Capitolo 18: Amore 愛

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-Odio il freddo, odio l'inverno e odio tutto in questo stupido posto!
Era passato circa un mesetto da quando era iniziata la nostra avventura contro gli alieni.
Eravamo in Hokkaido. So che molti di voi amano quel posto per il solo fatto che ci ha vissuto il grande Shawn Frost, ma proprio basta.
Odio il freddo e odio la neve.
Quel giorno ci eravamo accordati per andare alla ricerca di un centravanti fortissimo, appunto Frost, che si diceva abitasse in questa regione.
-Nelly, perché l'hai detto all'allenatrice?
-Perché è una possibilità favorevole per battere finalmente questi alieni.
-Non ne posso più!
-Dai, sorellina!
Sbuffai e sprofondai nell'enorme cappotto rosa che avevo scelto per l'occasione mentre Nelly si accingeva a parlare di cucina con le altre manager.
Nemmeno Inolya mi dava corda.
Che vita.
-L'allenatrice aveva detto che oggi era sereno..-borbottai.
Sì, avevamo una nuova allenatrice che mi stava altamente antipatica perché pretendeva di sapere tutto. Si atteggiava e faceva swish con i capelli e solo IO posso fare così. Anche perché io avevo i capelli più belli dei suoi.
La ritenevo stupida e incompetente per il solo fatto che aveva cacciato Axel in favore del ragazzino che stiamo cercando, che credevo fosse tutto bianco per il semplice motivo che lì tutto era bianco. Tutto era monotono.
E il bianco mi faceva venire sonno.
Sbuffai di nuovo e questa volta rumorosamente.
-Che hai, il ciclo?
Nathan mi passò accanto ridendo.
Eh no, questo no.
Scesi dal mio sedile e iniziai a rincorrerlo per come potevo.
-STUPIDO DIFENSORE DELLE MIE ZEPPE! IO TI AMMAZZO!
Si, avevo detto 'zeppe' invece che stivali.
Nelly mi guardò seria, Inolya soffocò una risata mentre gli altri allungavano il collo per vedere cosa stesse succedendo.
Gli feci uno sgambetto al momento giusto e lui, da vero allocco, cadde lungo il corridoio. Ma le cose non potevano certo finire lì, perché anche io caddi con lui. Sopra di lui.
Tutti scoppiarono a ridere, giustamente, lo avrei fatto anche io.
Eppure. Nathan non diceva nulla. Sembrava piacergli quella situazione.
Feci per levarmi ma lui mi sistemò una ciocca rosata e mi diede un leggerissimo bacio sulle labbra, senza farsi vedere dagli altri.
Mi aiutò a rialzarmi e tornò al suo posto.
Rimasi lì impalata, poi mi riscossi e tornai alla realtà. Eravamo infatti arrivati vicino alla località che cercavamo.
-Vieni, entra!
Fecero entrare nel pullman un ragazzino tutto pallido ed infreddolito.
Gli diedero una coperta e lui ci disse dove andare, ovvero all'Alpine Junior High. Proprio dove eravamo diretti noi.
Mi sedetti al mio posto e le mie amiche mi scrutarono.
-Che avete da guardare?
-Che è successo con Nathan? - chiese Nelly.
-Nulla, l'ho fatto cadere e poi ci sono caduta addosso.
-Non ti credo.
-Perché?
-Perché sono tua sorella e ho sviluppato un sesto senso legato a te.
Mi spaventai.
Inolya rise piano.
-Ma dai Nadhi, si vede che gli piaci.
-Che?
Celia annuì mentre cercava di dialogare con quel ragazzo che stavamo accompagnando e Silvia diede manforte a mia sorella.
Le guardai male, ma poi scoppiammo a ridere insieme. Infondo, lui prima della finale del Football Frontier aveva detto che dovevamo parlarci, ma con tutto ciò che era successo riguardo agli alieni..non l'avevamo più fatto.
Mia sorella aveva ragione, come sempre.
Gli avrei parlato dopo.
Arrivammo all'Alpine e i ragazzi che si trovavano lì chiesero il nostro autografo.
Eravamo dopotutto i più forti del Paese.
-Ehii, volete anche il mio di autografo?
Mi feci largo fra i ragazzi.
-Tu saresti? - domandò uno di loro.
Rimasi zitta mentre gli altri ridevano.
Stronzi.
Nella confusione generale, mi avvicinai a Nathan.
-Ehi Nath!
-Ciao Dhia!
-Senti, ma allora il ragazzo che abbiamo accompagnato è veramente Shawn Frost?
-Eh già, dicono che sia veramente bravo.
-È albino.
-E allora?
-Evidentemente è fatto di neve.
Nathan scoppiò a ridere e mi portò dietro l'angolo della scuola.
Nonostante tutto, c'era una vista bellissima.
-Senti Dhia..se oggi ti ho dato quel bacio è..perché..
-Tu mi ami Nathan? - dissi di botto.
Lui arrossì e mi prese una mano.
-Sono stato uno dei primi a prenderti in giro e uno dei primi a rendermi di conto di che persona bellissima sei.
-Coerente.
Ma brava Nadhia, rovina sempre tutto!
-Scusami..ecco, sì. Tu mi piaci..mi sono innamorato di te.
A quel punto, non so come, ebbi una visione.
Immaginai una voce soffice e delicata, dei bellissimi e preziosi capelli biondi e dei suadenti occhi rosso fuoco.
-Mi sei mancata Nadhia..non ci lasceremo mai più. Io sono il tuo Zeus e ti cedo il posto da Afrodite.
Una fantasia che sognavo ogni notte.
Mi riscossi quando sentii delle labbra premute sulle mie.
Nathan.

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