18.Ti stavi scaldando troppo

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Queste due settimane con il gesso sono passate abbastanza velocemente e senza nessun intoppo, se non per quella volta che sono andata con le ragazze alla tavola calda dove lavora Betty e per sbaglio mi hanno rovesciato il caffè sul gesso. Posso solo dirvi che per le due settimane che l'ho tenuto, le ragazze, mi chiamavano coffee, per l'odore che emanavo ogni volta che entravo in una stanza.
Da quando me l'hanno tolto devo camminare almeno una ventina di minuti al giorno, cosa che faccio giornalmente a scuola per passare da una classe all'altra, anche se molto lentamente e qualche esercizio con la gamba così da rassodare il muscolo.

Appena me l'hanno tolto, non riuscivo neanche a reggermi in piedi, per fortuna Jan mi ha motivato continuamente, così ora riesco a camminare quasi normalmente, anche se lentamente e qualche rischio ancora di cadere.

Alla fine abbiamo posticipato la gita al mare di due settimane, in modo che io potessi partire con loro, senza la rottura del gesso, e anche perché, così, non avremo saltato giorni di scuola, poiché durante questa settimana a scuola si terranno alcuni corsi di aggiornamento a cui tutti gli insegnanti sono obbligati ad andare, quindi non avremo comunque fatto lezione.

Ora mi trovo seduta sul divano, con la valigia ai miei piedi e il telefono in mano, pronta ad uscire non appena sentirò l'auto di Jay.

Dopo aver salutato i miei genitori, ed essermi fatta aiutare da Jay a caricare la valigia, mi siedo sul sedile anteriore e aspetto con ansia che schiacci la frizione, così da partire.

"Pronta?". Mi guarda sorridendo.
"Non vedo l'ora di essere stesa su un lettino a prendere il sole". Per immaginarmi meglio la scena chiudo gli occhi ed appoggio la testa sul sedile.
"Io non vedo l'ora di vederti in costume" afferma malizioso.
"Idiota". Gli tirò uno schiaffetto sul braccio e arrossisco, mentre lui scoppia a ridere.

Ci troviamo tutti all'aeroporto, un'enorme edificio bianco dai lineamenti moderni.
"Hey siamo qua" urla Ethan sbracciandosi.
Io e Jay ci avviciniamo al gruppo.
"Pronti per prendere l'aereo?!" Esclama Bella entusiasta.
"Non vedo l'ora" dico sorridendole.

Dopo aver fatto il check-in, ed esserci sistemati a bordo del aeroplano, iniziamo il viaggio verso Miami, terra di meravigliose spiagge e divertimento sfrenato.

Il volo dura circa tre ore, due delle quali le trascorro guardando un film con Jay, mentre l'altra la passo parlando con le ragazze visto che il moro dorme.

Appena atterriamo, ci dirigiamo subito a prendere i bagagli, per poi chiamare un taxi e dirigerci verso l'albergo.

"Facciamo che ci incontriamo qui tra mezz'ora?" Propone Ben, dopo che ci siamo registrati ed abbiamo avuto le chiavi delle nostre stanze.
"Okay" rispondiamo in coro.

Abbiamo preso due camere matrimoniali e due singole, per Bella e Ethan, anche se dubito resteranno separati.

La prima cosa che faccio appena entriamo in camera, è lanciarmi sul letto, per testare la morbidezza del materasso e dopo poco Jan mi segue.
"È così bello" dico voltandosi verso di lui.
"Già".
Mi circonda il corpo con le braccia, intrappolandomi tra lui e il materasso.
"Devo cambiarmi" dico cercando di alzarmi.
"C'è tempo". Appoggia le labbra sulle mie e picchietta la lingua sulle mie labbra, fino a quando non lo lascio entrare, approfondendo il bacio.

Ci interrompiamo solo quando sentiamo qualcuno che bussa alla porta.
"Vi aspettiamo giù" dice Ethan dall'altra parte della porta.
"Arriviamo". Controvoglia Jay di alza lentamente da me, permettendomi così di prendere il costume blu, quello che ho comprato con le ragazze, e un copri costume nero e dirigermi verso il bagno.

"C'è l'avete fatta" dice Laila, non appena li raggiungiamo.
"Qualcuno non mi lasciava andare" dice Jan sorridendomi.
"In realtà è il contrario" puntualizzo arrossendo.

Per arrivare alla spiaggia dobbiamo semplicemente attraversare la strada, infatti l'hotel in cui alloggiamo affaccia proprio sul mare.
Appena arriviamo alla spiaggia, Bella si dirige da un ragazzo che ha più o meno la nostra età e gli chiede dove possiamo richiedere gli ombrelloni e le sdraio.
Il ragazzo sembra piacevolmente colpito dalla nostra amica, e in poco tempo ci trova un posto sotto due ombrelloni.

"Carino il ragazzo" commenta Laila a bassa voce.
"Si, ma non è il mio tipo". Scuote la testa Bella.
"E chi sarebbe il tuo tipo? Ethan?" Domando curiosa.
"Forse".

Io, Bella e Laila ci mettiamo al sole, mentre i tre ragazzi si mettono all'ombra e iniziano a giocare a carte.
Jay ha un costume nero con dei dettagli blu sulle tasche dietro, che fa risaltare la sua pelle leggermente abbronzata. Mi piacerebbe passare tutto il tempo a fissarlo, ma sono sicura che gli verrebbero delle strane idee, così distolgo velocemente lo sguardo.

"Allora come va con Jay?" Chiede Laila.
"Tutto bene". Inizio lentamente a togliermi il copri costume.
Ogni volta che vado al mare, ci metto sempre un po' a togliermelo, perché mi sembra strano denudarmi in mezzo a della gente, ma non appena appena lo faccio, mi sento molto a mio agio in quei piccoli pezzi di stoffa. So che può sembrare un controsenso, ma mi succede sempre quando vado al mare.

Vedo lo sguardo di Jan posarsi su di me, osserva ogni centimetro del mio corpo, dalle gambe fino al seno, per poi soffermarsi sul viso.
Accenno un sorriso imbarazzata e lui ricambia imbambolato.
"A quanto pare avevamo ragione sul costume" Dice Bella guardando Jay e poi me.
"Già, non l'ho mai visto guardare una ragazza così " afferma Laila.

Dopo aver passato un po' di tempo al sole, decidiamo di comune accordo con i ragazzi di andare a farci un bagno.
Nonostante riesca tranquillamente a camminare, Jay insiste per prendermi imbraccio, cosa che gli lascio fare, così da non rischiare di incombere in figuracce vista l'instabilità delle sabbia e della mia gamba.

Per i primi minuti restiamo nell'acqua bassa, dove tutti tocchiamo, ma poi Ethan decide di fare una nuotata e tutti lo seguono, a parte Jan ed io.

Jay si avvicina a me, posa le mani sui miei fianchi e lentamente mi attira a lui.
"Mi piace questo costume" dice guardandomi dritta in faccia.
"Grazie". Non sono sicura che abbia sentito cos'ho detto, visto che per l' emozione le mie corde vocali hanno deciso di non funzionare.

Quando il suo sguardo si posa sui miei occhi, il mio battito accelera e le mie gambe diventano gelatina.
Lui sorride e poi mi tira sott'acqua.
"Ma che problemi hai" dico ridendo, appena emergiamo dall'acqua.
"Ti stavi scaldando troppo" commenta malizioso.
"Se mai tu ti stavi scaldando troppo". Con un gesto quasi automatico porto la mano vicino alla sua fronte e gli sposto un ciuffo di capelli.
"Hey ragazzi noi andiamo su" dice Ben interrompendoci.
"Arriviamo tra un po' " lo avverte Jan.

Prima di tornare sotto l'ombrellone, io e il moro, decidiamo di fare una passeggiata lungo la costa, così da asciugarci un po' e da passare del tempo da soli, anche se l'unico che cammina è Jan, visto che io sono aggrappata alla sua schiena come un koala.

Dopo aver pranzato con un antipasto di frutti di mare, un primo di pesce e un dolce alla marmellata, ci dirigiamo verso le nostre stanze.

"Ci troviamo verso le quattro e mezza, okay?" Propone Ethan.
Tutti annuiamo.

Appena entriamo in stanza, io mi dirigo verso il letto, con l'idea di sdraiarmi e non alzarmi più, ma vengo fermata da due forti braccia.
"Devi farti una doccia o avremo il letto pieno di sabbia". Mentre lo dice mi lascia dei leggeri baci sulla guance e sul collo.
"Ma io ho sonno".
"Te la faccio io la doccia, se vuoi"
"Vado subito" dico staccandomi velocemente da lui.
Mentre chiudo la porta del bagno alle mie spalle, sento la sua risata echeggiare per la stanza.

La toilette è composta da una meravigliosa vasca, una doccia, i sanitari e dei graziosi mobiletti bianchi.

Appena entro nella vasca mi accorgo di aver dimenticato lo shampoo nella valigia, così mi faccio coraggio e chiamo Jay.
"Jan puoi portarmi il beauty rosso, che è dentro la mia valigia?"
Quando entra avvolgo le gambe con le braccia, in modo che possa vedere il meno possibile e gli faccio segno di appoggiare il beauty per terra.

Rimango piacevolmente stupita quando non fa battute o non cerca di mettermi in imbarazzo, mentre porta il beauty in bagno. Penso che per lui sia molto importante il mio consenso su queste cose e non posso fare a meno di sentirmi la ragazza più fortunata del pianeta.

Appena finisco di lavarmi, mi avvolgo in un morbido accappatoio ed esco dal bagno, in modo da lasciarlo libero per lui.

Mentre lui è in doccia io mi sdraio sul letto, e cullata dal sottofondo del mare e del ticchettio della doccia, mi addormento.

"Bee svegliata, dobbiamo andare" sussurra Jay al mio orecchio.
"Okay" dico con la voce impiastricciata dal sonno.
"Devi cambiarti" mi ricorda lui.
Annuisco e prendo il primo costume che trovo, per poi andare in bagno e cambiarmi.

Questa volta quando arriviamo in spiaggia decidiamo di fare una partita a beach volley, con dei ragazzi del posto.
Visto che la mia gamba non me lo permette, io resto seduta e faccio il tifo, cosa che non mi pesa molto visto che ho sempre fatto schifo a beach volley.

"Tutto bene?" Mi chiede Jay durante il cambio campo.
"Si".
Mi lascia un bacio umido sulle labbra e poi torna in campo con il sorriso sulle labbra.

Finita la partita, in cui ovviamente hanno vinto i ragazzi del posto, andiamo in acqua.
Jay mi carica sulla schiena e si fionda verso il mare.
"Vai piano che l'acqua è fredda" esclamo cercando di staccarmi da lui.
"Okay". Non appena finisce di dirlo, si lancia in acqua tirando sotto anche me.
"Sei un'idiota" dico spostandomi i capelli dalla faccia.
"È troppo divertente la tua faccia".
"Ah si" dico per poi spingerlo sott'acqua.
"Non ti consiglio di ucciderlo qua, troppi testimoni" commenta Ben ridendo.
"Facciamo i conti dopo" dice Jay non appena tornando in superficie.
"Ci puoi contare" dico sorridendo per la battuta idiota che ho appena fatto.

Prima di dirigerci verso le nostre camere, decidiamo di prenotare una gita in barca per il giorno successivo e poi vista la stanchezza, optiamo di andare subito a cena, così da non rischiare di addormentarci in camera senza aver prima cenato.

Dopo aver mangiato, siamo tutti così stanchi che ci salutiamo solo con un cenno, e poi ci dividiamo nelle varie camere.

Appena entriamo nella nostra camera, il mio primo pensiero è quello di buttarmi sul letto, ma la ragione prevale sulla stanchezza e mi dirigo, verso il bagno.
Forse è la stanchezza a parlare per me, ma decido di fare una proposta un po' insolita a Jay.
"Vieni anche tu?". Guardo la maniglia del bagno, dove è appoggiata la mia mano.
"Per fare la doccia?" Chiede confuso.
Le mie guance si colorano di rosso.
"Preferisco la vasca, ma si" dico guardandomi i piedi.
Lo sento avvicinarsi a me e cingermi i fianchi.
"Sei sicura?" Chiede cercando il mio sguardo.
Io annuisco e lo faccio entrare per primo.

Mentre io mi dirigo verso la vasca e apro l'acqua, Jay si sfila la maglia, per poi avvicinarsi a me e abbracciarmi.
"Ti amo Bee".
"Ti amo Jan".

Quando la vasca è piena, Jan ci entra dentro con il costume.
Ha capito solo dal mio sguardo e dai miei gesti che non mi sento ancora sicura senza niente addosso  e questo non fa altro che provocarmi le farfalle nello stomaco e tanta felicità.

Mi sorride e mi fa segno di entrare.

Mi siedo in braccio a lui, con il viso a pochi centimetri dal suo.  Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi, mentre io avvolgo le mie braccia attorno al suo collo.
"Puoi metterle anche più in basso" sussurro riferendomi alle sue mani.
"Dove?". Mi guarda con un sorrisetto furbo.
Sa che questa cosa mi mette in imbarazzo e adora stuzzicarmi.
Prendo le sue mani e lentamente le faccio scorrere dai miei fianchi fino sul mio sedere.
Credo che la mia faccia in questo momento sia un pomodoro, ma ne è valsa la pena, era da un po' che volevo fare qualche passo in avanti su questo lato, ma ho sempre avuto troppa paura.
Jay lo strizza leggermente e poi avvicina velocemente il suo viso al mio e mi bacia con trasposto.

Ci stacchiamo solo quando entrambi abbiamo il fiato spezzato. Ci guardiamo negli occhi e un sorriso da ebete compare su entrambi i nostri visi.

Restiamo abbracciati per qualche altro minuto, poi Jay prende lo shampoo, mi fa girare, in modo da dargli la schiena e inizia a mettermelo sui capelli.
Successivamente lo faccio anche io, voltandomi ancora una volta verso di lui, questa volta però mi metto in ginocchio in mezzo alle sue gambe e non in braccio.

Dopo avermi tenuta ancora un po' tra le sue braccia si alza e mi lascia la vasca, così da poter finire la doccia.

Quando entrambi finiamo le docce ci sdraiamo sul letto e ci abbracciamo.

Presa da un moto di coraggio, inizio a lasciare dei piccoli baci su tutto il suo viso.
Prima sul mento, poi sulla guancia sinistra, poi sul naso, sulla fronte e infine sulla guancia destra.
Jay chiude gli occhi e ad ogni bacio il suo viso si rilassa sempre di più.
Vorrei che questo momento non finisse mai.

Spazio autrice

Scusate per eventuali errori o imprecisioni ma l'ho corretto abbastanza di fretta, detto ciò volevo ringraziarvi per le 700 letture, veramente grazie!
Spero che questo capitolo si di vostro gradimento, ci vediamo alla prossima!

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