👽 - Come sovvertire l'ordine costituito, trovare l'amore e vivere felici - 👽

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Che io abbia trovato strano questo breve racconto fantasy, è dir poco.
Tuttavia, seppur di un fantasy si tratta, spiegherò perché mi ha portata a riflettere più del solito.
caratina sono stupita.

Copertina = 5
Mi spiace per questa insufficienza, ma, come ho già fatto in passato, mi devo ripetere. Giacché hai un capitolo dedicato ai tuoi ringraziamenti e ai contest in cui la tua narrazione ha brillato, perché sporcare così la copertina? Senza tutti quei bollini, dico il vero, l'avrei trovata non solo azzeccata, ma anche convincente e ben fatta. Purtroppo, i loghi e i bollini dei vari contest buttati su tutta l'area, inficiano e non poco il messaggio della tua copertina che, per questo motivo, non sono riuscita ad apprezzare.
Ti consiglierei di ripulirla e lasciare il tuo - meritatissimo - capitolo di ringraziamenti.

Trama = 10
È chiaro che la trama sia super accattivante, questo non posso negarlo. Solo leggendo le prime righe di presentazione mi sono trovata a riflettere già sulle varie tematiche che poi andranno ad intercalarsi e mischiarsi nel corso della narrazione a seguire. E che tematiche!
Il tutto mi è risultato curioso, divertente e nuovo, al punto da dare un voto non solo positivo, ma anche massimo.

Originalità = 10
Mi aggancio alla trama per poter proseguire e spiegare il perché di questo voto.
Già nei primi capitoli ho avuto modo di cogliere numerosissimi aspetti interessanti, per lo più mai letti in altre opere del genere. L'autrice tratta di una realtà fittizia in cui - probabilmente - versa un'Italia futurista, ma non troppo.
In questa realtà - che oserei dire potrebbe benissimo discendere dal reale stato attuale in cui versa il nostro paese - pare essere tornati ai tempi del fascismo; o per lo meno, il contesto della narrazione mi ha spinta a credere si tratti comunque di una dittatura contemporanea, moderna, ma che fonda le sue radici in qualcosa che, nella storia, è già esistito. Ho rivisto molte cose similari, sebbene riadattate nel presente.
Non finisce quì: l'idea di questo virus che fa divenire tutti blu a seguito rapporti sessuali, l'ho trovata un'idea brillante e pazzesca allo stesso tempo. A me non sarebbe mai venuta in mente.
Successivamente spero di potervi spiegare cos'ho capito io.

Personaggi = 10
Anche questa categoria esce vincitrice.
Lafredi è un docente di storia e lettere - ma oserei dire anche di filosofia - che vive in un contesto che non gli appartiene e, che di più, gli fa orrore. Piegato da una società cruda, svuotata da ogni tipo di valore morale, si ritrova ad insegnare in un liceo che non intende stimolare i suoi alunni, ma solo plasmarli, al fine di renderli perfetti cittadini utili allo Stato.
Questi ultimi, gli studenti, sono l'emblema di una società fallita e fallimentare: un prodotto scadente, così voluto dagli adulti, divorato dalla tecnologia e dalla superficialità.
Lanfredi, segretamente sovversivo per natura, troverà cinque dei suoi studenti pronti a sostenere una causa nobile, ma pericolosa: tentare, attraverso una rivoluzione, di ribaltare le sorti di un paese schiacciato e reso schiavo da una politica di chiusura.
Nel frattempo, questa storia scorrerà di pari passo con un'altra, ossia quella di Alice, Bianca e Azzurra: potenzialmente, direi si tratti di escort, ma la narrazione mi ha più spesso portata a crederle vere e proprie prostitute.
Non saranno personaggi secondari, sebbene io sia convinta Lanfredi sia l'unico a meritare il voto alto. A più riprese mi è sembrato di vederlo, di conoscerlo da sempre, talmente descritto bene in ogni sua sfaccettatura caratteriale.

Narrazione = 9
Ho trovato una narrazione fluida, scorrevole, mai banale. Non ti ho dato un voto pieno solo perché ho trovato un po' ridondanti e pesanti i pezzi in cui gli alieni si incontrano per discutere del virus e della sua trasmissione. Faccio riferimento alla scelta di scrivere i dialoghi nella loro lingua - che ovviamente non mi sono interessata né a cercare di capire, né tantomeno di provare a tradurre - e al fatto sotto, a seguito, siano state apportate le tue traduzioni. Certo, sicuramente questo rende tutto molto credibile, ma devo dirti che a tratti mi sono un po' persa, cercando di scansare con lo sguardo i dialoghi in lingua madre. Di mia iniziativa avrei solo lasciato qualche indizio sulla lingua aliena, ma non l'intero discorso, poiché, attraverso la narrazione avresti potuto spiegare lo stesso i contenuti.

