1. Un Nuovo Inizio

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Mi sono svegliata di soprassalto. Mi sono guardata intorno. Mi ci sono voluti alcuni secondi per tornare in me. Sono solo stressata all'idea di iniziare il mio nuovo lavoro. I miei ricordi del mio precedente non sono molto buoni... Ma questo appartiene al passato!
La luce del sole filtra nella stanza attraverso la grande finestra di fianco al letto.
Va bene... Sono nella mia stanza. Beh, la mia nuova stanza. Non mi ci sono ancora abituata.
Ha delle pareti scure nei toni del beige con un letto a castello con sotto un piccolo divanetto; ideale per rilassarsi con una bella tazza di tè.
Ho dato un'occhiata alla sveglia... Tre minuti prima dell'orario che avevo impostato. Mi sono stiracchiata, cercando di scacciare dalla mia mente gli echi rimanenti dell'incubo che mi aveva svegliato. Se qualcuno mi avrebbe detto sei mesi fa che sarei tornata a vivere con mia madre... Non ci avrei creduto!
Finalmente è suonata la mia sveglia! L'ho spenta e mi sono alzata. Mia madre dev'essere già al piano di sotto con Tasha. Mi dirigo in cucina per fare colazione con loro lasciandomi guidare dal delizioso profumo del pane tostato.

«Ah! Shura! Buongiorno, tesoro! Hai dormito bene?»
Mi chiede mia mamma, sempre ben preparata anche se di prima mattina. La sua carnagione olivastra si collega bene al suo tailleur color caffè e i suoi capelli ricci afro raccolti in uno cignon ben fatto.

«Si! Sono in gran forma per il mio primo giorno! Ehi, Tasha!»
Mia sorella risponde con un cenno del capo. Non è molto socievole, sarà forse perché è più piccola di me di pochi anni, ma in fondo mi piace il suo caratterino e va bene così!

«Forza mamma! Dì di sì, per favore !»
Dice, aspettando la risposta di nostra madre.

«Ho già detto di no tre volte, puoi smettere di insistere...»
Risponde mamma preparando la colazione.

«Sto interrompendo qualcosa?»
Chiedo, non conoscendo la natura della loro discussione.

«La mamma non vuole farmi stare qui quando lei non c'è. Vuole che io vada a stare con papà.»
Risponde Tasha, visibilmente contrariata di tale decisione.

«Non spetta a tua sorella prendersi cura di te quando io non ci sono...E tuo padre sarà felice di averti. Non ti vede da diverse settimane.»
Risponde mamma con la pazienza che ha sempre dimostrato di avere in queste circostanze.
Tasha in risposta smorfia, visibilmente turbata.

«E solo che è troppo lontano... Avevo pianificato delle cose con Jessica e Sasha...»
Aggiunge Tasha. È vero che Jessica e Sasha sono le migliori amiche di Tasha.

«Lo so cara che non è facile.»
Insiste mamma con la sua fermezza miscelata da un mix di dolcezza al contempo. Non so come faccia, in questo, non ho preso da lei. Mia sorella geme per la frustrazione.

«Vuoi qualcosa da bere, Shura?»
Mi chiede mia mamma cambiando di proposito l'argomento in questione.

«Il succo d'arancia sembra molto buono.»
Ho preso la bottiglia sul tavolo per servirmi un bicchiere.

«Shura, sarò già a Londra quando tornerai a casa. Quindi a partire da ora, lascio la casa nelle tue mani.»
Mi informa mamma aspettando una mia risposta.

«Grazie mamma. Prometto di prendermene cura. Poi non appena riceverò il mio primo stipendio, mi troverò un appartamento.»
Le dico, non voglio dipendere da lei o da nessun altro.

«Rimani tutto il tempo che vuoi. Se ho incluso una stanza per te nei piani, e perché è intenzionale! »
Mi dice sorridendomi. Le ho sorriso anch'io teneramente, un po' commossa. Per cambiare argomento, ho indicato il mio piatto ben pieno.

«Sembra delizioso davvero! Non dovevi farlo..»
Ha preparato delle ottime pancakes miscelati con il miele. Lo sa che mi piacciono molto!

