Capitolo 28

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Il giorno dopo Agata lo passò a sperare di incontrare Antonio e Cecilia il meno possibile: la storia del bacio la metteva in agitazione, perché era innamorata del giovane Grandi da quando erano bambini e giocavano per le strade di Seriate.
Solo che poi, sei anni prima, lui aveva scelto Cecilia, e Agata non poteva certo biasimarlo: la maggiore delle Dondi era più bella, moderna e spigliata di lei, con ammiratori sparsi per tutta Seriate, e soprattutto più fortunata, perché una volta arrivata a Bergamo, poco tempo dopo la sorella minore, aveva subito ottenuto un posto al reparto dei confezionamenti.
Antonio la adorava e la portava nel palmo di una mano, ma lei a volte sembrava scordarsene: non lo faceva con cattiveria, Agata lo sapeva, ma il ragazzo era capace di un amore senza pari e aveva bisogno di una donna che lo amasse in egual modo e non di meno.

                                  ***

Per questo aveva una faccia terrea quel mattino, mentre filava al suo telaio; tuttavia era in buona compagnia: neanche Elena e Beatrice avevano una buona cera, e di questa atmosfera doveva essere ben contenta la De Sanctis, che odiava sentir bisbigliare durante l'orario di lavoro, specialmente da parte delle tre amiche.
La giornata procedette tranquilla: l'unica nota di colore fu l'arrivo di Sofia Lanciani di Vallefiorita nel tardo pomeriggio.
Vittorio Bassi la riconobbe subito e si precipitò da lei.
《Signorina Lanciani di Vallefiorita, che piacere vederla da queste parti!》esclamò.
《Oh salve, signor Bassi... Sono in un brutto guaio...》esordì la giovane.
《Che guaio, se posso chiedere?》domandò cordialmente il capo del personale.
《Mi si è strappato questo vestito, proprio stasera che devo uscire con Maurizio, e non so cosa fare...》spiegò la ragazza.

                                  ***

Vittorio vide Elena ancora al lavoro nel reparto dei telai, e decise che era arrivato il momento che sua nipote affrontasse definitivamente il fatto che nella vita di Maurizio dovesse entrare un'altra donna.
《Ho io la soluzione... Elena!》esclamò, chiamando la nipote.
《Sì, zio?》chiese la ragazza, precipitandosi.
《Alla signorina Lanciani di Vallefiorita si è strappato il vestito, ci pensi tu?》domandò l'uomo.
《Certamente》ubbidì la ragazza.
《Oh grazie, Elena, si può dire che mi stai salvando la vita!》esclamò Sofia, seguendola nel reparto.
Ovviamente, chi lavorava lì sapeva anche cucire, oltre che tessere: Elena prese subito ago e filo e si mise al lavoro.
《Dice davvero?》domandò poi.
《E non sai quanto... Stasera io e Maurizio Cristaldi andiamo alla Scala di Milano, e ho comprato questo vestito apposta, ma sono una grandissima sbadata e l'ho strappato... Meno male che ho incontrato te! Sei il mio angelo custode...》rispose la Lanciani di Vallefiorita.
Elena diventò grigia: Maurizio e Sofia avevano di nuovo appuntamento, probabilmente lui le avrebbe chiesto di sposarlo.
Per poco non si punse dal turbamento , ma mantenne i nervi saldi ed eseguì un lavoro perfetto.
《Grazie mille!》fece Sofia gioiosa. 《Non finirò mai di esserti grata!》aggiunse poi.
《Dovere》rispose Elena imbarazzata.
《Ma no, non sminuirti... Anzi, sai che ti dico? Se stasera andrà tutto bene sarà anche merito tuo!》continuò la Lanciani di Vallefiorita, inconsapevole di stare sparando sulla croce rossa.

Per fortuna se ne andò presto e la ragazza fece un bel sospiro di sollievo.
Vittorio guardò la scena triste: sua nipote non sarebbe mai stata a suo agio nella situazione che si sarebbe venuta a creare tra Maurizio e Sofia, ma avrebbe dovuto imparare ad accettarla.

                                   ***

Nel frattempo, Maurizio si era preparato ed era giunto con la macchina fino a Villa Lanciani di Vallefiorita: aveva in tasca le fedi.
Non era contento di tutto ciò, ma doveva farlo.
Sofia arrivò indossando un grazioso vestito color rosa antico e lunghi guanti bianchi fino all'avambraccio.
《Sei bellissima!》esordì il giovane.
《Grazie!》esclamò la ragazza. 《Sapessi che cosa mi è successo con questo vestito...》continuò poi.
《Che cosa?》fece lui.
《Lo avevo strappato ma per fortuna un angelo custode mi è venuto incontro... Una delle ragazze del reparto telai, che mi ha ricucito il danno 》spiegò la ragazza.
Maurizio pensò subito ad Elena, ma poi cacciò via quel pensiero altrettanto in fretta: doveva pensare solo alla serata. Nient'altro.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro