2 - Per ogni fine c'è sempre un nuovo inizio: sei pronto?

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Fede

Perché mi sentivo così strana, accaldata ed eccitata?

Perché improvvisamente vedevo e sentivo in modo diverso tutti gli altri? Poi tutto finì com'era cominciato; anche la musica e l'abbraccio di Zayn. "Spero che il desiderio ti piaccia... Buona serata Federica."

Senza aggiungere altro il mio compagno era sparito tra la folla lasciandomi stordita e con mille domande in testa: che aveva voluto dire con "Spero che il desiderio ti piaccia"?
In fin dei conti si era trattato solo di una confidenza, non di un desiderio vero e proprio!

"Ehi Fede tutto ok?"
La voce di Benjamin, proprio dietro le mie spalle, mi aveva fatto sussultare spaventata.
"Ma dico sei matto a sbucarmi dietro così?! Se vuoi liberarti della tua migliore amica, questo è il modo giusto, idiota!"

La mia reazione gli aveva strappato una risata divertita e anche una linguaccia dispettosa: possibile che sembrasse sempre un modello appena uscito da uno shooting fotografico? Con la camicia nera sbottonata sul petto e arrotolata sui gomiti, i tatuaggi in bella mostra e quel sorriso assassino, Benjamin sembrava uno dei miei tanti sogni erotici: sogni che però sarebbero rimasti tali.

"Non dire sciocchezze Fede! È solo che ti ho visto ballare con Zayn e mi sembravate piuttosto intimi, ecco; eppure se n'è andato. Ne vuoi parlare?"

Dopo essermi sistemata una ciocca ribelle dietro l'orecchio avevo scosso la testa, "No Ben, adesso scusami, ma devo proprio..."

"A-ah: mi devi questo ballo visto che stasera non ci siamo quasi mai beccati." mi aveva detto prima di attirarmi contro di lui.

"Non per colpa mia." Quell'appunto, detto con una sfumatura di gelosia nella voce, mi era uscito di bocca prima che potessi anche solo pensare: ok che Ben era gay, ma come migliore amica avevo ogni diritto di volerlo un po' per me, giusto? E poi anche gli amici erano gelosi tra di loro.

"Avanti, non fare la guastafeste adesso! Ho solo testato il profumo che mi hai regalato l'anno scorso per il mio compleanno, e devo dire che ha fatto colpo!"

"E di Luke che mi dici?"

Un'ombra di rimorso era apparsa per qualche secondo nei suoi occhi verdemare, ma non vi era rimasta troppo a lungo. "Posso contare sulla tua discrezione, vero Fede? Brad era davvero troppo bello perché potessi ignorarlo! E poi bacia così bene, ha dei muscoli così tonici e un culo..."

"Sì, sì ho capito! Risparmiami i dettagli!" avevo sbottato al limite "Ok che Luke non è il tuo ragazzo ma potresti essere un po' più corretto con lui!"

Stranito da quella piccola sfuriata Benjamin si era fermato in mezzo alla pista per poi guardarmi con attenzione. "Fede ho detto qualcosa che ti ha fatto incazzare? Possiamo parlarne se..."

Per fortuna l'arrivo di Louis ed Harry mi aveva salvato in corner. "Ehi ragazzi vi state divertendo?"

Nonostante il piccolo screzio di poco prima Benjamin aveva sorriso nella loro direzione. "Certo Lou! Piuttosto voi due? Che mi raccontate? Com'è stato dire finalmente alla stampa, che tutte le voci sulla vostra relazione sono vere?"

"Una liberazione!" aveva esclamato Harry al posto del compagno per poi voltarsi nel suo abbraccio e baciarlo con passione. "Non ne potevamo più di fingere, né di apparire in pubblico con finte fidanzate: da quando gli One Direction si sono sciolti siamo tornati alle nostre vite, ma abbiamo preferito aspettare che le acque si calmassero per fare coming out."

"Esatto." aveva concordato Louis rivolgendogli un sorriso innamorato "Adesso siamo davvero liberi di stare insieme perché i Larry esistono sul serio! Voi due invece? Stasera avete fatto qualche conquista tra gli invitati? Ben non perdere tempo a negare; prima ti abbiamo visto con Brad, e non stavate parlando."

"Hai visto bene Lou, ma se tutto va bene ci divertiremo e basta: non ho nessuna intenzione di legarmi a qualcuno! Sono felice per voi, davvero, ma credo che quello che vi unisce sia raro da trovare: solo quello che ho con Fede assomiglia un po' al vostro tranne per il fatto che lei è una donna e quindi..."

"Quindi la sottoscritta è ancora qui! Vuoi smetterla di fare come se fossi trasparente?!" l'avevo ripreso indispettita all'ennesima potenza.

"Scusatela è solo un po' nervosa." aveva cercato di minimizzare Benjamin, guadagnandosi l'ennesima occhiata torva: quella serata si stava rivelando decisamente un disastro!

"Ha carattere la ragazza!" aveva esclamato Harry prendendomi a braccetto "Adoro le tipe toste e credo che Fede ti darà del filo da torcere Ben!"

Lui aveva a alzato gli occhi al cielo. "Lo fa da quando ha sei anni Haz, credimi." Uno sguardo complice era volato tra di noi, e tutti gli sciocchi battibecchi di poco prima, scomparvero.

Il rientro in macchina era stato stranamente silenzioso, ma nessuno dei due sembrava particolarmente intenzionato a fare conversazione; io ancora con la mente rivolta allo strano incontro con Zayn e Benjamin con lo sguardo fisso di fronte a sé: lo conoscevo abbastanza bene da sapere quando lasciarlo stare.

Solo una volta davanti al mio appartamento Benjamin si decise a parlare: "Grazie per avermi accompagnato stasera Fede, scusa se ho fatto il coglione: so che mi conosci bene ma credo di comportarmi così, perché non ho ancora trovato quello giusto per me." aveva ammesso, guardandosi la punta delle scarpe.

"Ben stai tranquillo, magari non condivido i tuoi comportamenti, ma mi n ti giudico. Sono o non sono la tua migliore amica?"

Un sorriso tinto di sollievo gli aveva illuminato i tratti; un attimo dopo ero tra le sue braccia. "Grazie Fede."

Bastò quel gesto a farmelo stringere più forte. "Buonanotte Ben ci vediamo domani al lavoro."

Un piccolo bacio sul naso mi aveva fatto ridacchiare e anche spingerlo lontano.
"Ok capo, notte."

Solo una volta al caldo, tra le coperte che sapevano di lavanda con addosso il maglione degli Yankees di Ben, mi costrinsi a fare il punto della situazione: l'amore non corrisposto e impossibile che sentivo per lui era diventato solo deleterio sia per il nostro rapporto d'amicizia che per il mio cuore.

"Devo smetterla."

Rassegnata all'inevitabile, avevo inspirato ancora il suo profumo, per poi farmi sfuggire un singhiozzo spezzato. "Basta così Fede; ti sei fatta già troppo male." Poi Morfeo venne a trovarmi per condurmi nel mondo dei sogni, ma le sue sembianze assomigliavano pericolosamente a quelle di Benjamin: sarei mai riuscita a dimenticarlo sul serio?

Il mattino dopo

Il fastidioso suono della sveglia mi aveva fatto mugolare contrariata da sotto il piumone. "Perché i bar devono aprire alle sette?"

Con gli ancora occhi chiusi mi ero diretta in bagno per poi lavarmi il viso con acqua fredda, era l'unico modo per svegliarmi al cento per cento.
Quando però l'asciugamano mi era scivolato tra le dita, gli occhi mi avevano restituirono il volto di un bellissimo ragazzo.

Ok stavo ancora dormendo; giusto per verificare l'assurdità di quello che avevo infilato la mano nelle mutande, e il mio mondo venne capovolto.

"Oh cazzo!"

Le mie dita stavano stringendo inequivocabilmente quello! Sempre più agitata mi ero gettata altra acqua fredda in faccia ma l'immagine di quel ragazzo non voleva andarsene; invasa da una intensa paura mi ero schiaffeggiata forte due volte, "Deve essere un incubo! Per forza!", con l'unico risultato di ritrovarmi con due guance doloranti e rosse come papaveri.

Prima che potessi mettermi a urlare e richiamare l'attenzione dei vicini, dei negozi sulla strada e anche del Pentagono, un lieve scintillio era apparso attraverso il mio specchio: "Buongiorno Federico."

L'immagine di un rilassato Zayn, impegnato a bere una fumante tazza di caffè, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

"Che cazzo mi succede?!"

Una sciocca risata mi aveva raggiunto mentre il mondo che conoscevo andava in frantumi. "Succede che il tuo desiderio di essere un ragazzo si è appena realizzato! Tu chiedi e io esaudisco! Et voilà! Complimenti! Non sei stata forse tu a dirmi che volevi provare?"

"I-io..."

"Che volevi avere una chance per conquistare Benjamin?"

"T-tu..."

"Voilà mon chéri! Sei stata accontentata! Ora non ti resta altro che seguire queste semplici regole: non dire a nessuno del nostro accordo - escluso Benjamin perché voglio assolutamente vedere la sua reazione! - fingerti il cugino di Federica e prendere il suo posto al bar. Ho già chiamato il proprietario spacciandomi per te e sa che Federica starà fuori S.Francisco, per circa due mesi a causa di problemi familiari. D'ora in poi sarai Federico Rossi; nato a New York, ventisei anni, bello, single e disponibile."

"Io Cosaaaa?!!!!"

"Sono particolarmente orgoglioso dell'aspetto che ti ho dato! Sei davvero un bel bocconcino e se non fossi già innamorato del mio Liam saresti già nel mio letto a gemere!"

"Zayn!!!"

"Che c'è? Ho detto la verità! Sappi che per ripagarmi di questo incantesimo come minimo mi dovrai invitare al tuo matrimonio con Benjamin! Troverai i tuoi nuovi documenti nel primo cassetto del comodino. Se deciderai di restare un ragazzo, Federica Rossi non sarà mai esistita e tu sarai il figlio maschio che i tuoi genitori non hanno mai avuto."

"O-oddio... tutto questo è folle!" Le mie urla isteriche sembrarono scivolargli addosso, proprio sui tanti tatuaggi colorati che sbucavano dalla t-shirt degli U2.

"Naa solo magico: ultima cosa; divertiti con Benjamin! Prevedo grande movimento sotto le lenzuola e non perché sia uno stregone – cosa che tra parentesi sono – né perché lui sia un tipo facile ma perché, se già prima facevate scintille, adesso incendierete tutta S.Francisco! Garantito. Ah: non perdere tempo a cercarmi sarò io a tornare da te. Buon desiderio!"

Del tutto sconvolta, o per meglio dire sconvolto, avevo dato una sbirciatina nei pantaloni del pigiama. "Porca vacca!" Ero decisamente ben dotato! "Ok calmiamoci; tutto questo non può essere reale! Devo senz'altro aver bevuto qualcosa che mi ha fatto male ieri sera!" avevo esclamato per poi farmi passare le dita tra le ciocche bionde. Eppure sembrava tutto così dannatamente vero...

Troppo per essere solo un incubo.

Dopo essermi appoggiato con entrambe le mani ali lati del lavabo avevo piegato la testa in avanti, "Cazzo...", per poi rialzarla e guardarmi nello specchio di nuovo: il mio riflesso rimandava quello di un ragazzo con la mascella leggermente squadrata, una bocca morbida e carnosa - che avrebbe tentato anche un Santo – e un pomo d'adamo che dichiarava senza alcuna ombra di dubbio il mio cambio di sesso.

Solo i miei occhi azzurri erano rimasti gli stessi: Benjamin mi avrebbe mai riconosciuto?

Benjamin

"Calmati Ben: Federica starà via per circa due mesi, ma al suo posto qui al bar verrà suo cugino: deve essere stata un'emergenza altrimenti te l'avrebbe detto di certo!"

Le rassicurazioni di Morgan, il mio titolare, non servirono in alcun modo a calmarmi: era da circa un'ora che cercavo di chiamare la mia migliore amica, tuttavia il suo telefono risultava essere irraggiungibile. "Non ci credo che Fede sia andata via senza nemmeno lasciarmi un cazzo di messaggio! Ok che aveva sua nonna in condizioni critiche, ma questo non giustifica la sua sparizione! Possibile che non ti abbia detto nient'altro al telefono?!" Sapevo di sembrare un pazzo, ma dovevo sapere.

"No Ben; adesso calmati: sono certo che si farà viva appena le sarà possibile."

"No tu non capisci, lei non farebbe mai una cosa..."

Il tintinnio del campanello annunciò il primo cliente della giornata, bloccando tutte le mie proteste. Quando il mio sguardo affondò nelle iridi azzurre di quel ragazzo uno strano déjà-vu mi attraversò: perché mi sembrava di guardare negli occhi di Federica?

Silenziando il caos che avevo dentro, sorrisi cordiale nella sua direzione: "Buongiorno e benvenuto da "Klaus"; come possiamo aiutarla?"

"B-buongiorno."

Quel ragazzo, avvolto in un caldo cappotto beige e con le labbra strette tra i denti, oltre che essere bellissimo, era decisamente in difficoltà. "Vuole sedersi al tavolo? Arriviamo subito da lei."

"S... sì, grazie."

"Bene, la sala è da quella..."

"Conosco la strada."
Senza aggiungere altro si era diretto verso il tavolino in fondo al locale, dopodiché si era seduto per fissarmi con intensità.

"Vado io Morgan, però dopo riparliamo di Fede." gli avevo detto prima legarmi in vita un grembiule nero e di prendere un menù in mano. "Voglio vederci chiaro."

"Ok Ben ma davvero, non c'è altro da dire."

Senza aggiungere altro, il mio capo aveva rivolto la sua attenzione ad altri clienti.
Seppur innervosito dal suo atteggiamento, avevo raggiunto lo strano ragazzo che sembrava non perdersi nessun mio movimento: se non fossi stato così preoccupato per la mia migliore amica, ci avrei già provato. Con quelle ciocche bionde che sembravano voler essere solo accarezzate, la bocca morbida e il fisico da modello, quello sconosciuto era esattamente il mio tipo ideale.

"Eccoti il menù; intanto cosa posso portarti? Caffè? Cappuccino? Frappuccino alla cannella?"

"Non... non mi riconosci?"

Quella domanda inaspettata mi aveva fatto corrugare la fronte. "Dovrei?"

"Sì dovresti Benjamin." 

Angolo Autrice

Le cose iniziano a farsi interessanti: finalmente il desiderio di Fede si è realizzato ma quali saranno le conseguenze? E soprattutto, Benjamin che farà?

Scrivetemi qui sotto se questo vi è piaciuto. Vi leggo sempre :)

Ps: potrei pubblicare il continuo domani sera sempre per le 20:05

In quante lo volete?

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