༼ғɪʀsᴛ ᴘᴏʟᴀʀᴏɪᴅ༽

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

«Da quando ti sei dato al giardinaggio?» Jongdae rise mentre Baekhyun stava riempiendo di ghiaia e terriccio un piccolo vaso cilindrico di vetro, sommergendo così le intricate radici di una pianta di aloe. I guanti bianchi di stoffa pesante che prima erano in tinta con la pelle lattea del moro, adesso erano leggermente scuri sui palmi, sporcati dalla terra rossiccia probabilmente fertilizzata chimicamente. Il maggiore scosse la testa ignorando il castano in un primo momento e continuando meticolosamente il proprio lavoro, finché il recipiente trasparente non fu quasi pieno. Dopodiché spezzò una delle spesse foglie della pianta grassa dal basso e ne mostrò la parte recisa al minore, con fare di chi ne sa molto - anche se quasi sicuramente aveva appena appreso qualche nuovo trattamento strano di quelli che cercava su internet. Baekhyun teneva molto al suo aspetto fisico, lo curava particolarmente ed era una delle cose di cui preferiva vantarsi. Era molto tempo che si era completamente identificato in quel modo di fare; sembrava quasi che avesse bisogno di essere apprezzato da tutti per la sua apparenza esteriore, come se volesse sempre rientrare perfettamente nei canoni di bellezza del momento e la personalità non fosse necessaria per piacere a qualcuno. In realtà ciò era abbastanza comprensibile nell'odierna società dove tutto ruota intorno a modelli prefissati di estetica che, tuttavia, fra qualche anno sarebbero sicuramente già passati di moda, perché la bellezza è soggettiva e non può essere banalizzata con dei principi così materiali come la forma fisica, la proporzione perfetta, la linea di eyeliner più dritta e il taglio di capelli migliore... No, questa era davvero una cosa inconcepibile agli occhi di Chanyeol. Eppure il maggiore era nel pieno di quella visuale massiva della bellezza, e lui si sentiva impotente nel non riuscire a tirarlo fuori da quel baratro. Era abbastanza difficile accettare che Baekhyun facesse diete assurde o che passasse il suo poco tempo libero a guardare tutorial di cosmetici.
O forse era piuttosto... come dire... triste. Si, triste.
E infatti «Da qui si può estrarre un gel naturale miracoloso per rendere più morbidi i capelli, e ci si può fare anche una crema per il viso che previene i punti neri o per il corpo.» Spiegò il moro a Jongdae, nonostante l'altro non paresse poi così interessato ai benefici di quella pianta esotica. «Non potevo farmi mancare una cosa del genere in casa!» Concluse con un sorriso soddisfatto, quasi avesse raggiunto l'obiettivo di una vita. Per Baekhyun però gli obiettivi cambiavano di giorno in giorno, era una persona volubile e ciò che desiderava di più non teneva neppure minimamente in considerazione se stesso, anzi, era come se il suo compiacimento dipendesse dall'alta considerazione che gli altri avevano di lui: più gente - sconosciuti e non - lo apprezzavano e lo complimentavano, più lui si sentiva appagato e in dovere di continuare il suo cammino verso l'autodistruzione. Anche perché a volte era palese che il maggiore si stancasse di tenersi in allenamento, si stancasse di non poter mangiare quel che voleva, si stancasse di passare ogni volta una buona mezz'ora allo specchio per truccarsi, per quanto gli piacesse e facesse ormai parte della sua natura. Capitava che si perdesse tra i suoi pensieri e in quei momenti appariva così malinconico che sarebbe potuto essere irriconoscibile. E ciò significava soltanto che lui non era realizzato nella sua vita, che non era felice.
Nonostante quel suo sorriso soddisfatto sulle labbra.
Quel suo sorriso che incantava Chanyeol ogni volta.
Tanto che il più alto, seduto sul sofà del soggiorno, prese la polaroid che aveva lasciato accanto a sé e scattò una foto al quadretto. Anche se ormai il moro era già tornato a rifinire il suo lavoro, Chanyeol non avrebbe cancellato quel sorriso dalla sua testa. Più lo vedeva, più si innamorava, senza neppure rendersene conto.





Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro