5 - Fuoco e fiamme

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Federico

Ogni centimetro del mio corpo sembrava stesse per andare a fuoco: quando Benjamin mi aveva proposto di farmi conoscere tutti i piaceri del sesso gay non aveva mentito.

"Ti piace Fede?"

Con i gomiti appoggiati sul ripiano della cucina, la bocca socchiusa in cerca d'aria e la testa gettata all'indietro per il troppo piacere, mi stavo godendo il mio primo pompino nel corpo di un ragazzo ed era assolutamente favoloso. "Sì cazzo... qualsiasi... mh... cosa tu stia facendo continua-ah!"

Bollenti e sensuali leccate avevano accarezzato il mio sesso palpitante, che poi era scomparso ancora nella sua calda cavità che sembrava essere stata creata apposta per me.

"Oddio Ben... Benjamin cazzo... sto per... ahhh."

Un intenso e sconvolgente orgasmo era sfrecciato dalla colonna vertebrale ai miei addominali contratti, per poi esplodere in nivei fiotti dentro la sua bocca; con la mente annebbiata dal quel devastante piacere mi ero confusamente reso conto di essere stato sollevato e poi avvolto in un caldo abbraccio che sapeva di casa.

"Sei la cosa più sexy e illegale che abbia mai visto Federico."

Un attimo dopo Benjamin mi aveva leccato le labbra per poi schiuderle e coinvolgermi in un sensuale bacio che sapeva di noi: se all'inizio ero stato attraversato da un filo di timidezza, quel contatto aveva fatto esplodere i cardini del mio autocontrollo.
"Fammi vedere Benjamin; fammi vedere quanto sono sexy per te."
Senza aspettare una risposta mi ero tuffato ancora una volta sulle sue labbra reclamando qualcosa che da troppo tempo volevo: la sua completa attenzione.

Con sensualità gli avevo stretto le gambe nude intorno ai fianchi per poi stringergli le ciocche castane tra le dita e baciarlo con decisione. Seguendo l'istinto avevo iniziato a far duellare le nostre lingue che parevano avere una volontà propria; senza fretta avevo succhiato e leccato ogni centimetro di quella bocca per poi godermi i suoi gemiti sempre più eccitati: mi voleva e per me era lo stesso, ma c'era un pensiero fisso che mi tormentava.

Dopo avergli tirato i capelli l'avevo guardato a un millimetro dal suo cuore: "So che forse stiamo bruciando le tappe, perché questa situazione è davvero assurda anche per me, ma voglio fare l'amore con te Benjamin! Prima però devo essere certo di una cosa: quali sono le tue intenzioni?"

Un'occhiata confusa era sfrecciata nelle sue iridi verdemare. "Che vuoi dire Fede?"

"Quello che ti chiedo è semplice Ben: una volta che saremo finiti a letto sparirai come fai di solito? Perché non voglio una semplice scopata."

Un piccolo bacio a stampo aveva interrotto il fiume delle mie insicurezze. "Lo so, e sai perché ?" Un cenno negativo gli aveva fatto sposare alcune ciocche selvagge dalla mia fronte "Tu sei diverso e non solo perché sei la mia migliore amica in corpo maschile, ma perché con te sono sempre stato me stesso, senza fingere: ti sei mai chiesto perché non mi sono mai fermato con nessuno? Perché cercavo solo scopate veloci?"

Quella volta ero stato io ad andare in confusione. "No, ma adesso che c'entra Ben?"

"C'entra Fede, perché il motivo sei sempre stato solo e soltanto tu." mi aveva rivelato con un dolce sorriso "Ogni volta che finivo a casa di qualcuno era perché assomigliava in qualche modo a te: non hai notato che sceglievo sempre e solo ragazzi biondi e con gli occhi azzurri?"

Ben presto un gemito di fastidio era scivolato tra di noi. "Non ricordarmelo: non sai quanto avrei voluto venire lì e strapparti dalle loro grinfie! Non è stato piacevole avere un amore a senso unico per tutti questi anni; per di più con le tue sembianze!"

Un movimento d'aria mi aveva strappato un grido di sorpresa mentre Benjamin si spostava verso il divano per poi adagiarmi tra i cuscini. "Amore eh? Mi piace come suona: per quanto mi faccia strano sapere che sei davvero la mia migliore amica, sono anche assurdamente felice perché adesso posso avere tutto." aveva argomentato sistemandosi meglio tra le mie gambe: inutile dire che quel contatto fece gemere entrambi.

"Tutto?"

"Sì tutto Federico: la mia migliore amica dentro un corpo di un ragazzo super sexy. Sei la persona che più mi conosce; quella che mi ha visto nei momenti peggiori ma anche in quelli migliori; quella che c'è sempre stata. Sei la mia persona Fede. Ma cosa accadrà quando Zayn ti verrà a cercare?"

