Cari genitori,

se leggete questa lettera vuol dire che sono morto, i nemici hanno avuto la meglio su di me, nonostante vi avessi promesso il contrario. Non so quanto tempo passerà prima che uno dei miei compagni si ritrovi costretto a spedirvi questa lettera, magari non succederà, ma sono certo che le mie speranze verranno infrante. Questa guerra mi sembra sempre più scocca, inutile e infida, si sta prendendo così tante vite che non potete nemmeno immaginare, ed è proprio per questo che sono qui, a scrivere in fretta prima che il mio battaglione parta alla battaglia. Ho paura della morte, lo ammetto, ma mai quanto vedere un amico cadere davanti ai miei occhi in preda ad un dolore che non può essere fermato, lo odierei, mi odierei per non essere riuscito a fare niente. Comunque c'è un motivo per cui ho così tanta paura di morire, è perché non credo nella vita dopo la morte, non esiste, nessuno ci crede veramente, perché altrimenti tutti vorrebbero morire. I discorsi sulla vita dopo la morte servono solo per tranquillizzare i paurosi, non a rassicurarli. Ho paura della morte perché sono un debole, l'unico modo che conosco per sentirmi forte e guardare in faccia la morte e sorriderle, aspettando che prenda anche me. Devo andare cari genitori, so che vi sto facendo soffrire, ma non posso farci proprio niente, non potevo lasciare che mi veneraste da morto, come ragazzo forte, perché non lo sono, e non lo sarò mai, mi dispiace tanto rivelarvi adesso chi sono in realtà, un figlio di cui i genitori non possono essere veramente fieri. Nella busta troverete anche una seconda lettera, datela a Kayla, spero che il bambino nasca sano e forte, vi prego, aiutate mia moglie come meglio potete, fatemi quest'ultimo favore.

Addio miei cari genitori, 

da Austin