Capitolo 11- Missione di Salvataggio

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Queste notti ho provato a non pensare a tutte le cose strane che sono capitate in questi giorni.
In poco tempo l'epidemia ha stravolto la vita di molti o addirittura gliel'ha tolta senza pietà. La popolazione umana è stata dimezzata, miliardi di infetti e milioni di morti.
Molti anziani e bambini non sono sopravvissuti alla trasformazione, alcuni di quelli mutati non hanno trovato un branco, quindi sono morti di fame o predati e molti umani uccisi dall'istinto predatorio di dinomorfi fuori controllo.
Oltre alla diminuzione della popolazione c'è anche da contare che abbiamo perso i contatti con tutto il pianeta. Siamo isolati, dimenticati. Solo dell'Italia abbiamo perso i contatti con più della metà delle regioni.
Chissà nel resto del mondo. Esisteranno anche altre specie di dinomorfi? Zone in guerra, di pace o di convivenza? Non ne sappiamo nulla.
Esco dalla stanza e mi metto al computer, mentre Braiden e seduto su una sedia intento a leggere le svariate pagine che abbiamo ordinato nei raccoglitori.
-Il Capitano ha detto di esserne al corrente. Gli era arrivata una richiesta d'aiuto proprio dal magazzino. Questa mattina invierà una squadra di soccorso.- la voce di Braiden è seria, con un tono di preoccupazione.
-Henry è a capo e sono pronti a sterminare tutti i dinomorfi presenti nella zona.- scoppia in lacrime, singhiozzando.
Mi avvicino a lui e gli accarezzo i rossi capelli scomposti e ondulati. Sono lucidi di gradazioni che vanno dal rame all'ambra.
-Non devi preoccuparti, è in gamba e sa' quello che deve fare.- provo a consolarlo.
Solleva il viso dalle mani e mi guarda speranzoso, ma la sua espressione cambia velocemente, passando prima nuovamente dalla preoccupazione ad uno sguardo determinato.
-Il branco con cui rischia di battersi è quello della mia specie. Solo io posso proteggerlo.- si solleva di scatto per allontanarsi.
Rimango qualche secondo disorientata dal tono di voce e dalle parole di Braiden, ma poi mi affretto per seguirlo.
-Aspetta! Che intendi fare? Andare dietro ai soldati tutto da solo? Scordatelo!- lo blocco tenendolo per un braccio. Lui rimane con la testa bassa e alcune lacrime cadono perpendicolarmente al terreno, bagnando i fili d'erba.
-Voglio essergli utile...- singhiozza.
Lo tiro a me e lo abbraccio. È poco più alto di me, ma riesce ad appoggiare la sua fronte sulla mia spalla e ricambia l'abbraccio.
Rimango in silenzio ad accarezzarlo.
Sarebbe veramente troppo pericoloso se lui andasse tutto solo in un posto che potrebbe essere pieno di dilofosauri. Lui non ha ancora provato a controllare un omega, quindi se non ci riuscisse si metterebbe solo in pericolo.
-Braiden, e se io e i raptor venissimo con te? Magari chiediamo il permesso ad Henry così puoi anche stargli vicino e avresti la protezione sua e nostra.-
Si solleva asciugandosi gli occhi per poi annuire.
-Bene, così magari scopriamo anche qualcosina in più sul campo.- ironizzo facendogli un occhiolino.
Appena accenna un sorriso vado verso i due raptor.
-Shama, Albin. Sareste disposti a venire con me, Braiden e una squadra di soldati ad ispezionare la zona del magazzino scomparso? La squadra è guidata da Henry. Sono sicura che ci lascerà andare con loro.-
-Sarebbe anche un modo migliore per guadagnarci la fiducia del capitano... Va bene, ma prima andate a parlarne, noi prepariamo già i raptor.- dice Shama mentre Albin si avvia già verso il branco.
Mi rivolgo verso Braiden e insieme entriamo nell'accampamento per cercare Henry. Andiamo prima alla sua tenda, ma a quanto pare sarà già dal padre per organizzare la squadra. Infatti lo troviamo di fianco al padre a coordinare i soldati.
Iniziamo ad agitare le braccia in aria per attirare l'attenzione del corvino che, appena ci nota, scende dal soppalco dove stava con il padre e si avvicina a noi.
-Hey, tutto ok, ragazzi?- chi chiede con un sorriso smagliante.
-Volevamo chiederti se io, Braiden e i raptor potevamo venire con voi. Vogliamo dare un'occhiata.-
-Come sei diretta.- scherza lui per poi fare una breve risata.
