👨‍✈️ - Nell'abbraccio del nemico - 👨‍✈️

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NadineRose1990 eccomi giunta da te con la mia... credo undicesima recensione di questo contest.

Vorrei iniziare aprendo una parentesi: al decimo capitolo mi è stato un po' sul kayser aver messo come regola la lettura di un numero fisso di capitoli.
Sino ad ora sono andata contro la mia stessa regola una sola volta, poiché la storia in precedenza si concludeva con 12 capitoli e nemmeno troppo lunghi, perciò avevo deciso di fare un'eccezione; essa mi avrebbe permesso di giungere direttamente al finale della storia, perciò ok. Nel tuo caso mi sono accorta la storia prosegua sino al sedicesimo capitolo e di più, non è conclusa, perciò mi sono morsa la lingua e ho rispettato la mia stessa regola dei "10 capitoli".
Mio malgrado, s'intenda.

Copertina = 9
Ecco, questo è il classico esempio di come a volte la semplicità paghi.
Niente fronzoli, un titolo pulito, un font classico e per niente arzigogolato.
Nella copertina si trova un velo di romanticismo, per nulla ostentato o forzato. Chi, a mio avviso, per la prima volta va affacciandosi a questo romanzo non può non trovare piacevole la copertina; o per lo meno, non può non trovarla azzeccata con il tema che essa andrà presto a narrare tra le righe. Ultima cosa, molto importante: tutti i tuoi riconoscimenti sono inseriti in un capitolo dedicato. Il fatto tu non abbia impiastricciato la copertina con bollini o altro, è il top.

Trama = 10
La trama è già accattivante di per sé.
Quando ho letto "amore malato" mi sono detta: ok ragazza, sei nel posto giusto e nel tuo mondo preferito.
Non vedevo l'ora di iniziare a leggere.
Non do un voto massimo solo perché amo il genere, ma anche perché riconosco questa storia d'amore abbia acceso più di altre la mia immaginazione. Sono un po' stanca di leggere storie in serie: adolescenti, bad boy, college e annessi, il tutto legato in una storia romantica. Non lo nego, mi dispiace, ma è pura verità. Trovo che la trama ricercata di questo romanzo sia il suo punto di forza, la cosa che lo rende decisamente più interessante, assolutamente lontano dai soliti cliché wattpaddiani.

Originalità = 9
Pensando erroneamente si trattasse di una narrativa storica tout court mi sono venuti i brividi. Non me ne voglia l'autrice per questa esternazione, ma è un genere che non amo molto. Tuttavia, leggendo la trama, mi sono accorta il romanzo non sia una narrazione storica: esso si serve di rimandi storici, ma è una storia d'amore a tutti gli effetti e, tra le tante cose, è anche decisamente originale. Questa è la prima volta che mi trovo ad affrontare la lettura di una storia d'amore ambientata ai tempi della seconda guerra mondiale, pertanto ho trovato già l'ambientazione storica davvero rilevante per il trasporto all'interno del romanzo. In più, come gia accennato, ho apprezzato i vari rimandi a cose realmente successe in posti reali: le note a fondo pagina le ho trovate esplicative tanto da rendere il contesto della narrazione più credibile e affascinante.

Personaggi = 10
Nei primi dieci capitoli è tutto lampante: questo è un romanzo che non ha bisogno assolutamente di un cast. Sarah viene ampiamente descritta, sia fisicamente, sia a livello caratteriale; il suo dolore, la frustrazione verso sé stessa, emergono con chiarezza capitolo dopo capitolo.
Il tutto viene giustificato dalle innumerevoli riflessioni che l'autrice ha inserito, proprio per bocca dei suoi protagonisti: queste ci permettono di focalizzare le personalità dei protagonisti in tutte le loro sfaccettature. Allo stesso modo posso dire di Hermann, protagonista maschile. Così diversi, ma così costantemente uniti dal pensiero, Sarah e Hermann sapranno portarvi in un mondo introspettivo accattivante e complicato. I personaggi sono più che credibili, avvolti da emozioni e sentimenti reali e contrastanti. Troverete un terzo personaggio di spicco, altrettanto chiaro: Matteo, nella sua semplicità di uomo, riuscirà nella sua impresa titanica? Non lo so e vorrei davvero saperlo.
Questo romanzo è una chicca.

Narrazione = 9
Fluida, pulita, originale; potrei definirla così, ma anche ben ponderata.
Ho amato i rimandi al passato scritti in corsivo nel corso della narrazione: essi sono indispensabili per capire il presente dei personaggi e per farsi un'idea del "come sono arrivati a questo punto".
Presente e passato si incastrano in modo credibile. Non mi è stato per nulla complicato viaggiare nel tempo. Ogni rimando alla guerra, al campo di transito, l'ho trovato necessario.
I dialoghi sono ben strutturati e credibili, inseriti in una narrazione che non può farne a meno. Tuttavia, rispetto a molte storie già lette, in questo romanzo l'autrice non vuole a tutti i costi enfatizzare i dialoghi: essi ci sono, ma solo nei momenti davvero opportuni.

Ambientazioni e descrizioni = 10
Credo di aver trovato un gran punto di forza: non sono mai stata a Napoli, ma mi è sembrato di esserci sempre stata. Ho apprezzato le descrizioni degli ambienti marittimi, anche quelle legate alla città in festa per il Patrono.
Le descrizioni del campo di Fossoli sono indispensabili e ben fatte, come se l'autrice, per scrivere di esso, si sia affidata a innumerevoli ricerche storiche. Come già detto, le fisicità dei personaggi non sono né ridondanti, né forzate: avrete chiara la finezza e la bellezza di Sarah, la fermezza nello sguardo e nella postura di Hermann, la rudezza di Matteo, ma senza descrizioni in stile "carta d'identità".
Il top!

Lessico = 9
Si tratta di un lessico colloquiale, semplice, ma non banale. È chiaro che chi scrive ci metta molta cura; o che comunque, veda e riveda i capitoli prima di pubblicarli.
A livello ortografico non ho notato errori di nota, nulla che vorrei segnalare.
Questa correttezza lessicale e ortografica mi ha permesso di leggere con vero piacere il romanzo, al punto da apprezzarlo oltre l'originalità già evidenziata.

Grado di trasporto = 10
Sebbene, come già detto, all'inizio ho pensato erroneamente si trattasse di una narrazione prettamente storica, voglio dare il massimo.
Il voto è altissimo poiché, una volta resami conto non fosse così, ho trovato un romanzo d'amore più che interessante. Ho divorato un capitolo dietro l'altro con una curiosità sempre crescente e una speranza nel cuore - questa non ve la posso dire, rischio lo spoiler!
Non ci sono cose che vorrei criticare negativamente, non ho trovato qualcosa che non mi sia piaciuto. Ci sono ancora molte cose che vorrei sapere e leggere. Di più, mi auguro l'autrice accontenti le mie aspettative, la mia già citata speranza nutrita nei confronti di Sarah.

Leggerò ancora? = 10
È lampante che sì, lo farò.
Lo farò perché si tratta di un romanzo credibile, lo farò perché amo le cose tormentate e mai banali e sopratutto perché sono una patita delle storie d'amore fuori dal comune.
Appena avrò terminato le letture del contest, ripasserò senza dubbio sui profili degli autori meritevoli e a cui ho promesso di continuare. Lo farò perché tutte queste storie sono state - e saranno certamente - un piacere per i miei occhi e per la mia immaginazione.
"Nell'abbraccio del nemico" sarà una delle prime che riprenderò in mano una volta il contest sarà concluso e non dovrò più seguire l'ordine di lettura.

Opinione generale = ???
A questo punto, di solito, domando a me stessa se consiglierei la lettura del romanzo: perbacco, assolutamente sì! Mi offenderei se malauguratamente decideste di non farlo. Lo consiglierei specialmente agli amanti del genere, ma mi sentirei di consigliarlo anche a tutti coloro siano alla ricerca di una storia d'amore diversa, carica di emozioni palpabili, tormentata e credibile. Una storia d'amore apparentemente impossibile.

Voto parziale: 86/100

Ricordo che il voto finale sarà reso noto al termine del contest con la somma dell'opinione generale.






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