😢 - I tre giorni che sono stata madre - 😢

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Partiamo con una precisazione importante: ho accettato questa storia per vari motivi. Per prima cosa, l'ho fatto perché avevo già accettato storie brevi o con meno di dieci capitoli; in secondo luogo, perché ho sentito quella che io chiamo "una connessione con il titolo". Forse sarà una recensione breve, ma forse coglierò anche l'occasione per giudicare in modo più personale questa storia, che mi ha toccata nel profondo.

caratina eccomi quì, per recensire i tuoi brevi - ma intensi - capitoletti.

Copertina = 6
Ho capito - o almeno così credo - il tuo bisogno di sdrammatizzare una tematica abbastanza complessa e drammatica, ma questa copertina l'ho vista e rivista su altre storie quì su Wattpad e purtroppo non mi porta niente di nuovo.
Devo essere onesta, l'immagine è carina, ma non mi parla della tua storia che, seppur breve, invece mi ha parlato molto di te.

Trama = 9
È chiaro che, seppur si tratti di una storia breve, in essa vengano toccati argomenti delicati. Aggiungo io, per mia iniziativa, che spesso questi argomenti li ho trovati parecchio travisati e ridicolizzati quì, su questa piattaforma.
La trama pone una domanda fondamentale, la stessa che mi chiedo io da sempre: come si può diventare adulti in un mondo di immaturi? Un qualcosa che inizialmente ci porterà a smembrare per primo il titolo e che, inevitabilmente, ci porterà successivamente a riflettere nel corso dei quattro capitoli a disposizione.
Questo tipo di storie dovrebbero - a mio avviso - contenere una sorta di morale: in questo caso, la morale sta già nella trama, seppur esposta sottoforma di domanda.

Personaggi = 9
Per la prima volta, mi sono detta: ma chissenefrega dei personaggi! Non stiamo a fare uno spoiler alert, tanto non servirebbe a niente.
Quì abbiamo un'unica protagonista, colei che parla in prima persona e che presumibilmente, nella narrazione, sta vivendo una cosa emozionante e "avvilente" allo stesso momento. Voglio continuare a pensare sia tu, caratina, la protagonista della tua oneshot.
A tratti ironica, combattuta, preoccupata, abbandonata a sé stessa, ma mai davvero sola.
"Coso", così come hai definito l'embrione in questi tre giorni, è stato l'unico a lasciare una traccia di sé degna di nota, l'unico su cui mi sentirei in dovere di riflettere. Non su Gabriele, non sui genitori, non sul patrigno. Solo su "coso", colui che, inevitabilmente, è riuscito a tutti gli effetti a modificare un pensiero, una vita intera.

Originalità = 9
Qualcuno adesso mi potrebbe chiedere delucidazioni su questo voto e sarebbe pure lecito farlo.
Io trovo originale chiunque riesca a parlare di sé, del proprio vissuto, ma trovo originale anche chiunque sia capace di esorcizzare un dolore, come ha fatto l'autrice, in questo caso. Ammetto di aver dato questo voto da "ignorante": obbiettivamente vorrei credere sia una storia vera, ma all'autrice non l'ho chiesto. A prescindere dalla veridicità dei fatti, credo che parlare di questa tematica sia cosa per pochi. Per me, ad esempio, è stato sempre impossibile.

Narrazione = 8
Naturalmente si tratta di una narrazione breve, ma che mi sento di definire molto intensa. Sono quattro capitoli, per niente lunghi, ma nei quali ho rintracciato personalità ed emozioni forti.
Il tutto è reso più credibile grazie all'inserimento di qualche dialogo. La cosa che più mi ha colpita, è la vena "ironica" che non viene mai persa di vista. Ammetto di essermi trovata sul punto di piangere, seppur sorridendo.

Ambientazioni e descrizioni = 8
Questa oneshot non ha bisogno di ambientazioni, è chiaro.
E forse non avrebbe nemmeno bisogno di descrizioni.
Eppure, alcuni passaggi indispensabili sono stati descritti in modo credibile ed emozionante: l'acquisto del test, ad esempio, oppure, nell'epilogo, il momento in cui la protagonista prende coscienza della realtà. A essere descritte in modo sublime qui sono le emozioni: quattro capitoli colmi, non lo nego e senza dubbio la cosa che ho preferito.

Lessico, ortografia e sintassi = 7
Il lessico è semplice, a tratti adolescenziale, colloquiale, ma curato. Per certi versi, questa oneshot mi ha ricordato un diario, una conversazione confidenziale, quella che si potrebbe intraprendere con un buon amico.
Onestamente comunque, in una storia come questa, non mi sarei aspettata un lessico ricercato "stile romanzo". Non me ne voglia l'autrice, ma ho trovato una storia scritta più di petto, di cuore, piuttosto che di testa.
Non ho nulla da segnalare a livello ortografico, poiché gli errori sono esplicitamente segnalati e voluti dall'autrice.
Li troverete specialmente nei dialoghi.

Grado di trasporto = 9
Mi sarebbe piaciuto leggere di più, trovare capitoli più lunghi, non lo nego. L'amore e la naturalezza con cui l'autrice racconta questa storia mi ha toccato il cuore. Non nego anche di essere stata influenzata a livello personale: come donna, come madre che non ho potuto essere. Una storia che parla all'anima delle persone, più che agli occhi. Questo è il suo punto di forza.

Leggerò ancora? = 9
Non questa oneshot, ma di certo altre cose di questa autrice, sì.
Ho aspettative molto alte, non lo nego. Spero di trovare ancora sottile ironia, emozioni e trasporto nelle letture a seguire.

Opinione generale = ???
Finalmente sono giunta al termine di questa recensione. Qualcuno starà pensando male, ma in realtà non vedevo l'ora di giungere a quella che - a tutti gli effetti - è la mia opinione personale.

Ho letto molte storie bellissime, cariche di pathos, di sentimento, ma nessuna mi è arrivata come questa oneshot.
Lo devo dire onestamente, perché ho un'opinione personale, ma anche perché in questi quattro brevi capitoli, io ci ho visto una vita intera, anche se a tratti solo abbozzata. È la mia immaginazione che ha fatto il resto.

Ho visto la vita di una ragazza giovane sbalzata in mondo nuovo, molto adulto, per cui si sentirebbe pure pronta. Una realtà che le si presenta dura, povera di sentimento. Ma anche no.

Ho amato questa oneshot, sebbene io non sia un'amante delle storie brevi. Perché? Semplice. Ho intercettato un corollario di emozioni che non ho trovato altrove.

Questo sto cercando, questo mi ha spinta ad aprire questo contest: l'emozione, in ogni sua forma possibile, raccontata attraverso la scrittura.

In un contesto così povero di emozioni, così poco incline all'introspezione, come sovente è wattpad, per me è gioia vera trovare brevi storie come questa.
"I tre giorni che sono stata madre" è la prova di come, a volte, scrivere poco, ma col cuore, sia la mossa vincente.

Voto parziale: 74/100

Vi ricordo che il voto finale sarà reso noto al termine del contest con la somma dell'opinione generale.

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