-Per me va bene, ma sapete che non potrete mutare, i ragazzi sono fedeli a mio padre e andrebbero subito a riferire. In quanto ai raptor provo a chiedere.- ci sorride nuovamente prima a me poi al rosso.
Entrambi lo ringraziamo e lo osserviamo tornare dal padre.
-Dici che accetterà?- mi chiede preoccupato.
Non rispondo e cerco di guardare Padge ed il figlio parlare. Non riesco a decifrare quello che dicono, ma provo ad interpretare i loro gesti.
-Forse si....-
Ci avviciniamo e vediamo Henry che ci fa segno di venire, mentre il capitano ci guarda dall'alto in basso.
-Mio padre è d'accordo per farvi andare, sia voi che i raptor.-
-Grazie, signore. Ci sarà di grande aiuto.- dice Braiden entusiasta ed Henry gli fa l'occhiolino.
-Però organizzatevi, potreste stare fuori per un paio di giorni.- ci dice l'uomo, molto seriamente. Noi annuiamo e ci allontaniamo.
-Io vado ad avvisare mia madre....  Ti raggiungo subito.-
Mi divido dal rosso e vado verso la mia vecchia tenda, dove trovo mia madre con la Camilla e un gattino bianco, con coda, orecchie e zampine più scure e gli occhi azzurrissimi.
-Chi è questo piccoletto?- chiedo avvicinandomi al cucciolo intento a giocare con un pezzo di carta stropicciato.
-Si chiama Gandalf, ce l'aveva un signore insieme ai suoi fratelli e la madre.- mi spiega posandogli una ciotolina con dei filetti di pollo.
-E Stella e Dolly?- chiedo non vedendole in giro.
-Abbiamo trovato una mia amica due giorni fa e si è offerta di tenerle lei.-
Annuisco, in effetti quattro animali da accudire sono tanto, soprattutto in questi giorni.
-Mamma, io devo uscire un paio di giorni dall'accampamento, andrò con una squadra di soldati, Braiden e i raptor ad un magazzino.-
-È successo qualcosa?-
-Nulla di grave.- mento.
-Abbiamo perso i contatti, così andiamo a controllare.-
-Fai attenzione...-
-Certo, mamma. Ora vado a salutare Abel e Derek. Sai dirmi dove sono?-
-Sì, sono alla tenda comune a fare colazione.-
Inizio ad avviarmi verso il tendone subito dopo aver salutato mia madre e vado ad avvisare anche Derek della mia uscita.
-Tua madre lo sa?-
-Sì, ero passata prima da lei, ma non vi avevo trovati.-
-Capisco. Ti serve qualcosa per il viaggio?- mi chiede Derek.
Scuoto la testa a destra e a sinistra.
-No, niente di che. Ci pensiamo io e Braiden.-
Saluto entrambi e vado verso la mensa militare per chiedere delle provviste. Mi faccio riempire un sacchetto di panini e un paio di scatolette di mais e tonno, con tovaglioli e un po' di posate di plastica.
-Dovrebbe bastare, grazie mille.-
Subito dopo di me altri soldati si fanno riempire le sacche di provviste e si ritrovano tutti davanti alla tenda del capitano pronti per partire.
Mi avvicino a Braiden che con un'espressione preoccupata osserva il ragazzo che ama parlare.
-Signori! E naturalmente signore.- sottolinea la parola "signore" il corvino posando per un breve attimo su di me il suo sguardo cristallino.
-Oggi noi partiremo per una missione di salvataggio, almeno così speriamo. Non abbiamo la minima conoscenza di quello che sia accaduto al magazzino di provviste numero 4, ma sappiamo che ogni genere di segnale è scomparso e che ci sono delle persone lì. E non solo.-
Uno schermo alle spalle di padre e il figlio mostra la cartina della zona che collega l'ADC9 al Magazzino4 segnato ora con una "X". Accanto alla X è presente il punto arancione sempre fisso nello stesso punto.
-Ci sono anche dei dinomorfi. Sospettiamo siano la causa della perdita dei contatti.-
Alcuni soldati iniziano a farfugliare fra di loro, forse spaventati all'idea di uno scontro.
-Con noi ci saranno due nostri giovani studiosi di queste creature e in più il branco dei raptor che ci offrirà protezione e aiuto nel caso dovremmo incontrare altri dinomorfi.-
-Non ci bastavano quelli che ci sono là fuori?!  Anche i mostri che teniamo qui dobbiamo portarci dietro!-
-Già per di più la scienziata ed il fidanzatino!- commentano due soldati per poi far aumentare il caos fra i commenti e battute.
