Capitolo 43

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Saliti in macchina tu sembravi non voler staccare gli occhi da me; pensavi sarei fuggita all'ultimo? Quando ti convincesti, accendesti la macchina e partisti spedito. Non sapevo dove saremmo andati, ma non mi importava.

«Mi dispiace tantissimo per quello che è successo con gli hyung, non ne avevo idea.» Non ti avevo mai sentito così mortificato, cercai quindi di rassicurarti ma ancor prima di schiudere le labbra tu mi fermasti.

«No, voglio spiegarti. Non so perché Taehyung ti abbia detto che eri un rimpiazzo, però non potresti mai esserlo. Tu sei unica e nessuno potrebbe essere simile a te.»

«Taehyung mi ha mandato una foto di qualche anno fa di te, con una ragazza» precisai.

«Capisco...» Non dicesti nient'altro, lasciando che il silenzio ci accogliesse tra le sue braccia. La determinazione che avevi avuto pochi secondi prima era svanita e ciò era qualcosa di veramente inusuale per l'idea che avevo di te. «Forse è arrivato il momento di parlartene, non voglio che tu sia gelosa. La ragazza della foto si chiama Soyeon, ma ormai è morta da quattro anni. Lei... Lei era la mia migliore amica e, nonostante abitassimo in due città diverse da tempo, mi è sempre stata accanto, forse persino più degli hyung. Sai, sono andato via di casa quando ero appena un adolescente, convinto di poter inseguire i miei sogni; i miei genitori non sono mai stati molto dalla mia parte, ma Soyeon sì. Ѐ solo merito suo se ora vivo con gli hyung e lavoro in una casa discografica. Pensare che sia morta per causa mia mi distrugge; non sono mai riuscito a ripagarla per il coraggio che mi ha dato» tentennasti aspettando forse una mia reazione, io però fui abbastanza astuta da non rivelarti le mie preoccupazioni. «Avevamo avuto un brutto litigio e lei aveva deciso di venire a Seul per chiarire con me. Salire su quella macchina è stata la scelta peggiore che potesse prendere: era arrabbiata e per un errore di distrazione ha sbandato, schiantandosi contro un albero. Non se n'è andata subito, il suo cuore ha smesso di battere in ambulanza.»

«Ma Jungkook, non è colpa tua. Succede a tutti di litigare e il fatto che lei abbia avuto un incidente è stata solo una terribile fatalità, non poteva certo dipendere da te» parlai più che convinta della tua innocenza. Non accettavo che ti dessi la colpa per qualcosa su cui non potevi avere il controllo.

«Molte persone mi hanno detto parole simili e lo so che non poteva dipendere da me, però ogni volta che penso a lei non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe andata se non ci fosse stato quel litigio. Questa sarà una delle cose con cui conviverò per sempre e nessuno potrà porvi rimedio. Ѐ successo, e lei ora non c'è più: è un dato di fatto.»

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