2. Nemici o Amanti?🔥

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Aspetto che l'autobus si ferma mentre guardo l'orologio... Fortunatamente non sono in ritardo. È già qualcosa.
Adesso devo solo trovare il ristorante dove dovrei incontrare Roy e Devon. Il proprietario l'ha ristrutturato e a quanto pare vuole che organizziamo un evento per la riapertura. Devon non mi ha dato nessun'altra informazione a riguardo. Vedendo l'insegna "New Palace", sono scesa dall'autobus. Dev'essere questo. Dall'aspetto classico immagino che sia un posto piuttosto chic... Tipica dello stile di Amanda. Non sembra che Roy e Devon siano già arrivati...

«Ciao. Se stai aspettando che il posto si apra, potresti aspettare a lungo.»
Mi trattengo dal saltare mentre mi giro.

«New Palace non è aperto al mattino. E sopratutto, non prima del mese prossimo...»
Un uomo alto ben vestito mi si avvicina.
Ha i capelli castani con delle ciocche bianche all'interno, mi guarda dall'alto in basso. Tipico di un uomo arrogante, spero che se ne vada.

«Hahah! Si, grazie. Lo so.»
Gli dico, forse così se ne andrà.
A sua volta ride sommessamente.

«Immagino che anche tu sia qui per l'appuntamento »
Cosa? Anche lui ha qui un appuntamento qui?
C'è qualcosa che non quadra... Quest'uomo parla con un tono calmo e fiducioso, sembra molto sicuro di sé.

«Mi dispiace... Ma non ho capito chi sei»
Gli dico. In risposta mi sorride tendendomi la mano.
Non so perché, ma decido di stare sulla difensiva.

«Scusami Shura, ho dimenticato di presentarmi sono Jason Mendal.»
Ho tirato la mia mano come se l'avesse bruciata. Come fa a sapere il mio nome!?

«Oh. Devon non ti ha parlato di me?»
Conosce Devon!?

«Non ricordo che abbia menzionato il tuo nome.»
Gli rispondo. Questo tipo non mi piace.

«È il capo di Goldreamz. Un imbroglione e un ladro professionista »
Mi sono girata. Devon e Roy sono arrivati! È lui che ha preso la parola! Devo ammettere che sono felice di vederli.

«Se ti riferisci a Danica non l'ho "rubata". È un adulta, ha preso una decisione consapevole.»
Risponde Jason guardando sempre in modo altezzoso Roy.

«Lo so, e tu sai benissimo che non è di questo che sto parlando.»
Risponde Roy abbastanza infastidito.
Jason, in risposta, si è stretto nelle spalle, senza abbandonare il sorriso.

«Ciao, Jason... Che ci fai qui?»
Aggiunge Devon mantenendo un tono calmo ma autoritario.
Jason subito ha cambiato la sua postura, diventando immediatamente più serio. Ha il viso chiuso, la fronte aggrottata, e la mascella serrata.

«La stessa cosa di te, suppongo. Il proprietario di New Palace pensava sicuramente che una sana competizione avrebbe tirato fuori le idee migliori...»

Roy ride, scuotendo la testa.
Aggiungendo: «Una sana competizione eh? Così... anche tu sei d'accordo su questo, se ho capito bene?»

«Che cosa stai insinuando? Ti ho battuto regolarmente, e sempre in modo leale e corretto. Non sono un imbroglione.»
Risponde Jason

«Noterai che non ho menzionato nulla sul tradimento.»
Risponde Devon. Chissà a quale tradimento si riferisce? Che sia quella di Danica l'ex ragazza che stava prima di me?
Jason alza di nuovo le spalle.
Forse dovremmo fare il suo stesso gioco?

«Sta chiaramente cercando di darci sui nervi...»
Dico a Devon.

«Si Shura, hai ragione. Questa è una delle sue tecniche preferite... Ma pensi davvero che io sia arrabbiato per così poco?»
Mi risponde Devon, guardandomi.

«Lo sono, in ogni caso.»
Aggiunge Roy.

«È così facile con te Roy. Un buon cane da guardia...»
Continua Jason, provocandolo. Devon fece un passo avanti, in piedi proprio di fronte a Jason.

«Se pensi di essere riuscito a darmi sui nervi, è perché non mi hai mai visto arrabbiato.»
Dice Devon in modo molto serio e autoritario. Diverso dalla sua nota comprensivo e socievole.

«Signora, signori, salve! Sto interrompendo qualcosa?»
Un signore si avvicina a noi. Forse è il proprietario di New Palace infatti Devon si rilassó rapidamente e sorride nel modo più gentile possibile.

«Assolutamente no. Stavamo solo scambiando qualche idea mentre vi aspettavamo...»
Aggiunge Devon subito dopo

«Esattamente. Nello spirito di... una sana competizione.»
Aggiunge Jason con un sorriso sul volto.

«Oh! Vi conoscete già, forse?»
Chiede il proprietario guardandoli.

«Le nostre strade si sono già incontrare, si...»
Risponde Devon non tanto contento.

«Molto bene come avrete capito, sono io il proprietario di New Palace
Ci stringe la mano, con un sorriso sul volto.

«Vi mostro l'interno, se non vi dispiace»
Ha aperto la porta e ci ha fatto cenno di entrare. Jason mi ha fatto un sorriso soddisfatto prima di entrare nel ristorante. Mi sta già dando sui nervi anche a me.
Roy è entrato a sua volta, Devon mi ha fatto cenno di seguirlo.

«Eccoci qua! Allora, ditemi cosa ne pensate?»
Chiede il proprietario

«È molto bello»
Dico, è un grande spazio stile esotico con tavoli vetrati ed erbe sulle pareti.

«Si, è molto bello. È grande... Dovremmo essere in grado di fare un bel po' di cose.»
Aggiunge Devon continuando ad ispezionare la zona.

«Ha un'idea del tipo di evento che vorreste organizzare?»
Chiede Roy

«Bene... Un'apertura.. Un po' come un inaugurazione...?»
Risponde il proprietario

«Se avesse saputo esattamente cosa voleva, non ci avrebbe contattato.»
Aggiunge Jason, rispondendo a tono.

«Poteva ancora avere certi desideri, o istruzioni»
Risponde Devon.

«Uh... in realtà un idea c'è l'avrei per... diciamo l'umore che trasmette. Avete notato che ho ribattezzato il bar New Palace
Spiega il proprietario

«Le piacerebbe optare per qualcosa di piuttosto sobrio ed elegante?»
Chiede Roy

«No, vuole paglia per terra e tovaglie a quadretti...»
Aggiunge Jason con una nota di sarcasmo.

«Ahahah! Il tuo amico ha un bel senso dell'umorismo!»
Risponde il proprietario, ignaro dell'effetto che Jason ha su di noi.

«Si, scherza sempre... Ma non siamo amici.»
Chiarisce Devon. Si percepisce una sorta di contrasto tra i due...

«Oh? Pensavo che evolvendo nello stesso ambiente, certe affinità sarebbero esistite...»
Aggiunge il proprietario

«Ci stiamo evolvendo nello stesso ambiente ma non allo stesso livello. Ti renderai conto che presto...»
Jason prese la parola scatenando degli imbarazzi.
Il proprietario ha alzato un sopracciglio senza dire una parola. Fù colto un po' alla sprovvista dall'atmosfera deleteria che si era appena instaurata...
Il che del tutto comprensibile...
Decido di prendere in mano la situazione
«Jason, forse puoi calmarti con le tue osservazioni taglienti ?»

« Oh, Shura. Sei già a corta di idee su cosa dire?»
Mi risponde sorridendomi verso la mia direzione.

«Niente affatto, sarei felice di mostrarti tutto il mio talento per le repliche... Ma in privato. Non quando siamo di fronte a un cliente. È inappropriato.»
Lo rispondo a tono.
Jason stringe gli occhi, rispondendomi di nuovo con la sua voce dolce e seducente.

