Erano trascorsi un paio di mesi dall'inizio del nuovo anno, la mia vita andava avanti, le mie giornate erano piene, divise tra scuola, palestra e serate con le amiche. Vastava soltanto non avere il tempo di pensare!

Nella mia mente continuavo a ripetermi continuamente sempre lo stesso pensiero:
Ti prego cuore dimenticalo.

Dimentica tutto il bene che gli voglio, dimentica tutte quelle parole che mi facevano stare bene, dimentica il male che ti ha fatto e che adesso ti sta pian piano uccidendo.
Ti prego cuore dimenticalo e spiegami come un cuore spezzato può continuare a battere.

Ed è proprio vero che sembra che tutto stia ricominciando a riprendere il suo corso ed a scorrere dinuovo normalmente, ecco che la causa di tutti i tuoi mali si scanta nuovamente come un fulmine nella tua vita.

"Ehi, mi hai dimenticato?"

Il bip di un messaggio, mi distrae dai miei pensieri.

Sussulto, leggendone il contenuto.

E pensavo che fosse realmente finita, che forse stavo davvero cambiando pagina, ma è bastato soltanto scontrare per una volta i miei occhi con i tuoi, ricevere un tuo messaggio, tornare con la mente a quando eravamo così felici,
e sei di nuovo qui,
tra i miei pensieri, costantemente.

E ti prego cuore mio perdonami,
perdonami perché ti avevo promesso che ci avrei provato, che sarei riuscita a dimenticare, ma anche se la sua immagine non e più nitida nella mia mente resta comunque indelebile lì, proprio addosso a te, nel mio cuore.

E scusami tanto se non riesco a fingere di esserti indifferente, scusami se nonostante tutto il male che mi hai fatto continuo a pensare a te come la cosa più bella che mi sia mai capitata,
e dovrei mandarti a fanculo
e lasciarti fottere, ed invece no.
Perché io avrei dovuto
continuare a perderti,
ed invece ti ho risposto, come una stupida.

"Vorrei che i nostri sguardi si incrociassero ancora un'altra volta. Vorrei riuscire a sentire ancora una volta la tua splendida voce, tanto bella da riuscire tutte le volte a far tremare le mie gambe. Vorrei che le tue mani sfiorassero ancora una volta il mio viso, le mie guance, il mio corpo...
Quelle mani per cui impazzivo tutte le volte.
Quelle mani che fanno parte di te.
Quelle mani che mi mancano,
come se fossero te, come mi manchi te.
Perché mi manca tutto di te.
Ho bisogno di te.
Almeno ancora una volta,
ho bisogno di stare con te."

È notte fonda, i miei occhi continuano a posarsi con insistenza su quel maledetto cellulare.

RISPONDIMI.

Come una sciocca ho controllato che la suoneria fosse messa alta,
se magari semplicemente non lo avessi sentito suonare,
ma niente...
tu non hai mandato alcun segno di vita.

E forse non avrei dovuto mandartelo quel messaggio,
forse volevi soltanto mettermi alla prova, perché in fondo tu hai realmente voltato pagina,
forse noi non siamo destinati a far consumare il nostro amore insieme.

Forse...

Biip

Un suono.

Il trillo di un messaggio.

Sussulto.

Messaggio Ricevuto: Ben Roberts.

Sblocco il cellulare.

Titubante clicco col dito sul tasto Apri.

E...

"Mi sei mancata da morire patata,
vediamoci domani. "

E..
Boom
L'uragano Ben si imbatte nuovamente con prepotenza nella mia vita.

E non sto più nella pelle,
e vorrei soltanto che quelle maledette lancette del mio orologio scorressero veloci,
che il cielo della notte coperto di stelle abbandonasse il posto ad un sole cocente.

E sussulto quando con una lentezza estenuante sgorgo sorgere il sole dalla finestra, ed il cielo si tinge di rosa e con essa sorge un nuovo giorno.

Ed io non so a cosa andrò in contro con questa nuova alba.

Scosto le calde coperte dal mio corpo, un profondo brivido mi percorre.

Avanzo fino a giungere difronte alla finestra.

Osservo il mio riflesso che si rispecchia sfocato sul vetro.

Dovrò coprire quei solchi orrendi presenti sotto i miei occhi con una bella quantità di fondotinta se non voglio far sapere al mondo delle mie notti insonni.

La città si risveglia, prende vita...

I vicini escon di casa per andare a lavorare...

Biip.

Sussulto.

Un nuovo messaggio.

"So che sei sveglia, non ho chiuso occhio dopo aver letto il tuo messaggio. Avevo bevuto ierisera, veramente bevo tutte le sere da quando la nostra relazione è andata in fumo a causa mia, bevo fino a ridurmi uno straccio per non pensarti, per non fingermi folle e raggiungerti sotto casa tua a reclamarti e peggiorare la situazione. I miei amici non mi riconoscono più, si prendono gioco di me perché si chiedono come son caduto così in basso per te,ma loro non sanno...
loro non potranno mai capire cos'è che ci lega.
Ti aspetto Riley Cohen,
non sto più nella pelle."

Sorrido, mentre calde lacrime sfiorano il mio volto.

E piango perché son felice di sapere che i nostri sentimenti, i nostri pensieri, continuino a scorrere così in simbiosi.

E piango perché sto andando contro il mio mondo ancora, sto decidendo di andare ancora contro mio padre, le mie amiche, per rincorrere un amore tossico di cui non posso più fare a meno.