5.1

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Chris è tornato casa il giorno dopo Natale. 
Prova tutti i giorni a contattarmi, ma io non ho mai risposto, non voglio sentire la sua voce. 
Oggi è l’ultimo giorno dell’anno.  
Dopo il cenone di Capodanno Andrò al “First Class” con le ragazze dove incontreremo alcuni amici.
Sono già pronta, vestita e truccata, ho impiegato mezz’ora per rendermi presentabile. 
Stiamo finendo di consumare la nostra cena, con la testa rivolta verso il piatto, quando...

«Mi raccomando, so che ormai ti senti grande e non hai bisogno che un padre premuroso ti dia delle direttive, ma io fregandomene di quello che potresti pensare te le dico ugualmente.» alzo lo sguardo dal piatto e sorrido verso papà.

«Avanti papi, ti ascolto.» Lo invito a parlare.
«State attente, e soprattutto non fate troppo tardi.» Sorride anche lui mentre lo dice, che assurdità.
«Papà sai che le sarà impossibile non fare tardi.» interviene Seth in mia difesa, con un’espressione indecifrabile sul viso, e se è possibile rido ancor di più.
La cena termina presto, raggiungo presto le ragazze ed una volta arrivate a destinazione, scendiamo dalla macchina.
«Sai qual è il nostro tavolo?» Mi giro a chiedere a Serena, una volta dentro al locale.
«I ragazzi dove sono? Saranno già al tavolo?» Vedo Brianna voltarsi e parlare verso di noi.
«Ragazze ne so quanto voi, adesso provo a chiamare Steven, così li raggiungiamo.» Ci avverte Serena allontanandosi dalla folla per poter parlare e sentire meglio il suo interlocutore al telefono.
«Stasera c’è il finimondo.» Brianna si avvicina a me mentre parla ed intreccia il suo braccio al mio per non perdermi di vista.
«Già, saranno tutti qui stasera.» Mi volto verso di lei che è intenta a guardarsi attentamente in torno.
Sposta lo sguardo verso la zona bar e la vedo cambiare velocemente espressione sgranando i suoi occhi.
«Sicuramente posso dirti chi io ho appena visto seduto al bar con il suo sguardo puntato già su di noi. Ma come diavolo fa? 
Oh, ehm... Non ti girare!!» Blocca ogni mio movimento proprio nel momento in cui stavo per voltarmi. 
Scorgo da lontano Serena alzarsi sulle punte per trovarci.
«Finalmente vi ho raggiunte. Seguitemi, ho trovato i ragazzi.» Urla per sovrastare il volume alto della musica.
Intrecciamo le nostre mani per non perderci di vista e seguendo Serena formiamo un piccolo trenino imbucandoci in quella marmaglia di gente.

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