« Questa è una proposta interessante...»
Mi risponde sorridendomi in modo provocante.

«Non distorcere le mie parole e sicuramente non andare a immaginare cose»
Subito dopo mi sono allontanata da lui per tornare al nostro cliente e sopratutto in modo che non vedesse il rosa salire sulle mie guance dopo la sua dichiarazione. Roy e Devon mi guardano, diffidenti. Ma almeno tutti sembrano essersi calmati.

«Tornando alla tua domanda...Hai ragione: ci rivolgiamo a una... clientela di alto livello.»
Risponde il proprietario dopo l'imbarazzo di prima.
Roy prende appunti sul suo telefono.

«Detto questo, non ho un'idea più precisa di questa. Ecco perché vorrei che ognuno di voi mi facesse un'offerta.»
Aggiunge il proprietario guardando sia Devon che Jason.

«Molto bene... Creeremo un dossier che raccoglierà le nostre idee. »
Risponde Devon sempre in modo professionale ed educato.

«E noi faremo lo stesso. Può aspettarsi di sentirmi molto presto.»
Risponde subito dopo Jason, in modo sicuro e deciso.

«Quando pensi di presentare l'offerta di Goldreamz?»
Chiede il proprietario

«Entro la fine della prossima settimana.»
Risponde Jason con aria fiduciosa e sicura.
Il cliente ha annuito, piacevolmente sorpreso.

«Molto bene, molto bene... E lei signor Okere?»
Chiede il proprietario

« Avremo bisogno di un po' più di tempo. Noi di Devenementiel pensiamo che sia meglio prendersi del tempo per pensare. E fare le cose per bene per offrirle un progetto reale, unico e personalizzato, piuttosto che avere fretta. Nondimeno il nostro motto è proprio questo e cioè: "Fai le cose fatte bene, piuttosto che avere fretta" »
Risponde Devon. Ammiro davvero il suo modo di mantenere la calma e al contempo rimanere professionale.

«Questa è un ottima strategia. Quando non si possono fare entrambe le cose contemporaneamente, ovviamente.»
Ed eccoci di nuovo! Jason continua con le le frecciatine taglienti. Devon stringe i denti, Roy aggrotta le sopracciglia.

«Tuttavia, aspetta di vedere la nostra idea prima di firmare il contratto del primo a finire»
Risponde Devon ignorandolo totalmente.

«Questa è la mia intenzione! Bene, non mi resta che augurarvi una buona giornata...»
Il proprietario ha stretto la mano ad ognuno di noi prima di andarsene. Una volta fuori Jason riprende la parola.

«Immagino che dovrei augurarvi buona fortuna...»

«È carino da parte tua, ma non ne avremo bisogno.»
Risponde Roy sorridendolo
Jason si volta verso di me, con un sorriso sul volto.

«È stato un piacere conoscerti, Shura. Mi scuso in anticipo per averti inflitto una sconfitta per la tua prima missione, ma non è personale.»
Mi risponde Jason in modo teatrale. Non mi lascio di certo mettere i piedi in testa!

«Non parlare troppo presto, e che vinca il migliore!»
Gli dico stringendogli la mano, con un sorriso sul volto. Non so perché, ma questa competizione è stimolante. Anche se non sembra essere il caso di Roy e Devon. Jason mi ha sorriso mentre si è girato per andarsene.

«Beh, non è andata poi così male, alla fine...»
Dice Roy una volta che Jason si è allontanato

«Hmm... Immagino che si possa dire così. Se si lascia da parte il suo modo di cercare sempre di darci sui nervi. È proprio il comportamento di un bambino di otto anni.»
Risponde Devon.

«Ciò nonostante, funziona su di me: mi fa impazzire.»
Aggiunge Roy frustato.

«Lo so. E so che stai facendo del tuo meglio per non fare il suo gioco.».
Gli Risponde Devon dandogli una pacca sulla spalla.
Roy gli fá una smorfia di scusa.

