18- Non arrenderti

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«Mi hai portata in un bosco, sul serio?» gli chiedo bloccandomi con le braccia sui fianchi.

Dopo circa dieci minuti di moto, Davor si è fermato all'entrata di un bosco, non capisco cosa gli faccia pensare che venendo qui io possa sentirmi meglio.

«Puoi stare zitta e seguirmi?» sbuffa infiltrandosi tra i vari alberi.

«Davor giuro su Dio che se hai cattive intenzioni...»

«...Aly, ma la smetti di dire cazzate?» la sua voce rispetto a prima è molto più seria e mi costringo a stare zitta.

Lo seguo in silenzio mentre cammina per un sentiero tra gli alberi e solo dopo cinque minuti abbondanti finalmente si ferma, mi guardo intorno, siamo circondati da alberi altissimi, non riesco a vedere oltre ad essi, intorno a noi non c'è altro, solo natura.

«Dov-» mi blocca ancora prima che io possa dire anche solo una parola.

«Ci troviamo al centro del bosco, dove nessuno può sentirci o vederci» non so perché ma il mio cuore accelera. Perché mi ha portata qui?

«Perché mi hai portata qui Davor?» chiedo titubante.

«Perché qui Aly -si avvicina a me lentamente- puoi lasciare uscire fuori il tuo dolore senza che nessuno possa sentirti e giudicarti.»

«Davor io-» mi ferma per l'ennesima volta e mi dà le spalle guardandosi in giro.

«Quando i miei mi hanno mandato a casa di mio zio, ero arrabbiato... con loro, con me stesso, con la vita. Mi sentivo ripudiato dai miei genitori, non capivo la loro scelta e un giorno scappai via in preda alla rabbia e trovai questo punto del bosco, inizia ad urlare in preda alla frustrazione, cacciai via tutto il mio dolore, la mia rabbia e mi resi conto che nessuno mi aveva sentito, nessuno sapeva che io fossi in questo posto a disperarmi. E da allora è qui che vengo ogni volta che ho bisogno di sfogarmi» ritorna di nuovo verso me appoggiando le mani sulle mie spalle.

«Allyson, non sono uno stupido ok? -sbuffa un sorriso- So cosa stai passando, so cosa lui ti fa, so il dolore che ti provaca, so che vorresti farla finita perché questa vita sembra non averti mai apprezzato realmente, so ciò che hai nel tuo cuore. Non ti sto dicendo che venendo qui, urlando, sbraitando starai meglio, ma volevo solo che tu sapessi che so cosa stai passando e che io ci sono, io sono qui per te» inevitabilmente sento le mie guance bagnarsi, non volevo piangere ancora una volta davanti a lui, non volevo mostrarmi così vulnerabile ancora una volta ma non riesco a fermarmi.

«Davor, io non voglio più vivere così, che senso ha continuare a vivere?»

«E che senso ha farla finita?»

«C-cosa vuoi dire?»

«Voglio dire Aly... che se tu adesso decidi di lasciarti andare, se decidi di farla finita per sempre, cosa concludi? Te lo dico io cosa, un cazzo. Semplicemente lascierai che il dolore l'abbia vinta su di te, che lui l'abbia vinta su di te. Farai il suo gioco Allyson, lui vincerà e tu perderai, dimmi che cazzo di senso ha fare ciò quando invece si può lottare e vincere? Quando puoi affrontare questo mostro e sconfiggerlo? Quando puoi dire basta a tutto questo e finalmente rialzarti e vivere per davvero? Dimmi che cazzo di senso ha Allyson, perché io non lo so. Non capisco perché le persone pensano che così le cose possano migliorare, quando invece peggiorano solo di più, si distruggono loro e distruggono tutte le persone che li amano.»

Sento rabbia nelle sue parole, frustrazione, come se già avesse affrontato qualcosa del genere, come se la paura che possa accadere ancora lo possa distruggere. Ma qui non si tratta di lui, ma di me.

«Io-» non so cosa dire e per l'ennesima volta mi ritrovo in ginocchio a piangere. «Io non lo so Davor, ma so che questa vita mi fa schifo, lui mi fa schifo, quello che sento qua dentro -indico il mio cuore- è solo dolore e io non posso più vivere così.»

«Tu non vivrai più così Aly, basta solo affrontare tutto ciò, rialzati, denuncialo e soprattutto lasciati aiutare, perché io sono disposto ad aiutarti e so di non essere il solo» lo vedo passarsi le mani sul viso per poi riprendere fiato e proseguire.

«Prima nel giardino della scuola ti ho vista parlare con Blivius, ho visto quanto lui ci tenga a te, e io come anche tu, sappiamo benissimo che lui farebbe di tutto per te, pur di vederti ritornare a vivere. Quindi fallo per lui, fallo per tutte le persone che tengono a te, ma soprattutto fallo per te stessa Aly. Non arrenderti al dolore, ma affrontalo e sconfiggilo.»

«Non è così facile Davor...» mi mordo le labbra così forte che iniziano a farmi male.

«Lo so Aly» si abbassa al mio livello e fa scendere il cappuccio che ho sul capo, il mio viso ora è esposto, Davor lo sfiora dolcemente con le dita, passando per gli occhi, sulla guancia e infine sulle labbra sicuramente un po' arrossate per colpa dei morsi precedenti «So che non è facile Aly, ogni giorno guardandoti allo specchio, guardando questi segni ti ricordi ciò che ti ha fatto, ma posso aiutarti a cancellarli via, posso aiutarti a sorridere di nuovo se solo tu me lo permetti.»

Sento la gola secca mentre le sue parole mi ronzano in testa, forse davvero non sono sola, forse davvero posso farcela a superare tutto. Blivius è con me, Davor è con me, non sono sola.

«Me lo prometti?» mi ritrovo a chiedere mentre le sue mani continuano a sfiorarmi con dolcezza.

«Te lo prometto.»

🌷

Io e Davor abbiamo deciso di andare a mangiare qualcosa, ovvero, Davor ha deciso di andare a mangiare qualcosa, io non ho per nulla fame ad essere onesta.

Davor parcheggia la moto fuori ad un pub e insieme entriamo, prendiamo posto ad uno dei tavolini accanto alla vetrata, getto la borsa per terra e affondo sulla sedia con uno sbuffo.

«Cosa vuoi da mangiare?»

«Davor, ti ho già detto che non ho molta fame» ripeto per l'ennesima volta.

«E io ti ho già detto che devi mangiare qualcosa Aly, quindi smettila e dimmi cosa vuoi» sbuffo esasperata e decido di ordinare un panino con hamburger e patatine.

Dopo aver fatto il nostro ordine, Davor appoggia le braccia sul tavolo e intreccia le mani. Entrambi restiamo in silenzio, probabilmente perché entrambi abbiamo fin troppi pensieri per la testa per iniziare una conversazione.

Punto il mio sguardo su di lui e lo fisso, vedo come si passa la mano tra i capelli scuri provando a sistemarli dato che sono del tutto scompigliati, il modo in cui inizia a giocare con le labbra affondando i denti in esse. Il suo solito abbigliamento casual, e mi ritrovo a pensare che non credo di aver mai conosciuto un ragazzo così bello, i suoi tratti sono così delicati ma nello stesso momento sono così marcati, non riesco a spiegare quanto sia bello.

La sua voce mi fa boccheggiare «Aly, mi stai consumando» imbarazzata sposto il mio sguardo mentre lo vedo fare un sorriso sornione.

«Non ti stavo guardando» mento pur di non ammettere che lo stavo fissando incantata.

«Certo certo» alza le mani ridendo. Cretino.

Fortunatamente arrivano le nostre ordinazioni, ci concentriamo sui panini mangiando in totale silenzio, Davor divora praticamente il suo, mentre io ne mangio meno della metà, non riesco a finirlo, sento lo stomaco sottosopra e sono sicura che un solo pezzo ancora e potrei vomitare tutto ora e subito.

«Allyson, mangia» sentenzia.

«Non riesco a mangiarne di più» incrocio le braccia stizzita dal tono che ha usato poco fa.
Davor annuisce e decide di alzarsi e pagare ogni cosa, io nel frattempo prendo la mia borsa e mi avvio all'esterno.

«Vuoi fare altro?» mi chiede gentilmente. So che vuole fare di tutto pur di farmi sentire meglio e quello che lui non sa è che ora sto molto meglio rispetto a qualche ora fa.

«Vorrei tornare a casa, ho bisogno di una doccia e magari di dormire un po'» la mia voce esce bassa, mentre lui mi passa il casco e insieme saliamo in sella.

«Dove ti porto?»

«Da Blivius» stringo le braccia intorno al suo busto.

«Stai dormendo da lui?» gli sento dire appena dato che il rumore del vento e della moto copre la sua voce.

«Sì» annuisco e finisce così la nostra conversazione, per il resto del tragitto restiamo in silenzio, io con la faccia schiacciata sulla sua schiena mentre le parole che mi ha detto in quel bosco mi risuonano nella mente.

"Non arrenderti al dolore, ma affrontalo e sconfiggilo"

Ed è quello che ho intenzione di fare, basta piangersi addosso, basta lasciarsi andare al dolore, alla sofferenza. È arrivato il momento di alzarsi e vincere.

🍀🍀🍀

SCIAO!

Doppio aggiornamente AMATEMI PLZ.

Allora Davor e Allyson si stanno avvicinando davvero tanto, forse non sembra ma è così. Lui si fida di lei a tal punto da raccontargli di sé e lei lo stesso. Lui senza che neanche lei lo dicesse ha capito cosa le stesse frullando in testa ed è riuscito a farle cambiare idea, se non è avvicinamento questo allora non so.

Ciò che conta in questo capitolo è che forse, finalmente Aly ha cambiato idea, finalmente smetterà di piangere e si farà forza affrontando questo mostro che la sta distruggendo e forse sarà lei a distruggere lui.

Non so cosa dire, spero che vi piaccia il rapporto che si sta creando tra i due, a me personalmente piace molto, perché è così particolare, è così diverso e boh mi piace.

Mentre se a voi fa cagare non fatevi problemi a dirlo.

Grazie ancora perché leggete questa specie di storia e niente, ci sentiamo al prossimo aggiornamento lol

Instagram: iamsaravincenti

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