56.

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HARRY

<Ginny non sei contenta? Quest'anno lo passeremo anche facendo gli stessi corsi! Sto fremendo dall'emozione!> esclamo euforico, davanti al muro fra il binario 9 e 10.

<Harry, basta. È da quando ti è arrivata la lettera che non smetti di parlare di quanto sei felice. Anch'io sono felice, ma mi stai facendo venire la voglia di tornarmene a casa, eh!>
<GINEVRA WEASLEY, COSA INTENDI DIRE? CHE IO TI DOVREI TENERE PER CHISSÀ QUANTI MESI A CASA MIA?> irrompe la Signora Weasley, paonazza.

Dopo uno sguardo torvo dalla figlia procede con le solite indicazioni.
<Sapete benissimo come attraversare il muro, vero?>
<Corri verso il muro e non pensare ad altro che non sia entrarci.> diciamo io, Ginny e Ron all'unisono, scocciati.
<Bene! Allora datene dimostrazione! Tre, due, uno...>
<Aspetta mamma! Non finchè non arriva Hermione.> dice Ron.
Beh, Herm non viene. Non voglio rischiare di rimanere di nuovo appeso allo sportello di una macchina, come al secondo anno!

Stiamo un pò ad aspettare la nostra amica, ma di lei nessuna traccia.
<Non preoccupatevi, se Hermione non viene in tempo la accompagno io e parlerò con la McGrannit rivolgendo le mie più sincere scuse.> ci rassicura Molly Weasley.
Detto ciò, ci spinge oltre il muro e vediamo il treno nell'atto di partire.
<Muoviamoci!> dice Ginny tirandoci per il colletto.
La madre rimane a guardarci salire con le valigie e poi, quando siamo dentro.....

<Chi sono?> fa una voce alle mie spalle, che mi mette le mani sugli occhi.

<Lord Voldemort.>
<Ma no, cretino! Sono la tua migliore amica! E c'è differenza, sai?>
Scoppiamo a ridere tutti e quattro e ci dirigiamo verso la nostra carrozza abituale.

La cosa più ovvia è quella di trovare un biondo seduto al nostro posto.
<Hei Malfoy. Che ci fai qui?>
<Potter. Prima di tutto buon anno. Poi... mi sono semplicemente seduto in una carrozza. Non vedo che cosa abbia fatto di così sbagliato.>

Quel che noto sul suo viso non è il suo solito ghigno made in Malfoy, ma un'espressione triste.
<Sai benissimo che ogni anno ci mettiamo qui.>

Sto per continure a ribattere, ma Hermione mi mette una mano sulla spalla, per fermarmi.
<Ha ragione. Andiamo via. Siamo nel torto.>
HERMIONE CHE DICE CHE SIAMO IN TORTO? E CHE DIFENDE MALFERETT? Il mondo sta andando a rotoli.

Anche Herm rimane con un'espressione triste in volto, nel momento in cui il suo sguardo si incrocia con quello di Malfoy.

Mi sono perso qualcosa o sbaglio?

<Granger.>
<Malfoy.>

Rimane un attimo in silenzio, esitante, ma poi prende fiato e comincia a parlare.
<Malfoy, posso parlarti per un secondo? È importante.>
Malfoy ci rimane di sasso a quelle parole, e anche tutti noi.<Da soli.> specifica. Il Furetto acconsente, e ci fa segno di uscire.
Se fa qualcosa a mia sorella.... la sua vita avrà una fine imminente...

Io e Ginny siamo sbigottiti, mentre Ron sembra addirittura felice. Strano.

HERMIONE

I miei amici escono dal vagone.
Quando sono sicura che si sono allontanati chiudo con un incantesimo non verbale la porta, e rimaniamo a lungo in silenzio.

<Allora Granger, sei venuta per contemplare il mio faccino o per qualcos'altro?> chiede Draco sfoggiando un sorriso veramente bellissimo, sognante.
Finalmente quel sorriso è vero.... in sette anni non ho mai avuto la possibilità di vederlo, se non nel sogno dell'altro giorno.
<Ovviamente qualcos'altro, qualcosa che non potresti mai immaginarti.>
<Woh woh woh, cos'è tutta questa confidenza?>
Mi blocco di scatto, e lo fisso confusa.
<Avanti, di', sto solo scherzando.>

<Prima di tutto... come stanno Blaise, Gregory, Theodore, Millicent, Daphne e Astoria?>
Lui mi squadra con la faccia di uno che ha mille domande in testa. Non ho mai chiamato i suoi amici per nome, prima d'ora.
<Bene, perchè?>
<Tutti? Anche Pansy?>
<Si, ma perchè me lo chiedi?>

Esito un pò. Come glielo faccio a spiegare?!?!?!?

<L'altra notte. Ho fatto un sogno. In questo sogno, gran parte dei nostri amici morivano e scoppiava una terza guerra magica. Ma la causa di questa guerra è il semplice fatto che mi ero innamorata di te, e non era accettato. Poi sei morto, e il mio cuore ha avuto una pugnalata fortissima, che sento anche ora, anche se ti sto parlando. Credimi: vederti in quelle condizioni è  stato veramente un trauma, che mi ha portato ad amarti sempre di più. E lo so che per te sono solo una sciocca mezzosangue, che non si merita di avere una bacchetta in mano, che non si merita neanche di parlarti in questo momento. Ma non so se è una sbandata o se provo veramente qualcosa per te. Io te l'ho voluto solo dire, Draco.>
E mi incammino verso la porta della carrozza.
Ma lui mi prende per il polso e mi fa girare, ritrovandolo a pochi centimentri di distanza.

<Se quella è stata una pugnalata per te, figuriamoci vederti distesa nella mia camera, coperta di sangue e con una ferita con la scritta 'sanguesporco'. Perchè vederti là, per terra, ha incrementato ancora di più la voglia di averti tutta per me, di proteggerti da tutto, tenerti ferma sulla terra. E credici quando dico che ti amerò di più, perchè è una promessa, e le promesse si mantengono.>
Quello che dice mi fa rimanere con gli occhi aperti.<E mi sa che abbiamo fatto lo stesso sogno, Hermione.>

<Draco?>

<Ti amo.>

<DRACO!!!!> grido saltandogli addosso e cominciandolo a baciare sulle labbra, le sue bellissime labbra al gusto di menta.

<Promettimi anche questo: che continuerai ad amarmi come sai fare solo tu.> gli mormoro all'orecchio, tra una lacrima e l'altra. Lacrime di gioia.

<Promesso.>

<Sempre?>
<Sempre.>

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