ErEri- Be Mine 🔞

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AlinaValletta0
31-08-2024

E' finalmente arrivato il giorno del tuo compleanno, mia "piccola" sister. Oggi compi ben... aspetta quanti? Cinquant'anni?! Come ti senti ad aver raggiunto un traguardo così importante?

Ah no, mi dicono dalla regia che ho sbagliato. Te ne ho aggiunti giusto un pochino di più... Ahahahah. Scherzavo suvvia, non guardarmi male! Ti vedo dallo schermo del telefono che lo stai facendo, cosa credi?

Tantissimi auguri dolcissimi.

Prima di partire a leggere la storiella, ci sono tante cose per cui in questa storia, è per me doveroso ringraziare.

1- Mi hai "chiesto" di farti una OS su una coppia che entrambe amiamo molto e di cui parliamo spesso. Ma non l'avevo mai fatta prima e mi hai dato modo di sperimentare, cosa che oramai tu lo sai, adoro particolarmente fare. La mia solita ansia mi sta accompagnando, ma ho comunque un enorme sorriso contento sul volto.

2- Ringrazio Apple_Fede che mi ha dato alcuni preziosissimi consigli. Le ho forse rotto un pochino le scatoline... Ma le si vuole bene anche perchè non ti dice mai di no, pure quando vorrebbe.♥

3- Ringrazio Nemesis_Black  che mi ha fatta da "Beta Reader" d'eccezione su tutta la parte Dom/Sub. Sapevo che ti avrebbe fatto impazzire un risvolto piccantino di questo genere, ma ne ero completamente a secco. Invece lei... mamma mia. E' bravissima, come in tutte le cose che fa.

4-Ringrazio anche Eevee87Bk che ha avuto la pazienza di leggere tutto in anteprima, dandomi suggerimenti e impressioni.

E per ultimo, ma non ultimo, ringrazio TE.
Che ascolti per ore i miei noiosi monologhi, le mie lagne, i miei continui cambi d'umore. Grazie per le chiacchiere, per tenermi compagnia e per farmi sentire parte della tua famiglia. Io non so se sarà qualcosa da definire "per sempre". Non sono mai stata brava a relazionarmi con gli altri. Ma tu non mi molli mai, mi cerchi e mi sproni facendomi sentire importante. E io ogni giorno penso:
Cazzo! Scrivere pxxno su questa piattaforma mi ha veramente portato una gran fortuna!

Scherzo ancora... ma seriamente sono molto felice di averti "acquisita". Che sia per un mese, un anno o tutta la nostra vita. Quello che mi stai dando adesso, è qualcosa di meraviglioso.

Ok, sono sentimentale, ma oramai chi mi conosce sa che sono così...
Ma ora! Bando alle ciance.
La storia è chiaramente Smut. Sesso consenziente tra ragazzi maggiorenni.
Il Fandom è : Attack on Titan.
La Ship è : Levi x Eren.

Attenzione: mi sono presa la libertà di apportare qualche modifica al classico linguaggio tra Dom e Sub.
Infine: visto che stavo sperimentando, e chi mi conosce sa che scrivo al presente, qui ho modificato pure quello.

Sotto la Fan Art di riferimento della storia scelta dalla festeggiata!








Le gambe corsero veloci sull'erba rigogliosa. Gli stivali calpestarono la terra fresca, resa umida dalla pioggia appena finita. Una folata di aria gelida sferzò le guance chiare di Levi.
Con un veloce scatto, il ragazzo attaccò il movimento tridimensionale prima di darsi uno slancio con le gambe e librarsi in aria. Lo sguardo corse preoccupato attorno, a cercare un movimento insidioso in mezzo alla boscaglia.

-Capitano!- Urlò qualcuno vicino a lui.
-Capitano, i giganti...-

-Merda... Abbassate la voce, stupidi idioti che non siete altro! E cercate di tenere ben in mente il piano!- Il ringhio scontroso di Levi zittì velocemente le altre persone presenti, che si nascosero, come da copione, preparandosi all'attacco.

Una fronda lussureggiante abbastanza grande, fermò l'avanzare del ragazzo che si appiattì con le spalle all'enorme corteccia. Lo sguardò vagò a cercare disperatamente gli altri compagni del Corpo di Ricerca.
Il cuore randellava fortissimo nel petto, la saliva azzerata dalla paura cocente lo stava letteralmente annientando. Levì alzò il mento, guardando le nuvole grigie e sospirando piano nel percepire le minuscole goccioline di sudore che percorrevano lentamente la colonna vertebrale.

