Capitolo Extra 2

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Elena

«Credi che dovremmo aspettarla?» chiedo a Daniele, una volta fuori. L'insegna a led dell'Osteria Felice ci illumina, ricordandoci il nome del ristorante da cui siamo appena usciti. «L'altra volta l'abbiamo fatto.»

«L'altra volta c'era Mike» mi ricorda lui. Si passa le dita tra i ricci che gli ballano intorno al viso, e arrotola un boccolo attorno all'indice. Lo fa sempre, è un gesto automatico che lo rende adorabile. «Cioè, noi... non siamo proprio suoi amici. Almeno, non per ora.»

Mi appoggio a un'automobile parcheggiata poco distante sul marciapiede e guardo l'ingresso e le luci che provengono dall'interno. «Mi ricordo com'era stare al suo posto. Quando conosci da vicino i giocatori che hai sempre visto in televisione, ti cambia il mondo. Un conto è vedervi giocare o incontrarvi quando magari avete degli eventi da qualche parte, tutt'altro è essere a contatto con la squadra.»

«Mi sembra di sentir parlare la te di un anno fa» sorride Daniele.

«Sasha continua a dirmi che dovremmo includerla quando faremo qualcosa solo noi ragazze.»

«Lei e Niko stanno correndo troppo.»

«Lo credo anch'io. Però mi sembra a posto.»

Lui sorride e mi prende per mano. Insieme ci dirigiamo alla macchina, che abbiamo lasciato in una via poco distante da qui.

«Mike vorrebbe che fossimo noi ad accoglierla nel gruppo squadra?» riprendo a dire.

«Pensa che siamo quelli più vicini a lei, dal punto di vista caratteriale. Ma non è da me avvicinare una ragazza che conosco appena.»

Mi fermo e mi slancio in alto per scoccargli un bacio dolce sulla guancia. Dirà pure che non è da lui, ma è quello che ha fatto con me. Voleva tenermi al sicuro da Filippo e dalle sue stupidaggini, ma è uscito dalla sua comfort zone solo per me. O forse perché quel giorno gli ero sembrata parecchio fuori fase e gli ho fatto compassione.

«E io?» gli chiedo con un tono da finta innocente. «Non ci conoscevamo appena

Daniele sorride, con quell'aria adorabile di chi vuole farsi riempire di baci e coccole. È più forte di lui, non sarebbe mai capace di essere detestabile.

«Era diverso, tu mi avevi chiesto un consiglio...»

Lo interrompo mettendomi sulle punte dei piedi per arrivare alle sue labbra. Mi stringe a sé, come se temesse che nella foga possa cadere a terra, ma sono avvinghiata a lui e non ho nessuna intenzione di lasciarlo. Con Daniele sto bene, con lui ogni bacio è una nuova vetta di paradiso da esplorare. E lui è dolcissimo con me.

Mi sono sempre innamorata di pezzi di fango, finalmente ho un ragazzo d'oro per cui impazzisco ogni giorno come se fosse il primo.

Sento la vibrazione del mio telefono provenire dalla borsa, così sciolgo il nostro bacio e controllo di cosa si tratti. Sara, la moglie del Fabbro, mi ha scritto un messaggio.

"SOS."

«Che significa?» Daniele ha gettato un'occhiata allo schermo, stupito quanto me.

«Non ne ho la minima idea.» Clicco sul suo contatto e faccio partire una telefonata, ma Sara attacca. «Non risponde. Forse non può parlare.»

«Pensi che sia grave?»

«Se una ragazza mi manda un messaggio così, mi aspetto che lo sia. Tu che dici?»

La mia apprensione dura poco, perché è in arrivo una telefonata. Ma non da Sara, bensì da Sasha.

«Ma che sta succedendo?» le chiedo ancora prima di sentire la sua voce. «Mi ha scritto Sara!»

«Audrey sa di Lavinia» mi dice subito. «Dobbiamo parlare, dove sei?»

