Canzone: Perfect di Ed Sheeran
Scelta da: Maria_love_Bts

Pov JK

Ci eravamo conosciuti in tenera età, tra risate e lacrime, con cadute e sbucciature che curavamo con un bacino magico.
Giocavamo a nascondino nel parco finché il sole non tramontava.
All'improvviso però tutto ciò finì.
I miei genitori quel maledetto giorno caricarono tutto in quel furgoncino, con le lacrime ti salutai dal finestrino.
E poi la tua figura si fece sempre più piccola, fino a sparire mio piccolo angelo perfetto.

Dieci anni sono passati da allora, anni passati ad ascoltare la mostra canzone preferita, ti immaginavo, ti sognavo, avrei voluto averti tra le mie braccia, ma tra noi c'era troppa distanza.
Potevo raggiungerti nei miei sogni, potevo rivedere i tuoi capelli biondi, le guance paffute e quel meraviglioso sorriso.

Ed ora mi sembra di sognare ad occhi aperti, ora che ti ho davanti, che mi sorridi formando quelle due meravigliose mezze lune che spuntano quando chiudi gli occhi.
Sei meraviglioso, lo sei sempre stato, illuminato dalla luce della luna, sei il mio angelo.
Ora il mio cuore sta esplodendo di gioia mentre balliamo a piedi nudi sulla sabbia, ascoltando la nostra canzone.

Pov Narratore

Jungkook e Jimin erano cresciuti insieme, vicini di casa, passavano il loro tempo a ridere e a giocare. Sempre uniti, inseparabili, fu così fino a quel dannato giorno.
A causa del lavoro del papà di Jungkook erano stati costretti a trasferirsi.
Quel giorno fu il peggiore per i due ragazzi, si erano salutati piangendo, singhiozzando.
Avevano dovuto separarli con la forza perché non ne volevano sapere di dividersi.

Non avevano mai smesso di pensarsi, purtroppo erano troppo piccoli quando ci fu quella divisone.
Si scrivevano lettere ma purtroppo molto spesso venivano smarrite e così pian piano il loro legame si affievoliva.

Ma il loro cuore sapeva che si sarebbero riuniti, avrebbero dovuto solo attendere l'inesorabile scorrere del tempo.

I loro occhi si ritrovarono in una caffetteria del centro, nonostante tutto non avevano mai smesso di cercarsi.

Jimin aveva scoperto che Jungkook lavorava lì, tra mille ricerche finalmente aveva trovato una traccia del suo migliore amico, che amico non era più.

Appena riconobbe il suo angelo Jungkook uscì da dietro il bancone del locale e si avvicinò, lo guardò per un attimo e lo strinse tra le braccia.
Era diventato ancora più bello.

Da quel giorno passarono diverso tempo insieme, scoprì che Jimin si era trasferito e avrebbe cercato lavoro per potersi mantenere.
Al momento lo stavano aiutando i suoi genitori perché doveva terminare gli studi, e proprio per quello che dovette trasferirsi.

L'amicizia si era risaldata, con il tempo avevano conosciuto anche altre persone, altri amici, ma la loro amicizia rimaneva speciale, differente da tutte.
Ma quando si guardavano sentivano qualcosa smuoversi, quando si abbracciavano provano brividi lungo tutto il corpo.

Non si erano mai innamorati in tutti quegli anni di lontananza, avevano avuto storie superficiali, di poco conto.
Non conoscevano cosa volesse dire amare, eppure da qualche giorno iniziavano ad avere dubbi, loro erano solo migliori amici?.

Scoprirono di amarsi quella notte in spiaggia, mentre ballavano la loro canzone, mentre ridevano senza smettere di guardarsi negli occhi.

La musica veniva riprodotta dalle casse portatili che erano collegate al telefono di Jungkook.
Aveva portato il suo angelo sulla spiaggia, aveva voglia di godersi la sua compagnia guardando il mare calmo.

Si erano schizzati con l'acqua, rincorsi fino a quando caddero.
Jimin finì sopra a JK, il cuore gli batteva all'impazzata per quel contatto, per la vicinanza dei loro visi.

Sentì un calore espandersi ovunque, e come se fosse spinto da una forza invisibile lo baciò sulle labbra.
Si aspettava di essere respinto, spinto via, che gli dicesse le peggior cose.
Invece sentì le sue mani afferrare i suoi fianchi e stringerlo.
Il bacio non venne interrotto ma approfondito, facendo giocare le loro lingue.

Quella notte capirono che la loro amicizia si era trasformata in amore.