CAPITOLO 65

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Passai molto altro tempo ad ascoltare le loro memorie ed ebbi modo di scoprire l'interesse di Coline nelle erbe e nei veleni.

Tra i racconti, presto calò la sera e, assieme ad essa, aumentò la mia preoccupazione.

《Lyra che ti prende? Sembri irrequieta.》 Rubyo mi poggiò una mano sulla spalla.

《Lo sono. La verità è che ho abbandonato Gideon. Abbiamo litigato e me ne sono andata.》

《Perché? Che ti ha fatto?》 Sgranò gli occhi.

Ogni qual volta succedeva qualcosa tra me e Gideon, Rubyo presumeva sempre che la colpa fosse sua.
Questa volta si sbagliava però: io ero la unica responsabile da incolpare.

《N-niente.》

Si incupì, aveva capito che gli nascondevo qualcosa.

In un'altra situazione avrei detto a Rubyo il motivo, ma in questo caso, essere sincera, mi avrebbe fatta sentire troppo vulnerabile. Non mi andava di ammettere così apertamente di essermi infuriata perchè troppo preoccupata per lui, soprattutto se davanti a noi c'era un pubblico.

Non ne capii bene il motivo neanche io stessa.

《Ma dobbiamo trovarlo. Quella macchia al braccio... è stato avvelenato da Dollarus come garanzia.》

《Potrei darvi una mano io con l'antidoto.》Si offrì improvvisamente la ragazza, in un gesto che sembrava genuino.

《Grazie. Te ne saremmo grati.》

Rubyo le regalò uno dei suoi migliori sorrisi.

La detestavo.

Sembrava stesse facendo di tutto per rendersi bella ai suoi occhi.
Come poteva una persona essere cosi meschina?

Ci incamminammo nuovamente nella boscaglia, ma questa volta orientarsi fu più facile, sia per la presenza della Guardia, sia perché oramai tutti i luoghi mi erano diventati familiari nel tentativo di trovare Rubyo.

Ci avvicinammo al bacino di acqua dolce più ampio dell'isola, in cui convergevano tutti i piccoli torrenti. In quel luogo, urlai il nome di Gideon, più e più volte.
Sapevo che non sarebbe uscito allo scoperto così in fretta, soprattutto dopo quello che gli avevo detto, ma avevo un asso nella manica.

《Gideon! Esci dall'acqua! Adesso!》
Sbraitai al silenzio delle acque.

《Spiegami bene questo vostro... legame.》Intervenne la ragazza.

《Tu dici una cosa, e lui deve farla per forza?》

Una luce le illuminò gli occhi di curiosità.

《Già.》

Improvvisamente, davanti a noi, comparve la figura sgocciolante di Gideon.

A quella vista mi agghiacciai.

Erano passati a malapena due giorni, ma quella chiazza nerastra si era espansa orribilmente, fino a ricoprirgli più di metà volto.
Perfino i capelli si erano anneriti.

Era quasi irriconoscibile.

《Meraviglioso.》

Ogni volta che quella squilibrata apriva la bocca, riusciva ad irritarmi sermpre di più.

Come poteva definire un orrore simile meraviglioso?

《Questo veleno è senz'altro raro e molto potente. È stato creato specificamente per gli esseri fatati, altrimenti non avrebbe alcun effetto-》

《Dicci qualcosa che già non sappiamo.》 La troncai frettolosa.

《Potrei preparare un antidoto, ma sarebbe inutile. Non sarebbe pronto prima della sua morte.》

Serrai la mascella.

Era sconcertante come fosse così insensibile su certi argomenti.

《Quanto tempo ha?》Domandai.

Iniziò a girargli intorno.
Gideon parve irritarsi.

《Normalmente due giorni. Ma il vostro amico sembra molto più resistente degli altri. Come mai?》Gli chiese con un ghigno, frutto della sua distorta curiosità.

《Non è affar tuo.》La Guardia arricciò il naso contrariata.

《In ogni caso, oserei dire altri cinque... o sei giorni. Non di più.》

《Giusto in tempo per l'incontro.》 Questa volta fu il turno di Rubyo di intervenire, standosene a braccia conserte.

《Inizio a credere che lo scopo di questo veleno non fosse solo la garanzia di un incontro, ma la garanzia della sua richiesta.》 Dissi avvicinandomi a Gideon.

《Vuoi dire che ci darà l'antidoto solo se acconsentissimo alla sua richiesta?》 Mi fece eco Rubyo.

Annuii, prendendo per mano Gideon.

Gli raccolsi l'arto malato con entrambe le mani, sfiorandone la superficie. Sembrava fatta di corteccia.

Come potevo avergli detto una cosa così terribile in un momento tanto drastico, per poi abbandonarlo...

《Dobbiamo parlare.》

Feci per distanziarmi, ma vidi che Rubyo prese a seguirci.

《Da soli.》

L'ex Guardia Imperiale si bloccò nell'atto di avanzare un passo, con gli occhi sbarrati.
Corrugò le sopracciglia, mostrandomi il suo disappunto, ma non protestò.

《Hai dimenticato di dirmi qualcosa? Quello di ieri non ti è bastato?》

Abbassai lo sguardo colpevole. Non avevo scuse, ma valeva la pena chiedergli perdono.

《Mi dispiace. Non avrei dovuto.》

《Troppo tardi. Oramai l'hai fatto.》

Il fatto che non mi avrebbe perdonata mi appesantì il cuore.

《Però, voglio che tu sappia che ero sincera. Quando ho detto di tenerci a te, ero sincera. Non voglio che tu muoia.》

Con un gesto rapido mi intrappolò tra sé e il tronco.