«Davanti al suo ristorante.»

«Senti, Mike non lo sa, ma Audrey è incazzata come una biscia.»

«Ma tu che ne sai? E Sara che c'entra?»

«Sara è a cena fuori con il Fabbro, Audrey, me e Niko. Sono andata a prendere una boccata d'aria e ti ho chiamata, perché Sara mi ha mandato il messaggio di SOS con il tuo nome

«La prossima volta ditemi che avete un codice segreto.»

«Ora lo sai. Che possiamo fare per Lavinia?»

«Non lo so. Forse potremmo diventarci amiche, mi sembra una ragazza a posto» propongo. Mike non aveva pensato proprio in questi termini ad avvicinarla al gruppo squadra, ma da qualche parte dovremmo pur iniziare.

«Più di Audrey, è una vera stronza

«Perché, che ha fatto?»

Sasha esita per un istante, come se fosse arrivato qualcuno. Immagino che si trovasse all'esterno del ristorante e che Niko sia andato da lei, magari per aggiornarla su cosa si stavano dicendo all'interno. O forse solo per sbaciucchiarsi un po'. «Non ora, ti richiamo. Saluta Dani e fatti venire un'idea.»

«Un'idea? Ma se neanche so cosa... vuole farle.» Ributto il telefono in borsa, perché tanto mi ha attaccato e non ha senso parlare al vento. «Sasha, ma ti pare il modo?»

«Amore?» mi chiede Daniele. «Che ti ha detto?»

«Non mi ha fatto capire niente» ammetto. «Parlava di Audr... oh, ciao.»

Non mi ero accorta che nel frattempo Lavinia era uscita dal ristorante e si stava dirigendo a casa, perché noi ci eravamo fermati in mezzo al marciapiede. Non abbiamo percorso molta strada da quando abbiamo lasciato il locale in cui lavora.

Sta camminando a testa bassa, come a controllare di non calpestare niente di spiacevole, e non si è accorta di noi. Si volta quando sente la mia voce e, nonostante ci abbia superati di qualche passo, si ferma appena ci vede. «Ciao. Mi stavate seguendo?»

«No, macché, mi era arrivata una telefonata» le spiego. So quanto si possa andare in paranoia per delle minime stupidaggini, preferisco rassicurarla.

«Scusatemi, ho avuto una serata pesante» ci dice, riprendendo a camminare.

Do una gomitata a Daniele. Fa' qualcosa!

«Lavinia!» la chiama, prima di raggiungerla a grandi passi, seguito da me. «Stai tranquilla per Mike. Lui ci tiene. Non ti stavamo spiando, se dovevamo andare a cena fuori da qualche parte, preferivamo passare da te. Tutto qui.»

Sorride, impacciata e allo stesso tempo rincuorata, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Grazie.»

«Figurati. Vuoi compagnia nel tornare a casa?»

«Vado di fretta, domani devo svegliarmi presto.»

«Non ti facciamo perdere tempo» le dico, e mi trascino dietro Daniele tenendolo per mano, così andiamo a piedi verso casa sua. «Hai un impegno importante?»

«Abbastanza.»

«Elena si sveglia presto solo quando deve mettersi a scrivere gli articoli» dice Daniele. «Altrimenti lo fa sempre con comodo.»

«Ti ricordo che io devo venire a palazzo per voi e la sera finite sempre tardi. E la prossima settimana dovrò stare a Milano perché in Eurocup iniziate in trasferta e devo essere nella sede di Sky.»

«Oddio, è vero, tu lavori per Sky, adesso» realizza Lavinia. «Com'è?»

«Ho fatto ancora poco, per ora mi sono limitata a poche partite in diretta. Mi sto trovando bene, ma è anche vero che sono stata quasi sempre qui per le partite dei ragazzi.»

«Dev'essere bello guardare le partite per lavoro.»

