Quella sera, sognai feci un sogno strano, di quelli che facevo fin da quando ero piccola, cui non sapevo dare una spiegazione.
"Era sera, e tutto intorno a me bruciava, sullo sfondo un'immensa casa, ardeva, avevo meno di cinque anni e quelle fiamme altissime arrivavano al cielo, una donna, mia madre mi teneva in braccio, io piangevo e urlavo e lei correva dicendomi di smettere che ero al sicuro, ma avevo paura tanta, poi accanto a noi un uomo, mio padre fece segno di no con la testa e i due desolati chinarono i loro sguardi preoccupati e tristi su di me."
Da quel giorno io e la mia famiglia cominciammo a vivere nella zona rossa, tra i ribelli. Mia madre mi disse che avevano bruciato la nostra casa, perché non erano d'accordo con le idee di mio padre che erano troppo liberali, ma io non ho mai creduto a questa storia. Perché li ho visti un giorno nascondere un medaglione con impressa la stessa iconografia della mia cicatrice, una corona con tre stelle, ma quando chiesi loro cosa fosse o rappresentasse, non mi risposero ansi mi dissero che non mi doveva importare.
Dopo il sogno tentai di riaddormentarmi, per quanto la posizione che dovevo tenere a causa della catena fosse davvero scomoda, alla lunga comunque mi addormentai.