CAPITOLO 8

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Madelaine's Pov

Ho percorso tutta la strada che separa casa mia dal J&J con la musica a tutto volume nelle orecchie ascoltando le mie canzoni preferite dei Green Day.

Mi mettono di buon umore e per qualche secondo posso staccare la mente da tutto e tutti compreso il sexy spacciatore seriale.

Sexy spacciatore seriale? Sul serio Mad? Stai diventando come Kate non ti piacerà mica....

Cosa?! Assolutamente NO è fuori discussione.

Ed ecco che ci sto ripensando.

Frustrata spengo la musica ed entro nel piccolo locale.

Il J&J è un posticino carino e riservato dove servono ottimi panini, bibite e frappé con qualsiasi tipo di dolce sulla faccia della terra, data la piccolezza del locale non è adatto a dare delle feste ma è comunque frequentato da un sacco di gente, ragazzi compresi.

Io e Sim lo frequentiamo da quando eravamo piccoli, passavamo qui sul presto e compravamo delle patatine fritte che poi intingevamo nel frappé.

Una cosa disgustosa ma a quel periodo ci girava così, eravamo convinti di aver scoperto una nuova ricetta d'alta cucina.

Giro l'angolo e trovo Sim seduto nel nostro tavolo preferito che mi saluta con la mano, porta una tuta da ginnastica con delle scarpe da tennis quasi fosse andato a correre  ma con lo stesso sorriso di sempre.

"Hey migliore amico" dico salutandolo.

"Hey migliore amica" risponde " ti dirò la verità mi hai molto stupito dicendo che volevi venire al J&J ho dovuto rileggere il messaggio due volte prima di capire se avessi le allucinazioni" dice ridendo.

Penso un attimo alle sue parole, e bhe non ha tutti i torti, erano mesi che mi rifiutavo di uscire dopo la morte dei miei e benché mi mancasse questo locale non me la sentivo di metterci piede, ma ora voglio cambiare le cose.

"Si lo so ma sai ho deciso che avrei reagito a tutto questo e ho pensato, perché non farlo con il mio migliore amico davanti ad un frappé con patatine fritte?" Dico sicura che anche lui si ricordi dei nostri intrugli.

Il suo sguardo si illumina alle mie parole " oddio no no no ti ricordi? Patatine e frappé ma che avevamo in testa" dice divertito.

"Allora ragazzi cosa vi porto?" Dice Jonas uno dei proprierari come posa lo sguardo su di noi spalanca gli occhi incredulo "non posso crederci Mad e Simon! Erano mesi che non vi vedevo come state?".

Ci alziamo per salutarlo e lui sembra ancora più felice, non è cambiato di una virgola da come lo ricordavo ha solo qualche capello bianco in più ma per il resto è super in forma per avere 68 anni.

"Devo dire che siete proprio cresciuti, ora mia moglie non c'e ma sarà di ritorno tra qualche ora, vedrete come sarà felice di rivedervi.... e tu bambina mia come stai?" Mi chiede Jonas e so a cosa si riferisce.

"Meglio Jonny sono pronta a venirti a rompere le scatole come facevo anni fa" dico ridendo.

"Non vedevo l'ora tesoro, beh allora cosa vi porta il vostro vecchio".

Io e Simon ci scambiamo un occhiata sorridenti come a dire 'questa è una follia' ma ogni tanto anche quelle fanno bene.

"Portaci due frappé alla fragola e due porzioni di patatine Jonny." Diciamo all'unisono.

"Subito ragazzi" dice allontanandosi mentre io e Simon iniziamo a combattere con i compiti.

                                         

                                          ......

Dopo circa due ore di spiegazione del mio migliore amico finalmente finisco tutti gli esercizi anche se non so dire se li saprò fare una volta da sola, sono proprio una testa dura.

"Bene grazie Sim, il mio professore mi odia sempre di più e uno di questi giorni mi interrogherà di certo ".

"Devi solo concentrarti, le regole le sai ed i passaggi gli hai capiti" dice come fosse la cosa più facile del mondo.

"Comunque stavo pensando di provare ad entrare nella squadra di football quest'anno" dice Simon scrutandomi nella speranza di capire cosa penso.

Certo non posso negare che mi sorprenda come cosa ma lo appoggeró come lui ha sempre fatto con me.

"Non guardarmi così Sim se ne sei sicuro sai che sono dalla tua parte" dico prendendoli la mano.

"Grazie Mad, davvero" dice evidentemente sollevato per poi guardre l'orologio " oh cazzo devo andare a mia madre serve l'auto per montate a lavoro tra 5 minuti! Vuoi un passaggio?".

"No tranquillo pago così posso salutare Janette e poi torno" non mi farà male fare due passi penso.

"Sicura?" Dice Sim indeciso se andarsene per non essere ucciso dalla madre e non lasciarmi qui.

"Tranquillo, ora vai che stai perdendo tempo " dico sorridendogli.

"A domani" dice dandomi un bacio sulla guancia e correndo via.

Mi avvicino al bancone e poco dopo arriva Janette che sarebbe la moglie del vecchietto proprietario, a vedermi quasi si commuove stringendomi tanto forte tra le braccia che quasi non mi lascia respirare, mentre il marito ci guarda divertito.

