CAPITOLO 68

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Camminavo per inerzia, retta da Gideon.

Le truppe superstite di entrambi gli schieramenti ci seguivano da dietro, producendo un assordante frastuono con le loro armi.

Da quando i rispettivi capi erano a rischio di vita, gli uomini di entrambe le fazioni non avevano più avuto il coraggio di combattere, e ora si dirigevano a passi pesanti sulle proprie navi.

Io salii su quella di Dollarus che, in fin di vita, veniva portato a bordo dai suoi uomini.

«Lyra, tu aspetta qui.» Gideon mi accarezzò la testa. «Io vado a recuperare quei due incoscienti.»

Accennò un mezzo sorriso per tirarmi su, ma quando vide che non funzionò, continuò: «Questa volta te lo riporterò indietro sano e salvo.»

Mi baciò sulla fronte, delicatamente, poi si buttò in mare dalla poppa.

Non feci in tempo a fermarlo.

Anche lui, nel mare, sarebbe potuto morire.

Mi asciugai frettolosa una lacrima.

Tutti si stavano rendendo utili in un qualche modo, non potevo starmene con le mani in mano, così mi avviai verso la cabina di comando, dove trovai Dollarus.

Era steso sul letto, ricoperto di sangue e circondato dai suoi uomini. Aveva gli occhi chiusi.

«È ancora vivo?» Chiesi.

Questi si spostarono, lasciandomi giudicare da sola: si, ma respirava a fatica.

«Mi servono delle bende, dell'acqua pulita e dell'alcol.»

I quattro si guardarono un attimo, poi corsero fuori lasciandomi sola con Dollarus.

Approfittando della loro assenza mi avvicinai al suo letto, sedendomi al suo fianco. Mi tremavano ancora le gambe.

«Resisti. Non puoi morire proprio ora che hai ottenuto la tua terra.»

Una scossa, più simile ad un attacco di tosse che ad una risata, mi sorprese.

«È un ordine, Principessa?» Chiese debolmente, con la voce roca.

«È un consiglio, ma se ti fa vivere allora prendilo pure come un ordine.»

Dollarus tirò gli angoli delle labbra in un sorriso raccapricciante, che rivelò tutti i denti insanguinati.

«I tuoi uomini sono già indaffarati per salvarti la vita.»

A quelle parole però, il suo sorriso si spense.

«Quanti ne sono sopravvissuti?»

«Tutti.»

Nonostante il dolore, riuscii a vedere i suoi muscoli distendersi un po' di più.

«Devi tenerci molto a loro... alla fine sei un brav'uomo.» Dissi, strappandogli un'altra risata.

«Vi sbagliate.»

Scossi la testa. «Ci hai aiutati.»

«È così che funzionano le alleanze.»

«Non eravamo alleati quando hai salvato Gideon.»

Si zittì per un istante, dopo di che iniziò a muoversi faticosamente sotto le coperte. Feci per aiutarlo, ma in quel momento mi porse il pugno chiuso. Capendo le sue intenzioni, gli mostrai il palmo.

Un freddo e pallido sassolino ricadde nella mia mano. Sgranai gli occhi: l'opale!

«Come hai-?»

Dollarus mi sorrise. «L'ho preso a Degorio durante il combattimento, non se ne è neppure accorto.» Una risata debole, ma pungente, gli scosse il torace.

«Come facevi a sapere che ce l'avesse in dosso?»

«Conosco quel giovanotto tanto bene come le mie tasche, e poi è sempre stato così prevedibile...»

Il tono pungente che prima aveva colorato le sue parole era lentamente scomparso, dando modo ad un'affettuosa malinconia di sfociare.

«Voi-» Feci per chiedere, ma le parole mi morirono in bocca.

Ma Dollarus parve capire in ogni caso.

«Si, ci amavamo... o così credevo.»

Quella volta fui io a ridere, una risata secca e amara. Perfino l'uomo che aveva la fama di essere il più crudele di Chaot, sapeva cosa fosse l'amore. Ma la luce buia dei miei occhi dovette essere così palese che Dollarus si sentì in dovere di commentare: «Non vi preoccupate Principessa, non c'è bisogno di affrettare i tempi. Arriverà al momento giusto.» Poco dopo, esitante, aggiunse. «Ma mi raccomando... siate prudente. Non fidatevi di nessuno. Neanche di chi avete al vostro fianco.» Lo sguardo che mi rivolse era quello di uno ne la sapeva lunga.

Lo fissai perplessa, non così sicura di aver compreso fino in fondo il senso di quelle sue parole. Tentai di chiedere spiegazioni, ma in quel momento entrarono i suoi uomini con il necessario ed il discorso morì ancor prima di iniziare. Feci a malapena in tempo ad allungarmi verso le bende che un forte tonfo colpì la nave, scuotendola leggermente.

