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DRACO

PERCHÈ. LA. PORTA. È. CHIUSA. A . CHIAVE.
E. PERCHÈ. PANSY. MI. HA. ROTTO. LA. BACCHETTA. TEMPO. FA?!?!?

<Hermione!!!!> grido bussando alla porta molto forte. <Hermione!!> ripeto.
Evidentemente non c'è.
Ma poi è ovvio, è notte. Ma che ci faceva con le altre Serpi?
Forse da stamattina sono diventati amici..... Mah. Non vedo lei e Pansy amiche.

Forse è meglio che vada in camera mia. Magari mi addormento e scopro che sto solo sognando. Che mia madre è sana e salva. MA CHE HO MAI FATTO DI MALE PER MERITARMI QUESTO?!

Mi viene improvvisamente da piangere, davanti alla porta della biblioteca. Ma non sono debole, no! Non lo sono! Devo trattenermi per un pò e poi..... posso scoppiare a piangere nel mio letto. Eh si, è l'unica cosa di cui ho bisogno ora! Dopo Hermione.
Ma lei non la trovo e devo farmi forza, andare via di qui.

Dopo un pò sono nei sotterranei, davanti alla porta del dormitorio.
Inspiro e mi faccio forza.
<Severus Piton.> Pronuncio.
La parola d'ordine del mio dormitorio è Severus Piton, perchè la McGrannit ha voluto dedicargliela. Atto nobile.

Mi sdraio sul divanetto verde e argento a pensare. Non so neanch'io a cosa. Ma voglio pensare.

Flashback (ricordo di Draco)

<Mamma!> esclamò il piccolo Draco.
<Si, tesoro?>
<È vero che mi decorate la camera come il dormitorio di Hogwarts?>
<Si. Ma sei tu a scegliere come decorarla. Ricordati > e Narcissa si inginocchiò all'altezza del figlio <che sarai tu a scegliere in che Casa essere smistato. Non devi scegliere per forza Serpeverde.>
<Dove mi metti?>
La madre rise. Ha capito benissimo cosa vuole dire il figlio, ma il suo lessico non ancora forbito le fa ricordare che è ancora solo un bambino.
<Vedi tesoro, io ti posso vedere in Serpeverde come ti posso vedere in Grifondoro. È uguale. Ma io posso sbagliare. Vedo coraggio in te. Ma anche astuzia.>
<Narcissa.> la chiama una voce.
<Lucius! Io.....>
<Cosa stavi dicendo al bambino?!?! Lui deve essere come me, non cambiargli idee! CRUCIO!>
<Draco, corri!>
Essendo un bambino di sei anni non capiva ciò che stava succedendo. La madre gli ordinava di scappare, il padre di restare, altrimenti sarebbe successo anche a lui quello che stava passando Narcissa.
Lui non capiva che la stava tortutando, pensava che la dolce mamma stava semplicemente gridando, magari per giocare.
Alla fine di quella scena, il bambino indietreggiò, vedendo lo sguardo di Lucius arrabbiato.
<Non provare a svignartela.>
Draco obbedì. <Sarai un Serpeverde. Niente discussioni.>

FINE FLASHBACK

<Papà, ora ti manca vero? Dopo che per una sciocchezza del genere le hai lanciato la maledizione Cruciatus? Ma non mi prendere in giro. E sto di nuovo parlando da solo.>

Sento un rumore proveniente da sotto la scalinata.
Chi è?!? Non ho neanche la bacchetta!! Che faccio ora?!? Che faccio?!?!

Mi avvicino con cautela prendendo la prima cosa che ho davanti, in questo caso una sedia. Una bella sedia, ovviamente verde e argento.

<Muovetevi! Siamo quasi fuori! Hermione dai! Vai più veloce!> è la voce di Blaise.
Che ci fa con Hermione? Aspetta: ha trovato Hermione? Calma pensieri affrettati. Non pensare a male.
La griglia che c'è sotto la scalinata si apre. Hermione!

Le vado incontro e l'abbraccio. Uno dietro l'altro dal condotto escono Blaise, Gregory, Theodore, Millicent, Daphne e Astoria.
<Draco Lucius Malfoy! Che ci fai fuori dall'infermeria?!?> mi grida quest'ultima.
<Astoria, ora non... non voglio parlare con voi, ragazzi. Ho bisogno che solo una persona mi consoli.> dico, guardando Hermione. Lei accenna un sorriso e mi segue verso la mia stanza.

<Dimmi. Che c'è?>
Io la guardo e la abbraccio. Lei ricambia l'abbraccio in modo fraterno.
Le metto una mano nei capelli e la stringo fortissimo a me. Non voglio che se ne vada. Comincio a piangere e le bagno i capelli.

<Draco.... che è successo?> mi chiede preoccupata.
<Mia madre.> le rispondo.
Lei si stacca e mi domanda:<Che ti ha fatto?> in modo serio.
<Non mi ha fatto niente! Mia madre è....> prendo un bel respiro e con le lacrime che rigano le guance proseguo la frase <morta.>

HERMIONE

Ah.
Faccio schifo.
<Sei sbiancata.> mi fa notare Draco.
<S... scusa.... io non....>
Lui mi mette un dito sulle labbra in segno di tacere. <Tranquilla. Sarebbe stata l'ultima cosa che avresti potuto pensare.>
E riprende a piangere.

Quanto mi fa stare male quando è così...... In realtà non l'ho mai visto piangere in questo modo. Ma mi fa male. È come ricevere una pugnalata al cuore vedere quei bellissimi occhi di ghiaccio pieni di lacrime.
<Cosa posso fare?> gli chiedo.
Lui alza il capo e vedo i suoi occhi. In un certo senso mi fa tenerezza, perciò gli accarezzo una guancia.
<Posso baciarti?> mi chiede.
<Ma che domande fai? Certo! Puoi fare tutto ciò che vuoi con me se ti fa stare meglio!>

Solo dopo capisco che ho detto.
Cominciamo a ridere e gli lascio un bacio a stampo.
<Sei bellissimo quando ridi.>
<Tu invece sei sempre bellissima.>
E cominciamo a baciarci. Sento le sue lacrime scendermi sulle guance. Sono fredde. Sono piene di sentimenti. Ma una domanda mi frulla in testa.

<Draco. Da chi hai saputo di tua madre?>
Ma non ricevo alcuna risposta. Il suo sguardo mi indica che non ha la forza di parlarne.
<E Pansy che fine ha fatto? Avevo capito che stava con voi! E da dove provenivate quando siete usciti dal condotto?> mi chiede dopo attimi di silenzio.

Oh no. Pansy. CHE FINE HA FATTO?!?

Quella schifosa che ci ha lasciato nella biblioteca senza bacchette!
<Cosa ha fatto?!?!?!> mi chiede preoccupato.
<Ho detto che..... aspetta: non ho detto niente! Ho pensato.... soltanto..... quindi sei.... un Legilliment!> esclamo io.
<Ben detto Granger! Ci sei arrivata!>
<E anche Astoria! Prima sembrava mi leggesse il pensiero.....>
Ora si spiega tutto....

Si sente un rumore, che diventa sempre più forte.
Una scossa fortissima ci fa cadere per terra.

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