《Dimostramelo.》

Era piegato in due, per essere alla mia stessa altezza.
Mai il suo sguardo mi era sembrato tanto penetrante come in quel momento, risaltando sulla pelle pece.

《C-come?》

Mi sentivo intimidita dalla sua vicinanza.

《Finisci quello che avevo iniziato.》

Deglutii.

Quella... tra le tante cose. Proprio quella.

Il mio cuore martellava nel petto così forte che a stento mi reggevo in piedi.

《Davvero è ciò che vuoi?》 Chiesi titubante fino all'ultimo istante.

《Si. Ma sarai tu a scegliere. Non ho intenzione di obbligarti a fare nulla. Non più.》

Deglutii di nuovo.

La gola mi era diventata improvvisamente secca.

Il resto risultò confuso anche a me: strinsi il pugno attorno al tessuto in raso della camicia, tirando Gideon verso di me, baciandolo velocemente.

Quell'azione produsse in me una scarica di adrenalina tale da farmi tremare.

Guardai Gideon.

Sembrava terrorizzato, come se stesse sul punto di piangere. Mi guardava con la bocca socchiusa e le guance arrossate, mentre un ciuffo di capelli ancora candidi gli era scivolato sul volto, coprendogli parzialmente un occhio.

《S-scus-》

Ma non riuscii a finire, che Gideon fu di nuovo su di me, premendo il suo corpo sempre di più verso il mio. Mi baciava con una voracità tale da strapparmi il respiro. Teneva le sopracciglia corrugate, come se stesse soffrendo, e si spingeva sempre di più verso di me, tenendomi per la nuca.

Le emozioni erano così intense, l'una accavallata all'altra, che mi travolsero senza che potessi neppure provare a oppormi.

Strizzai gli occhi, ma li spalancai di nuovo quando lo sentii scendere verso il collo.

《G-gideon.》

Si fermò all'istante, allontanandosi.

Io ero paonazza, non riuscivo neppure a sostenere il suo sguardo.
Lui scosso a tal punto, da non riuscire a proferire alcuna parola.

《Torniamo dagli altri adesso.》 Avevo la voce tremante.

《Io- arrivo tra poco. Devo... prendere aria.》Annuii, incamminandomi a passo incerto.

Quando fui abbastanza lontana da Gideon, mi appoggiai ad un albero: non avevo fiato.

《Lyra!》

Rubyo era venuto a cercarmi.

Maledizione!

Non ero nelle condizioni per vederlo. Avrebbe capito tutto e non sarei stata neppure in grado di mentirgli.

《Che succede? Dov'è Gideon?》

Iniziò a strofinarmi la mano sulla schiena, in un tentativo di aiutarmi a respirare. Questo, finché non incrociò il mio sguardo.

《Lyra. Cosa è successo con Gideon?》 Il cuore mi si fermò in petto.

《Niente.》 Tentai invano.

《Cos'è tutta questa improvvisa segretezza?》

《A me lo chiedi? E io cosa dovrei dire?》

Rubyo si accigliò confuso.

《Davvero non capisci? Sto parlando di quella Coline!》

Ero riuscita a cambiare discorso, ma ora non riuscivo più a fermarmi.

Quella Coline è una mia amica.》

Un'amica che non vedi da anni. Come hai potuto spifferarle alla prima occasione tutto ciò che stiamo cercando di tenere nascosto a tutti!》

Non era quello ciò a cui stavo puntando nel monento in cui avevo deciso di spostare l'oggetto della conversazione, ma non me ne pentii.

《Non è quello che hai fatto anche tu con Gideon?》

Dalla reazione di Rubyo, capii che stesse iniziando a prenderla sul personale, ma ora anche io stavo iniziando a perdere le staffe.

《No! Assolutamente no! Ci sono voluti giorni prima che mi fidassi di lui. E quella fiducia se l'è conquistata, salvandoci la vita più e più volte. Cosa? Stai forse agendo di ripicca?》

Rubyo sembrò offeso a quelle parole.

《Mi credi davvero così superficiale? Coline ed io ci siamo allenati insieme per anni! Conosco più di lei quanto tu possa sapere di quel Kelpie! So di potermi fidare!》

《Le persone cambiano negli anni, Rubyo! Non puoi esserne ancora così certo! Io e Gideon abbiamo un contratto! Anche se non fosse sincero non potrebbe dir-》

《Credi davvero che quel contratto non possa essere spezzato?》

Le parole mi morirono in bocca.

《Io mi fido di Gideon!》

《Anche quando ti obbliga a baciarlo?!》

Cercai di non darlo a vedere, ma ero scioccata da quella sua domanda.

《Non mi ha obbligato! L'ho baciato io.》

Mi pentii di quelle parole subito dopo averle dette. Il volto di Rubyo si ripiegò su se stesso in un'espressione grottesca di rabbia.

《Era solo un presentimento, ma a quanto pare è vero. C'è altro che mi nascondi? Fin dove vi siete spinti?》

Stava ribollendo. Per la prima volta ebbi paura di lui e indietreggiai.

In quel momento, dalle mie spalle, una figura ben distinta sferrò un montante a Rubyo in pieno zigomo, scaraventandolo al suolo.

《Non paragonarmi alle bestie.》
Gideon gli sbraitò contro con una furia omicida.

《Io almeno non sono un vigliacco! Perché non glielo dici, eh?! Di cosa hai paura?》

Guardai Rubyo con aspettativa. Il suo sguardo smerarlo vacillò nel mio, mentre schiudeva le labbra crepate e sanguinanti: voleva parlare, ma era esitante.

Fu in quel momento che intervenne l'ultima persona che avrebbe dovuto esprimere un'opinione in quella situazione.

《Io e Rubyo siamo fidanzati. Abbiamo promesso di sposarci.》

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