Ambientazioni e descrizioni = 10
Come hai saputo descrivere il palazzo presidenziale! Sono stata tutto il tempo a vagare con la mente, insieme ai personaggi, lungo i corridoi, nelle stanze da ricevimento, nelle camere da letto. Ho intravisto l'eleganza e la maestosità con cui hai voluto descrivere il luogo, davvero un buon lavoro. Di più: questo è il primo romanzo in cui ho trovato rifacimenti all'abbigliamento congrui con la narrazione. Mi riferisco a Lanfredi, ovviamente, che sovente viene descritto esteticamente. Non solo non ho trovato le descrizioni ridondanti, ma ho anche capito che molti particolari legati agli outfit siano, nel racconto, indispensabili per comprendere e capire lo status socioeconomico del protagonista principale. Perciò, questa volta posso dire di aver apprezzato largamente la scelta dell'autrice, cosa che in altri romanzi non ho fatto.

Lessico, ortografia e sintassi = 10
Tutto molto bene, devo dire. La punteggiatura è curatissima, i periodi non sono mai troppo lunghi, il lessico è maturo, ricercato, mai banale.
Ho trovato il tutto a tratti ironico, a tratti riflessivo. Una narrazione chiara anche grazie a capitoli non troppo lunghi, ma sapientemente esposti. Un lavoro ordinato che non mi ha mai portata a rintracciare errori e che, fortunatamente, mi ha spinta verso una lettura piacevole e davvero scorrevole.

Grado di trasporto = 9
In linea generale posso dire che questa storia ai confini del reale, mi sia piaciuta molto. Perché ai confini del reale? Perché sebbene sia un fantasy, tocca a più riprese difficoltà, problematiche e sfaccettature che noi tutti potremmo rintracciare e vivere- in forma meno cruda - nel nostro presente.
Devo anche ammettere di aver letto sino alla fine il romanzo, poiché come già successo in passato, ho preferito non sospendere la lettura lasciandomi il tarlo del dubbio a soli tre capitoli dalla fine.
Trattasi di narrazione breve, perciò non ho faticato a leggere tutto e di più, mi avrebbe dato fastidio smollare il racconto ad un soffio dalla sua conclusione.
L'unica cosa che non mi ha permesso di dare un voto pieno, lo devo ammettere, è che avrei voluto una spiegazione più dettagliata di questo misterioso virus alieno. Sì, avrei voluto forse meno dialoghi su questo, ma più spiegazioni. Al termine della lettura, mi sono fatta una teoria mia e ve la spiegherò.

Leggerò ancora? = 9
Ovviamente, non questa opera che ho già concluso, ma altre dell'autrice, sì.
A dire il vero, questa è la seconda opera che leggo di questa scrittrice, pertanto posso ripetermi: amo la sua vena ironica, ma anche il dramma che rintraccio nelle sue opere e che, sovente, mi si è presentato velato. Insomma, per dirla breve, il dramma che esce dalla penna di questa scrittrice lo definirei da interpretare: ognuno di noi, attraverso la propria coscienza, riuscirebbe a dare un significato diverso alla drammaticità intrisa in quest'opera. Credo sia voluto: ogni racconto uscito dalla mente ingegnosa di questa scrittrice, spinge il lettore verso una riflessione personale e particolare, da cui, senza dubbio, si potrebbe anche ricavare una morale importante.

Opinione generale = ???
Ora vi spiegherò cosa ho capito io e perché vi consiglierei questa lettura. Sebbene alcune cose all'interno di quest'opera siano descritte in modo estremo, talvolta in modo anche molto crudo, sono certa esse non siano molto distanti dalla realtà in cui stiamo vivendo. In realtà - io credo - che già viviamo in un contesto che ci tappa le ali, in cui un razzismo immotivato dilaga senza sé e senza ma, in cui frotte di populisti spaventati dal diverso calcano le scene della nostra contemporaneità, nelle nostre televisioni, inneggiando all'odio e alla chiusura.
Non di meno, vorrei spiegare cosa ho capito io del fantomatico virus alieno: la tematica del sesso fine a sé stesso, oggigiorno, viene sovente affiancata ad una società priva d'amore. Potrei allora dire che questo virus sia il sinonimo di quello che siamo, o che stiamo diventando: alieni ai sentimenti, alieni ai rapporti umani, soffocati dalla tecnologia e dal social, travisati da essi, in cui il sesso e la sessualità ci vengono propinati sotto forma di immagini volte a vendere un'idea, a creare stereotipi e credenze condivise, a vendere un prodotto. In questo romanzo, il rifacimento ai rapporti sessuali non lascia spazio all'immaginazione: se da una parte, urla la salvaguardia di una specie, dall'altra, vuol mostrare il lato superficiale di sé, di come, ridotto a mero rapporto fisico e immagine distorta, esso rimarchi a più riprese lo svuotamento delle anime con conseguente allontanamento dai sentimenti umani.
Ora che ho filosofeggiato un po', cercando di darmi risposte, vi invito davvero a leggere. Questo è quello che siamo, che stiamo diventando. Questo romanzo non tratta di una società inverosimile, ma tratta di una possibile società che potremmo essere o diventare, anche nel breve periodo.
Questo romanzo è un messaggio: troppo presi dal consumismo, dal guardare sempre e solo il nostro orticello, dall'evitare di guardare oltre, stiamo perdendo di vista il virus che, silenzioso, si sta prendendo la parte migliore di noi.
E noi glielo stiamo facendo fare, accogliendolo anche in modo benevolo.

Voto parziale: 82/100

Vi ricordo che il voto finale sarà reso noto al termine del contest con la somma dell'opinione generale.







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