«È fuori dal mio controllo... Ma glie lo mostreremo, vedrai.»
Devon ha annuito, con un'espressione seria sul volto. Dovremmo tornare in ufficio, e metterci a lavoro. Roy e Devon non dissero quasi nulla per tutto il tragitto di ritorno. Spero che trovino il loro buon umore quando torneremo ufficio!
Non appena siamo entrati, tutti si sono avvicinati per avere notizie. Non so se Roy abbia mandato loro un messaggio in anticipo, o... Devon ha fatto loro un cenno rassicurante mentre si schiarisce la voce.
«Jason lavora per il nostro stesso contratto. Ciò significa che dovremo dare il 200% per questo progetto. Mi fido di voi: New Palace è la nostra priorità a partire da ora. Vi invieró il brief tra un minuto. Sapete cosa dovete fare.»

Tutti hanno annuito e si sono dispersi in un istante. Caspita. Stanno davvero prendendo la cosa sul serio.

«Devon, è solo che... Beh, non so davvero cosa dovrei fare...»
Gli dico un po imbarazzata.

«Oh! Certo! È colpa mia, scusami. Potresti fare il giro degli uffici... puoi vedere cosa fanno gli altri, parlare un po' con loro. Poi puoi compilare le diverse idee e approcciarti al team. Se ti va bene puoi creare un rapporto per me?»
Mi risponde Devon in modo cortese.

«Certo! Sarebbe un piacere per me! »
Sono contenta che non mi abbia semplicemente chiesto di osservare.

«Te lo porteró alla fine della giornata!»
Aggiungo.

«Benissimo! Saró nel mio ufficio se hai bisogno di qualcosa.»
Con queste parole, è uscito in fretta dall'open space.

Parlando con tutti e raccogliendo le loro idee, ho scritto il mio rapporto per Devon. Mi sono presa una piccola pausa, per sistemarmi un po'. Ho colto l'occasione per controllare il mio outfit prima di andare da Devon.

Sono pronta per il mio rapporto! Mi sono diretta verso l'ufficio di Devon bussando in attesa della sua risposta.

«Shura? Per favore, entra. »

Sono entrata in ufficio sorridendo educatamente. Devon era sembrato piuttosto teso prima... Ma forse mi sbagliavo. Sembra piuttosto rilassato ora.

«Hai avuto il tempo di vedere tutti?»
Mi chiede sorridendomi e invitandomi a sedere.

«Si! E ho preso appunti, per non dimenticare nulla. »
Gli dico aprendo l'agenda.

«Benissimo! Ti ascolto, allora»
Mi risponde sistemandosi comodamente sulla sedia di fronte alla mia.
Ho riassunto gli scambi che avevo avuto con ciascuno dei miei colleghi. Per quanto riguarda la proposta di Thomas, di hackerare la rete di Goldreamz, Devon ha chiesto di annullare immediatamente ciò che ha iniziato. Pensa che usare quel tipo di sporchi trucchi ci avrebbe solo portato ai livelli di Goldreamz... Ho terminato il mio rapporto dopo solo pochi minuti.

«...e Amanda sta aspettando i preventivi dei costi per i biglietti d'invito. Non dovrei dimenticare nulla»
Devon ha annuito, sorridendo.

«Molto bene... Allora ti è piaciuto?»
Mi chiede

«Piaciuto che cosa?»

«Questa prima missione: parlare con tutti, vedere un po' come lavoriamo... Ti è piaciuto?»
Mi chiede non mi aspettavo una domanda del genere. È diverso dagli altri titolari o almeno da quello che avevo all'EPMC

«Si! Si, sto conoscendo tutti, mi sto abituando al mio nuovo ambiente...»
Gli dico, sono contenta che mi sta mettendo a suo agio.

«E tu cosa ne pensi? A proposito di quello che facciamo sull'umore?»
Chiede Devon.

«Penso che potrei abituarmene!!»
Gli dico entusiasta.

«Vedrai, accadrà tutto più velocemente di quanto pensi. Troverai il tuo posto in pochissimo tempo. Alcuni di noi potrebbero avere un po' un approccio atipico. Ma tutti i nostri dipendenti sono brave persone e sono motivate.»
Aggiunge Devon sorridendo in modo rassicurante

«Non ne dubito! Non vedo l'ora di completare altre missioni! »
Gli dico

«È un bene che tu l'abbia detto. Se non ti dispiace, mi piacerebbe che tu mettessi insieme una prima bozza dei tuoi appunti. Aggiungendo immagini e i tuoi commenti personali, se ne hai... e cercando poi di raggiungere un risultato coerente con le proposte di tutti. Non ti sto chiedendo di fare il layout finale per il cliente, questo è il lavoro di Brune. Ma scrivere un documento che servirà da riferimento. E se ti va bene, starà a te tenerlo poi aggiornato man mano che andiamo avanti.»
Mi informa in attesa di una mia conferma

«Ok, ottimo! Me ne occuperò subito!»
Dico, sono felice di rendermi utile!

«Solo una cosa: Non voglio lasciarti occupare di tutto questo da sola. Non è che non mi fidi, ma non voglio che tu ti senti spaesata. Scegli la persona con cui ti senti più a tuo agio per aiutarti.»
Mi chiede in attesa di una mia risposta... Non li conosco davvero bene ma se c'è una cosa che posso dire, Devon mi mette a mio agio.

«Hmm... Compreso te? Se non ti dispiace...»
Azzardo. In risposta si blocca per un momento, a quanto pare non ci ha pensato.

«Si, me compreso. Ecco, siediti. Possiamo stare qui se ti va bene, ci darà un po' di privacy.»
Ci siamo seduti fianco a fianco su una comoda poltrona a sacco, Devon ha aperto il suo computer.

«Quindi diamo un'occhiata a ciò che abbiamo qui...»
Scrivere il riassunto preliminare ci ha richiesto molto più tempo di quanto mi aspettassi. Forse perché Devon ha preso molto sul serio il suo ruolo di mentore e mi ha spiegato tutto e forse anche perché gli altri sono venuti a trovarci per chiarire le cose, aggiungerle o toglierle. E infine, per augurarci una buona serata.
Quando ho riaperto gli occhi il giorno successivo, il sole è appena sorto sopra l'orizzonte. Oggi finalmente scopriremo chi ha ottenuto il contratto. Sono saltata giù dal letto, con il cuore che mi batte forte. Spero che abbiamo ottenuto il contratto! Ci stiamo lavorando da più di una settimana ormai. Devon mi ha fatto fare un sacco di cose diverse...
Mi ha anche portato a presentare il progetto, due giorni fa. Abbiamo presentato dopo la squadra di Jason. La presentazione è andata bene, o almeno questa è l'impressione che ho avuto. Devon era piuttosto felice quando c'è ne siamo andati. Saró sicuramente in anticipo se vado adesso, ma non mi importa. Chiudo la porta. In ogni caso se rimango qui, mi limiteró a girare in tondo pensando troppo a cose. Uscendo dell'autobus mi sono diretta in azienda. A Devenementiel le luci sono spente e tutto è chiuso. Sono la prima ad essere qui. Ho iniziato a camminare sul marciapiede. Non voglio entrare e perdermi Devon quando arriva... Voglio la notizia subito, mmh... Sono così impaziente!
Dopo qualche minuto ho visto l'alta sagoma di Roy che cammina per la strada. L'ho salutato e presto sono venuti tutti ma ancora nessuna traccia di Devon...

«Vi siete chiesti se Devon non fosse già al piano di sopra?»
Chiede Thomas

«Non lo è. Non ci sono le luci accese nel suo ufficio. »
Rispondo.

«Se è solo nel suo ufficio, non sempre accende tutte le luci.»
Risponde Thomas.
Cosa ci facciamo tutti sul marciapiede allora!? Ci siamo guardati tutti... prima di correre verso la porta. Ci siamo precipitati tutti nell'ufficio di Devon.

«Oh. Beh A quanto pare non è qui. Ma ne è valsa la pena controllare.»
Aggiunge Thomas, una volta dentro al suo ufficio.