Le sorrido. «È dura non poter fare il tifo mentre le vedo.»

«Immagino.»

Arriviamo al suo portone e la salutiamo, augurandole la buonanotte, poi ritorniamo sui nostri passi.

«Spero che Audrey non le faccia niente» sussurro. «Mi è bastata una Clara a gironzolare intorno alla squadra, non ne voglio altre.»


Sasha

«Elena che ha detto?» Sara, avvolta in un elegante tubino nero, mi guarda con il sopracciglio alto. Di certo si è tenuta la domanda dentro per tutto il tempo che abbiamo trascorso al ristorante. Ma ora che Audrey se ne è andata e che io e lei stiamo tornando a casa con Niko e il Fabbro, non ha più motivo di trattenersi.

«Niente di che, era più spaventata per il tuo SOS. Ma lei e Daniele erano al posticino in cui fa la cameriera...» Picchietto con le dita sulla coscia, pensierosa. «Può essere che siano andati lì per volere di Mike?»

«Probabile» sentenzia il Fabbro. «Elena e Pala sono i più discreti.»

«Bella idea del cazzo» commenta Niko, dal sedile davanti a me. «Così prima di farla entrare nel gruppo squadra ci metteranno tre anni, considerando che Pala rispetta sempre gli spazi degli altri e che Elena non la trascinerà mai alle cose della Vulnus.»

Scambio un'occhiata con Sara. «Dobbiamo pensarci noi?»

«Dobbiamo fare qualcosa. È solo una ragazzina, si sentirà a disagio con noi... e da quello che mi avete raccontato non sembra il tipo che prenderebbe l'iniziativa dicendo a Mike di volerci incontrare e conoscere di persona.»

«Per quello che ne possiamo sapere.» Il tono del Fabbro è di una velata sfumatura ironica. «Insomma, nessuno di noi quattro ci ha mai parlato sul serio, l'abbiamo incontrata solo per pochi attimi fugaci. Gli unici che più o meno sanno qualcosa di lei sono davvero Elena e Pala.»

Ha ragione. So di Lavinia solo il poco che traspare dal suo profilo di Instagram, il che si limita a poche foto qua e là, lei al pianoforte, lei che passa gli esami di maturità, lei che scherza con una ragazza con il grembiule del ristorante... Sembra molto dolce nelle didascalie, utilizza un italiano corretto – cosa non sempre scontata – e mi dà l'idea di una persona che sui social si ritagli un angolo di tranquillità, nonostante il profilo pubblico.

E capisco perché lo sia, visto che la maggior parte delle immagini riguardano il pianoforte. Lavorerà all'Oasi come trampolino di lancio per una carriera da musicista.

Elena mi ha detto poco di lei, così come anche Daniele. Marco, che l'ha incontrata a un evento della Vulnus, è stato molto più dettagliato. Ha detto che si tratta di una ragazza impacciata ma carina, tutta pelle e ossa, e che è rimasta imbambolata a fissare Mike dopo che lui l'ha salutata con un bacio sulla guancia con confidenza.

Questo dimostra, tuttavia, il solo fatto che Lavinia è cotta a puntino. Sarebbe interessante scoprire come mai proprio di Mike, visto che Daniele e Filippo sono di più bella presenza.

Immagino che una ragazza giovane che si avvicina alla Vulnus subisca maggiormente l'attrazione di chi è più vicino alla sua età e che sia dotato di un certo fascino.

«Secondo voi, come mai le piace Mike?» chiedo ad alta voce.

«Perché è una brava persona» sintetizza il Fabbro.

«Ma questo lo sappiamo noi che lo conosciamo da diverso tempo. Un tifoso o una tifosa che non ha un rapporto stretto con lui come farebbe a saperlo?»

«Perché tiene alla squadra?» ipotizza Niko. «Mi sa che in un'intervista ha detto che gli piacerebbe finire la carriera qui. I tifosi ricordano queste cose. Mike, poi, è uno sempre disponibile con loro. Ma quante domande ti fai? È carina, è pazza di lui... se vuole anche bombarselo gli fa solo un favore!»

