Aleggiava un odore aspro di sangue.
Tutti erano stesi a terra e nessuno si muoveva più.
Io non potevo fare nulla, guardavo solo colui che ci aveva portato alla distruzione.
Byron, Byron Love.
Alla fine era solo colpa sua, il resto era palcoscenico.
Si era alleato con Dark e la Alius Academy solo per ricevere un intruglio che avrebbe migliorato le proprie capacità fisiche.
Inolya piangeva. Nelly non guardava. Silvia e Celia curavano i feriti.
Mark si rialzò. Era incredibile, la passione porta veramente a fare grandi cose. Lo doveva a suo nonno, era per suo nonno che lui sviluppò la 'Mano del Colosso'e riuscì a ridare animo ai ragazzi.
Tutti insieme, inondati dalla forza del capitano, portarono la nostra squadra del cuore sulla vetta del Giappone. Il sogno di tutti si era avverato. Eppure, io non riuscivo ad essere felice. Il signor Dark riuscì a scappare, non si seppe mai come. La squadra di Byron sparì, si volatilizzò all'interno dello stadio.
Rimase solo lui, il mio dio. Mark porse la mano sporca e graffiata al capitano della Zeus. Egli però non la strinse. Era troppo orgoglioso per poter ammettere di non aver ottenuto nulla, troppo ambizioso, e la sua stessa ambizione lo aveva fatto precipitare.
Byron, prima di voltarci le spalle e andarsene per sempre, prese Inolya con un polso e le disse in privato qualcosa che però io sentii chiaramente:
-Inolya, ti amo. Ora me ne vado ma sta tranquilla, verrò a riprenderti e insieme arriveremo in capo al mondo.
Inolya sorrise.
Ed è lì che il mio mondo andò definitivamente distrutto.