🚘 - Adrenaline - 🚘

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Saphi02 eccomi per la tua recensione.
Non me ne volere, ma avrò molte cose da dirti e non tutte saranno positive. Andiamo per gradi, in modo tale che io possa giustificare ogni punto con chiarezza.

Copertina = 7
Questa ammetto sia la cosa che mi è piaciuta di più e mi rendo conto che detta così, non sia un buon inizio. È semplice, ma d'effetto, anche se avrei messo il titolo un po' più grande e inserito il tuo nome.
La copertina non mi ha lasciato spazio all'immaginazione: ho capito subito la storia avrebbe trattato di auto e corse e devo ammettere la cosa non mi ha entusiasmata molto. Sebbene questo, ho cercato di leggere i dieci capitoli senza alcun pregiudizio, poiché come già detto, mi è già successo di ricredermi sui miei gusti in corso d'opera.

Trama = 5
Nella tua trama parli di ipocrisia, di rinascita, di cambiamento. Tutte cose molto introspettive, certo, ma che poi non ho rivisto in seguito.
Mi aggancio a ciò che ho letto per spiegarti il perché la tua trama non mi ha convinta: l'ipocrisia che tu hai affibbiato presumibilmente alla vecchia vita della tua protagonista, non l'ho vista. Anzi, lei la elogia la sua vecchia vita, di continuo. Il cambiamento? Sì, solo perché si è trasferita, ma non per altro. La rinascita? Apparentemente nei primi dieci capitoli non ci sta, poiché leggendo, mi sono resa conto che la protagonista dove stava prima di trasferirsi, tanto male non ci stava. La rinascita forse ci sarà andando avanti nella lettura, ma non mi hai dato nessun indizio di questa rinascita, se non per il fatto la protagonista finirà per innamorarsi.
Credo la tua trama sia un po' fuorviante rispetto a quello che poi saranno i primi capitoli della tua storia.
Ripeto, io mi limito a giudicare solo i primi dieci capitoli, ma dieci capitoli non sono pochi e un'opinione me la sono fatta.
Forse tu, con la tua breve trama, hai voluto mettere il focus su quello che sarà la tua storia quasi al suo completamento, ma non mi hai invogliata a leggerla. Non mi dici nulla di cosa dovrei aspettarmi all'inizio, di cosa tratterà il racconto ai suoi primi passi. Esposta così, non l'ho trovata abbastanza attraente.

Originalità = 5
La storia in sé per sé non l'ho trovata molto originale e vorrei spiegarmi. La protagonista si trasferisce dell'Italia per il Maine, ma non ci è dato sapere i motivi del trasferimento. Non di meno, non capisco come sia possibile che una bambina abbandonata dalla mamma in tenera età, possa anche solo pensare di andare a vivere da quest'ultima a migliaia di chilometri di distanza dai suoi affetti. Si parla di un papà amorevole, di una serie di amici e di una vita che tutto sommato in Italia le piace, perciò non mi è chiaro il perché di questa scelta. Mi sono posta una serie di domande: come può una ragazza giovane possedere e mantenere una Lamborghini? Perché si chiama Avalon? Quali sono le sue origini? Non so niente di tutto questo e non l'ho letto da nessuna parte.
In più, molte coincidenze sono inverosimili: Avalon in Italia pare corra clandestinamente con la sua auto e in America, stranamente, verrà catapultata nel suo habitat naturale in poco meno di 24 ore. Inverosimile.