Sara si lascia andare a un sospiro ragionatore. «Forse è una di quelle tifose che si affezionano ai giocatori per ciò che fanno per la squadra. Le è capitato di incontrare Mike, ma se fosse successo con un altro dei ragazzi single sarebbe stato lo stesso.»

«Ne dubito» la contraddice Niko. «Quando siamo andati solo noi al suo ristorante, senza Mike, era molto più sciolta. E mi ha chiesto di Mike. Le piaceva proprio lui.»

«Guarda un po' il culo che ha avuto. Si libera dell'ex moglie stronza e si trova subito una più giovane, carina, attratta da lui e che gliela tirerebbe dietro con la fionda» scherza il Fabbro.

«Non ti azzardare a prendere esempio» lo rimbecca Sara.

«Ho già te, non mi serve trovare un'altra.»

Niko scoppia a ridere, così come gli altri, ma io sono più concentrata a trovare una soluzione. Mi piacerebbe capire questa Lavinia, conoscerla, e magari spingerla verso Mike in modo che lui si metta del tutto alle spalle Audrey. Dopo ciò che avevo già fiutato e dopo ciò di cui stasera ho avuto la conferma, non voglio che ci rimanga male quando lo scoprirà.

Il modo migliore è far sì che sia talmente legato a lei da non esserne ferito.

Sara e il Fabbro ci lasciano al nostro portone, così io e Niko saliamo in ascensore.

Il mio ragazzo mi accarezza la guancia e mi fissa con il sopracciglio sollevato. Di solito non avrebbe perso tempo a baciarmi, ma ha capito che ho la testa altrove.

«Che ti prende?»

«Dobbiamo spingerli» mormoro, come se temessi che qualche condomino possa sentirmi. «Voglio che questa ragazza sia così interna alla squadra che Audrey non possa farle alcun male proprio perché ci siamo noi a proteggerla. Se Mike ci tiene, dev'essere importante, così come lui lo è per lei.»

«Ma Audrey che cosa può farle? Ha sparato un sacco di parole e minacce a vanvera stasera.»

«È decisa. A quanto ne sappiamo noi, Lavinia potrebbe essere una ragazza fragile che può essere distrutta al minimo attacco. Come starebbe Mike se la vedesse soffrire?»

Niko abbassa lo sguardo – e non sulla mia scollatura. «Cazzo, no. Non voglio che stia di nuovo a pezzi in quel modo. Hai qualche idea?»

«Dobbiamo conoscerla, quindi partiamo da lì.»

«D'accordo, sento Jemmy e Pala per domani a pranzo. Con la scusa dico a Mike di portare anche lei.»

Gli stampo un bacio sulle labbra e lui mi stringe subito a sé. «Bellissima idea.»

Spazio autrice
Vi chiedo tantissimo scusa, prima del pov di Sasha non riuscivo a caricare il banner D: Maledetto wattbug :(

Eccoci anche a questo secondo capitolo extra, con dei pov moolto interessanti che dovrebbero mettervi la pulce nell'orecchio per qualcosa che... be', che vedremo in avanti.

 Intanto il "mondo Vulnus" si sta attivando per rendere la permanenza di Lavinia al suo interno il più duratura possibile. Ci riusciranno o combineranno dei disastri? E quanto vi preoccupano Audrey e le sue minacce? Può davvero fare qualcosa che ferisca Lavinia? Cosa, secondo voi?

Se avete letto "Amore all'Overtime" nella sua versione stampata e pubblicata, potreste trovare delle piccole incongruenze (come il lavoro di Elena, che lì è leggermente diverso), ma si tratta di piccoli dettagli ;)

Vi ringrazio tantissimo per aver letto e vi auguro una luminosa domenica,
Snowtulip.

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