanzato aveva abbassato lo sguardo senza aggiungere una parola, rifiutandosi di guardarlo negli occhi. «Shouto-kun, ti prego... non ho potuto pensare ad altro per tutta la mattinata!» Gli aveva afferrato una mano, nell'impeto del momento, e Todoroki aveva alzato su di lui uno sguardo bicolore velato di lacrime. A quel punto Izuku aveva sentito lui stesso gli occhi inumidirsi e non aveva potuto far altro oltre che sollevare una mano e poggiargliela sulla guancia in una carezza delicata e dal sapore, forse, un po' amaro, quasi malinconica, come se in quel momento stesse contemplando per l'ultima volta qualcosa che ormai non gli apparteneva più. «Cosa vuoi dirmi, Shouto? Io... posso sopportarlo, qualunque cosa sia.»
Aveva abbassato di nuovo il viso, Todoroki, sfuggendo alla sua presa.
«Chiudi gli occhi Midoriya, per favore.»
E Deku lo aveva fatto, con il cuore che gli batteva dissennato nel petto e il naso che già iniziava a pizzicare. Voleva forse dargli un ultimo bacio prima di dirgli addio?
Poi, dopo qualche attimo, una luce bianca si era infranta sulle sue palpebre abbassate.
«Ora puoi aprire gli occhi, Izuku-kun».
Era la voce di Todoroki quella, ma allo stesso tempo... allo stesso tempo non lo era. Era, in qualche modo, più calda ed invitante, quasi languida, in un certo senso, di certo più bassa del solito, e il tono assomigliava spaventosamente tanto a quello con cui Todoroki sussurrava il suo nome in quei momenti.
Aveva sollevato le palpebre, Midoriya, e aveva fissato ciò che si era trovato davanti con gli occhi sgranati: perché seduti di fianco a lui c'erano due Todoroki.
O meglio, c'erano le due dannate metà di Todoroki, peccato che non fossero unite in una sola persona come sempre, ma fossero due persone diverse accomodate l'una di fianco all'altro che lo guardavano ognuna con due paia di occhi a testa dei rispettivi colori, due dunque grigi come un cielo nuvoloso, due invece azzurri e cristallini come l'acqua marina.
Izuku aveva boccheggiato credendo, forse giustamente, di star avendo un'allucinazione.
«È questo quello che volevamo dirti.» Questa volta era stato quello con i capelli bianchi a parlare e, nella sua voce, Midoriya aveva riconosciuto il tono freddo e glaciale con cui Todoroki parlava normalmente, anzi, forse la nota di gelido distacco era ora ancora più accentuata.
«Ma abbiamo pensato che fosse più veloce mostrartelo.» aveva poi concluso il rosso, probabilmente anticipando l'albino a giudicare dallo sguardo d'ammonimento che aveva ricevuto da quest'ultimo.
«Ti ho detto di non completare le mie frasi.» aveva infatti sibilato il Todoroki dai capelli bianchi.
«Perché non vuoi che si, spaventi, sì, me lo ricordo, ma tanto ha appena saputo che il suo ragazzo in realtà è composto da due persone che vivono in simbiosi, può davvero restare più sconvolto di così?»
«Ma se sei tu che hai proposto per primo di raccontargli le cose passo per passo!»
«No, ti sbagli, sei stato tu.»
Poi, all'improvviso, s'erano resi conto di star palesemente bisticciando davanti a Midoriya nella situazione meno opportuna di sempre e, contemporaneamente, s'erano voltati verso il ragazzo, cercando, entrambi con il panico dipinto nello sguardo, di valutare le sue reazioni.
«Quindi...» Izuku aveva la bocca secca. «Tu non... Non hai mai avuto intenzione di lasciarmi, Shouto-kun.»
Piccole lacrime di sollievo avevano iniziato a rigargli le guance mentre si gettava verso i due ragazzi per abbracciargli e stringerli a sé il più forte possibile. Questi erano rimasti attoniti dalla reazione del ragazzo che era risultata essere completamente diversa dalle loro previsioni e si erano limitati a ricambiare la stretta con dei sorrisi leggeri ad aleggiare sul loro volto.
Todoroki non ha mai voluto lasciarmi! Sono così felice! Lo amo, lo amo da impazzire!
Aveva sciolto l'abbraccio con un sorrisone stampato sul volto, Midoriya, il "ti amo" già pronto sulle labbra, ma proprio quando gli era parso che nulla potesse andare meglio aveva aperto gli occhi e si era reso davvero conto di ciò che i due ragazzi gli avevano appena detto.
Era sbiancato tutto d'un tratto, Izuku, per poi sgranare gli occhi e passare lo sguardo dall'uno all'altro e viceversa, diverse volte, con la bocca aperta. L'ultima cosa di cui si era reso conto prima di svenire è che i due Shouto lo stavano guardando con il panico dipinto negli occhi.
Error 404.
Il file "Midoriya Izuku" ha smesso di funzionare.

Noticina autrice
Okay, questa prima parte è terminata! La seconda è già pronta, ma prima di pubblicarla aspetterò di aver scritto almeno metà della terza parte c:
Non dovrebbe comunque uscire tra moltissimo.
P.S. Per chi non avesse colto il riferimento il titolo è ispirato a "dear future husband" Di Meghan Trainor, perché abbiamo pensato che dare titoli di canzoni trash ai capitoli di una storia trash fosse PERFETTO.

Spero in qualche parere nei commenti, sia positivo che negativo. Ogni correzione è più che ben accetta!
|Fox2_Fox

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