Quella domanda mi aveva fatto nascere un sorriso sulle labbra. "Se e quando succederà sceglierò di restare così e lo farò per te Benjamin: per il mondo Federica Rossi non sarà mai esistita, compresi i miei genitori che saranno convinti di avere un figlio." gli avevo rivelato mordicchiandogli piano il piercing d'argento.

"E non ti dispiace?"

"Sinceramente Ben? No perché comunque avranno un figlio che li ama quasi quanto ama te." gli avevo sussurrato godendomi lo stupore nel suo sguardo verde che si era scurito di qualche tacca.

"Ripetilo Fede; dì ancora che mi ami." mi aveva ordinato emozionato racchiudendomi il volto tra le mani.

"Ti amo Ben, da sempre direi."

Quel sussurro era sfumato sulle sue labbra che sorridevano, calde e familiari, contro le mie. "Anch'io Fede, ti amo anch'io." aveva detto il mio compagno ricoprendomi il volto di dolci baci umidi.

"Sono felice di non aver fatto questo patto per nulla allora, ma adesso... perché non la smettiamo di parlare?"

Un'occhiata rovente come l'Inferno mi aveva accarezzato da capo a piedi, "Agli ordini.", poi ogni abito era scomparso: avevo sempre fatto sogni a luci rosse su Benjamin, ma la realtà batteva decisamente la fantasia. Ricoperto solo di tatuaggi scuri, muscoli tonici e desiderio, Benjamin era assolutamente un'opera d'arte.

Bassi gemiti di puro piacere erano rotalati nell'aria mentre il mio compagno mi faceva impazzire con baci e carezze sempre più spinte in mezzo alle gambe: mi era sempre piaciuto fare sesso con i pochi ragazzi che avevo avuto, ma quello non era solo sesso; quello era amore. "Voglio cancellare ogni altro tocco dal tuo corpo Benjamin." gli avevo confessato salendo a cavalcioni sul suo bacino eccitato "Perché se è vero quello che dici, le mie dita saranno le ultime che sfioreranno i tuoi tatuaggi."

"Anche se tutto questo mi sembra un sogno ero serio prima: fammi quello che vuoi tesoro."

Ma proprio quando stavo per bruciare ogni grammo di controllo, un ultimo, subdolo, dubbio aveva fatto capolino dentro di me.

"E se scopriamo di non essere compatibili Ben?"

"Cosa?"

"Pensaci! Se tra noi non ci fosse la chimica giusta? Magari scopriamo che non funzioniamo a letto come coppia!"

"Fede..."

"Oddio! Non so nemmeno se sono attivo o passivo!" avevo esclamato completamente nel panico coprendomi il volto con i palmi "Come ho fatto a non pensarci prima? Sarà un disastro! Me lo sento!"

Prima che la ragione mi abbandonasse del tutto, un dolce quanto esasperato, "Vuoi finirla di dire cazzate e ascoltarmi Federico?", mi raggiunse attraverso l'aria. "Noi due siamo semplicemente perfetti insieme: lo eravamo già prima di tutto questo e lo sai anche tu Fede." aveva sussurrato Benjamin per poi coprire le mie mani e abbassarle sul suo ventre nudo.

"Dici?"

"Certo che sì; smettila di farti troppe paranoie e lascia che il tuo corpo parli attraverso le sue sensazioni."

Un dolce bacio tra la spalla e il collo, seguito da un leggero morso, mi aveva fatto inspirare bruscamente mentre il mio sesso si risvegliava. "Come faccio a capire cosa sono Ben? Cosa mi eccita?"

"Passivo, attivo... Sono solo cazzate Fede. A me piace sia prendere che dare; ma se proprio vuoi scoprirlo possiamo fare subito una prova."

"Che vuoi intenzioni hai Ben?"

Con un sorriso malizioso Benjamin aveva capovolto le nostre posizioni per poi intrappolarmi tra il suo corpo e il divano. "Tranquillo Fede, voglio solo verificare la mia teoria." mi aveva risposto enigmatico per poi strusciare i nostri sessi e baciarmi il collo.

"Quale... mh... quale teoria?"

Invece di rispondermi, Benjamin aveva iniziato a toccarmi ovunque lasciando scie umide che segnavano il suo passaggio. "Quella che a te piaccia essere sedotto e anche dominato Federico." mi aveva risposto con voce roca prima di bloccarmi con una mano entrambi i polsi sopra la testa "Ho visto come ti sei eccitato quando ti ho sollevato e spinto contro il muro, ed è successo anche adesso che sei bloccato sotto di me, sbaglio forse?"