Personaggi = 4
Anche in questo caso ho trovato forzature e protagonisti poco credibili.
Avalon - non ci è dato sapere molto di lei - è la narratrice, colei che si trasferisce a casa di sua madre nel Maine. Sappiamo sia forgiata di un carattere iper cazzuto, un po' in stile maschiaccio. Questa è di fatto l'unica cosa che mi è piaciuta, ossia il fatto non mi sia imbattuta nella solita fragilina di turno.
Ella non riconosce la madre come tale e già quì partiamo male: io a casa di qualcuno che detesto, a vivere, non ci andrei mai. In questo nuovo contesto, Avalon conosce Genevieve, sua ipotetica sorellastra, che inizialmente non tollera. Dopo ventiquattro ore non solo la chiama "sorellina", ma le due sembrano pure culo e camicia, come si conoscessero da sempre.
Abbiamo un paio di amici, Sean e Bryan, ma anche questi appaiono nel contesto dapprima come sconosciuti, poi come e veri propri alleati della protagonista. Vi ricordo che si sta sempre parlando di 24 - 48 ore di narrazione, per lo meno nei primi capitoli.
Io la figura di questa madre, onestamente, non l'ho capita: questa se n'è andata in America, mai più fatta viva, e ha pretesa che la figlia la perdoni e l'accetti? Perché se n'è andata? Tutto molto poco credibile. Mi spiace essere un po' brutale, ma vorrei ci rendessimo conto che certe cose sono forzature, cose che nella realtà non sarebbero andate in questo modo. I tuoi personaggi, in linea generale, li ho trovati un po' stereotipi.

Narrazione = 4
La tua narrazione l'ho trovata molto pesante, al punto che spesso ho faticato a proseguire. Mi spiace di nuovo essere brutale, ma tutti quei momenti dedicati ai pensieri della protagonista li ho trovati ridondanti e forzati.
Di più, spesso non li hai evidenziati come pensieri, ma li hai gettati tra i dialoghi senza sviluppare un adeguato contesto. Non li hai messi in corsivo, non li hai virgolettati. Sono lì, tra una battuta e l'altra, a rendere confusionari anche i dialoghi stessi.
Capisco nel racconto si tratti di auto, ma il dialogo dedicato alle caratteristiche del motore, scritte come se avessi fatto un copia incolla da un sito dedicato a schede tecniche, l'ho trovato davvero poco azzeccato. Hai volutamente lasciato acronimi e sigle e, per una come me che di auto non se ne intende, è arabo.

Per la prima volta ho riportato trafiletti della narrazione, per far capire dove è stata la mia difficoltà.
Vi sono stati tanti momenti in cui non ho trovato una gran continuità:

In questo caso, pare la sorellastra sia scesa dall'auto in corsa.
Ti suggerisco di rivedere alcuni passaggi, poiché a causa della foga di giungere ai punti salienti, hai dimenticato cose che non si possono proprio tralasciare.

Ambientazioni e descrizioni = 5
Ho trovato alcune ambientazioni ben fatte, ma anche molte descrizioni in stile carta d'identità.
Non mi piace, proprio non riesco ad apprezzare, le descrizioni minuziose degli outfit. Questo stile proprio non mi convince, poiché mi sembra di leggere una rivista di moda, non un romanzo: maglia così, panta così, scarpe cosi e infine giacchetto così.
Capisco che gli outfit siano indispensabili in certi casi, anche per far capire qualcosa sulle personalità, sui contesti anche socioeconomici, ma in questo caso, sono gettati solo come mera descrizione estetica e a me non comunicano niente.

Lessico, ortografia e sintassi = 6
In linea generale la storia non è scritta male, anche se ho trovato sovente un lessico un po' troppo adolescenziale. La narrazione viene spesso inficiata da errori grossolani e sviste ben visibili. In certi punti la punteggiatura non è corretta, l'uso di questi simboli < > non è corretto per i dialoghi. Queste non sono caporali, ma i segni del maggiore e minore, perciò non vanno bene. Se come me scrivi dal cellulare, potresti usare altri simboli. Le virgolette alte, per esempio. Anche a me lo fecero notare e ho storie da rivedere proprio a causa di questo ripetuto errore.
Forse questa cosa non la dovrei dire quì, ma ci terrei a farti capire perché in un romanzo non si dovrebbe mai mettere "Inizio flashback" e "Fine flashback". La tua storia è al tempo presente e va benissimo, ma anche il tuo flashback lo è. Perché trovo non sia corretto? Perché io, invece di segnalare un flashback come hai fatto tu, avrei utilizzato un tempo passato per spiegare un fatto avvenuto nel passato, agganciandomi comunque alla narrazione presente e al contesto. Ci sta che la protagonista possa ricordare qualcosa lontano nel tempo, ma non ci sta che un flashback venga gettato così all'interno di un capitolo. Se non avessi scritto "Inizio flashback" io non avrei proprio capito niente, non lo nego. Anche in questo senso la narrazione perde di continuità.

Grado di trasporto = 4
Per la prima volta non ho sentito nessuna connessione con una storia iscritta in questo contest. Perché? Perché non ho trovato emozioni umane all'interno della storia e, pertanto, non ne ho sentite. L'unica cosa che mi è piaciuta è il rapporto di Avalon con il papà, ma tutti gli altri legami sono appena abbozzati e anche le emozioni della protagonista - specialmente quelle nei confronti della mamma - sono appena citate. Questo è il tarlo del racconto: una bambina abbandonata dalla mamma dovrebbe avere molte cose da dire su di lei, ma Avalon non ha granché da dire, se non che la rifiuta come figura genitoriale. La snobba, le risponde male, ma nel fare questo non vi è alcuna introspezione. Ripeto, non ci è dato sapere perché Avalon sia stata abbandonata e non ci è dato sapere perché - sebbene non la soffra - decida di trasferirsi dalla madre. Se la storia non ha un senso logico, non mi posso sentire trasportata. Se posso darti un consiglio, ma poi ognuno si senta libero di seguirlo o meno, io rivedrei i primi capitoli e cercherei di renderli più completi presentando al lettore la figura della protagonista: va bene sapere del suo presente, ma non si può omettere il suo passato, dal momento che quest'ultimo giunge per ripercuotersi senza dubbio nel presente.

Leggerò ancora? = 3
Il voto è davvero basso, ma indica il mio totale dissenso. Hai voluto inserire nel racconto delle tematiche forti, ma non le spieghi e non le presenti al lettore. Hai preferito parlare di corse, di adrenalina insita in questo sport estremo, ma non hai voluto dare il giusto spazio e il giusto tempo a tutte le piccole grandi  tematiche che hai citato sin dall'inizio del racconto. L'abbandono non può essere ridotto a poche righe di un flashback, un trasferimento non può essere ridotto ad un viaggio in taxi e una cena d'addio con due amici. In più, che tu abbia definito una "brodaglia" lo champagne, mi ha fatto accapponare la pelle. Neanche la poveretta avesse bevuto scivolizia, blumele, tutta roba in stile "Melevisione".
Mi spiace di cuore, ma la tua storia non la continuerò. In seguito potrebbe esserci anche la storia d'amore più struggente e credibile di tutte, ma l'inizio non mi ha convinta e pertanto non ho interesse nel proseguire.

Opinione generale = ???
È stata una recensione molto lunga, ma voluta. Ho dato voti bassi, ma ho sempre cercato di motivare, in modo tale che tutti, soprattutto l'autrice, possano riflettere sulle migliorie che andrebbero apportate alla storia.
Attualmente, per come è impostato il romanzo, non lo consiglierei.
Mi spiego: non è l'ipotetica storia d'amore che mi ha disturbata, poiché è l'unica cosa credibile, ma tutto il contesto di forzature e coincidenze inverosimili che fanno del romanzo qualcosa di incredibile.
Vorrei fare un piccolo esempio: se Avalon si trasferisse in America, ma fosse lei stessa a cercare il mondo delle corse clandestine, invece di trovarcisi catapultata, non ti sembrerebbe più realistico? Così, tanto per non perdere di vista le proprie origini, o le proprie inclinazioni...
Di più: non ti sembrerebbe più credibile motivare il trasferimento? Ci sarà pure un motivo perché questa poveretta da Modena si trasferisce in America, dal momento che a Modena non ha problemi e sta bene.
Insomma, ci sono molte cose che io rivedrei, che non stravolgerei, ma che cercherei solo di rendere più umanamente possibili.

Voto parziale: 43/100

Ricordo che il voto finale sarà reso noto al termine del contest con la somma dell'opinione generale.





















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