«L'ho fatto invece! È un grande giorno per te e devi iniziare alla grande! In realtà quali sono le tue aspettative per questo nuovo inizio, Shura?»
Mi chiede, mia mamma è sempre una grande conversatrice. Ha sempre avuto un buon dialogo con me e Tasha, anche se quest'ultima ha avuto un po' più difficoltà.

«Voglio avere successo nel mio nuovo lavoro!»
Le dico, cercando di essere positiva e di lasciare tutto al passato.

«Ottimo! È una bella energia da avere ! Mi piace un sacco! Se riesci a mantenere questo stato d'animo le cose dovrebbero andare davvero lisce!»
Mi intima Tasha, contenta della mia reazione.

«Guarda me per esempio! Non sapevo allora cosa fare dopo il divorzio! Eppure ho acquistato una certa notorietà, la mia casa, la mia azienda e tra due ore parto per Londra per costruire un museo! Quindi sono sicura che tutto andrà bene anche per te, credo in te. E come si suol dire...
Dopo la pioggia arriva il sole!
Da qui non puoi che salire!»
Mi rassicura mamma, in effetti ha ragione. Quella che è riuscita a fare da sola è fuori dal normale, ma se c'è l'ha fatta c'è la posso fare anch'io!

«Beh, in ogni caso, questa volta non si puó sbagliare troppo vero? Da quando la mamma ha tirato un po' le fila per te... »
Schiettamente Tasha non si crea problemi a dire la sua.

«Non ho tirato le fila, smettila di dirlo. Mi sono imbattuta in quel Devon a un cocktail, e lui mi ha dato il suo biglietto da visita e mi ha detto che stava cercando qualcuno. Era logico darlo a Shura ! Era già alla ricerca di un nuovo lavoro e inviava il suo CV a molte aziende. Questo è tutto! »
Le risponde mamma con determinazione.

«Tuttavia, ho avuto solo un colloquio telefonico e mi ha assunto direttamente, dopo una conversazione di dieci minuti... »
Le dico, non capendo come un colloquio possa essere così riduttivo.

«Bene... Diciamo che i suoi metodi di assunzione sono piuttosto curiosi. Quando l'ho incontrato, mi è sembrato molto simpatico e un po' stravagante.»
Continua mia mamma in effetti è difficile riuscire a inquadrarlo.

«Oh? Al telefono, l'ho trovato piuttosto... Intimidatorio... E se poi non funziona ?»
Le chiedo un po' ansiosa.

«Sciocchezze! Funzionerà!»
Mi dice mamma senza alcuna esitazione.

«Cerca solo di non andare a letto con il tuo capo! Sopra tutto se è già spostato con un altra donna.»
Tasha, con il suo fare schietto, gira il coltello nella piaga.

«Ehi! Non poteva sapere che quello...»
Mia mamma mi difende, poi si è fermata, prendendosi il tempo di pensare a una parola che poteva usare di fronte alle sue figlie.

«...Quel Don Giovanni da due soldi... Era fidanzato e le ha nascosto tutto! »
La mamma ha scosso lentamente la testa... Sono stata grata che non abbia tirato fuori altri dettagli... Come il fatto che tutto l'ufficio sapesse tutto e guardasse lo spettacolo senza che nessuno pensasse mai di avvertirmi... Appena ho scoperto tutto, ho tagliato corto e ho lasciato la città. E adesso eccomi qui... Ricominciare da zero, su buone basi.

«Che esperienza orribile, avrebbe potuto far sì che Shura rinunciasse all'amore per sempre!»
Intima mia madre

«Di sicuro, il prossimo ragazzo che proverà a giocare con me non se la caverà molto facilmente.»
Le dico, non lasciando più che un ragazzo si prendi gioco di me.

«Si, questo è lo spirito giusto! Non lasciarti spingere in giro!»
Concorda Tasha.

«Sono sicura che troverai qualcuno di simpatico! »
Mia mamma, sempre la solita.

«Si, certo, sicuramente... In ogni caso, questa non è la mia principale preoccupazione. Devo concentrarmi sul mio lavoro.»
Le dico, dopotutto non c'è tutta questa fretta!

«Vedrai, sarai meravigliosa, mia cara.»
Mamma mi sorride, è bello essere sostenuti dalla propria madre.

«Tuttavia... Ora io non giudico le persone in base a quello che indossano, non è il mio stile. Ma per il tuo primo giorno di lavoro, hai intenzione di andare così?»
In effetti Tasha ha ragione, indossavo una semplice maglietta oversize verde scuro.

«Certo che no, avevo intenzione di cambiare. Non preoccuparti!»
Mi sono affrettata a tornare nella mia camera da letto. Quindi... Ho bisogno di un vestito adatto per il mio primo giorno di lavoro... Semplice, ma con un tocco originale...

Lo adoro! L'equilibrio perfetto! Devo solo andare a prendere l'autobus, se non voglio fare tardi!

«Sei stupenda mia cara! Va bene, vai! O arriverai in ritardo!»
La mamma mi ha preso tra le braccia e mi ha abbracciato forte.

«Buon divertimento a Londra!»
Le ho salutate prima di andare alla conquista della mia nuova vita!
Non ho ancora avuto il tempo di visitare Amoris con il disfare delle mie scatole, e la piscina...
Ecco la fermata. Sono salita rapidamente sull'autobus. Si è fermato nel centro della città.
Sono scesa, con un nodo nello stomaco. Va bene. Allora, dove devo...
Ahi! Sono quasi caduta sul marciapiede quando qualcuno mi è arrivato addosso.

«Ehi! Mi dispiace non ti ho visto!»
Alto, muscoloso e con un sorriso affascinante. I suoi occhi scuri mi hanno guardata per un istante.

«Chissà come ho fatto a non accorgermi di te, in realtà...»
Aggiunge guardandomi ancora più insistente.

«Non c'è problema. È lo stesso per me quando corro.»
Gli dico tranquillamente, senza lasciarmi "sedurre" dalle sue parole.

«Esattamente! Ora devo andare. Ancora una volta, mi dispiace.»
Mi dice affrettandosi per amdarsene

«Devo andare anch'io o arriverò tardi a lavoro.»
Gli dico, controllando di avere tutto.

«Forse ci rivedremo. Cercherò ad ogni modo di non imbattermi in te.»
Con un gesto della mano, si è allontanato per continuare la sua corsa. Riparto a passo svelto, dirigendomi alla destra del vicolo. Penso che sia qui... Si! Devenementiel è qui!
Questo è il nome dell'azienda. Ho visto la facciata del nome su uno dei edifici in zona. Perfetto!
Mi sono avvicinata per aprire la porta... Ma non si apre.
Ho premuto il pulsante del campanello e ho aspettato. Passa un minuto... Nessuna risposta... Ho cidofonato di nuovo. È il giorno giusto, il momento giusto, so di non essermi sbagliata !

«Ehi! Posso aiutarti?»
Spaventata, sono sobbalzata e mi sono girata.

«Shura, vero?»
Un ragazzo dai capelli rossicci, anche lui alto, mi guarda, le braccia penzoloni lungo i fianchi, un espressione un po' infastidita sul viso, in attesa che rispondessi.

«Ehm...Si sono io. Dovrei iniziare oggi.»
Dico ricomponendomi.

«Sono Thomas. Mi occupo dei dettagli amministrativi. Creeremo il tuo badge, in modo da non dover più suonare il campanello. E a quanto pare si deve fare solo alle prime luci dell'alba... Quindi eccomi qui!»
Sembra infastidito del fatto di essersi dovuto alzare così presto.

«Non sarà l'alba per molto, non dovremmo indugiare!»
Dico, in risposta Thomas alza lo sguardo verso il cielo.

«Era un modo dire. Il sole è sorto da due ore.»
Lo dice come se fosse una verità evidente.

«Lo so è stato...Stavo scherzando.. Ma dovremmo comunque andare, giusto?»
Gli dico, sapendo di aver fatto la prima gaffa, sperando che Devon il titolare, non sia anche lui così.
Thomas ha annuito senza entusiasmo.

«Non preoccuparti non dovrei metterci molto. Ho già preparato alcune cose...Seguimi.»
Senza darmi il tempo di chiedergli cosa voleva dire, ha aperto la porta. Ho scorto l'open space mentre mi ha guidato verso la scrivania più neutra della stanza.

«La mia scrivania è questa.»
Nessuna decorazione... Tranne una piccola statuetta. Niente era fuori posto.

«Siediti non ci vorrà molto.»
Mi dice prendendo una sedia accanto alla sua scrivania ed io mi sono seduta. Ha preso il fascicolo e ha tirato fuori dal cassetto una carta plastificata e me la porge.

«Questo è il tuo badge, per aprire la porta dell'edificio quando gli uffici sono chiusi. »
Mi dice. Ho preso il badge. È completo, c'è anche una mia foto: che i recensori indulgenti potrebbero definire "poco lusinghiera" . Avevo gli occhi quasi chiusi, non guardavo la telecamera, e avevo la bocca aperta perché parlavo...

«Ma ho portato una fototessera come Devon mi ha detto di fare...»
Gli dico.

«Non era necessario. La qualità è buona e sei rivolta in avanti. »
Mi dice Thomas senza troppi problemi.

«Bene... Forse avreste potuto chiedere la mia opinione prima?»
Gli chiedo un po' arrabbiata.
Thomas si stringe nelle spalle mentre fa una smorfia.

«Hai convalidato la tua foto pubblicandola, no? Dal momento in cui la pubblichi, è perché ti si addice.»
Aggiunge, deciso.

«Hm... Ebbene, non l'ho postata per motivi professionali... Ma non preoccuparti, se va bene a voi, va bene anche a me!»
Dico, dopotutto non posso farmi prendere in antipatia già dal primo giorno.

«In realtà non capisco cos'è che non ti piace di questa foto »
Aggiunge Thomas non vedendo nulla di strano nella foto.

«Non vedi cosa potrebbe essere imbarazzante?»
Gli chiedo, come si fa a non vedere il problema?

«È una tua foto, sei riconoscibile e sei bellissima...no?»
Mi chiede con nonchalance. Ci sta provando o cosa?

«Stai cercando di addolcire la pillola con l'adulazione?»
Gli chiedo arrivando direttamente al punto.

«Adulazione? No, assolutamente no.»
Mi dice schiettamente. Quindi lo pensa davvero? Sinceramente mi da un po' fastidio...

«Si tratta di parametri generalmente associati alla bellezza.»
Se per lui questo è un complimento, sarebbe sicuramente il meno toccante di tutti quelli che ho sentito in vita mia. Ma non credo nemmeno che sia questo il caso.

«Ok. Gli altri dovrebbero arrivare presto...»
Thomas guarda l'orologio, poi lo schermo del computer.

«A meno che...Hai bisogno di qualcos'altro ?»
Mi chiede, aspettando una mia risposta.

«Speravo che mi avresti presentato a tutti»
Gli dico, così si fa, no? Strizza gli occhi, lo sento sospirare di nuovo.

«Oh! Tutti davvero?»
Aggiunge, visibilmente infastidito.

«Siete così numerosi?»
Chiedo, non vedo quale sia il motivo di tale reazione.

«No è solo... Dai, iniziamo con l'Area Break»
Mi sono alzata per seguirlo.

L'area break è davvero originale ! Ammetto che non vedo l'ora di venire a riposare qui!
Due donne che si trovavano già qui, nell'Area Break stanno parlando. Entrambe hanno girato la testa verso di noi quando siamo entrati.

«Ciao! Devi essere Shura?! Io sono Elenda ! Ci abbracciamo?»
Senza lasciarmi il tempo di rispondere, questa ragazza dai capelli castani con i rasta alle lunghezze mi avvolge il suo braccio attorno per abbracciarmi.

«Elenda, vacci piano, la spaventerai... Sono Brune. È un piacere conoscerti.»
Mi dice l'altra ragazza, decisamente molto alta con un fisico al dir poco bellissimo, questa tutina attilante mette in ben vista le forme del suo fisico. Porta i capelli molto corti anch'essi scuri con gli occhi ambrati, molto bella.

«Sapete se Devon è già qui?»
Senza troppi problemi, Thomas taglia corto.

«Si, l'ho visto un minuto fa.»
Risponde la ragazza con i rasta.

«Dillo solo se ti annoiamo, Thomas...»
Risponde Brune, anche lei piuttosto schietta. Mi piace!

