TodoBaku - Il bigliettino galeotto

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NovellaGrossi
Giadat16
Questa storia è per voi, da dividervi a metà.
Ma... ne arriveranno altre due, dedicate singolarmente ad ognuna di voi! ❤️
Spero che possa farvi spuntare un piccolo sorriso pieno di tenerezza!

Molto Soft, Umoristica.

————— 🫨🫨🫨

Bakugo assottiglia gli occhi mentre che si muove nervoso sulla seggiola del banco di scuola.
Sposta il peso prima a sinistra e poi a destra, picchiettandosi irritato la matita sul labbro.
Oggi la classe non ha proprio nessuna intenzione di rimanere nemmeno per un dannato secondo in silenzio.
Le lezioni sono continuamente intervallate da interruzioni dovute a spostamenti, brusii e schiamazzi.
Il rumore che creano i suoi compagni sovrasta qualsiasi altro suono.

Bakugo sbuffa irritato.

Abbassa la testa a disagio sul libro di matematica cercando, da solo, di comprendere la lezione in corso. Appoggia le mani sopra alle orecchie, per escludere alcun suono ed isolare la mente, quando all'improvviso sente scontrarsi sulla sua fronte qualcosa di estremamente leggero.
Alza la testa di scatto trovandosi appoggiato sul banco, un pezzettino di carta arrotolato.
Lo prende tra le mani osservandolo stupito.
Alza le iridi sospette prima di girarsi verso la chioma infuocata di fianco a lui.

-Chi cazzo mi ha lanciato questo biglietto?- Gli chiede adirato

Kirishima lo guarda sorridendo e indicando con la testa verso Todoroki.
Bakugo osserva perplesso la schiena del ragazzo dai capelli bicolori che è posizionato qualche banco più avanti del loro.
Come se fosse stato richiamato dall'insistenza del suo sguardo, quest'ultimo si volta scrutando il biondo ed il biglietto ancora stretto tra le sue dita.
Si sposta il ciuffo di capelli dagli occhi facendogli un cenno impaziente e rigirandosi verso la lavagna.
Bakugo meravigliato scrolla le spalle prima di aprire il foglio.

Ci vediamo fuori dalla scuola alle 16 in punto. Ti devo parlare.

Bakugo deglutisce a vuoto mentre la testa gli si svuota all'istante.
Todoroki vuole parlare con lui? Da solo?

Al biondo sembra quasi una richiesta di appuntamento. Le guance gli diventano rosse.
Sbatte le ciglia chiare, d'improvviso rendendosi conto di sentirsi molto agitato.
Nella mente gli partono delle immagini di scenari catastrofici.
Che abbia capito che prova qualcosa per lui?
Eppure gli era sembrato di essere stato piuttosto attento nel non far trapelare nessuna emozione al riguardo.
Neppure il suo migliore amico, Kirishima, si è mai accorto di nulla.

Si inzia a mordere l'interno guancia, confuso.
Il biglietto ancora tra le sue mani inizia a sbruciacchiarsi lungo i bordi, visto che in preda all'agitazione ha attivato inconsapevole il suo Quirk.
Bakugo stringe il foglio e lo appallottola veloce buttandolo dentro lo zaino, per poi asciugarsi i palmi sudati sopra i pantaloni.
Si volta lesto verso la finestra tentando di regolarizzare il respiro.

È dal festival sportivo che questo strano sentimento gli si è intrufolato fin dentro al cuore.
Staziona li, impavido, e non lo lascia stare.
Lo raggiunge, fino ad avvolgerlo completamente, persino nei momenti meno opportuni e sopratutto quando vuole lui.
A volte anche quando dorme o quando mangia o quando si sveglia.
Addirittura quando si masturba.
Il respiro diventa pesante. Bakugo cerca di farlo entrare a bocca aperta così da recuperare in modo veloce la fame d'aria che lo sta opprimendo.
Osserva, svuotando la mente, un uccellino su un ramo.
Si perde ad osservarne il piumaggio, le sfumature presenti sul becco fino a calmarsi totalmente.

