Prologo (parte 1)

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Ciao,

credo che voi conosciate già questo luogo, il MoonClan. La storia precedente vi è stata narrata da BrokenMoon, la fondatrice del nostro clan. Ma stavolta, sarò io la vostra narratrice.

Chi sono io?

Bella domanda.

Tutti mi hanno chiamato in chiamato in così tanti modi che pensavo di averlo dimenticato, chi ero... ma ogni volta che riesco a guardarmi, che ne so, in uno specchio d'acqua, e vedo quella maledetta cicatrice... ricordo.

Ricordo coloro che mi hanno cambiata....

Un po' di tempo fa....

*un po' di tempo prima, da qualche parte, nello Shadow Wood...*

Le grida di una gatta risuonavano nel bosco. era uno stranamente assolato pomeriggio d'Inverno, e la fonte delle grida era una gatta partoriente. La gatta in questione, era un esemplare meraviglioso: il pelo candido come neve, con sfumature rosate, era colorato alle zampe e sul muso di un elegante grigio, gli occhi azzurri come il cielo. Un grosso soriano castano dal muso grosso e appuntito, gli occhi color ocra le leccò la testa quando lei finì di gridare e le disse dolcemente

-sono quattro, amore mio! Quattro stupendi maschietti!- la gatta ansimò e aggiunse debolmente guardandoli:

-g-già... non... non sono semplicemente perfetti?- il gatto annuì fiero. Ammirando i preziosi fagottini, la gatta si commosse e sussurrò al suo amato tra le lacrime -ti amo, PineScent- il soriano la leccò

-ti amo anche io, FlowerBouquet- continuarono a leccare i cuccioli gridanti, finché, FlowerBouquet non ebbe un altro spasmo e si contrasse dal dolore, miagolando pietosamente

-un... altro!! Ce n'è u-un altro!- la gatta pianse disperata a lungo, finché, anche l'ultima creatura uscì dal suo grembo

"e così, nacqui io"

-è-è... una femmina-

E così, poche settimane dopo, i gattini erano un po' cresciuti. Erano cinque gatti forti ed in salute, il primo nato, il preferito, era l'unico dei cinque ad aver ereditato sia i tratti della madre che del padre: era un soriano anche lui, con zampe e muso grigi e gli occhi di un limpido azzurro: lui era Perfect. Poi c'era PrideStone, il pelo tutto grigio, con coda e orecchie più scure, gli occhi di un celeste opaco; RockBack: grigio, schiena scura, gli occhi ocra del padre, e la stessa espressione perennemente seria ed imbronciata, l'ultimo maschio era ClearSky, identico alla madre, tranne per le sfumature grigie agli occhi ( e non sul muso) e alle punte delle orecchie. a quanto pare era "il gatto più bello di tutti i clan". E poi, c'era la "io" di questa storia, che, al tempo di questo flashback, era una gattina, dal pelo completamente bianco come dolce zucchero, e gli occhi dell'arancione più brillante. Il suo nome era...

-GRACE! GRACE DANNAZIONE! MUOVITI!- un ringhio la chiamò. La piccola (e gracile) Grace raggiunse il possessore del ruggito e si ritrovò davanti ai suoi fratelli. La piccola sorrise dolcemente

-s-si? Fratelloni?-

-hai pulito il campo?- chiese il primo

-muoviti, va' a caccia, ho fame- il secondo, e tutti gli altri

-sai cosa dobbiamo fare dopo!-

-hai fatto quello che ti ho detto?- la micina balbettò un po' e con le lacrime agli occhi cercò di rispondere:

-i-io... q-quasi fratelloni ma... io da sola non ce la faccio! Vi-vi prego...-

-Grace, fa' ciò che ti dicono i tuoi fratelli- ordinò il padre, che era comodamente sdraiato su un albero abbattuto, con FlowerBouquet al suo fianco che dormiva serafica

