Vmin "Ossessione"

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Canzone: House of cards dei BTS
Scelta da: me

Pov Jimin

Vivo nel mio castello di carta, costruito su menzogne, illusioni e false speranze, sono il principe fasullo che si aggira nelle stanze lussuose, circondandomi di persone ammaliate dalla mia bellezza, ignare della mia reale persona.
Ho costruito la mia immagine perfetta su così tante bugie da non saper neppure io quale sia la verità, non so più chi sono, non mi riconosco nemmeno più allo specchio, ma mi ero abituato.

Andava tutto così bene, il mio castello stava reggendo bene, ha iniziato ad ondeggiare quando sei entrato nella mia testa, rendendomi instabile.
Le mie false certezze si sgretolavano lentamente ogni volta che ti guardavo.

Hai preso pianta stabile nella mia mente, mi hai destabilizzando dal primo giorno, odio sentirmi vulnerabile, ma tu hai questo potere su di me.

Sei diventato la mia ossessione, immagino di affondare le dita sui tuoi capelli mossi, neri come la pece.
Immagino la tua voce roca sussurrarmi le peggiori sconcerie.
Immagino il tuo sguardo posato solo ed esclusivamente su di me, le tue mani che delineano il mio corpo, che afferrano i miei fianchi con prepotenza.

Da te mi lascerei fare ciò che non ho permesso a nessuno di fare, mi farei sottomettere, ti lascerei il comando per avere le tue labbra sulle mie, su ogni centimetro del mio corpo.

Sei con me di giorno mentre divoro la tua figura a qualche banco di distanza, sei con me nei sogni così impuri, così caldi.

Fammi tuo, possiedi la mia anima e il mio corpo, fai crollare il mio castello di carta, marchiami, usa il mio corpo per soddisfare il tuo bisogno.

Oggi mi hai guardato, avevi una strana luce negli occhi, stavi scavando a fondo dentro di me con i tuoi occhi profondi.
Avevo bisogno di aria, il tuo sguardo mi stava bruciando la pelle, sono andato in bagno per rinfrescarmi.

Mi sono trovato con le spalle al muro, le tue labbra che assaporavano il mio collo senza ritegno, le tue mani che stringevano i miei fianchi.
Le hai fatto scorrere più giù stringendo le mie natiche, ero completamente in tuo potere, succube del tuo corpo schiacciato sul mio.
Il fiato caldo, le tue labbra così perfette che marchiavano senza pudore.

Distruggimi, ormai ti appartengo da quando ho posato i miei occhi su di te.

"Non si torna più indietro Park". Mi dissi guardandomi negli occhi, successivamente unisti le nostre labbra, ti diedi l'accesso e iniziò una danza oscena tra le nostre lingue.

"Portami all'infermo Kim". Ti dissi prima di riallacciare le nostre labbra.

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