-La scienziata intanto è fidanzata con il capobranco dei raptor, quindi vi sconsiglio di provocarla e il rosso.... Bhe è sotto la mia protezione quindi meglio se non provocate lui che in quel caso provocate anche me. - controbatte Henry con quella sua aria arrogante, ma questa volta ammetto che mi ha fatto piacere. E anche a Braiden a giudicare dalla colorazione delle sue guance. Tutti i soldati si sono ammutoliti e ci guardano ogni tanto con la coda dell'occhio.
-Dunque, come stavo dicendo, questa missione potrebbe essere pericolosa come no, dovremo essere pronti a tutto come a niente. Staremo fuori all'incirca tre giorni, non di meno, ma forse di più. Ognuno di voi avrà con sè le provviste necessarie per i tre giorni calcolati, ma in caso di emergenza abbiamo un furgone carico che basterà per tutto almeno altri quattro giorni. Se proprio avrete fame vi prenderete qualcosa al magazzino.-
Una risata generale si solleva dal gruppo.
-Molto bene, altri cinque minuti e partiamo, ci troviamo con i raptor davanti al cancello sud.-
Appena detto questo Henry volta le spalle al suo pubblico ed entra nella tenda del padre insieme a lui.
Io e Braiden ci avviamo già al cancello dove troviamo i raptor raggruppati come pecore in un gregge e Shama ed Albin a fare da cani da pastore.
Ormai è tutto pronto, da un momento all'altro ci raggiungeranno anche i soldati con le loro jeep e partiremo verso le montagne.
Mi asciugo le mani sui jeans per via dell'agitazione.
-Ti senti pronta?- mi si avvicina Albin. Faccio spallucce cercando di non pensare troppo alla pericolosità del viaggio.
-Non preoccuparti. Il mondo là fuori non è così spaventoso, dovresti avere più paura dell'uomo che degli altri dinomorfi, dato che tu sei una come noi.-
-Abbiamo sempre una parte umana.... Io ho paura di entrambe le parti.-
Mi posa una mano sulla testa come se fossi un cucciolo e mi sorride. Mi solleva sempre il suo contatto fisico.
Mi distraggono immediatamente le voci dei soldati che escono dal cancello e alcuni sulle jeep cariche di casse con cibo e tende arrotolate. 
-È ora di andare.- dice il corvino.
Io e Braiden saliamo nella macchina guidata da Henry, mentre i raptor si mescolano fra i soldati ancora scettici della decisione di stare con loro.
-Il viaggio non è molto lungo in macchina, ma se dovremo stare a passo d'uomo e vogliamo fare qualche sosta ci vorranno giusto una giornata e mezza per arrivare.- ci spiega maneggiando il volante con attenzione.
Braiden nonostante l'imbarazzo gli sta accanto e evita il contatto visivo con la sua cotta.
-Riguardo al trasformarsi... I tuoi soldati davvero direbbero tutto?- chiede timidamente il rosso.
-Purtroppo sì, sono convinti che i dinomorfi siano semplicemente bestie. Shama e Albin compresi. E dato che voi eravate i primi ad averli protetti il fatto che siete in parte infetti lo vedranno come se voi foste delle spie o dei cospiratori alle spalle degli uomini.-
-Ma non è così, siamo tutti qui per proteggervi!  Ci sono dei dilofosauri lì e l'unico che può fermare quelle bestie nel caso cercassero di attaccarti... Cioè attaccarci.... Sono io!  Sono della loro specie.- sbraita Braiden, arrossendo e le sue lentiggini diventano sempre più evidenti.
-Dolce piccola fragolina, non devi preoccuparti. E comunque dovresti essere in grado di controllarli senza dover trasformarti.- gli posa una mano sulla gamba facendolo scattare sul sedile.
-Giusto, Zora?- chiede conferma Henry.
-S... Sì, suppongo di sì.- mi sento estremamente la terza in comoda, ma comunque sono felice per come Henry provi ad avvicinarsi a Braiden non appena ha compreso i suoi sentimenti.
Appoggio la fronte al finestrino fresco e guardo fuori. Alberi, tronchi verticali che si sovrappongono nell'immagine visibile da questa finestrella rettangolare e Albin che tiene d'occhio il branco e me dall'alto, come un falco pellegrino.
Chiudo gli occhi e cullata dal dondolio dell'auto mi faccio prendere dal sonno che mi assilla da giorni e mi abbandono per un paio d'ore.

Allora... Vorrei intanto ringraziare le persone che hanno letto fin'ora.
So che come libro e personaggi non è il migliore in circolazione, ma mi sto impegnando giuro XD.
La vostra emergente "scrittrice" ZoePinzuti. ;)

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