Dopo una breve chiacchierata con i due anziani insisto per pagare ma non me lo permettono e alla fine con la promessa che tornerò presto a trovarli esco dal locale diretta a casa mia.

L'aria della sera è abbastanza fredda, rabbrividisco e chiudo la zip della mia giacca di pelle non che serva a molto ma almeno eviterò di ammalarmi.

Sono felice di essere venuta stasera, vedere Jonas e Janette cosi felici di rivederci insieme come un tempo mi ha dato una nuova positività che decido di godermi almeno per il momento.

Sto per entrare in casa quando sento dei rumori dietro di me, mi giro senza vedere nessuno ma non me lo sono sognata erano come dei passi.

Probabilmente sarà un gatto mi dico non essere cosi paranoica, giro velocemente la chiave ed entro in casa mia chiudendomi la porta alle spalle decidendo di non darci peso.

.....

Elliot's Pov

Ho passato la giornata facendo qualche consegna delle mie fuori città grazie al cielo recentemente il mio amico Matthew si è trasferito qui vicino e ora operiamo tutt'e due nella zona adiacente a Toronto.

Certo sarebbe molto più semplice spacciare nei quartieri vicini ma non voglio che qualcuno mi scopra.
Mi sono traferito dal Tennessee per proteggere mia madre dalle voci che giravano e qui voglio andarci con i piedi di piombo, ovviamente è allo scuro di tutto e sapere che anche suo figlio potrebbe fare la stessa fine di suo marito non la aiuterebbe di certo, deve assolutamente migliorare.

Sono parcheggiato insieme al mio amico fuori da un locale che mi ha consigliato la vicina, ho ordinato degli hamburger da asporto così da poterli portare anche a mia madre invece della solita pasta scaldata che sono costretto a rifilarle quando le consegne mi trattengono a lungo.

Il parcheggio è ampio molto più di quanto lo deve essere il locale all'interno ma alla fine l'importante è che sia buono il cibo.

"Sei silenzioso stasera eh bello" dice Matthew poggiando i piedi sul cruscotto.

"Ho solo fame, e voglio tornare a casa domani ho la scuola" dico ed è la verità non so nemmeno se avevo dei compiti per domani.

"Dio la scuola, ormai non so più nemmeno cosa sia" dice il mio amico ridendo passandosi una mano suoi capelli chiari.

Matthew è esattamente l'opposto di me se io sono tenebra lui invece è luce pura ma solo fisicamente.
Ci siamo conosciuti 5 anni fa quando mio padre è morto e io ho dovuto prendere il suo posto e Mattew era già lì.

All'inizio ci odiavamo da morire sempre in rivalitá ma poi abbiamo capito che insieme lavoravamo molto meglio, ho perso il conto di tutte le volte che ci siamo salvati il culo a vicenda, è forse l'unico vero amico che ho.

Ha lasciato la scuola da molti anni ormai e dopo aver perso ogni rapporto con i suoi genitori vive da solo, quando gli ho detto che intendevo venire qui ha deciso di trasferirsi con noi e ha comprato un nuovo appartamento per continuare il lavoro insieme.

"Dovresti provare a iscirverti nuovamente potresti scoprire di essere un genio ed entrare ad Harvard questa estate" gli dico ridendo mentre lui mi mostra il dito medio.

Sto per scendere quando la porta del locale si apre e una ragazza si fa strada atrraverso la luce del parcheggio, è lei non ho bisogno di osservarla troppo per capirlo la ragazza del bosco, quella che tormenta tutti i  miei fottuti pensieri.

Mad.

Porta i capelli lunghi legati in una coda alta e indossa semplicemente un paio di jeans scuri e un giacchino di pelle che si aggancia per proteggersi dal freddo. Stranamente è sola non ha alle calcagna quel cagnolino che pende dalla sue labbra, o forse quello sono io visto che da quando le ho avute a pochi centimetri dalle mie non me le sono più tolte dalla testa....

"Oh cazzo e quella chi è?" Dice Mattew mangiandola con lo sguardo "se tutte le ragazze della tua scuola sono così amico penso che mi riscriveró anche io, guarda che culo".

Lo incenerisco con lo sguardo, isomma voglio bene al mio amico ma in questo momento ho un istinto irrefrenabile di prendelo a pugni per fargli rimangiare quello che ha detto, non che non abbia ragione ma sentirlo dire da qualcuno mi da stranamente fastidio.

"Lascia stare non è roba per te" dico semplicemente uscendo dalla macchina per ritirare il mio ordine.








***Heyy, allora prima di tutto voglio ringraziare chi ha votato i capitoli della storia, e ovviamente grazie a tutti che state leggendo,  sono molto contenta ed è veramente importante per me❤🙏.
Vi chiedo comunque se vi sta piacendo la storia di continuare a votarla in modo che io capisca un po' meglio che ne pensate, e inolte di lasciare qualche commento nel caso vorreste che inserissi un cast. fatemi sapere fanciulle❤💃
Mi raccomando le 🌟🌟

-Lostshadow.

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