CAPITOLO 69

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

La notte calò in fretta, così come il silenzio.
Eravamo tutti distrutti, e non solo fisicamente.

Da quando ero salita a bordo della nave di Dollarus non avevo fatto altro che pensare se tutti quei rischi corsi fin'ora fossero stati realmente utili. Lasciandomi accecare dall'ambizione, la situazione mi era sfuggita di mano e la posta in gioco era diventata improvvisamente alta. Ora non si trattava più solo di me e di Rubyo, ma anche di molte altre persone: prima Gideon, poi Dollarus e perfino Coline, che non mostrava segni di volersene andare.

Quando iniziai il viaggio, ero consapevole che sola non sarei andata molto lontano e che l'aiuto di alleati sarebbe stato indispensabile, ma non pensavo di arrivare al punto di svendere una terra del Regno. Regno, che ancora non mi apparteneva.

Una folata di vento gelido mi fece rabbrividire. Mi appoggiai al legno umido della prua, dando le spalle al mare.

Da quando mi ero allontanata dal palazzo avevo percorso già così tanta strada, eppure pareva di non essermi neppure mossa se pensavo a quella che ancora mi aspettava.

Volsi lo sguardo alla luna, immergendomi nella sua luce. Era piena. Guardando il cielo mi sentii improvvisamente così piccola, impotente e sola...

Chiusi gli occhi.

Il vento continuava a soffiare gelido, le onde ad infrangersi sul legno della prua, creando una melodia monotona, e l'aspro odore salmastro a rimbombarmi intenso nelle narici.

Una strana nostalgia mi strinse il petto. Perchè provavo quel sentimento? Rinnegavo e guardavo con odio ogni avvenimento del mio passato. Ogni cosa, fuorchè Rubyo.
O così credevo: aveva iniziato a cambiare e a stento lo riconoscevo. Ora sembrava... distante.

Un lampo di luce attirò la mia attenzione, facendomi riaprire gli occhi: aveva preso a tuonare.

《Lyra!》Dalla poppa si levò una voce a me familiare.
Andai incontro a Gideon.

《Entra dentro, sta per arrivare una tempesta.》Raggiunsi il suo fianco e mi lasciai avvolgere da una spessa coperta.

《Sta volta sei in ritardo.》Dissi additando il cielo.

Lo vidi scuotere la testa amareggiato.

《Che ti prende?》

《È il mare. Limita i miei poteri.》 Dopo di che si affrettò a spingermi nella cabina.

Proprio nel momento in cui aprimmo la porta, Rubyo ci finì quasi addosso.

《Lyra! Stavo per chiamarti, c'è una temp-》

Si fermò di scatto quando il suo sguardo ricadde sul braccio di Gideon, ancora avvolto attorno la mia vita.

《Ma a quanto pare sono arrivato tardi.》

Vidi il suo naso arricciarsi per un attimo, trafiggendoci con uno sguardo sprezzante.

《Tranquillo, oramai ci abbiamo fatto l'abitudine.》

Gideon lo superò con una spallata, raggiungendo la cabina di Dollarus.

Ma non riuscii ad avere il tempo di riflettere su ciò che era appena successo, che mi ritrovai a sgranare gli occhi: Dollarus era ripiegato su un tavolo, sano e pimpante, tutto indaffarato a tracciare cerchi con il compasso su una mappa, mentre discuteva con alcuni dei suoi uomini.

《La rotta migliore sarebbe questa, ma- Principessa!》Non appena mi vide sia lui, che tutti gli altri suoi uomini, si inchinarono.

Un sorriso apparve sul mio volto senza che me ne rendessi conto. Ma era passato così tanto tempo da quando qualcuno mi aveva mostrato questo tipo di riverenza, che, nonostante mi facesse piacere per il primo momento, mi sentii subito a disagio e li pregai di rialzarsi.

《Stavo per venire a cercarla per avvisarla del cambio di rotta, Principessa. La tempesta ci rende impossibile proseguire in questa direzione.》

Annuii silenziosa.

《Ma di questo passo sarà impossibile raggiungere le coste di Kyle, senza che la tempesta ci spinga verso Chaot.》

Gideon lasciò di scatto il mio fianco, sbattendo i palmi sulla mappa giallastra.

《Non se ne parla! Chaot è troppo pericolosa e anche se ora ti appartiene non hai ancora nessuna nomina ufficiale!》

《Capisco la vostra preoccupazione, ma possiedo un'esercito sufficientemente numeroso da pattugliare l'intera isola e scortare la Principessa, sia da vicino che segretamente. Ho fiducia nei miei uomini e, ora che siamo alleati, anche voi dovreste.》

《Non-》Fermai Gideon toccandogli il braccio.

