Ho sempre creduto nel potere della Scuola di Magia di creare maghi e streghe degni di questo nome; tuttavia, devo ammettere che a volte il sistema scolastico fallisce indebitamente il suo scopo. Nessun ragazzo è cattivo o buono a priori, ma la vita trova sempre modi nuovi e strabilianti per farci perdere la strada maestra. Newt è stato uno dei primi ragazzi a cui ho imposto il cappello parlante sulla testa.

Ero entrata ufficialmente nel corpo insegnanti dopo che Albus era passato a coprire la cattedra di Difesa contro le arti oscure. Un tasso rosso senza ombra di dubbio. Un ragazzino timido, pieno di efelidi e molto poco incline ai rapporti sociali, quanto lo capivo! Ma mentre io mi rintanavo in biblioteca o chiacchieravo con i fantasmi, Newt aveva l'indomita passione per gli animali. Era davvero bravo con loro, con qualsiasi, non amava una specie più di un'altra e a tutti reputava il più grande rispetto. Ho avuto il dubbio per anni che fosse un animagus, ma non lo era , il suo era un dono differente, capiva le creature ad un livello che forse nemmeno Albus stesso raggiungeva. I ragazzi sanno sempre stupirci in modi nuovi ed inaspettati e scoprire i loro talenti è senz'altro una delle parti più belle del mio lavoro.

Leta invece era una bellissima ragazzina serpe verde, proveniente da una delle famiglie più spaventose che io abbia mai conosciuto. Un uomo capace di tenere la moglie sotto Imperio, non è davvero un buon mago, né tanto meno può essere considerato un buon padre, a mio parere. Leta era spesso oggetto di scherzi o dicerie per via della tragedia avvenuta al fratellastro, probabilmente annegato durante un trasferimento della famiglia in America. Le voci orribili sulla sua famiglia le facevano male ed eravamo tutti molto preoccuparti per lei. Quando si avvicinò a Newt presentai la notizia ad Albus piacevolmente stupita, ma sfortunatamente i cattivi episodi che la riguardavano non si fermarono.

Ricordo bene quando Leta sigillò la bocca di una compagna di studi durante il suo terzo anno dopo che l'altra ragazza aveva parlato male di lei alle sue spalle. Ero di guardia nel cortile quel giorno e notando quell'episodio cercai di intervenire per placare gli animi. Leta appena mi vide cominciò a correre: era terribilmente veloce, anche senza una scopa, le urlavo dietro intimandole di fermarsi e togliendo punti alla sua casa, i serpeverde. Lei nemmeno sembrava ascoltarmi, come se non le importassero, le case, i punti, la scuola. Alla fine, mi seminò. Tornai sconfitta nel cortile e annunciai davanti a tutti che serpeverde avrebbe perso 200 punti a causa del comportamento della signorina Leta. Quindi rimossi l'incantesimo a quella ragazza che continuava a correre disperata in circolo senza più avere le labbra. Non feci in tempo a liberale le labbra che quell'indisponente ricominciò da capo ad offendere Leta.

Da presbiteriana ho ben chiaro in testa che, se una persona non è pentita del suo comportamento, allora è bene che rimanga in punizione finché non sarà davvero pentita. E quale migliore punizione che tappare la bocca a quell'ingrata e sprovveduta ragazzina. La trascinai dal preside Abbot mentre scalciava come un mulo toccandosi allucinata le labbra. La liberai giusto davanti alla porta del preside e allora vi assicuro che non disse più una sola parola, né a me , né al preside e nemmeno ad Albus che nel frattempo era riuscito a trovare la signorina Leta. Mai sfidare una presbiteriana scozzese. Penso tuttavia che 200 punti sia tutt'ora il più grande ammontare di punti mai tolto ad una casa in un solo giorno per le marachelle di una sola persona.

Per quanto Leta non fosse cattiva , continuava a cacciarsi nei guai. Credo abbia trovato quel jarvey con Newt nella foresta oscura dietro la scuola. I jarvey non sono affatto buoni e cari animali domestici, non sono nemmeno lontanamente simili ad un furetto , anche se la loro forma li ricorda vagamente. Sono animali parlanti, selvaggi e piuttosto irruenti, danno la caccia agli gnomi e vivono sottoterra: certamente non il tipo di animale che puoi tenere a scuola in un dormitorio. Possedere un jarvey era vietato e non contenta la signorina Leta stava effettuando degli esperimenti su questo esemplare. Il jarvey fuggì e ferì gravemente un altro studente mettendolo in grave pericolo di vita. La violazione di Leta era oltre la violazione delle regole della scuola. Ho sempre detestato quando il Ministero si insinuava nelle nostre regole , mettendo il naso dove non avrebbe dovuto, ma c'erano pressioni molto forti dal genitore del ragazzo che rimase sfigurato a vita.

Quando Newt si prese la colpa, Albus fece veramente di tutto. Sapevamo benissimo che chiunque sarebbe stato additato come responsabile, sarebbe stato espulso, ma trattandosi di un minorenne rischiava che gli fosse revocata la possibilità di usare la magia, requisendogli la bacchetta. Pregammo entrambi Newt di dire la verità, ma teneva troppo a Leta per fare marcia indietro e lasciarle le sue responsabilità. Alla fine, venne espulso dalla scuola, ma poté tenere la sua bacchetta e poté almeno partecipare agli esami da privatista. Albus ci teneva tanto che finisse il suo percorso: era un ragazzo d'oro ed era un vero peccato.

Lo rividi alcuni anni più tardi con Albus erano in partenza per il Bhutan. Mi sorrise come aveva sempre fatto dal primo giorno. Io ovviamente avevo preparato un gran numero di libri e informazioni per il loro viaggio. Era il modo con cui aiutavo Albus: io ero sempre stata niente di meno che un topo di biblioteca. Non mi era mai venuta voglia di seguirlo nelle sue imprese, non faceva parte della mia indole, ma in un certo senso tra noi funzionava così. Sapeva che poteva andare e che i suoi studenti erano al sicuro e ben preparati per i GUFO.

La storia di Leta non finisce di rattristarmi. Un'insegnante non dovrebbe mai conoscere la morte di uno studente. E' nella logica delle cose che ad andarsene tocchi prima all'insegnante. Purtroppo per me, in cento anni, quella di Leta non è stata l'unica brutta notizia che ho appreso. Newt poveretto ne era distrutto a quanto mi disse Albus. Il lato oscuro è molto suadente , quanto pericoloso e irto di insidie, l'unica consolazione che posso trarre è che le sue ultime parole furono d'amore.