«State cercando qualcuno?»
Ci siamo girati tutti nello stesso momento. Devon è qui, sulla soglia, con un grande sorriso sul volto.

«ALLORA!?»
Abbiamo tutti chiesto all'unisono.

«VA BENE!! ABBIAMO OTTENUTO IL CONTRATTO!!!»
Risponde Devon entusiasto. L'ufficio si è riempito improvvisamente di esclamazioni di gioia. Tutti sono caduti l'uno nelle braccia dell'altro gridando, felicissimi. Tutti tranne Thomas, ovviamente. Ma è comunque molto felice. Devon ha condiviso le sue congratulazioni, gli ammiccamenti e gli abbracci. Mi ha stretto a sè, con un piccolo sorriso sul volto.

«Ok, tuttavia ciò significa che ora può iniziare il vero lavoro. Mettere tutto nero su bianco, è stata la parte facile. L'apertura è tra dieci giorni, non abbiamo un minuto da perdere.»
Riprende Devon. Tutti si sono sparpagliati per mettersi a lavoro. Abbiamo lavorato tutti duramente per rendere il progetto una realtà. Non ho pensato a nient'altro per sei giorni.

Finalmente è arrivata la grande notte! Abbiamo potuto goderci la felice conclusione del nostro lavoro. Dopo aver terminato gli ultimi dettagli, ci siamo riuniti tutti al New Palace per la festa di apertura! Tutto è come lo immaginavamo: Le luci di Thomas, le decorazioni di Amanda, le ballerine di Roy...

«Ah benvenuti! Proprio in tempo!
Qui, un antipasto... Ecco, bellissimo!»
Ci saluta il proprietario non appena mettiamo piede al New Palace.

«Sta andando tutto come previsto? Le piace?»
Chiede Devon sorridendo in modo cortese al proprietario.

«Si! Puoi darmi del tu comunque! Avevevate ragione, è molto, molto bello! Gli ospiti sono felicissimi! »
Risponde il proprietario contento.

«Lo siamo anche noi! Se organizza altri eventi, penserai a noi...»
Aggiunge Roy

«Di sicuro, non preoccuparti di questo!»
Risponde il proprietario.

«Non esitare a pubblicare un'offerta per i tuoi progetti. Mi è piaciuta molto questa piccola competizione. »
Ci siamo girati tutti. Jason è qui!?

«Che ci fai qui? Sei alla ricerca di ispirazione? »
Chiede Devon.

«È importante imparare dai propri errori... Ed ero curioso di vedere cosa siete riusciti a mettere insieme con un piccolo budget.»
Risponde Jason con un sorriso sul volto. Cosa intende!?

«Cosa intendi? Cosa sai del nostro budget?»
Chiede Roy di sbotto.

«Siete stati scelti perché il nostro progetto era più ambizioso, e quindi più costoso...»
Risponde Jason.
Rivolgo lo sguardo a Devon, poi al proprietario. Davvero?
Il proprietario aggrotta le sopracciglia, grattandosi il mento.

«Oh. Non gliel'hai detto..?»
Chiede Jason fintamente guardando il proprietario.

«Io...No, non ho trovato utile condividere questo dettaglio...»
Risponde il proprietario imbarazzato.

«Mi scusi, sembra che io abbia detto qualcosa che non avrei dovuto...»
Risponde Jason facendo finta di essere pentito. Si come no!

«Certo, un atto involontario di goffagine...»
Mormora Devon

«Ad essere onesti, è vero, il progetto di Goldreamz mi è piaciuto di più. Ma ho preferito andare sul sicuro con il budget di Devenementiel.»
Prende la parola il proprietario.
Questo non c'è l'aspettavamo proprio. Ho guardato ciascuno dei miei colleghi, tutti erano tesi incapaci di reagire.

«Avete vinto ma è una semi-vittoria»
Aggiunge Jason rincarando la dose. Non posso permettergli di trattarci così!

«Mi sembra che sia ancora meglio che aver perso. Anche stabilire un budget fa parte del lavoro, in realtà. Non hai fatto un buon lavoro perché era troppo costoso. Rispettare un prezzo ragionevole era uno dei nostri vincoli. Non sei stato bravo come noi, tutto qui»
Dico in maniera professionale. Devon mi sorride orgoglioso. Jason dal canto suo mi rivolge uno sguardo indefinibile, tra lo stupore e la curiosità.

«Incredibile! Ha iniziato a lavorare da pochi giorni e mi sta già dando delle lezioni... Ma vorrei correggerti. Conosco il mio lavoro. Eravamo ben all'interno del budget richiesto dal cliente. Eri solo "sotto di noi."»
Con un espressione arrogante sul volto, ci ha voltato le spalle. Forse sta a me essere la più matura per tutti noi, e tendergli la mano. L'ho raggiunto sotto lo sguardo sconcertato dei miei colleghi.

«Jason, aspetta. Penso che sarebbe interessante imparare a lavorare insieme.»
Nervosamente, gli pongo il mio biglietto da visita. Un espressione di sorpresa è passata sul suo volto. Sorride beffardamente mentre lo ha preso. Devon mi guarda; ho distolto lo sguardo.

«Davvero? Temo di non essere interessato, mi dispiace.»
Ridendo, Jason ha strappato la mia carta in piccoli pezzi e li ha lasciati cadere sul pavimento di fronte a me.

«Ho già ottimi elementi, ed è fuori discussione che io mi associ in qualche modo a Devenementiel... La vostra piccola azienda affonderà. È solo questione di tempo. Ma se vuoi cambiare nave prima che sia troppo tardi, la porta è spalancata per te, Shura.»
Aggiunge mentre si sta allontanando. Se n'è andato in meno tempo di quello che c'è voluto per dirlo.

«Mi dispiace per la sua reazione, ma sai, è anche fuori questione che Devenementiel lavori con lui.»
Devon vedendo la mia reazione indecifrabile, mi si avvicina consolandomi.

«Ne è valsa la pena provare...»
Gli dico. Sento ancora le mie guance rosse per l'affronto in pubblico che avevo appena subito. Non ho intenzione di lasciare le cose lì. Mi sono infilata tra la folla per seguirlo, sotto le proteste dei miei colleghi. Le mie buone intenzioni erano svanite, gli daró una bella lezione!

Vedendomi arrivare Jason si gira verso la mia direzione.
«Shura! I tuoi colleghi di Devenementiel sono così noiosi che già ti manca la mia presenza?»

«Certo che no! Sono venuta a darti una lezione. Volevo essere gentile e civile. Ma va bene, allora saró la legge della giungla e ti assicuro che anch'io faró tutto ciò che è in mio potere per rendere le cose difficili a Goldreamz. E di questo dovrai incolpare solo te stesso! »
La mia piccola tirata non ha l'effetto desiderato e un sorriso distende le labbra di Jason.

«Vedo che la gattina ha gli artigli... Oh Shura, puoi provare quello che vuoi ma ti prometto che Devenementiel sarà sepolto entro la fine dell'anno. E ti assicuro che lo faró in modo molto, molto meticoloso, in modo che non ne rimanga più nulla. In modo che tu non ti alzerai mai più e nessuno di voi. »
Un brivido mi attraversa mentre ascolto la sua voce mielosa che pronuncia le sue minacce.
All'improvviso fa un passo verso di me, prendendomi delicatamente la mia cravatta tra le dita. Mi ha tirato verso di sè, il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Stringo i denti, aggrottando la fronte. Come osa...
Sorride beffardamente, e i suoi occhi brillano di un bagliore ironico. Vorrei dargli un bel ceffone in faccia per fargli sparire quel suo sorriso.
Eppure, una parte di me è... affascinata.
Osserva attentamente ogni linea del mio viso.. e devo ammettere che anch'io ho fatto lo stesso. È come se sono... ipnotizzata dal suo sguardo. Vedere il suo viso e quei profondi occhi azzurri così vicini è inquietante. Mi sento come se potesse vedere tutto quello che sta succedendo nella mia mente. Una delle sue sopracciglia inizia a tremare. Come se avesse... sentito, o letto i miei pensieri... Ho tremato un po'.

«Devo dire che non posso fare a meno di ammirare il tuo coraggio.»
Mi dice quasi in un sussuro.

«Il mio coraggio? L'unico motivo per cui ne avrei bisogno è se avessi paura di te.»
Gli dico. Il suo sorriso si allarga. Faccio del mio meglio per mantenere un'espressione di sfida sul mio viso.

«E non è così?
Quindi è solo incoscienza...? Ma sembra che tu sia combattuta da un conflitto interiore...»
Ho soffocato un brivido.

«È perché esito a schiaffeggiarti prima di andarmene.»
Questa volta ridacchia. I miei sforzi per impressionarlo non sembrano dare i frutti sperati.

«Chissà come i clienti di questo bellissimo stabilimento lo percepirebbero... Compreso il tuo datore di lavoro...Detto questo, se vuoi perdere il lavoro ancora più velocemente del previsto... Per favore tenta la fortuna.»
Ha ragione. Le conseguenze di un'azione sconsiderata potrebbero essere drammatiche. Mi sono morsa il labbro.

«Darò per scontato che tu non sappia di cosa stai parlando e ti ignoreró.»
Gli dico. Quest'uomo riesce davvero a mettermi in difficoltà ma cerco di non darlo a vedere.

«Non sono sorpreso. È lo stesso per tutti: la negazione viene prima di tutto.»
Mi risponde. Ho stretto i denti. Chissà se sta davvero cercando di farsi schiaffeggiare in faccia. La sua arroganza, e quel tono altezzoso, e quel sorriso che nulla sembra riuscire a scrollarsi di dosso...

«Vedremo nel lungo periodo. Ma considerando quanto tempo si perda cercando di impressionare la nuova arrivata.
Non credo che tu sia così sicuro di te come sembri. »
Gli dico, fiera della mia osservazione. Non credo che sia così sicuro come vuol dar a vedere...

«Bene. Non si può dire di non essere stati avvertiti... Nonostante tutto, essendo una persona magnanima, sono io che ti lascerò il mio biglietto. »
Ho sentito le sue dita scivolare nella mia tasca.

Mi tira ancora più vicino a lui per sussurarmi all'orecchio.

«Dopotutto, cercherai un nuovo lavoro molto presto...»
Le sue labbra quasi mi sfiorano la pelle, un brivido mi attraversa quando sento il suo respiro sul mio collo. Mi ha lasciato la cravatta con un sorriso.

«A questo proposito, ho altre persone da vedere. Ci vediamo in giro...»
Aggiunge allontanandosi.
Senza fiato, e incredula di quello che è appena successo. Mi sono affrettata ad unirmi alla mia squadra. Il proprietario si è schiarito la gola, visibilmente imbarazzato.

«Bene. Ok. Hmmm.... Come..? Non vi ho offerto nemmeno da bere?»
Fà un cenno a un cameriere, che si avvicina e si presenta con un vassoio carico di bicchieri Ci siamo alzati tutti, Devon alza il suo bicchiere.

«Miei cari amici penso che possiamo brindare alla nostra vittoria. E nonostante quello che può dire Jason... A tutte le altre vittorie che ci attendono !»
Alziamo tutti i bicchieri sorridendo.
Tutti facciamo tintinnare allegramente i bicchieri l'uno con l'altro. Bevo un sorso di champagne, pensierosa. Queste prime settimane sono state impegnative ma gioiose.
Chissà cosa avranno in serbo per me quelli che verranno...

3 Giorni Dopo
VVVVRRRR

Jason

Ciao, gattina, sono sicuro che io e te ci divertiremo molto insieme...

Puoi cancellare il mio numero.

Jason
Davvero?

Sì, è solo per i miei amici e contatti professionali.

Jason
Oh, ma sarai felice di avere le mie informazioni di contatto professionali quando cercherai lavoro...

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