《Lascialo finire.》Il Kelpie mi rivolse un'espressione quasi sofferente, ma non si oppose, mentre Dollarus mi ringraziò con un lieve inchino del capo.

《Avrete la protezione necessaria e alloggerete nella mia proprietà. Sarà solo per un paio di giorni, finchè le maree non si saranno calmate, poi vi scorterò nuovamente a Kyle.》

Questa volta fu il turno di Gideon di afferrarmi le braccia.

《Lyra, hai visto anche tu cosa è successo a Ivy quando è andata a Chaot, e neanche io ero nelle mie condizioni migliori. In più ci sono i Rasseln. Ti prego...》

Lo guardai: era affranto e supplichevole.

Rubyo e Gideon non erano mai daccordo su nulla. Nulla, se non Chaot. Quando si toccava quest'argomento, entrambi assumevano la stessa espressione a tratti iraconda e supplichevole, il che mi spingeva a temerla veramente.

《Dollarus, non ci sono altre alternative?》Domandai, ottenendo un sospiro pensieroso da parte dell'ometto.

《Questa nave non è adatta per i lunghi viaggi, quantomeno per le tempeste. L'unica alternativa è fare scalo a Chaot, cambiare nave, e affrontare la tempesta.》

《Va bene.》 Gideon parve rilassarsi un minimo, ma io non ero ancora del tutto convita.

《Non credi che questa opzione sia più pericolosa dell'altra? A Chaot ci arriveremo in ogni caso, tanto vale aspettare la fine della tempesta.》

《Meno tempo stiamo a Chaot meglio è, tempesta o non tempesta.》

Sospirai. Ogni qual volta si parlava di quel luogo maledetto era inutile tentare di ragionare.

《E va ben-》

Un'oscillazione improvvisa della nave mi fece sbattere il fianco contro lo spigolo del tavolo, spingendomi poi a terra.

Mi morsi il labbro, toccandomi l'anca, in un tentativo di sopprimere il dolore. Gideon, anch'egli sorpreso dalla scossa, mi raggiunse subito a gattoni, mentre Dollarus, l'unico che pareva essere indisturbato, si dirigeva a passo rapido verso il ponte di comando.

Un'altra scossa. Le mappe caddero dagli scaffali, seguiti da oggetti molto più pesanti.

《Gideon-》

Feci appena in tempo a spostarlo dalla traiettoria di un bauletto, che quest'ultimo si infranse al suolo.

《G-grazie...》

Lo spinsi rapida, indicando la porta, e in un attimo fummo fuori.
Il mare si era increspato notevolmente e scuoteva la nave come fosse un dado da gioco, infrangendo le onde sul legno e bagnando il ponte.

Quella situazione però, non aveva attirato solo me e Gideon, ma anche Coline, che si reggeva a stento in piedi, nonostante l'aiuto della spada, usata come bastone, e della spalla di Rubyo.

《Tornate al riparo! La situazione tra poco sarà più critica!》

Ma evidentemente le parole di Dollarus gridate sotto la pioggia non sembrarono abbastanza serie a Coline, che decise di intervenire.
In un fratto di secondo si allontanò da Rubyo, iniziando a vacillare verso l'albero maestro, sotto gli scossoni della nave.

Stava rischiando molto, troppo. E soprattutto per una causa che fino a poche ore prima aveva detto di non appartenerle.

《Coline!》

Rubyo tentò di andarle in contro ma un altro scossone gli fece perdere l'equilibrio, facendolo ricadere indietro.

In quello stesso momento il boma che reggeva la vela principale prese a girarsi. Con quell'andatura non l'avrebbe mai schivato.

《A terra!》

Le corsi in contro, spingendola al suolo un attimo prima che l'asse in legno la colpisse.
Schivammo il boma, ma non potemmo nulla contro un'altra scossa, che fece rotolare noi e delle botti verso un fianco della nave, dove sbattei violentemente la schiena.

Pochi istanti dopo, in scivolata, Rubyo e Gideon ci raggiunsero e, con il terrore negli occhi, presero a spostare i barili.

Per un attimo credetti che Rubyo mi avrebbe aiutata, ma mi disillusi subito nell'istante in cui Gideon prese il mio braccio e Rubyo quello di Coline.

Mi alzai a fatica: il colpo era stato molto più forte di quanto mi era sembrato.

Aiutata da Gideon iniziai a dirigermi a passo incerto verso la cabina, ma in quel momento la voce di Rubyo alle mie spalle interruppe l'avanzata.

《Lyra, stai sanguinando.》

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro