La festa

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Qualche settimana prima del nostro matrimonio Erick venne da me per dirmi che domenica sera, si sarebbe tenuta una grande festa nella loro casa. "Va bene padrone" non sapevo cos'altro rispondergli, "piccola mia, domenica sera conoscerai anche mia sorella, è tutta lo società più in vista, la festa è per te, così potrai fare amicizia con altre come te." Aveva organizzato una festa per me? Sentivo che doveva esserci sotto qualcosa, ma per una volta decisi di fidarmi "grazie, padrone siete stato molto gentile".

Molto bene, l'amo è tirato. Domenica sera capiró il vero obbiettivo dei Johnson, è un po' di tempo che si comportano in maniera strana, sopratutto Carlos, ogni volta che mi vede non fa che chiedermi di Meredith, di come sta e cosa fa. Queste sue domande mi innervosiscono, ma allo stesso tempo sono curioso di capire cosa vuole da lei. Domenica sera avrò modo di capire di più. Devo capire prima di lunedì, il loro voto per noi è fondamentale. So che no foto faranno nulla di sciocco dato che la loro figlioletta è in carcere, ma non mi fido di quel Carlos. Lui non è come me, non pensa ciò che penso, ne accetta questa legge. Se fossi in grado di smascherarlo per lui e la sua famiglia sarebbe la fine.

***********
Alle diciotto ero già agghindata, per quell'evento indossavo dei tacchi altissimi, un vestito nero attillatissimo e con una super scollatura, che metteva in risalto il mio seno. Quando Erick entrò nella stanza mi disse che ero bellissima, mi diede un bacio casto sulle labbra e poi mi condusse in giardino. lì fuori tutto era stato sistemato in maniera tale da sembrare perfetto. la piscina era illuminata con dei faretti multi color, c'erano poi numerosi tavoli in legno, inservienti che si trovavano dietro i banconi del cibo e delle bevande. C'era già tantissima gente, donne elegantissime e uomini che non erano da meno. Mi sentivo un pesce fuori dall'acqua, poi la vidi, i suoi occhi non potevo scordarli, nè dimenticarli. Seduta da sola su di un tavolino c'era la ragazza che quella sera aveva provato a rassicurarmi, quando lei ci vide ci sorrise e corse verso di noi con allegria "Buona serata mio signore, come state?" "bene Jennifer e tu?" "molto bene, mio signore" tra di loro c'era un qualcosa di più della semplice apparenza, ma non riuscivo a capire cosa. Gli occhi di quella ragazza si fissarono poi nei miei, forse mi aveva riconosciuta "fratello lei è la vostra futura sposa?" "si, lei è Meredith" la ragazza si avvicinò a me per presentarsi "io sono Jennifer, è un vero piacere fare la vostra conoscenza" dette quelle parole, ci salutò lasciandoci di nuovo soli. Tutti gli amici di Erick venivano a salutarci, io rispondevo cortesemente, per evitare qualsiasi problema. "Meredith, ti presento Carlos Johnson" "finalmente ho il piacere di conoscervi", quel ragazzo aveva un non so che di diverso rispetto a tutti gli altri era come se cercasse di comunicarmi qualcosa con lo sguardo, solo non capivo cosa. La festa dopo cena entrò nel suo vivo, iniziarono rumorose canzoni e gare di canto, poi molti finirono in piscina, fu in quel momento che mi ritrovai al tavolo con Jennifer "ciao, come va?" "bene, tu Meredith come stai? vivere con mio fratello non è semplice" " io sto bene", ma il mio sorriso diceva molto di più, "quella sera eri tu non è vero?" "si, ti ho vista quando il padre del mio sposo ti ha portata in casa, così ho pensato di cercarti" "sei stata molto carfina, grazie" mentre io e la ragazza parlavamo si avvicinò a noi Carlos, il quale ci sorrise amichevolmente. "Come va?" "Bene signore" siamo molto restie a parlare con lui, vedo Jennifer alzarsi, forse dovrei anche io, non ho il permesso di parlare con altri uomini. "Non te ne andare" mi sussurra lo guardò sconcertata, ha degli occhi meravigliosi e anche il suo fisico è fantastico. " Non devi mollare, delle persone ti stanno cercando" dopo avermi detto quelle parole si allontana bruscamente da me, lo inseguo "chi mi sta cercando?" Forse parlo un po' troppo forte perché vedo la gente voltarsi verso di noi, "ma cosa vuoi, impertinente che non sei altro!" Il giovane si gira e mi tira uno schiaffo fortissimo "così impari ad importunarmi e poi non hai il permesso di parlare con me, stupida". Il mio padrone arriva poco dopo "cosa ha fatto?" "Le ho solo detto che sarebbe stato meglio cercarti per non lasciarti solo, lei ha detto chi mi cerca?" Io lo guardavo esterrefatta "E mi ha tirato la giacca, guarda è tutta rotta", gli occhi del mio padrone erano pieni di rabbia. "Mi dispiace se vuoi punirla, è a tua disposizione" "no, non ne ho voglia, oggi è la sua festa dopo tutto alle volte anche le schiave possono essere perdonate, così sapranno la magnanimità dei loro padroni" "hai ragione Carlos" poi si girò verso di me "ringrazia, stupida che non sei altro" "grazie signore". Avevo evitato una punizione, ma le mie domande restavano chi mi cercava?.
La testa prosegui senza intoppi, le persone bevvero fino ad ubriacarsi poi si fecero il bagno, alle tre io crollai esausta addormentandomi su di un divanetto per esterni, mentre la festa intorno a me proseguiva.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro