Intervista a Budapest

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* Freddie Mercury si trova nel suo hotel a Budapest insieme a Roberta e il resto dei Queen quando vede arrivare la sua ospite. *

Freddie: Benvenuta cara, si accomodi pure.

Maria: Buonasera, è un vero onore per me essere qui.

* La ragazza si accomoda su un divanetto lì presente nella stanza e Freddie inizia l'intervista. *

Freddie: Intanto si presenti. Mi racconti tutto di lei.

Maria: Il mio nome è Maria, ho 28 anni e ho scoperto il mondo della scrittura quando andavo ancora a scuola, avevo più o meno 14 anni quando mi ci sono approcciata per la prima volta e sa, è davvero liberatorio mettere nero su bianco quello che si pensa.

Freddie: Oh, lo sa molto bene mia moglie Roberta. Sta scrivendo un libro sulla nostra vita ed è liberatorio. Hai qualche passione o hobby?

Maria: A parte la scrittura, sì, il nuoto.Ho frequentato nuoto per parecchi anni dell'infanzia, (ho cominciato più o meno a quattro anni) e ho continuato fino a quasi la maggiore età, poi non so perché, ma ho deciso di lasciar perdere.

* Roberta si mette a ridere *

Roberta: Anche Freddie ha deciso di lasciar perdere qualcosa di importante...la guida. Dopo una sola prova l'ha abbandonata.

Freddie: E allora? Perché devi ridere? Se una cosa non fa per me non la devo mica continuare.

Roberta: Sei un bambino! Ma ti amo anche per questo. Qual è stata la prima opera che hai scritto?

Maria: Un po' lo capisco, guidare non piace neanche a me. Comunque la prima che ho scritto, è stata una fanfiction su un rapper che all'epoca mi piaceva parecchio, Emis Killa sa così per provare un po' e lì mi sono accorta di avere parecchia fantasia inespressa.

Freddie: C'è un libro di cui vorresti parlare?

Maria: Sì, c'è una storia che sto scrivendo attualmente, è una storia a cui tengo veramente tanto. Si chiama "Caro Diario" e praticamente è tratta da una storia vera.Mi spiego meglio, è vera per quanto riguarda il protagonista, Michele Merlo, il ragazzo che purtroppo è venuto a mancare l'anno scorso.Racconta di una storia d'amore, nata a piccoli passi e di come la vita possa essere imprevedibile, di come oggi ci sei e ti vivi tutto al massimo e domani potresti non esserci più. Inoltre ho deciso di toccare temi abbastanza importanti come la morte stessa, il dolore, il senso di colpa e gli attacchi di panico. Cose purtroppo attualissime.

Roberta: La vita è vero è imprevedibile e vorrei toccare ferro per quanto riguarda Freddie. Vorrei che domani ci fosse ancora visto che ama andare nei night club e gira un brutto virus, l'HIV che causa l'AIDS. Perdere lui significherebbe perdere l'amore della mia vita e non riuscire più a vivere. A respirare.

Freddie: Non pensiamoci che è meglio. Sto bene e questa malattia non mi toccherà minimamente. Sono perfettamente sano.

Maria: Lui potrebbe fare attenzione, ma purtroppo la gente è molto incosciente.Gioca con la vita come se ne avesse un'altra di riserva.Non è il caso del mio protagonista ovviamente, lui nella vita reale, ha solo avuto la sfortuna di essere capitato nelle mani sbagliate.

Freddie: Io non aspiro ad arrivare a settant'anni. Vorrei godermi la vita appieno finché ne ho la forza. Divertirmi. Comunque sia cosa è successo al tuo protagonista?

Maria: Cerco di farla in breve.Era un ragazzo pieno di vita, pieno di energie, appena 28enne, davvero tanto giovane.Un giorno si è sentito male, ma male forte, mal di testa, mal di gola, febbre e tutti sintomi che magari potevano passare per sintomi influenzali.Solo che più il tempo passava, più stava male, quindi decise di farsi un controllo, ma nel momento in cui supplicava un'infermiera di farsi controllare perché stava veramente male, questa lo manda a casa dicendo che erano solo placche e che non avrebbe avuto senso occupare un pronto soccorso per delle placche. Passa ancora un giorno e lui peggiora.Va da un altro ospedale e lo ricoverano immediatamente.La diagnosi è: leucemia fulminante. Viene a mancare un paio di giorni dopo a causa di un'emorragia cerebrale dovuta a questa malattia. Vorrei dare un consiglio a chiunque legga: se state male e vi dicono che non avete niente, andate da un'altra parte e sentite altri pareri.Con la vita non si scherza.

Roberta: È terribile. Se Freddie un giorno dovesse avere quei sintomi o peggio...non voglio neanche pensarci. Scusate. * Esce dalla stanza per non farsi vedere piangere *

Freddie: È molto sensibile su certi argomenti. Io le ho detto tante volte di spegnere la televisione quando si parla dell'AIDS ma non ne vuole sapere. Io per ora non ho strani sintomi che riconducono a quella malattia, anzi sto benissimo. Però ho comunque paura.

Maria: Quello è normale, bisogna solo fare attenzione, tutto qui.Mi dispiace averla fatta piangere, si vede quanto ci tiene ed è raro vedere un sentimento così. Siete proprio fortunati.

Freddie: Un giorno lo vorrebbe rendere cartaceo il suo libro?

Maria: Mi piacerebbe sì. Infondo a chi non piacerebbe vedere tra le proprie mani il frutto di tante notti insonni? Però credo di avere ancora un po' da lavorarci su.Vedremo come procederà.

Freddie: Grazie mille per la chiaccherata, è stato un piacere parlare con una donna così sensibile.

Nota Autrice

Ecco qui l'intervista a donna splendida che ha raccontato una storia meravigliosa con un grande significato dietro. Vi consiglio a tutti di leggerla! MichiamanoMaria

"Caro diario, ci siamo incontrati in un momento in cui la mia vita aveva preso una piega sbagliata, quasi disordinata. Lui è entrato in questa vita fatta di sbagli e mi ha aggiustata.È rimasto anche quando lo supplicavo di andarsene, è rimasto sempre, un po' come la frase che abbiamo giurato di tenere sempre per noi, come una promessa: finché morte non ci separi.Il problema però era che alla fine, lui, quella promessa l'aveva presa troppo alla lettera".

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