Capitolo 2 _ 19 gennaio 2007

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Venerdì, 19 gennaio 2007, h. 21,15

Ciao, sono io.

Saluto me stessa, sì.
Saluto me stessa perché ieri Liliana, la mia psicanalista, mi ha detto che devo scrivere una sorta di diario.

L'obiettivo, secondo lei, è quello di crearmi una Bibbia per riflettere sui miei comportamenti e le mie emozioni.

Sì, perché come mi definiscono a scuola e all'accademia di pattinaggio sono una vera "piccola stronza ribelle" (a volte non usano queste parole così colorite, ma sono certa che le pensino!).

Per aiutarmi, Liliana ha detto che come prima cosa avrei dovuto usare un taccuino azzurro cielo o giallo paglierino; nelle prime pagine avrei dovuto scrivere temi "anagrafici" e "tecnici" così da ricordarmi perché sto scrivendo; mettere una mia foto (da sola o con altre persone, non aveva importanza) che rievocasse in me qualcosa.

Ed ecco che io ho comprato un taccuino rosso, come prima cosa sto scrivendo queste parole e ho scelto la foto del mio vecchio cane, Briciola.

Ho fatto male? Certo che NO!

Chi è lei per dirmi di che colore comprare un quaderno, piuttosto che cosa scriverci sopra come prima cosa? Non sono mica alle elementari, che devo seguire passo passo cosa dice la maestra.

Bah, comunque Liliana non mi sta simpatica, ne antipatica... non mi fa nessun effetto, se non questo fastidio per dirmi cosa fare.

L'incontro di ieri non è andato bene, nemmeno male. È andato.
Ricordo ben poco di quello che ci siamo dette, forse perché erano cose di poco contenuto o superflue per me.

Tutti hanno insistito perché io iniziassi questo 'percorso', ma non ne sento la necessità.
Il fatto di essere una stronza e volermi tenere impegnata più del tempo che ho a disposizione è solo una mia scelta.
Pensano che per questo motivo il mio cervello non sia del tutto a posto. Credo, anzi, che forse dovrebbero andar loro dalla psicoanalista, non io.

Io sto bene nella bolla che ho costruito intorno a me stessa.
Non ho bisogno di niente e di nessuno.

Le persone hanno molti sospetti su di me. Ma io me ne frego.

E buonanotte cara me!
Ci rincontreremo domani? Vedremo!

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