«Non vorrei impiegare tutto il giorno per fare il giro a Shura.»
Risponde Thomas, Elenda ha annuito, dev'essere già abituata a lui...

«A più tardi allora!»
Ci saluta Elenda e Brune.
Thomas si è affrettato per andarsene, l'ho seguito, lasciando uno sguardo di scusa alle ragazze.
Mi ha condotto nell'altro lato dell'open space, una grande sala piena di tavoli cade l'attenzione.
«Qui invece è dove mangiamo. Quel tavolo laggiù.»

«Molto bello!»
Dico, in effetti non avevo mai visto un posto così grande e ben arredato sopratutto in una sala mensa!

«Si, non sei la prima a dirlo.»
Thomas stringe le labbra, un po' deluso. Che intende?

«Speravo di imbattermi in Devon... Dev'essere nel suo ufficio... Gli altri saranno nell'Open Space, non potrai perderli quando arriveranno. Dai, è qui.»
Aggiunge Thomas voltandosi e dirigendosi dov'eravamo prima. Ci siamo poi diretti verso un ufficio sulla sinistra e Thomas ha bussato.

«Thomas! Entra, per favore, non c'è bisogno di bussare...»
Una giovane voce maschile risponde dall'altro capo della porta.
Thomas entra senza ascoltare veramente; l'ho seguito. Si volta verso di me con un sorriso sul volto.

«Eccoci qui, finalmente! Lui è Devon. Ehi, Devon!»
Thomas mi presenta salutando subito dopo Devon con molta cordialità. Hanno un bel rapporto.
Devon si alza in piedi, tendendo la sua mano verso di me

«Immagino che tu debba essere Shura. Lieto. »
Risponde Devon sorridendomi educatamente. Gli stringo la mano, sorridendo. Ha una bella presa, forte seppur docile al tocco. È molto diverso da quello che avevo immaginato quando l'ho sentito al telefono. Sembra molto più aperto, molto più caloroso. Porta delle sneacker ai piedi, una camicia un po' sbottonata e un pantalone abbinato. La sua carnagione scura fa contrasto con i suoi occhi verde chiaro, quasi da specchiargli. Allo stesso modo come prima, Thomas mi ha mostrato l'ufficio di Devon.

«Perfetto! Se ti va bene, ti presenterò ufficialmente durante l'incontro alle dieci»
Ci informa Devon.

«C'è una riunione alle dieci?»
Chiede Thomas, a quanto pare non era prevista.

«Si, per presentare correttamente Shura a tutti.»
Risponde Devon

«Capisco. Nel frattempo, ho portato a termine la mia missione. A più tardi capo !»
Thomas si volta ed esce dall'ufficio.

«Ha le sue stranezze. Lo adoro. Avere diversi profili all'interno dell'azienda... E' arrichente. »
Aggiunge Devon, una volta che Thomas è uscito. Si vede che ha un bel rapporto con i suoi dipendenti.
Non so però che cosa dire, sono un po' intimidita da Devon, seppur sia molto caloroso. Mi ha rivolto un grande sorriso rassicurante.

«Vedrai, troverai rapidamente il tuo equilibrio...»
Mi rassicura.
Proprio in quel momento, il suo telefono squilla. Devon ha risposto. L'espressione sul suo volto è cambiata all'istante. La sua espressione aperta e calorosa è diventata improvvisamente severa e concentrata. Mi ha fatto un cenno di tornare più tardi. Con un sorriso educato, ho lasciato il suo ufficio. Speriamo che ha ragione; Troverò il mio punto di partenza e imparerò a conoscerli. Una persona sconosciuta che sta uscendo dall'Area Break ha interroto il mio filo di pensieri...
Una giovane donna bionda cury. Vedendomi, mi si avvicina immediatamente e mi tende la mano.

«Devi essere la nuova ragazza. Sono Amanda de Lavienne.»
Mi dice la bionda in maniera educata, le ho stretto la mano, sorridendo.

«Piacere. Hai ragione, sono la nuova ragazza: Shura.»
Le dico ricambiando il suo sorriso.

«Io mi occupo della contabilità e di tutto ciò che ha a che fare con la gestione, globalmente parlando. Mi occupo inoltre anche di eventi per clienti che riguardano l'arte o il lusso. »
Mi spiega così da conoscerci meglio.

«Benissimo! Ne so un po', forse potremo lavorare insieme...»
Le dico. Amanda mi ha guardata dall'alto in basso, poi dal basso all'alto.

«Si, forse potrei addestrarti...Ad ogni modo, lo deciderà il capo.»
Dice esitante nella sua risposta. Che intende dire?

«Qualcuno sta parlando di me? Ehi Amanda!»
A questa voce mi sono subito bloccata. Il jogger! Si è chinato per abbracciare Amanda.

«Stavo parlando di Devon, come puoi immaginare. Questa è Shura, la sostituta di Danica.»
Amanda risponde l'abbraccio presentandomi al jogger.
Quest'ultimo si è voltato verso di me, mi ha riconosciuta sorridendo.

«Bene! Che coincidenza ! Hai visto? Questa volta non mi sono imbattuto in te!»
Mi dice sorridendo.

«Grazie. È molto gentile da parte tua. »
Gli rispondo di rimando gli sorrido anch'io.

«Sono Roy. Se Devon è il capitano, io sono il suo primo ufficiale!»
Lo dice in modo molto fiero.

«Non è il suo primo ufficiale, fa parte della squadra come tutti gli altri.»
Aggiunge Amanda

«Non esattamente come tutti gli altri, no... Comunque, è bello che Devon abbia trovato una sostituta per Danica. Speriamo che non ci tirerai lo stesso colpo basso come ha fatto lei...»
Risponde Roy guardandomi più intensamente. Apparentemente, il colpo basso in questione dev'essere stato un colpo davvero molto basso. Sembra molto arrabbiato.

«Lo spero anch'io... Di che tipo di colpo basso stiamo parlando?»
Chiedo
Roy stringe la mascella.

«Ci ha lasciati durante la notte per andare a lavorare per Goldreamz, il nostro rivale. Secondo me è stato un errore, ma non mi ha consultata.»
Risponde Amanda, quindi una sorta di tradimento...

«Sai una cosa? Non parliamone più !»
Roy taglia corto, a quanto pare ne è ancora ferito...

«Si! In più dobbiamo lavorare. »
Aggiunge Amanda, d'accordo con lui.

«In ogni caso è un piacere conoscerti Shura.»
Roy mi ha fatto un cenno con la testa aggiungendo: «Ci vediamo più tardi all'incontro.»

«Ok, a più tardi!»
Lo saluto. È uscito per andare a sedersi alla sua scrivania, con una ruga preoccupata ancora sulla fronte.

«Vado anch'io. Se hai domande... Sono sicura che tutti qui saranno entusiasti di aiutarti. Non esitare a chiedere.»
Amanda si è voltata e si è allontanata rapidamente. Va bene.... Quindi, immagino di dover... Oh! Roy mi fà cenno con la mano verso la sua scrivania... Mi avvicino a lui, incuriosita. Vuole dirmi di più su tutta la storia di Goldreamz....?

«Mi dispiace. Con tutto questo, mi sono completamente dimenticato che Devon mi ha chiesto di vedere che tipo di sedia da scrivania ti piacerebbe avere. »
Mi dice Roy, ho dato un'occhiata a quello che credo essere la mia scrivania: in effetti, non c'era una sedia.

«Devo trovarne uno da qualche parte? Per favore dimmi che questo non è una sorta di rituale di iniziazione in cui dovrò vagare per mille anni...!»
Gli dico, sperando che non sia nulla del genere.

«Che cosa? No, affatto. Questo non è proprio il nostro tipo di iniziazione... Allora l'idea è che per i tuoi primi giorni ti presteremo una sedia da scrivania, in modo che tu possa sederti... Poi tutti abbiamo la nostra sedia personalizzata; Pensiamo tutti che sia più bello così... »
In effetti, Roy ha una specie di sedia a delfino che non passa inosservata, ma le altre? Mi sono riguardata intorno nell'Open Space; tutte le sedie sono diverse. Non me ne ero accorta prima...

«Vieni a vedere. Sarai in grado di scegliere quella che desideri.»
A queste parole, ho fatto il giro della sua scrivania per vedere lo schermo.

« Generalmente, andiamo su questo sito. È un nostro amico che l'ha creata, si occupa di tutte le nostre esigenze di arredamento...E noi ci occupiamo di tutte le sue esigenze di eventi. È un bel scambio di servizi. Guarda: puoi scegliere qualcosa dal loro catalogo: Ce n'è per tutti i gusti... Ti consiglierei anche il loro sito per le tue esigenze di arredamento della casa in realtà.»
Roy si è avvicinato per farmi dare un'occhiata.

«Hm...Mi piace questo...Anche quello non è male in uno stile diverso.. Oh! Penso di aver trovato quella che voglio! Guarda, una vera sedia da scrivania, mobile, buon supporto per la schiena, discreta...»
Una classica sedia nera con supporto la schiena, sarà ottima in questo modo se anche devo rimanere tanto tempo seduta non ci saranno ripercussioni!

«Buffo, esattamente la stessa sedia di Thomas. »
Aggiunge Roy, dopo aver fatto l'ordine mi sono congedata lasciandolo lavorare.
Dopo ciò, ho guardato l'orologio. Ho una decina di minuti buoni prima di andare in sala riunioni... Mi sono diretta verso la porta leggermente aperta dell'ufficio di Devon. L'ho visto riagganciare il telefono e girare la testa verso di me.

«Si, Shura. Entra.»
Mi dice cordialmente.
Entro, lui di risposta mi fà cenno di sedermi. Il suo sorriso e le sue maniere cordiali sono ritornate.

«Allora, dimmi, cosa posso fare per te? Ti piacerebbe se firmassimo il tuo contatto? Ce l'ho qui...»
Mi dice, indicandomi il contratto appoggiato sulla sua scrivania.

«Abbiamo avuto solo una telefonata la scorsa settimana, ed eccomi adesso firmare il mio contratto! »
Dico entusiasta.

«Capisco che le cose possano sembrare un po' affrettate... Ma non preoccuparti, troverai il tuo equilibrio molto rapidamente. Avrai il tempo di imparare. So benissimo che non hai mai fatto quello che farai qui. Questa è l'idea delle piccole aziende come la nostra: ognuno ha delle responsabilità. Non ti avrei ingaggiato per fare caffè o fotocopie. Ed è proprio il fatto che il tuo profilo non corrisponde esattamente ciò che ci interessa. Io ad esempio, non ho il classico profilo dell'imprenditore. E mi piace stare con persone che vengono da posti diversi...»
Devon fa una breve pausa, come se esitasse a continuare il suo pensiero.

«In più... Tua madre ha insistito molto. E visto che è una donna così influente...Dire di no non era davvero un'opzione »
Mi dice con un tono più basso. Ancora una volta c'entra lei, in tutto questo...

«Benissimo... Ancora una volta, è mia madre che ha fatto tutto. È lei che ha trovato il mio ultimo lavoro per me. Immagino che non riuscirò mai a lasciare la sua ombra...»
Seppur in parte la cosa mi dispiace, ho gonfiando di proposito le cose un po' a dismura, ma sembra funzionare... Il viso di Devon è diventato pallido.

«Io... Mi dispiace, era uno scherzo...»
Mi dice visibilmente in difetto.
Gli rivolgo un sorriso a metà tra il sincero e il beffardo.

«Lo so... Anch'io stavo esagerando un po'. Ma scherzi a parte, non mi piace quando tutto viene riportato a mia madre... »
Gli dico, così da mettere le cose in chiaro.

«Mi hai preso! Molto bene, me lo ricorderò. In realtà non ha insistito molto. E, se ci pensi, probabilmente non sono abbastanza importante perché lei si prenda del tempo per insistere »
Mi sono messa a ridere. Devon usa un umorismo autoironico, mi piace.

«Quindi, per il tuo contratto... Ecco non muoverti...»
Mi porge il contratto e si è alzato per fare il giro della sua scrivania e mettersi dietro di me.