Un brivido di aspettativa lo accolse di sorpresa, portandolo a sentire il gusto amaro della bile piantato su, fino in gola.
Cazzo. Pensò all'improvviso più consapevole di prima. Questo programma è veramente buono.

-Capitano?-

Levi girò immediatamente gli occhi grigi verso uno degli ultimi acquisti del plotone.
-Novellino.- Pronunciò sprezzante, facendogli scivolare lascivo lo sguardo addosso.

Odiava giocare con personaggi nuovi, con pedine che non aveva avuto modo di plasmare, controllare e comandare a dovere.
Erano mesi che cercava di terminare quel fastidioso step appena fuori dal Wall Rose, e le persone accanto a lui continuavano a morire come mosche.
Lui era a tutti gli effetti un sopravvissuto, e anche se gli erano rimaste soltanto due vite alla fine del gioco, la sua pellaccia valeva oro.

-Capitano...- Ripetè il ragazzo castano osservandolo con i suoi enormi occhi verdi.
-Penso che dovremmo avanzare e cercare di farci seguire dai giganti, almeno fino alla parte apposta.-

Un ghigno arrogante si formò sul bel viso dell'altro.
La mano che sbucava appena dalla manica marroncina si appoggiò su un fianco, e la movenza del ragazzo si fece arrogante.

Il pensiero volò al fatto che Eren fosse molto più giovane di lui, ma li', dov'erano ora, anche se non lo fosse stato di età lo sarebbe stato obbligatoriamente per capacità.
Osservò attentamente ancora quelle ipnotiche iridi smeraldo, soffermandosi al pensiero di come fossero così tanto simili a quelle reali.
Come diavolo aveva fatto a crearsi un personaggio talmente identico al vero se stesso?
Nella vita di tutti i giorni, Eren era veramente un gran bel cucciolo.

-Novellino...- grugnì nuovamente seccato.-... non penso che dovresti dispensare consigli proprio a me. Da quanto tempo sei qui dentro?-

Un piccolo singulto di costernazione, un lieve rossore di disagio, e la mano del minore corse meccanicamente a spostare i capelli castani dalla fronte.
-Ma... non centra nulla. Io ti ho sempre guardato giocare, ti conosco da anni e io...-

-Rispondimi, cazzo!-
La voce esplose carica e dura. Talmente la potenza sferzò l'aria, che Levi se ne dispiacque... o per lo meno appena appena un pochino. Lo vide balbettare, insicuro. Prendere aria, annaspare alla ricerca di qualcosa da dire.

-Io... io...- Il corpo si nascose imbarazzato dietro al tronco, sfuggendo allo sguardo spietato del capitano.

-Oh, maledizione! Adesso cosa diavolo stai facendo? Novellino vieni qui immediatamente! PRESENT!-

Il comando venne fuori senza realmente volerlo, secco e deciso.
Levi sospirò nervoso, ammonendosi per questa totale mancanza di controllo. Incrociò le braccia al petto, attendendo che Eren sbucasse dal buco in cui si era rintanato. Dopotutto, che lui fosse un Dom era sconosciuto alla sua cerchia di amici, ma che il minore se ne accorgesse per una parola di troppo, era praticamente impossibile.

Ma qualcosa non stava andando come avrebbe dovuto. Se ne accorse velocemente, anche se forse fin troppo tardi.
Il corpo del ragazzo stava tremando in un moto convulso: il petto si alzava e si abbassava come in preda a delle convulsioni febbrili, la pelle si arrossava e si spaccava in lunghi scorci. Era terribile: si disfaceva cadendo a terra, a brandelli.

Una piccola distorsione del gioco: i pixel tremolavano furiosi, l'aria era satura di fuoco e gli occhi verdi colpevoli colpirono all'improvviso, il viso atterrito dell'altro.
Levi sbatté le ciglia allibito senza capire, e come un velo, una tinta rossa sangue lo avvolse fulminea mostrandogli una scritta nera a caratteri cubitali, formati soltanto per lui.

GAME OVER.

Porca puttana! Il visore venne afferrato con foga e tolto svelto dagli occhi.
Una vita se ne era appena andata: così... fin troppo lesta. Erano mesi che era fermo in quel limbo fastidioso. Erano già settimane che studiava insieme ai suoi compagni di gioco, le nuove strategie da tentare. Non era stato facile trovarsi on line, accordarsi con gli orari delle ore legali diverse e i mille impegni di lavoro o di studi.
E ora quel gran rompipalle del suo coinquilino, aveva mandato tutto a puttane trasformandosi inaspettatamente in un gigante. Durante il gioco.
E levandogli persino una vita. Perché cazzo! Questo era proprio quello che era appena successo. Lo aveva ammazzato lui.

Levi afferrò con cattiveria le altre diavolerie tecnologiche attaccate al suo corpo, strappandosele via e sbattendole sul divano in un gesto stizzito.
-Errreeeeeeeeeeeeeen!- Urlò con tutto il fiato che possedeva in gola, spostando la testa all'indietro per dare al timbro maggiore enfasi.
-Porta il tuo culo abbronzato subito qui!-

Il tono di voce uscì talmente rabbioso, che il ragazzo dall'altra stanza, si portò terrorizzato una mano verso gli occhi, nascondendoli alla luce della stanza.
L'altra toccò destabilizzata la pelle nuda del busto. Il comando del Dom lo aveva fatto spogliare dell'indumento sopra, all'istante.

Ma nonostante avrebbe soltanto voluto scomparire, l'unica cosa possibile da fare in quel preciso istante, era quella di alzarsi e andare da Levi.
Lo aspettava sicuramente una bella ramanzina: quando l'altro si arrabbiava con lui, volavano imprecazioni e talvolta, anche oggetti. Recentemente gli era atterrato addosso persino un telecomando.

Bussò timidamente alla porta, portandosi una mano sudata in mezzo alla lunga capigliatura castana e facendo, inconsapevolmente, quel gesto meccanico che aveva imitato nel gioco nemmeno mezz'ora prima.
-Io... ehm... sono qui. Po... posso?-

-Non fare il coglione con domande idiote ed entra!-

Il letto ancora sfatto, le gambe incrociate sotto il sedere, e le dita aperte che tamburellavano sul ginocchio in un moto nervoso.
Eren accostò la porta, chiudendosela subito dopo dietro le spalle. Volle evitare per l'ennesima volta, di dare spettacolo e far sentire lo loro grida agli altri compagni. Non erano rari i casi in cui i due discutevano: da quando si erano conosciuti, alcuni anni indietro, lo facevano spesso.

Ma Levi restava per lui, nonostante questo, il suo porto sicuro: più grande, più serio, più attento e... Dio santo... veramente bello da mozzare il fiato. La sua prima e unica cotta.
Erano anni che fantasticava su quel corpo.

-Si può sapere che cazzo ti è preso? Non solo ti ho fatto entrare nel mio gruppo, dove sono presenti giocatori di livello nazionale... non solo ti ho preventivamente spiegato alcuni trucchetti per ingannare i giganti... e non solo ti ho lasciato prendere la Skill per trasformarti in uno di loro...
No, tu devi comunque combinare un enorme, fottutissimo casino!-

-Ehm, ma veramente io... -

Le labbra schioccarono rudemente, andando a chiudersi una sull'altra. Era inutile provare a ribattere, Levi si era già lanciato verso di lui a passo di marcia. Con una mano lo agguantò dalla spalla nuda, sparandolo con la schiena addosso alla parete dietro.
Con l'altra si aggrappò ai suoi capelli castani, tirandoli verso il basso.

La scena sarebbe anche potuta sembrare comica, vista da fuori. Eren era di età minore, ma lo superava di altezza di almeno due teste. Era anche leggermente più muscoloso, ma la grinta, la caparbietà... il carisma di Levi, erano inimitabili. Questa ultima caratteristica lo aveva sempre reso, agli occhi di tutti, un leader naturale.
Il dito puntò nervoso verso il suo costato, puntellandolo alcune volte.
-Tu non sai cosa diavolo stai rischiando, pivello. Sono incazzato.. sono veramente... ahhhh... incazzato da morire!-

Eren analizzò veloce la situazione: il palmo caldo sulla sua pelle nuda lo faceva rabbrividire e un leggero frizzare si propagava impudico in mezzo alle sue gambe. Alzò gli occhi verso il soffitto, combattuto.
Più Levi urlava e si innervosiva, e più a lui piaceva. Era forse malato?
-La colpa... la colpa è solamente tua...- Sussurrò a bassa voce.

Un sospiro, una piccola frase intrisa di coraggio appena buttata lì. Che causò una combustione.
Come gettare della benzina sul fuoco.

Gli occhi di Levi quasi gli uscirono dalle orbite nel sentire quell'affermazione assolutamente, a suo avviso, fuori luogo. Le mani corsero al mento dell'altro, strattonandolo ancora più in basso.
Il collo del minore quasi scricchiolò a quello sforzo.
-Cosa cazzo stai dicendo? Io ti ho dato dei semplici ordini. Se tu sei un completo idiota non è sicuramente colpa mia!-

-Ma... mi hai detto "Present"... e lo hai fatto con la voce da dominatore... e io... come faccio a fartelo capire? Anche se eravamo nel gioco, e il comando è per fortuna arrivato ovattato, ho fatto esattamente cosa tu mi hai chiesto di fare! Guardami... mi hai fatto anche togliere la maglietta!-

Le ciglia di Levi si mossero impazzite e registrarono velocemente il busto scoperto dell'altro. Gli occhi grigi si allargarono pieni di meraviglia, e la mente iniziò a macinare impazzita.
-Sei un Sub...? Tu? Oh, sant'Iddio!-

Levi fece un piccolo passettino indietro, all'improvviso spaventato. Aveva già tentato qualche giochetto con altri sottomessi, ma non erano mai andati molto bene. Mancava la fiducia, la complicità e probabilmente anche l'intesa sessuale. Sapere ora che Eren lo fosse e che avesse reagito a un suo comando, oltretutto indiretto, gli mandò completamente in palla il cervello.

-Stai tranquillo, non mi è dispiaciuto... anzi. Vuoi.. ehm.. ti andrebbe di provare?-
Le guance di Eren diventarono color pomodoro maturo. La domanda che gli uscì dalla labbra era arrivata inaspettata, quasi persino a lui. Ma dopotutto era quello che desiderava da anni. L'occasione non sarebbe potuto essere più propizia di così.

-E se poi funzionasse sul serio? Ehy pivello, vedi che non ho nessuna intenzione di fermarmi dallo scoparti a metà.-

Il tono sprezzante sembrò quasi una minaccia, ma il minore lo percepì per quello che era: paura.
Eren spiazzò il ragazzo più grande arricciando il naso divertito e producendo sul viso un enorme sorriso malizioso.
-Beh, a me non dispiacerebbe... farlo.-

Un passo indietro, uno ancora, e poi un altro. Levi pensò a quello che sarebbe realmente potuto accadere.
Gli sarebbe piaciuto tentare? Gli sarebbe piaciuto vederlo inginocchiato davanti a lui, in sua balia? Dargli degli ordini, vederlo inarcarsi dal piacere e sentirlo urlare per "merito" soltanto suo?
Cazzo, si.

-Tentiamo. Con calma e con qualcosina di leggero, però. Giusto per vedere se siamo compatibili. E se qualcosa dovesse essere troppo per te, dimmi una sola parola e mi fermerò all'istante.-

-Va bene ma... non penso riuscirò a parlare. Solo aver sentito il comando a distanza, mi ha lanciato letteralmente in un mondo a parte.-
Una risata imbarazzata vibrò nel petto di Eren.

Gli occhi grigi di Levi si assottigliarono, confusi. Vagarono sul viso dell'altro, cercandone il significato nascosto di quelle parole. Forse quello che stava succedendo era già scritto negli sguardi sfuggenti che ogni tanto si lasciavano entrambi.
-Allora me ne accorgerò io, va bene?-

Un leggero annuire delle testa, fece alleggerire il cuore del maggiore.
-Mi fido di te.- Disse Eren.

Le gambe si girarono veloci, e Levi andò verso un mobile di quercia scura. Lo fece fin troppo velocemente, un pò per nascondere le guance diventate rosse nell'udire l'ultima affermazione e un pò perchè fremeva per iniziare il gioco. Aprì il primo cassetto tirando fuori una scatola lunga e sottile. Prese con rabbia i lembi della maglietta, togliendosela sicuro, prima di aprire anche quella ed estrarre un lungo frustino.

Un forte gemito uscì dalle labbra di Eren, che si ritrovò a frizionarsi le gambe tra di loro, già eccitato, senza aver ancora combinato nulla.

-Smettila di guardarmi in quel modo il culo.- Mormorò Levi seccato, girandosi.

Lo sguardo dell'altro era troppo intenso, troppo forte. Quelle iridi grigie lo avrebbero mandato certamente all'inferno al più presto, ne era convinto. Si ritrovò a sospirare, senza riuscire a nascondere quello che sentiva.
-E come dovrei fare? Sei troppo bello, sei così dannatamente eccitante. Voglio toccarti... posso?-

La mano si alzò in un gesto risoluto, parandosi davanti al proprio corpo. L'espressione dura del maggiore fece fremere maggiormente il minore che, senza aver ricevuto nessun comando, si fermò immobile, già in sua totale balia.
- Con me devi imparare ad avere pazienza e a rimanere al tuo posto. STAY.-

Le membra diventarono roccia: ogni movimento si bloccò all'istante, le braccia caddero lungo i fianchi e la bocca si aprì in una espressione confusa.

-Bravo il mio pivello... Però, per i miei gusti sei un pò troppo vestito.
PRESENT.-

Le ciglia sfarfallano tra loro alcune volte, e le mani di Eren si alzarono mosse di vita propria. I pantaloni caddero in un attimo per terra, arrotolati e lanciati in un angolo.

Un brivido carico di smania percorse il petto di Levi: Eren quasi nudo, era un meraviglioso capolavoro. Muscoli lunghi e affusolati, ben delineati, pelle bronzea, capelli castani incolti e fantastici occhi verdi.
Per non parlare di quelle misere mutande chiare, che a malapena riuscivano a trattenere l'erezione palpitante.
Un ghigno soddisfatto si formò sul viso del maggiore.
-Eren, come stai? Sta andando tutto bene?-

-Mmm, assolutamente molto più che bene. Ma avrei un pò di fretta...- Il dito andò a indicare la cappella dura.

-Ottimo, allora direi che potremmo alzare un pochino di più l'asticella. Potresti gattonare fin qui e succhiarmelo.
KNEEL
LICK.-

Il lamento smanioso che uscì dalle labbra, arrivò prima del movimento vero e pronto. Addirittura due comandi insieme e da compiere uno dietro all'altro! Eren cadde in ginocchio, un rivolo di saliva che scese a bagnagli il mento. Sfregò le gambe veloci per terra, avvicinandosi all'altro in pochi miseri passi. La guancia accarezzò piano la gamba, in un fruscio languido di sottomissione totale.
-Puoi toglierti i pantaloni?-

-Fallo tu, no?- La risposta secca, adirata. Come lo schiocco di frusta leggera che percosse la natica esposta del minore. Eren spalancò la bocca, stupito ed eccitato.

Le mani corsero svelte a togliere freneticamente la parte sotto degli indumenti del maggiore. Si fermò solo alcuni istanti rapito, a osservare il membro dritto dell'altro.
Lo aveva immaginato talmente tante volte che vederlo davanti a lui, così pulsante e pronto, lo fece ammattire.

Estrasse la lingua, per passarla sulla punta già carica di umori. La fece scivolare ingorda, in una lenta discesa e risalita. La bocca inglobò il membro, e la saliva scivolò sulle dita.
Eren provò a darsi un tono, un contegno, ma gli piaceva da morire succhiarglielo.
Il rumore del leggero gorgoglio dato dalle guance, si espanse nell'aria portandolo a irrigidirsi. Aveva una maledetta paura di non piacergli abbastanza.

Ma i gemiti gutturali dell'altro portarono il minore ad alzare la testa e a guardarlo estasiato.
I capelli lisci smossi dai loro ondeggi, le labbra schiuse, la pelle sudata e gli occhi grigi liquidi dal piacere.
Con una veloce mossa di polso, Levi frustò nuovamente la natica del ragazzo aggrappandosi ai suoi capelli.
Li tirò indietro, appoggiando sfrontato un piede nudo sulla sua erezione ancora ingabbiata nelle mutande.
-Ti sei distratto. Non farlo mai più quando sei con me. Ora stenditi sul letto e mostrati del tutto. PRESENT.-

La striscia leggermente rossa sul sedere, il modo languido di camminare di Eren per raggiungere il materasso...Levi dovette mordersi il labbro inferiore con ferocia, per evitarsi di venire soltanto guardandolo.

Quando il minore atterrò sul materasso lanciando con una rapida mossa le mutande lontano, un singulto soffocò la gola di Levi. Eren aprì maggiormente le gambe, esponendosi impudico allo sguardo del maggiore.
Le iridi volarono a fissare ammaliato, il cerchietto di muscoli piccolo e appena più scuro della pelle bronzea.

-TOUCHED.-

Eren portò una falange verso la sua bocca, per inumidirla un pochino.
La leccò sensualmente, sempre tenendo gli occhi rivolti verso il volto del Dom, prima di portarla nel suo anfratto e spingercela dentro. Un piccolo suono come di un risucchio, una leggera spintarella e il dito sparì al suo interno. Si mosse alcune volte, allargando le pareti, facendolo aderire per bene alla pelle calda. Da una diventarono due, per poi prendere a sforbiciare insieme.

Levi sospirò piano, il petto smosso da pesanti sospiri carichi di eccitazione. La punta del membro già sgocciolante e fastidiosamente dura.
-STOP.-

Le dita si bloccarono ancora al suo interno. Il maggiore si avvicinò, tremando di frenesia. Con una mossa veloce gli divaricò al massimo le gambe, portandosele in alto con le mani, prima di scendere e liberare il cerchietto. Si abbassò ulteriormente, deciso ad andare a leccargli l'apertura bagnata.
Il forte odore di uomo lo fece vibrare dentro le ossa. Premette con la lingua, facendola uscire ed entrare varie volte.

-Levi... ti prego. Io... non resisto più.-

Il maggiore sentì le viscere contorcersi a quelle parole. Lasciò cadere le gambe sul materasso, prima di allargarle nuovamente e sistemarcisi in mezzo.
Senza nessun ammonimento, senza nessuna carezza, si allineò al suo ingresso, entrandoci con una mossa sgraziata e decisa.
La testa di Eren saettò all'indietro, gli occhi spalancati per quell'intrusione selvaggia e crudele.
Ma talmente tanto voluta, e goduta, che alla prima vera stoccata, dovette infilzare le unghie nella schiena dell'altro per evitare di urlare e far preoccupare tutti i ragazzi rimasti all'interno della casa.

Uno schiocco, ed un altro. Levi con gli occhi chiusi, iniziò a oscillare e a spingere... Fortissimo. Le gambe, il sedere, la schiena: tutti i muscoli saettarono, rigidi e sudati, tirati al massimo dal piacere.

Il Sub sbuffò fuori un lungo sospiro rassegnato: era già arrivato al limite. Il fuoco stava divampando come un incendio devastante, incenerendolo da dentro alle vene. L'apice venne raggiunto insieme al maggiore, accompagnato a uno sconclusionato bacio finale, disperato e bagnato.

Ma poi Eren rimase così, immobile sul cuscino.
Le guance rosse, gli occhi lucidi e le pupille completamente dilatate.
Levi osservò attentamente il ragazzo sotto, riconoscendo alla prima occhiata la sua condizione.  Era totalmente immerso nel Sub-Space.
Si stese di fianco a lui, tirandogli la testa verso il suo pettorale e accarezzandolo sul corpo sudato con dolci movimenti circolari.

Le dita si incastrarono in quella massa di capelli castani, districandoli teneramente.
-Sei stato veramente bravo. Un pivello fantastico. Mi hai fatto godere moltissimo.-

La gola di Eren gorgogliò di profonda soddisfazione. Ma ancora il corpo non si mosse di un millimetro.

-Ehy... sei vivo?-

Un mormorio, un leggero spostamento, un assenso lieve. La mano di Eren andò a cercare il busto dell'altro, cingendolo piano.

-Ti è piaciuto?- Domandò Levi.

-Mmmm...- Mormorò roco il minore.- Possiamo rifarlo?-
Il tono incerto, spossato e ancora perso nella sua personale dimensione, fece scoppiare a ridere il Dom, che lo baciò veloce sulla fronte.

Non poteva crederci: aveva finalmente trovato il suo Sub. Anni a conoscersi per via dell'università, a vivere insieme come coinquilini e non si erano mai accorti delle loro affinità.
Un ghigno insolente si fece strada sul viso del maggiore: con una mano andò a prendergli il mento portandoselo in alto, verso il suo.
Gli occhi verdi furono subito catturati da quelli furbi dell'altro.

-Possiamo rifarlo quando vorrai... anche tutti i giorni. Ora che ti ho trovato non ti mollo più. Ma prima, per piacere, fammi un enorme favore: smettila di voler giocare a "Attack on Titan" con me!-

*********

Piccolo momento verità:
Sono pronta ai commentini finali. Vi è piaciuta?

Vi anticipo, che l'idea di portare, un domani, una storia su questa Ship c'è... Voi cosa ne pensate?

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