Ancora barcollante sulle gambe mi lanciai all'esterno della cabina, sul ponte di comando.

Gideon era in piedi, davanti a me, sgocciolante.

Reggeva tra le braccia due corpi esanimi.

Mi avvicinai lentamente.

«S-sono vivi?»

Gideon annuì, posandoli delicatamente per terra.

Mi accasciai al fianco di Rubyo.
Bastò comprimergli l'addome un paio di volte per farlo rinsavire.

Iniziò dapprima a tossire e sputacchiare acqua salmastra, poi aprì gli occhi, scattando a sedere.

«Perché ti sei butt-» Ma non riuscii a terminare la frase.

«Coline! Coline!»

Con fare ossesso iniziò a scuotere il corpo della compagna, ma questa non dava alcun segnale vitale.

Con le mani tremanti e la vista ridotta dalle gocce d'acqua, iniziò a rimuoverle l'armatura con mano esperta, per poi controllarle il battito.

«È debole. Troppo debole!» Iniziò a comprimerle l'addome, ma non bastò. «Coline! Coline!» La schiaffeggiò più volte, ma nulla.

Senza esitazione le si gettò addosso, tentando con una respirazione bocca a bocca.

Questa volta funzionò.

Eccome se funzionò. Forse stava solo aspettando quel momento.

Sarebbe stato meglio continuare a schiaffeggiarla.

Mi alzai, infastidita, cercando di non mostrarlo. «Vedo che qui va tutto bene. Vado da Dollarus. Lui si che sta davvero male.»

Rubyo mi prese per il polso.

«Che intendi dire?!»

Era irritato. Si leggeva ovunque sul suo viso.

«Cosa c'è? Non riesci più a capire quello che penso o vuoi che lo dica ad alta voce così da lasciar capire anche gli altri?»

Mi ripresi il polso con uno scatto.

«Lyra!»

Ma non lo ascoltai più, ero già da Dollarus.

«Ce la passiamo maluccio da queste parti eh.» Gideon schernì Dollarus che, stranamente, parve apprezzare.

Rise di gusto.

«La fortuna è dalla tua parte.» Continuò.

«Che strano, pensavo che oramai fossero tutti miei nemici.»

«Magari. Almeno così ora avremmo un bastardo in meno al mondo.»

Rifilai una gomitata così forte a Gideon che per un attimo temetti di avergli spezzato qualche costola.

Ma Dollarus trovò questa battuta ancora più divertente della precedente.

«Vedo che stai bene. Allora posso conservare il mio sangue per un'occasione più speciale.» Gideon gli strizzò l'occhio e uscì.

Lo seguii confusa.

«Che succede?» Chiesi aumentando il passo per raggiungerlo.

«È sanissimo quello lì.»

Mi accigliai. «Non credo... è stato colpito al cuore.»

Gideon scosse la testa. «No. Lui è un caso speciale. Ha il cuore a destra. Capita a volte... quando si mischiano troppi geni diversi.»

In quel momento mi domandai se anche Markus, un bastardo come Dollarus, avesse il cuore a destra.

Ma probabilmente lui non ne aveva uno, mi sarei stupita più che altro del contrario.

Stavo per rispondergli quando, la voce di Rubyo, accompagnata a dei passi stranamente pesanti, attirò la mia attenzione.

«Lyra! Si può sapere che ti prende? Sono giorni che ti comporti in modo strano.» E, con quell'ultima parola, guardò Gideon di sbieco. «Non ti riconosco più da quando è arrivata Coline.» Continuò.

«Allora forse il problema è lei.»

A quelle mie parole Rubyo indietreggiò, come se fosse stato colpito fisicamente.

«Di nuovo! Si può sapere che ti prend-»

«Questo dovrei chiederlo io a te! Cosa diamine stavi pensando quando ti sei buttato dalla scogliera?»

«Avrei fatto lo stesso per te.»

Mi accigliai.

Cosa credeva? Che avessi degli improvvisi complessi di inferiorità?

«Non è questo il punto!»

«È allora qual è! Spiegamelo perché io non capisco. Non ti capisco.»

E da quand'è che aveva smesso di capirmi? Lui era l'unico che lo faceva. Lo aveva sempre fatto.

«Lascia perdere!»

Abbassai lo sguardo e vidi le sue nocche bianche tanto forte stava serrando i pugni.

Risi. Una risata breve, secca e amara.

«Cosa, adesso vuoi anche darmi un pugno?»

In quell'istante il volto di Rubyo si distese in un'espressione di stupore, rilasciando immediatamente i pugni.

«No! Lyra io-»

Non dissi niente. Scossi solo la testa, allontanandomi.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro