With or Without You

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- Donzella in avvicinamento – aveva sussurrato strascicato Dustin al ragazzo al suo fianco.

- E sembra anche molto minacciosa – aveva aggiunto Mike.

- Non sei l'allievo modello che si aspettava? – aveva scherzato Jeff.

- Eddie – il tono effettivamente era abbastanza minaccioso, ma era cambiato con tutti gli altri della tavolata – Scusate, buongiorno a tutti – Gracie aveva sorriso gentile e aveva ricevuto una risposta altrettanto gentile, ma anche un po' sorpresa – Eddie.

- Dimmi, dolcezza.

- Possiamo parlare un attimo?

- Dimmi.

- In privato – si era alzato un leggero "uh" da parte di ragazzi, chi rideva e chi si muoveva spasmodico – Non ve lo uccido, promesso.

- Peccato – le aveva risposto Gareth facendola un poco ridere.

- Oh beh, se avete bisogno posso...

- Andiamo prima che questi elementi ti portino su una brutta strada – le aveva lasciato spazio di passare ed insieme erano usciti dalla caffetteria.

- Ma hai tenuto l'eyeliner? – si era avvicinato il ragazzo appena si erano ritrovati soli nel cortile.

- Lascia stare – si era passata lei due dita sull'occhio – Ne ho comprato uno nuovo, ma credo sia waterproof e non viene più via – era tornato a guardarlo – Si nota così tanto?

- No, non così tanto.

- Oh, meno male, grazie.

- Non ho detto niente a nessuno io! – si era allontanato con le mani alzate e fare teatrale.

- Non è di quello che volevo parlarti, Eddie, mi fido del tuo buonsenso.

- Ah, allora sei a posto – si era messo a ridere, ma solo per stemperare un pochino la pesantezza – Comunque, di cosa mi volevi parlare?

- Possiamo allontanarci ancora un po'?

- Segreti inconfessabili? – aveva capito che la risposta era dallo sguardo preoccupato che Gracie gli aveva riservato – Ok, andiamo allora.

- Tu stai bene? – si erano seduti su un muretto, ben lontani dalla scuola.

- Sì, credo... - Eddie era confuso, ma aveva colto subito che quella domanda serviva alla ragazza per raccogliere le idee in testa e metterle giù nel migliore dei modi – Tu?

- Ci ho pensato su – Gracie si guardava le scarpe di vernice, mentre Eddie cercava di spingerla ad andare avanti con i suoi sguardi taglienti – A quello che mi hai detto al minimarket.

- Quale delle mille cose che ho sparato? – capiva che la situazione era seria, ma sperava anche che i suoi modi scanzonati potessero metterla a suo agio.

- Che dovrei farmi sentire da qualcuno quando canto – aveva sputato la ragazza tutto d'un fiato.

- Dimmi che è quello che penso.

- Che pensi?

- Vuoi partecipare al Talent Show – Gracie aveva spalancato gli occhi castani facendo muovere gli occhiali.

- Mi sa che non hanno torto quando dicono che D&D è la porta dell'inferno, perché devi aver fatto un patto con il diavolo per essere andato così sul sicuro.

Eddie si era girato di scatto con gli indici sulla testa e la lingua fuori, uguale a quella volta in caffetteria: - Scherzi a parte – era tornato al fianco della ragazza sul muretto, le mani nelle tasche e un sorriso rilassato – Quanto ti ho chiesto di farmi ripetizioni, ho notato che stavi leggendo l'annuncio del Talent Show in bacheca e ho fatto uno più uno – si era piegato un poco in avanti – Non vedo l'ora di sentirti – le aveva sorriso pieno, facendola un po' sciogliere.

- Ecco, a tal proposito...- Gracie Lynn si era morsa il labbro inferiore – Dovrei chiederti un favore.

- Certo, dopotutto te lo devo.

- Mi faresti da accompagnamento? – gli erano brillati gli occhi – Tu sei un ottimo chitarrista e averti sul palco con me mi metterebbe più a mio agio – si era morsa ancora di più il labbro, quasi certa di aver chiesto più della Luna.

- Gracie Lynn.

- Mh.

- Hai appena fatto breccia del mio cuore da metallaro – era scoppiata a ridere, sollevata dal suo sguardo gentile – Sarebbe un onore farti da accompagnamento.

- Esagerato.

- Però – l'aveva interrotta – Sei davvero disposta ad esibirti con me? Intendo, non stonerebbe con la tua immagine avere me come chitarrista.

- Sì – lo aveva colpito – Come farebbe strano il fatto che io mi esibisca quindi, poco importa – aveva fatto spallucce – La gente parla comunque e noi quest'anno ci diplomiamo: sentiremo poco le voci che gireranno.

- Wow, Gracie, hai ragione, cazzo!

- Sia chiaro, non devi farne parola a nessuno fino al giorno dello show – si era fermata un secondo a pensare – Eddie.

- Sì.

- Non pensare nemmeno per un istante che io non voglia che la cosa si sappia in giro perché mi vergogno di te – gli aveva puntato gli occhi in viso – È ben lontano da questo il motivo: è solo per ridurre al minimo le voci che sicuramente circolerebbero – aveva distolto lo sguardo – Voci che darebbero sicuramente fastidio anche a te.

- Direbbero che ti ho portato sulla cattiva strada.

- Non è così? – lo aveva colto impreparato, ma con un sorriso ad occhi chiusi aveva subito sciolto la leggera preoccupazione del ragazzo.

- Sì – si era messo davanti a lei a braccia conserte e si era piegato in avanti con il busto – Ma posso fare molto peggio, tesoro – le aveva fatto l'occhiolino, lasciando Gracie tra la curiosità e la sorpresa.

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