Amato.

Amante.

Amore mio.

Se ti scrivo incerta,

imbastendo le frasi

e mi perdo tra le virgole dei ricordi,

è perché ti ho incontrato.

Se sto qui sul balcone

e ti cerco tra una nuvola

e il sole che tramonta

aprendo alla sera che avanza,

è perché ti sento.

Se sollevo lo sguardo

e danzo con gli occhi

tra le betulle ondeggianti

mosse dal soffio del vento

che impertinente giunge

fino alle mie labbra,

è perché ti ho baciato.

Se respiro e indugio

e non arretro abbracciando

l'effimero che trafigge

la mia anima vuota,

è perché ti ho amato

Rimango salda,

che sia scelta o imposizione,

affacciata alla finestra

aggrappata al mondo

che passa e mi lascia

dubbiosa.

Ma ne è valsa la pena,

credimi:

Amato.

Amante.

Amore mio.

Forse stasera pioverà

e le lacrime si uniranno

alla pioggia leggera,

intrecciando sulle mie guance

dei candidi merletti,

abili ricami

di donne anziane

dalle mani scarne.

Ma tu non cruciarti,

so tessere la tela

per restituirtela mille volte più bella,

mille volte più forte.

Le mie mani operose

sanno cucire gli strappi,

che ci hanno segnato,

che ci hanno diviso.

Non è perso chi ha amato

Non è perso chi si è fatto amare.

Se ho imparato,

se non vacillo,

se sopravvivo al tormento

è perchè ti ho avuto.