«Eccolo qui. Prenditi il tuo tempo per leggerlo...È piuttosto standard. Ti incoraggio a confrontarlo con gli altri contratti. Non ci sono segreti, vedrai che è tutto uguale.»
Ho alzato un sopracciglio. Questo è un consiglio che nessuno ha pensato mai di dirmi all'EPMC. Mi sono presa un momento per leggere velocemente le diverse pagine. Sembra un contratto abbastanza onesto...

« Ok. Mi sembra buono. ».
Dico continuando ancora a sfogliarlo.

«Benissimo! Puoi firmare ad ogni pagina... Aspetta...»
Si è chinato su di me per mostrarmi dove firmare.

Posso sentire il calore del suo corpo contro la mia schiena. Ho incontrato i suoi occhi chiari nei miei leggermente più scuri. Ho cercato di concentrarmi e ho firmato dove mi ha detto di firmare.

«Perfetto! Ecco la tua copia, ed io prenderó questa. Bene, è il momento del nostro piccolo incontro. Vai avanti, ci incontriamo lì.»
Mi saluta.

«Ok, ci vediamo lì.»
Gli dico, dirigendomi verso la sala riunioni. Che immagino si trovi a l'altra porta a destra dove non sono ancora andata.

Davvero bello come posto!
Amanda è già qui. Alza lo sguardo verso di me mentre mi siedo. Per fortuna non ho sbagliato sala! Roy entra subito dopo di me e si siede alla mia destra. Brune ed Elenda sono arrivate subito dopo. Elenda si siede accanto ad Amanda. Brune invece, si siede accanto a Roy. Alla fine Thomas e Devon si uniscono a noi. Thomas si siede, mentre Devon rimane in piedi. Tutti lo guardono, come lui guarda tutti i presenti. Si è preso il tempo di sorridere calorosamente a tutti prima di parlare.

«Volevo prendermi un momento del vostro tempo per fare ufficialmente il benvenuto a Shura. Sono sicuro che le darete il benvenuto che merita.»
Devon si è fermato a guardare Thomas per un istante. Che gli ha sorriso, innocentemente.

«So che queste ultime settimane sono state difficili per voi come lo sono state per me. L'improvvisa partenza di Danica ha sconvolto il nostro modo di lavorare...Ma sono sicuro che con l'arrivo di Shura, ci aspettano giorni migliori qui a Devenementiel. Vi prego di accettare Shura così com'è: Per quello che è. Non è la sostituta di Danica, ma un nuovo membro del team»
Questa volta Devon ha guardato Roy... Che ha annuito discretamente.

«Conto su tutti voi per aiutarla a trovare il suo posto tra noi.»
Devon lancia un'occhiata ad Amanda... Che è rimasta impietrita.

«Sono convinto che faremo grandi cose insieme. Oggi è il primo giorno del rinnovamento di Devenementiel.»
Devon fa una pausa, cerimoniosamente, con un lieve sorriso sul volto.

«Penso che questo sia il momento perfetto per un applauso...»
Aggiunge.
Elenda si è messa ad applaudire e gli altri hanno seguito il suo esempio. I loro sorrisi sono contagiosi. Non mi aspettavo un'accoglienza così calorosa! Anche la fiducia di Devon è contagiosa: anche io sento che tutto andrà per il verso giusto. Questo primo impatto è stato molto diverso da quello che ho sperimentato all'EPMC, e questo è dir poco! Tutti qui sembrano più liberi, più... onesti! È il minimo che si possa dire e penso proprio che mi piaccia! Sento che oltre a lavorare bene, potrei anche divertirmi!

18.30
VVVRRRRRR

Thomas
Benvenuta Shura. Elenda ha insistito perché ti mandassi un bel messaggio per darti il benvenuto.
È abbastanza carino?
Comunque, in ogni caso non importa, ma, per favore, non perdere il tuo badge. Non vorrei doverlo fare di nuovo.

Devon
Ancora una volta, benvenuta a Devenementiel, Shura.
Sono sicuro che non avrai problemi a trovare il tuo posto tra noi e a stupirci!

Amanda
Benvenuta nel team, Shura. Non esitare a contattarmi se hai bisogno di aiuto.

Roy
Benvenuta nel team, Shura! È stato un piacere conoscerti. A presto.

Sorrido leggendo i loro messaggi, ho risposto e mi sono diretta in cucina per prepararmi la cena.

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