Se avessi voluto mi sarei liberato facilmente dalla sua presa, ma alla fine aveva ragione Benjamin: mi piaceva cedere il controllo al mio partner e anche non sapere quali soglie del piacere avrei varcato. Con il respiro spezzato e il cuore che batteva furioso contro il suo mi ero leccato le labbra per poi sorridergli. "Potresti avere ragione, ma non possiamo averne la certezza se non fai nulla." l'avevo provocato godendomi il suo sguardo di fuoco.

"Attento Fede: questa è la tua prima volta e non voglio che sia spiacevole, ma se continui a provocarmi così non reggerò a lungo."

Come investito da un insolito coraggio avevo legato le gambe intorno ai suoi fianchi per poi alzare la testa e baciarlo con passione: la posizione in cui ero non mi consentiva grandi movimenti ma per quello che avevo in mente sarebbe bastato. "Magari è quello che voglio Ben: potrà essere anche la mia prima volta, ma nessuno ha detto che deve essere per forza dolce e lenta." avevo sussurrato prima di prendergli in ostaggio il labbro inferiore e tirare.

"Federico tu mi farai diventare matto!" Un secondo dopo la sua bocca stava seducendo la mia in un bacio che sapeva di desiderio, brama e un amore finalmente rivelato. "Mi auguro che tu abbia dei preservativi e lubrificante, o giuro che..."

Travolto dall'esigenza di sentirlo muovere dentro di me, gli avevo leccato una guancia per poi mordergli un lobo. "Cassetto destro dell'armadio in camera: posso essere anche un novellino in fatto di sesso gay, ma avevo già il lubrificante e Zayn ci ha preso tre confezioni di preservativi; lo ringrazierò sempre perché è una vita che ti voglio."

"Hai detto tre confezioni Fede?!"

"Pensi che siano troppe? Oh cazzo forse ha esagerato! In effetti una è da dodici, magari bastava ma..."

"Troppo poche vorrai dire! Torno subito tesoro." Benjamin era stato talmente veloce che il mio corpo aveva conservato il suo calore, ma quando era tornato a riscaldarmi tra le mani stringeva anche le manette, il vibratore e il dildo che quel pazzo di Zayn aveva fatto apparire.

"Ho trovato anche queste cose Fede e il dubbio mi sta uccidendo: hai già usato queste cose con altri prima di me? Perché in questo caso, io..."

"Sei davvero uno sciocco! Quelle cose vengono sempre da Zayn! Davvero credi che potessi spingermi a tanto con chiunque?" gli avevo chiesto con un filo di incazzatura nel petto.

"Emmm..."

"Ben!"

"Ok, ok Fede! Era solo una domanda! Anche se abbiamo sempre parlato di tutto, magari questi particolari volevi tenerteli per te."

"Benjamin!"

Una risata sollevata si era messa in mezzo a noi due mentre il mio compagno posava gli oggetti incriminati sul pavimento e si sdraiava sopra di me. "Sono felice che tu non l'abbia fatto Fede, ma più tardi ti farò scoprire come funzionano; promesso." mi aveva sussurrato con malizia.

La sola idea mi aveva fatto eccitare all'istante, "Sì cazzo.", poi il suo indice era finito sulle labbra tumide, "Apri Fede", e il mio cervello aveva smesso di pensare.

Come soggiogato dal suo fascino, avevo succhiato e leccato finché il mio compagno non mi aveva racchiuso in un pugno le ciocche chiare per tirarmi a sé e baciarmi: anche se mi sembrava di bruciare dentro le fiamme dell'Inferno, quello doveva essere il Paradiso.

Per forza.

Senza staccare gli occhi dai miei, mi aveva di nuovo bloccato i polsi sopra la testa per poi far scivolare la falange lungo il mio petto ansante e tracciare cerchi regolari intorno al mio ombelico: avevo il sesso che mi pulsava eccitato e dolorante tra le gambe ed ero divorato dalla voglia matta di scoprire come sarebbe stato sentirlo spingere dentro di me, ma non avrei interrotto quella dolce tortura per nulla al mondo. "Ti piace Fede? Ti piace essere toccato così?" mi aveva chiesto per poi sfiorare con i polpastrelli la mia erezione che di riflesso si era tesa nella sua direzione.

"Sì... non... a-ah... non smettere!"

Altri baci caldi erano piovuti sul mio petto e io avevo inarcato la schiena, come per chiedere di più, suscitando nel mio compagno un sorriso contro pelle che sapeva di promesse infuocate.

"Adesso si fa sul serio bellezza."

Angolo Autrice:

Ho già detto di chiamare i pompieri?

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