l1 - Desideri e incantesimi: attento a ciò che desideri.

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S.Francisco - December Benjamin

"Luke è davvero un coglione!"
Dopo aver gettato il piumino fucsia sul mio divano,Federica, la mia best friend, aveva aperto il frigo per afferrare una Tennent's.
"Fede non esagerare adesso! Non riesco a capire perché ce l'hai così tanto con lui."
A quelle parole quel piccolo tornado rosa mi aveva fulminato con i suoi occhi azzurri, per poi portarsi una mano al fianco con fare minaccioso. "Esagerare dici? Non dovrei essere io a dirtelo ma Luke fa gli occhi dolci a qualsiasi ragazzo vede; come fai a essere così cieco Benjamin?! Uomini! Ragionate proprio tutti col cazzo!"

Divertito da quell'innocua scenata, avevo guardato la mia migliore amica gettarsi alle spalle la lunga treccia bionda per poi sprofondare nel divano, tra i sacchetti della spesa che avevamo fatto insieme. "Non essere arrabbiata con me Fede, so perfettamente com'è Luke, ma ha un gran culo e scopa bene."
"Ecco! Vedi? Avevo ragione!"
"Forse è vero" le avevo concesso con una punta di ironia nella voce "ma non vuole nessuna storia seria, quindi è perfetto per me visto che sono il primo a volermi divertire!"

Un sospiro rassegnato era coinciso con le sue braccia alzate verso il soffitto. "Quando ti deciderai a mettere la testa a posto? Mh? Hai ventisette anni, non quindici, Ben!" mi aveva gridato esasperata puntandomi contro il telecomando.
"Non ho ancora trovato l'anima gemella; vuoi forse farmene una colpa?!"
"Psf! Come se ti mancasse la possibilità di farlo: giuro, se fossi un uomo ci avrei già provato con te!" aveva argomentato acida.
"Ma sei una donna cherie e, anche se sei molto sexy, nei miei paesi bassi non c'è nessun alzabandiera!"

Un cuscino volante mi aveva colpito la faccia insieme a un secco, "Idiota!", che mi aveva fatto ridacchiare.
"E' vero! Vogliamo parlare di te piuttosto?" le avevo chiesto prima di farmi spazio tra i cuscini e darle una piccola spallata. Conoscevo Federica fin da quando eravamo all'asilo e nel crescere tra di noi si era sviluppata un'enorme empatia, che ci aveva sempre fatto restare uniti. Io pensavo una cosa, lei la faceva e viceversa; inoltre lavoravamo entrambi come baristi da "Klaus", e passavamo davvero molto tempo insieme: solo lei sarebbe potuta essere il compagno perfetto per me; peccato fosse una ragazza e io completamente gay.

"Sai già tutto e non c'è nient'altro altro da dire" "Certo che lo so visto che ti ho aiutato a buttare fuori Norman dal tuo appartamento! Quel coglione: davvero pensava che non avresti scoperto la sua tresca con la segretaria? Patetico! Ma ormai la tua ultima relazione seria risale quasi a due anni fa; che aspetti a trovarti qualcuno con cui essere felice?"
"Possibile che tu la faccia semplice come ordinare una pizza?! Credi davvero che mi basti schioccare le dita per far apparire il mio principe azzurro, Ben? Certo, se volessi solo una scopata non avrei problemi, ma io non sono come te; io voglio altro."

Un mugolio esasperato dopo avevo afferrato il plaid per coprirci. "Vuoi diventare una suora insomma! Fede sveglia! Non potrai mai trovare qualcuno di valido se non provi ad uscire dal tuo guscio!"
"Non sono una lumaca!" aveva argomentato indispettita.
"Allora vedi di non comportarti come tale, e non rompermi le palle se mi diverto anche per te!"

Un inaspettato quanto birichino sorriso le aveva illuminato i tratti scacciando le nuvole dall'azzurro dei suoi occhi, "Idiota!"; per quanto lunatica e folle non sarei mai riuscito a stare senza di lei.
"Sarò anche un idiota ma tu mi ami, vero?"
Un bacio con tanto di schiocco aveva raggiunto la mia guancia rasata di fresco, "Vero.", e io avevo trovato il coraggio di farle la domanda che mi frullava nella testa da qualche giorno.
"Senti... Sabato sera hai da fare?"
Un'occhiata sospettosa si era intrecciata ai miei occhi verdemare. "No il mio turno finisce alle sei... Ma sabato non c'è la festa di fidanzamento al "Vertigo" dei tuoi amici, Louis e Harry?"
"Esatto, per questo ho chiesto di fare l'apertura al mattino."
"Scusa Ben: ma non sei stato invitato insieme a Luke al loro party? So che è una festa blindata e che entri solo con un pass: non è da tutti avere tra le proprie amicizie Harry Styles e Louis Tomlinson!"

Dopo averle fatto passare il braccio intorno alle spalle, avevo aspettati che si accoccolasse contro di me, come faceva di solito, poi avevo lanciato l'esca. "Se ti dicessi che posso essere io il tuo pass? Che non mi va di andarci con lui ma con te? Verresti?"

Un lento sorriso le aveva illuminato il volto ma sapevo che ci sarebbe voluto ben altro per convincerla.
"Hai davvero tutto questo potere?"
"Sì perché li conosco da una vita; anche se adesso sono due star della musica, dentro sono rimasti gli stessi." le avevo rivelato con un sorriso sincero.
"Posso sapere perché non vai con Luke visto che, a quello che so, fate faville tra le lenzuola?"

Tra noi due non c'erano mai stati segreti e avevamo sempre parlato dei nostri rispettivi compagni - sesso compreso - anche solo per avere un consiglio. "È vero, ma Lou e Haz fanno parte di quella ristretta cerchia di amici per cui darei la vita, tipo te, e non mi va di portare una persona che molto probabilmente non vedrò a S.Valentino."

Un piccolo silenzio si era fatto spazio tra di noi in quella fredda sera di Dicembre; sapevo che Fede ci avrebbe messo un po' a rispondermi perché quanto lei era riflessiva io ero istintivo; quanto lei era puntuale io ero ritardatario; quanto lei era fedele io, beh, spesso mi dimenticavo di avere un ragazzo.

"Potrei anche venire con te ma a una condizione Ben; anzi due!"
Con le gesta degli "Shadowshunter" in sottofondo l'avevo guardata con attenzione: "Basta che non mi chiedi favori sessuali."
Quella provocazione mi aveva fatto guadagnare un piccolo scappellotto sulla nuca, insieme alla sua risata. "Perché non riesco mai a fare una conversazione seria con te?"

Un'occhiata divertita le aveva anticipato un bacio sul naso che l'aveva fatta ridere ancora. "Sai che non è possibile! Allora? Queste condizioni?"

Dopo aver fatto finta di pensarci la mia migliore amica aveva gettato le sue carte sul tavolo. "Ok, allora... Uno: se mi si avvicina qualcuno sparisci - soprattutto se è figo come i tuoi amici - due voglio che tu mi accompagni da Victoria Secret's."
"Victoria Secret's?! Ma non mi avevi detto di essere single? Mi sono perso qualcosa Fede?"

"No, Ben, ma questo non mi impedisce di trattarmi bene; sai la mia passione per la lingerie di pizzo!"

Un sospiro plateale era rotolato dalle mie labbra alle coperte. "E sia!"

"Evviva!!! Abbiamo un patto Ben?" Mentre spegnevo la luce l'avevo guardata divertito.

"Abbiamo un patto Fede."

Fede - Saturday Night

Avvolta dentro un aderente tubino color rosso fuoco sorsegguavo una coppa di champagne, facendo finta di ascoltare le inutili chiacchiere del tipo che mi aveva puntato non appena avevo messo piede alla festa di fidanzamento di Louis e Harry: quei due sprizzavano amore da tutti i pori; ero davvero felice per loro.

Non li conoscevo benissimo, non come Ben almeno, ma nonostante fossero delle star, erano sempre stati gentili nei miei confronti e per questo rappresentavano un'eccezione per l'opinione che avevo in generale degli uomini: possibile che avessi quasi tutti amici gay e che preferissi stare con loro piuttosto che con ragazzi etero?

Mh.

Mentre guardavo Benjamin fare il cretino con l'ennesimo biondo tinto, un intenso senso di fastidio si era fatto largo attraverso i tatuaggi che mi ricamavano la pelle: possibile che Ben non volesse trovarsi un ragazzo serio?
Che la sua massima aspirazione fosse solo quella di finire a letto con qualcuno per poi cancellare il suo nome dal cellulare il giorno dopo? Nonostante il mio migliore amico frequentasse quel coglione di Luke, non si era fatto scrupoli a flirtare con chiunque; soprattutto se i tipi in questione erano belli, tatuati, biondi e chiaramente disponibili!

Tutti sembravano cadere nella sua rete ma non facevo fatica a capirne il perché: con un ciuffo castano che sembrava chiedere solo di essere accarezzato, due occhi color mare che toglievano il fiato e quei tatuaggi che conoscevo a memoria; Benjamin era davvero bellissimo. Peccato fosse completamente gay: se avessi davvero voluto essere onesta con me stessa - cosa che ero ben lontana dal fare - avrei ammesso d'avere una colossale cotta per lui; cotta che era nata alle elementari e che,visti i presupposti, era assolutamente impossibile da vivere nella realtà.

"Un cioccolatino per i tuoi pensieri."
Quella voce striata di divertimento mi aveva fatto sussultare e voltare: due occhi dalle stranissime sfumature viola mi stavano osservando divertiti; un invitante dolcetto da scartare al centro del suo palmo.
"I miei pensieri non sono affari tuoi." gli avevo risposto piccata, nonostante fosse davvero bellissimo. "Dici? Attenta Federica potresti scoprire il contrario."
Il fatto che conoscesse il mio nome mi aveva fatto inarcare un sopracciglio perfettamente curato, "Come mai sai chi sono se io non so nulla di te?", e anche intrecciare le braccia sotto il seno.
"Balla con me e lo scoprirai; non vorresti far ingelosire qualcuno in questa stanza?" mi aveva domandato lanciando uno sguardo complice in direzione di Benjamin. "No."
"Ne sei certa? Io dico di sì."

Quello strano ragazzo mi stava davvero facendo incazzare: "Ti sbagli e ora vattene."
"Ma davvero? Provamelo allora: balla con me e se non è come dico giuro che non mi vedrai più; non stasera almeno."
La gentilezza presente nella sua voce mi aveva spinto a guardarlo meglio: con gli occhi dal taglio orientale, la bocca carnosa e quei tratti decisi mi ricordava tanto... "Ma tu sei Zayn Malik! L'amico di Haz e Lou!" avevo esclamato stupita.
"Esatto bellezza, in persona! Ma sono anche molto, molto altro." mi aveva risposto sibillino per poi guardarmi afferrare il dolcetto.
"Va bene, balliamo ma poi sparisci!"
Nonostante qualche brandello di riluttanza avevo seguito Zayn al centro della pista del "Vertigo" e subito le note di "Sign of the times" di Haz erano volate nell'aria. "Allora Federica, dimmi... Qual è il tuo desiderio più profondo?"
"Parente di Lucifer per caso?"
Una calda risata mi aveva accarezzato le lunghe ciocche bionde, per poi disperdersi nelle note musicali. "No, direi di no; preferisco essere associato più al genio della lampada di Aladino, hai presente? Tu chiedi ed io esaudisco." "Umile, non c'è che dire!" avevo esclamato divertita "E come faresti? Sentiamo." Ormai incuriosita da quel innocuo gioco mi ero concentrata su Zayn ignorando del tutto le occhiate curiose di Benjamin.

"Siamo quasi vicino alla mezzanotte sai? Ovvero al confine tra il possibile e il non: cosa vorresti davvero?"
Complice i tre bicchieri di champagne che avevo bevuto, mi ero lasciata scivolare tra le labbra quello che avevo sempre voluto ma che non avevo mai osato dire ad alta voce a nessuno; nemmeno a Ben. "Vorrei provare come ci si sente ad essere un ragazzo; vorrei essere guardata con desiderio da Benjamin e anche provare a fargli mettere la testa apposto." Un sorriso pieno di calore mi aveva avvolto, insieme a un forte senso d'imbarazzo. "Credi... credi sia stupida?"

"No Federica, anzi, credo che tu sia molto coraggiosa perché in pochi si sarebbero aperti su un tasto tanto delicato con un quasi sconosciuto; ma forse è per questo che l'hai fatto, giusto? Tranquilla resterà un nostro segreto." mi aveva sussurrato contro la pelle sensibile dell'orecchio, mentre un intenso senso di sollievo mi scivolava tra pelle e cuore.
"Grazie di non avermi preso in giro Zayn e anche per avermi ascoltato sul serio: la maggior parte di voi non dà attenzioni a una ragazza come me."

Un'occhiata confusa mi aveva raggiunto da sotto le sue folte ciglia: "Che vuol dire scusa? Non ti seguo Fede."
"Nel senso che faccio parte di quella categoria di ragazze rompipalle; quelle che non si accontentano e chiedono al proprio compagno un certo tipo di impegno; ovviamente do lo stesso in un rapporto però molti di voi preferiscono il solito cliché della bionda, o biondo, senza cervello. Tipo Ben." gli avevo detto indicando il mio amore impossibile, intento a baciare la sua preda di quella sera.

"Se il tuo desiderio fosse possibile, saresti disposta a pagarne le conseguenze?"

Quella domanda sibillina mi aveva fatto scoppiare a ridere divertita. "Ovvio che lo farei! Ma tanto è assolutamente impossibile!"

"Sicura?"

"Certo!"

"Ricordati che me l'hai chiesto tu e che a me piacciono le sfide: che il tuo desiderio appena dichiarato possa diventare un mistero svelato!"

Non appena Zayn aveva pronunciato quelle parole una strana luce dorata gli aveva illuminato gli occhi e un fastidioso prurito mi aveva accarezzato in mezzo al petto; proprio sopra il cuore.

Che stava succedendo?

Angolo Autrice:

Eccovi il primo capitolo! Secondo voi che succederà?

Scrivete qui sotto!

Visto che è da un po' che non scrivo il prossimo capitolo ci sarà domani sera per le 20:05!

Felici?

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