Brutta, bruttissima scoperta

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La persona di fianco a me sta russando. Deglutisco.

Ho appena aperto gli occhi e la stanza davanti a me non è quella che ormai da tempo condivido con Mary. La persona di fianco a me non è Mary.

La persona di fianco a me effettivamente non è nemmeno una donna.

Deglutisco di nuovo.

Sono con il viso rivolto verso il muro e dò la schiena al ragazzo, credo che il mio eyeliner si sia del tutto sciolto. Vedo la mia camicia appallottolata in un angolo della stanza e una luce fioca di primo mattino. Credo che il sole non sia ancora spuntato del tutto.

E ora? Ora cosa faccio? Posso nascondermi sotto le coperte e restarci per sempre? Non sarebbe una brutta idea ma di fianco a me c'è questo tizio.

David, il tizio si chiama David. È un mio amico.

Lancio uno sguardo sotto le coperte. Beh forse non è esattamente un amico.

Non guarderò mai più Mary in faccia. Dio mio, sono uno stronzo. Affondo la faccia nel cuscino, la testa invasa dalle immagini dei ricordi di ieri sera. Questa cosa non piacerebbe a nessuno. Non a Mary, non ai miei genitori, non alla maggior parte dei miei amici.

In realtà ai miei genitori non piace quasi nulla di ciò che faccio quindi questa non è una novità.

David si muove e si volta di lato, premendomi il naso freddo contro la schiena e attorcigliandomi le braccia attorno al collo.

Ti prego non svegliarti, non sono nella situazione adatta per questo tipo di conversazione.

- Buongiorno...

- Io non sono gay!

Salto giù dal letto, liberandomi dell'ultimo torpore del sonno, gettandomi sui miei pantaloni e affrettandomi a rimetterli addosso.

- Sssh! Ci sono i miei in casa - sbotta lui, strofinandosi un occhio.

- Vivi con i tuoi?! - esclamo, guardandomi attorno pieno di panico.

Oddio, e se mi hanno sentito? E se mi conoscono? Io li conosco i genitori di David?

Beh loro mi conoscono di sicuro, il loro figlio lavora per me. Per non parlare del fatto che sono probabilmente la rockstar più povera d'Inghilterra.

E se uscendo li vedessi fare colazione? Cosa dovrei fare, salutare e andarmene? Chiedere un té? Fuggire con il viso coperto da una maschera?

- Comunque... Sicuro di non esserlo? Perché tutta questa situazione a me sembra abbastanza gay.

Lo guardo alzarsi e distolgo lo sguardo.

Non riuscirò mai a nasconderlo a Mary. E non sarebbe onesto. Perché devo buttarmi dentro questi casini?

Cazzo forse sono gay. E sono fidanzato da anni con una donna. Che adoro e con cui sarei felicissimo di passare il resto della vita.

Certo, è bella. La amo.

Però... Però non è vero che ho sempre sentito qualcosa mancare? Che in fondo in fondo a farmi piacere fisicamente una ragazza mi sono sempre dovuto forzare?

E poi c'era anche stata quella vecchia storia, in collegio... quella che i miei non hanno più voluto tirare fuori e che io volevo solo dimenticare.

Cribbio che casino.

Mi metto a girare per la stanza come un insetto impazzito, mentre David esce tranquillo dalla stanza dopo aver messo degli altri vestiti.

E ora? Passo il mio tempo a girare per la stanza. I ricordi mi stanno perseguitando ma io vorrei solo che mi scivolassero via dalla testa perché mi sembrano terrificanti.

Quando David torna gli devo dire chiaro e tondo che questa serata non c'è mai stata, che ero ubriaco e che questa è stata l'esperienza più brutta della mia vita.

Peccato che siano tutte e tre false.

Lascio andare un mugolio frustrato. Perché devo fare tutte queste cazzate?

- Tesoro - dico, non appena David ritorna - Dimentica tutto questo. Da ora in poi non è successo nulla qui.

- Mi sembri agitato, vuoi del té?

- Non voglio nessun té, voglio andare a casa, Mary sarà preoccupatissima diavolo...

David si gratta la testa - Sicuro?

- Senti piantala, non sei il mio amante o qualcosa di simile! Non voglio più che tutto questo succeda. E non fare il carino, tu sapevi che io ero fidanzato!

- Sì ma tu ci sei stato.

- E che cazzo David.

Gli lascio un dito medio come regalo.

- No è che mi fa strano, sai. Tu di solito sei sempre appiccicato a Mary, voi e la vostra relazione seria... e poi finiamo qui. Non credevo di interessarti.

Non lo dice con malizia ma questo non lo rende meni snervante.

- Noi non siamo finiti da nessuna parte e tu non mi interessi. Ora scusami ma devo andare.

- Dai, resta solo per la colazione, i miei dormono ancora...

Lo guardo bene. È più piccolo ed esile di me, con i riccioli biondi e gli occhi azzurri.

- Ci stai provando con me?

- Con quale scopo? Portarti a letto? Tanto è già successo-

- Porca puttana non ricordarmelo.

Non credo di essere stato così teso in vita mia.

Non è solo il fatto di aver tradito Mary. Ho davvero paura di aver scoperto qualcosa.

- Devo prendere una boccata d'aria - gli dico, non lo saluto, ed esco.




















Nel caso non lo sapeste, David è una persona reale, è vissuto davvero ed è stato il primo fidanzato di Fred. Non so come effettivamente si siano conosciuti eccetera, ma io boh ho pensato questo coso.

Actually, forse questa storia potrebbe avere un seguito but I don't know.

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