Capitolo 12 (seconda parte)

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Mi sdraio tra due posti del pullman, cercando di dormire con la schiena contro il finestrino e gli occhiali da sole sul naso per impedire ai ragazzi di importunarmi. Il viaggio fino a Brescia durerà qualche ora, quindi tanto vale che mi riposi.

O, se non riesco a farlo, di stare per gli affari miei.

Tutto inutile, perché Niko mi raggiunge e mi fa scendere i piedi dal sedile di fianco.

«Le hai scritto?» mi chiede a bassa voce.

«Non rompere.»

«Devi farlo. Dai, è carina... se le chiedessi di uscire, non ti direbbe di no.»

«È questo il problema.»

Aggrotta le sopracciglia, perplesso. «Cioè, tu piaci a una, le chiedi di uscire e il problema è che ti dice di sì?»

«Esatto.»

«Tu sei pazzo.»

Non gli rispondo. Forse sì, sono pazzo. Ma non ho intenzione di approfittare della mia situazione di superiorità per uscire con una ragazza – una ragazzina. E se lei mi dicesse di sì a qualunque cosa, senza conoscermi, solo perché si tratta di me? Corro un rischio troppo grande, non voglio essere responsabile di una ragazza così giovane.

«Senti, Mike, puoi uscirci una sera. Portarla a bere qualcosa, a vedere una mostra in un museo, così almeno capisci se fa per te... Ok, io voglio che te la bombi, ma se tu non sei sicuro puoi fare qualcosa di più casto, no?»

Sarebbe una buona idea, perché mi piacerebbe uscire con lei e parlarci, ma c'è un ostacolo insormontabile.

«Non voglio che Audrey lo sappia. Se dovessi vederla prima del divorzio, mi spennerebbe. Si comporta come se fossimo in buoni rapporti, ma è diventata fredda. Non so se vedermi interessato a un'altra possa farla arrabbiare... e c'è Liam di mezzo. Non voglio perderlo.»

«Ma così avrai sempre paura di lei. Ci pensi ogni tanto a te? A parte la camerierina, se incontri una che ti piace, perché non potresti vederla? Per la tua ex? Che diritto ha di impedirti di guardarti intorno?»

«Non voglio che Liam sia messo in mezzo» ripeto, lentamente. Capisco cosa vuole dirmi, ma ho più paura di perdere mio figlio che il desiderio di conoscere meglio Lavinia.

«Ho capito, lunedì torniamo a Villafiore e ti porto al suo ristorante. E stavolta offro io.»

Gli faccio cenno di no, perché non se ne parla. Se iniziassi ad andare sempre allo stesso ristorante e si spargesse la voce, Audrey lo scoprirebbe presto. E non so quanto avrei la faccia di bronzo per dirle che ci vado perché si mangia bene – per quanto sia vero.

«Senti, io posso capire che non ti vada di litigare, che Liam è importante e tutto quello che ti pare» continua Niko. «Ma si tratta della stessa donna che ti ha visto mentre eri in quello stato e non ha fatto un cazzo per aiutarti. E noi ci siamo sentiti tutti dei coglioni immensi perché non sapevamo che fare per te. Per una volta che so come darti una mano, ti fai aiutare o no?»

«Aiutarmi non significa costringermi a uscire con una ragazza» sentenzio, anche se le sue parole mi toccano nel profondo. Audrey se ne era infischiata, di me e del mio stato vicino alla depressione. Non le era importato di vedermi scivolare verso il baratro. Eravamo già lontani, separati da una coltre gelida che nessuno dei due teneva più a dissipare.

«Se serve a farti ritrovare te stesso, sì. Cazzo, Mike, mi hai fatto un pippone quando è arrivato Ethan che io non volevo nemmeno ascoltare. Ma ti ho sentito, ti ho dato retta, e credimi se ti dico che faccio una fatica bestiale a non odiare quel mascellone che pare Capitan America. Ma hai ragione e non posso fare finta che tu mi abbia dato un pessimo consiglio, perché non è vero. Sulle cose di campo sei più bravo, ma sulla vita fuori fai schifo più di Pala e lui ha solo avuto culo a incontrare Elena. E io non ho mai detto che questa cameriera sarà la donna della tua vita, dico solo che devi uscirci, spassartela e poi potrai pure lasciarla se non sarete fatti per stare insieme. Ma devi provarci, devi vederla e divertirti, perché non voglio pensare che non mi darai retta solo per orgoglio o per chissà che altro. L'hai detto tu, no? In campo serve che ognuno dia il suo. E se tu non giochi devi dare il tuo fuori. E come puoi darci una mano se hai la faccia di uno che ha la vita che gli cade a pezzi e che non fa un cazzo per ricostruirla? Datti una mossa o la prossima volta non ti parlo ma ti prendo a schiaffi.»

Cerco di non ridere, perché l'idea di lui che mi schiaffeggia è divertente.

«Va bene, Niko, va bene.»

«Allora scrivile.»

«Ci siamo già scritti ieri.»

«E non mi hai detto un cazzo? Che dice?»

«Voleva solo augurarmi buona fortuna per la partita. Comunque, le ho detto che martedì sono allo store con Pala e Marco, quindi spero di vederla lì.»

«Mi hai fatto fare un pippone più lungo del tuo e già sapevi che la vedrai?»

«Non è un'uscita come la intendi tu.»

«Meglio di niente, almeno le hai dato una specie di appuntamento.»

«Non è un appuntamento, ci saranno tanti altri tifosi.»

«Convinto tu. Io non dico alle tifose dove possono incontrarmi, per quello ci pensa la società.»

«Menomale che c'è Pala e non tu» lo prendo in giro. In realtà sono molto più che confortato dal fatto che con me ci sarà Daniele. Sarebbe stato meglio se invece di Marco ci fosse stato Teo, ma mi accontento.

Niko mi avrebbe messo in imbarazzo e di certo Lavinia avrebbe avuto ancora più imbarazzo di me.

Per fortuna mi lascia poco dopo per andare in fondo al pullman, dove insieme a Marco, Ryan ed Emanuele fanno partire musica pop ad alto volume, cercando di tenerci svegli e incitarci per la partita.

Anche se il "lato dei casinisti" ha perso un componente importante come Pippo, Emanuele è stato un buon rincalzo. Anche Ethan si unisce a loro, sedendosi proprio accanto a Niko, che se lo abbraccia mentre cantano qualche canzone di cui non conosco nemmeno l'esistenza.

Volevo dormire, volevo silenzio ed essere lasciato in pace.

Grazie a Niko non ho nessuna di queste tre.

Non riesco a fargliene una colpa, a suo modo è un bravo ragazzo.

Spazio autrice
Niko inizia a mettersi in mezzo... ah, no, Niko CONTINUA a impicciarsi di come vadano le cose tra Mike e Lavinia XD Ma lo perdoniamo, giusto? Lo fa con delle buone intenzioni!

Questo capitolo è di passaggio, lo so, ma credetemi se vi dico che ogni piccolo tassello di questa storia è fondamentale per il mosaico che ne verrà fuori alla fine ;)

Nella prossima parte torneremo da Lavinia... avete qualche idea su cosa potrebbe aver combinato, da quando l'abbiamo lasciata con la Sinfonia completata?

Baci a tutti e grazie per la lettura,
Snowtulip.

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