-ma... ma papà!-

-non me ne fraga nulla! Cosa pensi Grace? Che un clan si fondi da solo?-

-no... certo che no...- fece avvilita, e si apprestò a finire i compiti assegnati. Era così: i due genitori avevano deciso di fondare un clan, loro due, scappando dai loro precedenti. Infatti, quando i due si incontrarono e si innamorarono, ebbero questa grande idea e scapparono. Il loro "clan" era però composto solo da loro e dai figli, nessun altro, e Grace era l'unica che lavorava davvero. Perché? Bhe... : Perfect era l'Erede, e non doveva affaticarsi, PrideStone e RockBack dovevano fare la guardia (ma la guardia a cosa? Nessuno sapeva più neanche della loro esistenza) e ClearSky... bhe, meglio non saperlo. Così Grace, fece tutto ciò che era richiesto (tranne fare qualsiasi cosa avesse dovuto fare con ClearSky) e andò a caccia. Non le avevano mai insegnato, dovette imparare tutto da sola, e di rado prendeva qualcosa di decente. In più, il pelo bianco si individuava subito, a meno che non ci fosse stata la neve, che non c'era. Quel giorno però, era fortunata: vide un grosso ratto malaticcio, che non sembrava in grado di poter correre, così, gli si avventò addosso senza problemi. Quando lo ebbe tra le zampe sussurrò "scusa" e si costrinse ad uccidere la bestiola. Lo riportò al campo e lo posò a terra e chiamò tutti. Si aspettava almeno un ringraziamento, ma, mentre alcuni iniziarono subito a mangiare altri (quali Perfect, ClearSky e FlowerBouquet) storsero il naso e si rifiutarono

-è vecchio, mi fa schifo- fece Perfect -portami qualcos'altro- gli altri due annuirono d'accordo

-ma... ma ho faticato tanto per prenderlo! E... e non ci sono altre prede qui!-

-e allora? Cercale da altre parti no? Sai... ho voglia... si! Di un fringuello! Anzi no.. troppe piume.. che ne dici... si, di un coniglio!- fece sua madre

-u-un coniglio?! Ma.. ma qui non ce ne sono! Si trovano solo nel Fireclan o nel Darkclan o... n-nel D-Deathclan....- la madre la guardò seccata

-e vacci no?-

-cosa?!- squittì terrorizzata -mi uccideranno!-

-come no- fece sarcastico Perfect -a meno che non ci siano i fantasmi, nulla ti può toccare lì-

-ma.. ma io ho paura!-

-e va bene! Che lagna che sei- fece FlowerBouquet -RockBack, tesoro, ti prego, accompagnala- lui si alzò dal ratto e, dopo aver inghiottito la coda, strattonò Grace via dal loro campo, verso il vecchio territorio del Deathclan, che puzzava ancora di sangue e guerra... gli odori erano freschi, di qualche giorno.

Tornarono la sera, con il coniglio promesso. Alla cucciola bianca fu permesso solo servirsi degli avanzi. Quando fu il momento di andare a dormire, lei si accucciò vicino alla pancia della sua mamma che fece lo sforzo di leccarla

-mamma...- la chiamò lei

-si, piccola mia?-

-tu una volta non eri nel Deathclan?- lei storse il naso

-si, una volta, prima di conoscere tuo padre (la mia più grande fortuna). Sinceramente, non mi dispiace che siano tutti morti- Grace rabbrividì -il Fireclan li ha sterminati. Sono abbastanza sicura che abbiano barato, in qualche modo. Ma.. bhe, non mi interessa, meglio così-

-ma ci sei nata...-

-e allora? Appena ho sentito il minimo accenno di guerra me ne sono andata via con tuo padre! Poveri idioti quelli che hanno deciso di seguire quel... micetto che chiamavo Re. -

-avevi degli amici?-

-ma per favore- sbuffò mentre si puliva delicatamente una zampa - avevo anche un paio di figli se è per questo, ma non mi interessa di nessuno in quel clan. Passavano la vita ad ammazzare e morire. Uno sano di mente non lo trovavi! Poi è arrivata quella gattona... BrackLoon o che so' io.. bha. Accettavano i relitti peggiori, ero l'unica che valeva qualcosa lì! O e... c'era un tale.. DaffyScratch mi pare.. una macchina l'ha messo sotto. Di quello ne fui quasi felice, era solo un pazzo furioso, un idiota- Grace annuì e si accoccolò più vicina alla mamma. Si chiese se i gatti di quel erano davvero in quel modo "magari, un giorno lo scoprirò, quando saremo un grande clan come dice papà, e parteciperemo agli Incontri" poi piano piano si addormentò. E così si svolgevano le giornate di Grace:

sfruttata

violata

ignorata

con rari momenti di dolcezza. E lei doveva crescere in quell'ambiente. Ma sapeva che i suoi fratelli e genitori l'amavano, e l'avrebbero sempre fatto. dopotutto l'avevano chiamata "Grace", "Grazia". Era considerata una grazia, dai suoi genitori. Si, in realtà, l'amavano

***

*Author's Note*

Esatto miei amati lettori! Siamo tornati con il nuovo libro di MoonRise!!!

Spero vi sia piaciuto e chiedo scusa per essermi presa una pausa... più lunga del dovuto!

Quindi... la stirpe del Deathclan continua?

Ma chi è FallenStar?

Continuate a leggere, miei amati lettori, al prossimo capitolo!

-la Vostra,

MoonScythe-shi


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro