42.

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ASTORIA GREENGRASS

Una scossa fortissima ci fa cadere per terra.
<Ragazzi, è un terremoto!> grida Millicent.
<Un terreche?> chiede Daphne.
<Un qualcosa che non può accadere nel mondo magico! E neanche ad Hogwarts!>
<Allora non è un "terremoto"> le dico io, mimando le virgolette su l'ultima parola.

Dei pezzi di soffitto cadono su di noi.
<Sotto i tavoli!> grida la mia amica, che essendo nata babbana sa cosa fare in queste situazioni.
<Non vedo come possa aiutare... facciamo qualcosa con la magia!> grida Nott.
<Con quale bacchetta?!?!?> rispondo io.
Noi sei ci guardiamo, e ci ricordiamo che Draco tiene sempre una bacchetta di riseva, per le più grandi emergenze e non altro. All'unisono gridiamo:<DRACO! > correndo verso la camera del ragazzo, protetti sotto le giacche.

Quando entriamo vediamo i due ragazzi sotto un incantesimo di protezione.
Hermione ci fa gesto di venire ed entriamo nell'incantesimo assieme a loro.
<È un terremoto!> ripete Millicent verso la riccia.
<Non è un terremoto! Noi non dovremmo sentirlo perchè siamo nei sotterranei!>
Gli occhi della mia amica si aprono dallo stupore.
<Allora cosa credi che.....>
<Mangiamorte. C'è stata un evasione di massa. Narcissa Malfoy è morta per mano di uno di essi. È un avvertimento. Attaccheranno di nuovo Hogwarts. E questa ne è una dimostrazione.> dice indicando il soffitto e le tegole che sbattevano sopra la cupola rosacea che Draco aveva fatto con un incantesimo.
Quella ragazza è tremendamente intelligente.

<Aaaaaaaaaahhhhhhh!!!!!!> grida Draco preso dal dolore, tanto che si sdraia a terra. L'incantesimo di protezione si interrompe, e noi siamo sotto quel finimondo.
<DRACO!!!!> gridiamo tutti quanti, ma in particolare io e Hermione.
<Il Marchio!> dice il ragazzo alzandosi la manica sinistra.

HERMIONE

Ha ancora il Marchio Nero. Perchè non l'ha ancora tolto?!? È ancora uno di loro!!!
<Hermione non sono uno di loro! Mi hanno costretto a tenerlo!> mi dice Draco. Anche in queste situazioni riesce a leggermi la mente?
<Continua tu l'incantesimo. So che puoi farcela.> dice passandomi la bacchetta.
Superiorità, saccenza e soddisfazione.
Ce la posso fare.
Provo con un Protego.
<Protego!> mentre nella mia mente c'è l'incantesimo che poco fa ho visto fare da Draco.
Ma non ci riesco.
<So che puoi farcela!> mi grida il biondo, sopraffatto dal dolore.
<No! Perchè io non riesco a fare l'incantesimo delle tre esse con te così!> rispondo.
<Allora scappate.>
<Lasciarti così?!>
<Me la caverò, Hermione, ma se voi rimanete non ce la farete. Scappate!>
Noi, contro la nostra volontà, lo lasciamo steso per terra. E scappiamo via.

Io corro veramente veloce, seminando gli altri dietro. Se tutto questo è causato dai mangiamorte dovrebbe esserci il Marchio nel cielo.

Mentre corro provo..... libertà. Sono.... felice? I miei capelli che volano al vento, la freschezza sul viso..... le gambe che prendono fuoco per la fatica di correre così velocemente, il mantello che si alza al vento. Lo stemma dei Grifoni si stacca e io non perdo tempo a togliere anche tutto il mantello. Anche la cravatta con le decorazioni rosse e oro. Anche le decorazioni fra i capelli, rosso e oro. Perciò tolgo l'elastico facendo diventare i capelli da raccolti in una coda di cavallo a sciolti.
Non mi rimane niente che possa distinguermi in una Grifondoro. È solo il carattere a dimostrarlo, ora.

Come sospettavo. Il Marchio è nel cielo.
Mentre vedo quell'orribile spettacolo mi accorgo di avere in mano la bacchetta, quell'unica bacchetta che può salvare i miei nuovi amici Serpeverde.
<Protego Maxima, Repello Inimicum!> grido verso il cielo. Continuo a ripetere quegli incantesimi finchè non si è creata una bolla gigante su Hogwarts.
Dobbiamo di nuovo combattere. Ma questa volta il Golden Trio non esiste più. Sono sola.

<Hermione!>
Beh, non proprio sola.
Mi lascio sfuggire un sorriso.
<Hermione, ma corri velocissima!> mi dice Millicent, presa dall'affanno.<Hai anche lasciato le tue cose per terra...che ti prende?!?>
<In Sala Grande. Ora. Chiamate tutti gli studenti.>
<Scusa?> mi chiede Astoria, arrivata qualche secondo dopo con la mia roba.
<Hai capito bene. Tutti gli studenti in Sala Grande. Immediatamente.>
Detto ciò riprendo a correre.
Sono sicura che faranno ciò che ho detto di fare

Dieci minuti dopo

Per farmi sentire da tutti gli studenti nella Sala Grande, in piedi che gridano preoccupati, devo inventarmi qualcosa.
<Sonorus!> e tutti si girano verso di me, in piedi sul tavolo degli insegnanti.<Ma capite che sta succedendo?!? I mangiamorte sono evasi di massa e sono tornati ad Hogwarts per vendicarsi! Dobbiamo combattere perchè questo luogo non sia solo un ricordo! Dobbiamo combattere per le cose in cui crediamo! Tanti nostri amici sono morti l'anno scorso, e quest'anno non succederà di nuovo, la Terza Guerra Magica non si prenderà altre vite come è successo per la Seconda! Siete tristi, siete vuoti, ma potete farcela. Prendete per esempio....me. Ho perso tutti i miei migliori amici ma mi sono arresa? No! Perchè loro vivono ancora... nel mio cuore! Come nel cuore di tutti noi! Questa scuola era la loro casa ed è anche la mia casa. L'abbiamo protetta una volta e sono morte 54 persone. Ma per cosa? Si, ci siamo uniti, i nostri cuori battevano all'unisono, abbiamo combattuto assieme. Ma c'erano davanti a noi ancora i pregiudizi! Eravamo lo stesso Grifondoro, Tassorosso, Corvonero, Serpeverde, Purosangue, Mezzosangue, nati babbani, studenti e professori. Era come se stessimo facendo una lezione e gli amici si aiutavano fra di loro. Questa volta, tutte le barriere saranno tolte! Saremo tutti amici, anche se non ci conosciamo bene. Allora compagni: pronti a togliere tutto quello che ci distingue ed essere solo noi?>

<Ma signorina Granger, è assurdo! Durante la guerra abbiamo combattuto fianco a fianco, senza pregiudizi!> esclama la McGrannit.
<Questo è quello che avete visto voi professori. Fra noi studenti c'era sempre un: attento a quello che è un mangiamorte! Stai lontano, è un nato babbano! Ma.....>
Sorrido verso i miei nuovi amici, che lo ricambiano. Sappiamo benissimo che stiamo parlando delle tensioni fra i Serpeverde e i Grifondoro, che, almeno fra noi, sono svanite.
Serpeverde era la Casa di cui temere. Con cui non si poteva essere amici. Al contrario di ciò quest'anno saremo insieme. Tutte le centinaia di studenti che siamo, insieme. È questo che i nemici non hanno.

Mentre spiego questo alla professoressa, una figura inconfondibile compare davanti al portone.
I suoi occhi di ghiaccio sono terrorizzati.
<È cominciata. Stanno cercando di entrare.>
Gli studenti riprendono a gridare e disperarsi.
La preside lancia un altro Sonorus e gli studenti riprendono a guardare verso di noi.
<Lo so che qui sono presenti ragazzi minorenni, quindi anche undicenni che possono solo immaginare ciò che è avvenuto l'anno scorso, ma abbiamo bisogno del supporto di tutti voi. >

<Spogliatevi dell'appartenenza alla vostra Casa!> grido io.<Togliete tutto quello che vi fa distinguere! Sarà solo il vostro carattere a far vedere chi siete veramente!>
Uno dietro l'altro, tutti quanti si tolgono gli stemmi, i mantelli e le cravatte ed alzano le bacchette.

<Siamo pronti.>
E cominciamo a correre fuori.

Ma..... mi gira la testa......

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