Capitolo 6 (terza parte)

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L'ultima nota ancora risuona nell'aria. Scambio uno sguardo con Nelly, che ricambia incoraggiante.

«Facciamo un applauso a Lav?» chiede, con il microfono stretto tra le dita. «Come se l'è cavata questa sera?»

I pochi clienti dell'Oasi rimasti fino a tardi seguono il suo battere di mani, convinti, e io chino appena la testa per ringraziarli. Arrossisco, ma il pianoforte è troppo distante dai tavoli perché lo noti qualcuno.

Mi stanno applaudendo. Stanno applaudendo proprio me.

«Bravissima» sussurra Nelly a microfono spento.

Bravissima.

Nessuno mi ha mai detto che ero brava, neanche i maestri di musica. Mi spronavano a seguire le lezioni, mi dicevano che avevo talento e che avrei potuto fare grandi cose, ma niente di più. E ora sono stata bravissima.

Il complimento di Nelly può essere dettato dal suo ardente desiderio di dividere la scena con una ragazza, ma è un pensiero che ricaccio in fondo alla mente. Per una sera, o forse solo per pochi minuti, voglio credere di essere una grande musicista.

Bravissima.

Mi alzo in piedi cercando di non cadere sui tacchi e lei mi stringe la mano. Insieme ci inchiniamo davanti ai presenti, poi ci dileguiamo verso il nostro camerino.

«Sei stata grandiosa! Era la prima volta che ti esibivi?» mi chiede.

«Sì, se escludi dei saggi per la scuola di musica.»

«Ancora meglio, se era la tua prima esperienza.» Richiude la porta del camerino, il viso ancora illuminato dalla gioia della serata. È più felice di me e stento a credere che sia possibile che una persona che conosco appena come lei riesca a essere felice per me. «Vorrei che ci fossi tu tutte le sere. Domani mi tocca uno che ha l'aria di volerci provare con me. Enzo dice che non devo dargli retta, ma non mi piace dover stare qui da sola con lui.»

«Non puoi arrivare prima, prepararti e poi andare da qualche parte nell'Oasi?»

Mi sfilo il vestito rimanendo in intimo, mentre anche lei fa lo stesso. A differenza mia, Nelly non indossa il reggiseno, che si sarebbe visto sotto l'abito, ma non è affatto a disagio. Al suo posto lo sarei stata eccome, perché già mi fanno impressione le me ossa sporgenti del bacino e il mio fisico sottile che può essere associato a qualche malessere legato all'alimentazione, quando invece mi nutro eccome – figuriamoci mostrarmi mezza nuda.

«Ci ho già provato, ma Roggero mi ha detto che non posso andarmene a zonzo.»

«Mi dispiace.» Recupero la mia maglietta e la infilo, poi mi libero dei tacchi e faccio passare i jeans per le gambe. «Chi è Enzo?»

«Uno dei camerieri» mi spiega lei. «È il classico bravo ragazzo, ma non gli piace stare qui. Non so ancora perché non molli tutto e segua la sua strada. Dice sempre che vorrebbe buttarsi anche lui nella musica...»

«E non lo fa?»

«Suo padre non vuole che faccia la vita da "scapestrato". È uno di quelli che pensa che con la musica non si va da nessuna parte e non si porta il cibo in tavola. Ma guarda noi!»

Accenno un sorriso, allacciandomi le scarpe. «Io ancora non guadagno con la musica. Stasera era solo la prova, non so se mi terranno.»

«Perché non dovrebbero? Sei brava, Lav, e non lo dico tanto per dire. Hai qualcosa... Un qualcosa che non si può esprimere a parole, o si afferra con il cuore o non è comprensibile. L'ho sentito subito, appena hai iniziato a suonare. Già lo credevo quando ti ho sentita l'altra mattina, ma stasera ne ho avuta la conferma.»

«Ma non sono miei componimenti» obietto. Cerco di riportarmi con i piedi per terra, perché mi sta riempiendo fin troppo di belle parole e il mio orgoglio potrebbe farmi viaggiare troppo in là con la fantasia. La mia strada è ancora lunga.

«Quando suonerai i tuoi, sarà ancora più chiaro, ne sono certa.» Indossa la giacca di pelle e mi porge la mia. «Hai la macchina o ti accompagno a casa? Non puoi andare in giro da sola a quest'ora.»

Spazio autrice

Vi chiedo immensamente scusa per aver aggiornato solo oggi, ma anche ieri è stata una giornata pienissima! Sto passando un periodo di transizione, spero che la situazione si stabilizzi presto (non avete idea di quanto sia stata fuori fase in questi giorni...).

In ogni caso, i prossimi aggiornamenti non subiranno ritardi, perché cercherò di essere sempre puntuale (e perché li ho già scritti e revisionati). Vi ringrazio per la pazienza e per le vostre letture (ho visto che negli ultimi tempi siete sempre di più ad avvicinarvi alle mie storie e ne sono strafelice!).

Baci a tutti e passate una splendida domenica,
Snowtulip.

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