Capitolo 20

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Sofia Lanciani di Vallefiorita tornò a Bergamo da Londra il giorno dopo.
Fu accolta con grande gioia da suo padre, che rivedeva in lei la defunta moglie Marisa ogni giorno che passava.
E ovviamente si unì ai festeggiamenti anche il resto della famiglia, ovvero Pietro, il fratello maggiore di Sofia, e sua moglie Giulia.
《Cara, ma che piacere rivederti!》esordì la donna. Capelli rossi, grandi occhi verdi a mandorla e uno stile impeccabile, Giulia Carofiglio coniugata Lanciani di Vallefiorita era la classica perfetta donna dell'alta società, e nessuno sapeva mai bene cosa le passasse per la testa.
《Anche per me! Non vedevo l'ora di tornare!》esclamò Sofia.
Anche lei elegante e sofisticata, era però meno algida e più espansiva di sua cognata.
《Immagino che ti mancassero il clima e il cibo》commentò Giulia.
《Il clima di Bergamo non è il massimo ma è sicuramente migliore di quello di Londra. Per quanto riguarda il cibo, come mi sono mancate le cotolette, o il risotto con l'ossobuco...》rispose la Lanciani di Vallefiorita.
《E adesso ti rifarai, vedrai, ma le belle notizie non sono finite...》le ricordò la Carofiglio.
《Oh, papà mi ha detto che Maurizio gli ha chiesto di me! Quanto ho aspettato questo momento!》gioì l'una.
《E la tua pazienza verrà premiata, quando lui chiederà di sposarti》la incoraggiò l'altra.
Sapeva benissimo che il giovane Cristaldi non sarebbe mai venuto da lei di sua spontanea volontà, ma Riccardo aveva dato la direttiva di dipingere a Sofia un Maurizio innamorato e desideroso di diventare suo marito.

                                 ***

《Non vedo l'ora di rivederlo! Sono anni che aspetto questo momento!》fece Sofia emozionata.
《E vedrai che arriverà!》intervenne Riccardo. La figlia corse ad abbracciarlo.
《Papà!》esclamò.
《Tesoro mio, hai fatto buon viaggio?》sorrise suo padre.
《Buonissimo!》rispose la ragazza.
《Come puoi vedere le ho dato la buona notizia 》affermò Giulia.
《Una buonissima notizia 》confermò Riccardo.
《Voi credete che mi sposerà davvero?》chiese la giovane Lanciani di Vallefiorita.
《È questione di tempo, mia cara, e vedrai che avrete un bel matrimonio felice come quello tra Pietro e Giulia》la rassicurò il padre.
Giulia gli rivolse il più costruito dei sorrisi: il suo matrimonio con Pietro Lanciani di Vallefiorita era felice per modo di dire, visto che nessuno dei due era fedele all'altro; a lei piaceva particolarmente passare del tempo con ragazzi più giovani di lei e socialmente meno potenti; stessa cosa faceva il marito con le ragazze povere.

                                  ***

La loro unione si fondava sostanzialmente su un allargamento dei patrimoni congetturato abilmente dalle famiglie Lanciani di Vallefiorita e Carofiglio; quando si sposarono lei aveva una relazione con un cameriere, lui con una ragazza che lavorava al Grand Hotel di fronte alla banca di famiglia.
Nessuno dei due arrivò vergine all'altare, e passarono insieme solo la prima notte di nozze, dopodiché ognuno continuò a fare vita a sé.
Ma davanti a tutti dovevano essere l'emblema della coppia felice.
《Ma certo, avrai un matrimonio meraviglioso, mia cara 》disse la donna alla cognata.

                                   ***

Quella sera fu organizzata una grande cena per il ritorno di Sofia, per la quale tornò in orario anche Pietro, sempre appresso alla contabilità: scuro di occhi e di capelli, intelligente e scaltro, il primogenito di Riccardo era un esperto di conti; non c'era movimento di denaro di cui l'uomo non fosse a conoscenza.
Aveva anche lui la sua parte di convenienza, se sua sorella avesse sposato Maurizio Cristaldi: avrebbe avuto accesso a tutti i conti delle Seterie Silkway, senza contare che avrebbe visto Irene tutti i giorni. I due erano da tempo amanti e si vedevano quando potevano proprio nel Grand Hotel di fronte alla Banca Lanciani di Vallefiorita.
Quella sera Sofia raccontò per tutta la sera di Londra e della sua vita lì. Dopo cena Riccardo ricevette una telefonata: era Chiara.
《Abbiamo la chiave di svolta》gli comunicò, al di là della cornetta.
Lanciani di Vallefiorita sorrise: di qualunque chiave si trattasse, era arrivata nel momento giusto.

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