D'improvviso un secondo biglietto gli plana sul banco.
Bakugo digrigna i denti mentre lo raccoglie e lo apre svelto.

Ho detto parlare? Intendevo baciare...

Il biondo spalanca la bocca allibito.
Le guance gli diventano paonazze mentre rialza la testa sconvolto.
Kirishima di fianco a lui nota lo scatto dell'amico e lo scruta perplesso.
Con il pollice rivolto verso l'alto, gli domanda silenziosamente se è tutto ok.
Bakugo emette un mugugno forzato strappando in mille coriandoli il pezzo di carta e lanciandone i pezzettini per terra.

La lezione prosegue senza altri colpi di scena e quando la campanella segna la fine della lezione, Bakugo si muove veloce per bloccare Todoroki.
Lo agguanta per una spalla fermandolo brusco.
Il ragazzo si ferma guardandolo meravigliato.
Per un attimo il biondo, di fronte a quegli occhi così profondi, non riesce a trovare il coraggio di parlare.

-Alle 16 non riesco, ci vediamo alle 15/30 sempre fuori dalla scuola. Vedi di non tardare-
Dichiara secco senza dargli modo di replicare e andandosene veloce.

Todoroki rimane nello stesso punto per vari minuti domandandosi mentalmente cosa sia appena successo.
Bakugo non gli parla praticamente mai, e nonostante lui abbia più volte provato ad avvicinarlo, il biondo non gli ha mai lasciato margine per la buona riuscita di instaurare nessun tipo di rapporto con lui.
Neppure quello che tanto lui bramerebbe.
Anche se ripensandoci ...
Bakugo gli ha forse appena dato un appuntamento?

Todoroki si appoggia con la schiena alla parete, le guance imporporate e un tremendo battito cardiaco accelerato che lo porta a chiudere gli occhi per un secondo, spaventato.
Non riesce a riprendere possesso del normale funzionante del suo corpo che avvampa e rabbrividisce insieme.
Si porta una mano all'altezza del cuore stringendosi la camicia e iniziando ad incamminarsi barcollando fuori dall'aula.

Quando arriva preciso alle 15/30 nel luogo dell'appuntamento, Bakugo lo sta già attendendo con il solito cipiglio impaziente.
Guarda l'orario spazientito mordendosi il labbro in un modo talmente sfrontato, che Todoroki trova assolutamente adorabile.
Anche il bicolore è nervoso, ha dovuto tirare fuori tutto il suo coraggio nascosto per costringersi a venire.

-Quindi?- Domanda Bakugo irritato osservandolo appena.
- Non volevi fare una cosa? - Lo riprende altezzoso incrociando le braccia davanti al petto.

Todoroki alza un sopracciglio con espressione stranita.
Non ha nessuna idea di quello a cui sta alludendo il biondo.
Potrebbe dirglielo o potrebbe invece stare al gioco.
Opta per la seconda opzione, dopotutto si reputa talmente intelligente da farsi dire quello che vuole senza fargli intendere la sua totale estraneità ai fatti.

-Potresti farla tu, invece. O hai paura?- Risponde sicuro.
Bakugo sbuffa indignato.

- Bastardo a metà, pensi forse che mi vergogno? O che non ne abbia il coraggio?
O addirittura che ti rifiuti? -
Gli domanda con tono roco prima di agguantarlo dalla divisa e tirarselo contro.
Bakugo appoggia velocemente le labbra alle sue chiudendo teneramente gli occhi.
Todoroki non riesce a respirare per alcuni secondi, confuso, fino a che non stringe le spalle del biondo avvicinandolo contro di se.
Lo attira di più, infilando le mani in mezzo a quei fantastici capelli dorati.
Il bacio diventa bagnato.
Bakugo non capisce più nulla.

Todoroki ha preso velocemente l'iniziativa di far scontrare anche le loro lingue. È felicissimo di non essersi fatto prendere dal panico e aver così evitato di non presentarsi all'appuntamento.
Non si aspettava assolutamente che il biondo ricambiasse i suoi sentimenti e adesso che capisce la verità dei fatti, riesce a pensare solamente all'emozione incredibile che gli attanaglia il cervello.
Lo bacia ancora, dolcemente, prima di staccarsi e immergersi a fondo nel suo caldo abbraccio.

- Non puoi capire da quanto tempo avrei voluto farlo-
Si lascia sfuggire con un sospiro.

-E perché cazzo non lo hai fatto prima allora- Borbotta il biondo accarezzandogli dolcemente la testa.

- Sei stato solo uno stupido. Se non avessi deciso di scrivermi quel bigliettino saremmo ancora lì a guardarci da lontano- Ridacchia Bakugo scuotendo la testa incredulo.
Todoroki si scosta dall'abbraccio guardandolo in viso serio.

-Quale bigliettino scusa ?- Domanda confuso.
Bakugo lo sposta del tutto ossservandolo in viso per capire se lo stia seriamente prendendo in giro.

- Bastardo a metà, sei diventato improvvisamente scemo? Quello che mi hai lanciato oggi.-

-Ma io non ho fatto nulla. Quel bigliettino non era da parte mia. E non era per te. Era da parte di Midoriya per Uraraka. Pensavo te lo avesse detto Kirishima! -

Per un secondo il viso di Bakugo sbianca. È combattuto tra la voglia di picchiare il suo migliore amico dai capelli rossi e la voglia fottuta di fuggire.
Una folgorazione lo attraversa.

-Cazzo allora tu non volevi vedermi! -
Grida allontandosi da Todoroki.

-No... cioè si. Nel senso che no, non te lo avrei mai chiesto per vergogna ma si, perché sono contento che sia invece accaduto.-

Bakugo è mortificato.
Indurisce la mascella furioso. Si è fatto prendere in giro come fosse un allocco.

-Torno dentro . - Dichiara secco.
Todoroki rimane per qualche secondo disorientato prima di andare veloce al suo seguito.

- Perché? Non possiamo stare insieme adesso? - Domanda atterrito.

- No- Risponde acido il biondo.
- Mi sono solamente reso ridicolo. A te non interessa stare con me. Ti sei trovato immischiato in questa cosa e probabilmente non sapendo come uscirne, sei stato al gioco.
Senti.Non fa nulla.
Ci vediamo in giro.- Ribatte piccato praticamente scappando via.


La lezione del giorno seguente procede lentamente.
Bakugo ha la testa altrove. Continua a pensare a quel bacio e al magnifico sapore di Todoroki che ancora gli sembra di ritrovarsi in bocca.
Aveva creduto per tutta il tempo di quel contatto, di poter essere ricambiato e si era sentito veramente molto più che felice.
Invece alla fin fine, il bicolore non lo aveva rifiutato probabilmente solo per evitarsi uno dei suoi soliti scatti d'ira.

Dopotutto come potrebbe uno come Todoroki invaghirsi di una persona come lui?

Sospira affranto abbassando la testa sul libro.
Un qualcosa di leggero gli sbatte addosso appoggiandosi sul banco.
Bakugo aggrotta le sopracciglia intuendo molto bene e ancor prima di afferralo, di cosa si possa trattare. In realtà il cervello non vuole prenderlo e non vuole neppure sapere se questa volta e' seriamente destinato a lui.
Si decide ad alzare la testa solamente quando Kirishima gli tira una brusca gomitata sul fianco.

Lo guarda storto mentre l'amico con il sorriso gli fà nuovamente un cenno verso Todoroki.
Bakugo con un lamento, afferra il foglietto e se lo rigira tra le mani per alcuni secondi, fino a che non si decide ad aprirlo.
Le guance gli diventano di un colore rosato mentre che un leggero sorriso gli spunta sul volto.

Bakugo mi piaci moltissimo.
Vorresti uscire con me? Todoroki

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