Capitolo 30

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I Lanciani di Vallefiorita aspettavano i Cristaldi per quella sera alle otto: Maurizio, Chiara e Irene furono puntualissimi e furono calorosamente accolti dai padroni di casa.
《Ma che piacere!》esordì Giulia.
《Mia cara, anche per me!》fece Chiara.
《Irene》disse Pietro, salutando la sua amante.
《Pietro 》rispose la ragazza, lanciandogli un'occhiata di fuoco.
《Sono così contenta che siamo tutti qui!》esclamò felice Sofia.
《D'altra parte saremo una famiglia. Andiamo a sederci a tavola?》intervenne Riccardo, guidandoli nella sala da pranzo.
Il resto della comitiva lo seguì.
Quella sera il padrone di casa aveva fatto preparare una cena in pompa magna per festeggiare la futura unione delle due famiglie e di ciò che questo avrebbe comportato alla Silkway.

                                  ***

《Come sai entreremo in società con voi, e perciò voglio avanzarvi una proposta su chi si occuperà della contabilità 》cominciò Riccardo.
《E chi suggeriresti?》chiese Maurizio, ma da una parte già sapeva la risposta.
《Mio figlio Pietro, ovviamente 》rispose Lanciani di Vallefiorita.
"Nulla di più scontato" pensò il giovane Cristaldi: con Pietro in azienda, Riccardo aveva una maniera diretta ed efficace di controllarlo.
《È una buonissima idea!》esclamò Chiara.
《Concordo pienamente》le fece eco Irene.
Si erano tutti coalizzati, molto probabilmente era cosa fatta, e la sceneggiata della proposta era solo una formalità.
《Io non ci capisco niente di vestiti e sete, ma alla fine sono fonti di costo e ricavo, entrate e uscite di denaro. Spero di fare un buon lavoro alla Silkway 》fece Pietro.
《Non c'è conto che sfugga al mio caro marito》intervenne Giulia per spezzare la tensione che s'era creata all'ultima affermazione di Pietro, che era costata l'istantanea occhiataccia di Maurizio, indignato nel sentir parlare del lavoro di suo padre come un semplice flusso di cassa.
《E poi avrà tempo di imparare, visto il tempo che passeremo anche noi alle Seterie!》esclamò Sofia.
《Per scegliere l'abito, immagino》commentò Chiara.
《E non solo. La Silkway ci ha garantito tutta la sua collaborazione alla realizzazione del vostro matrimonio 》affermò Giulia.

                                  ***

La cena proseguì tra i discorsi d'affari di Riccardo, i pettegolezzi di Chiara e Giulia, gli sguardi d'intesa tra Pietro e Irene, l'entusiasmo di Sofia e l'espressione vitrea di Maurizio, che in quel momento avrebbe voluto essere da tutt'altra parte.
Alla fine della serata i Cristaldi salutarono i Lanciani di Vallefiorita e tornarono a casa, mentre Sofia e Giulia ricordavano a Maurizio che sarebbero venute l'indomani a scegliere l'abito nuziale.
Riccardo diede la buonanotte a tutti e si diresse nel suo studio, dove prese il telefono e compose un numero che conosceva bene.
Era quello di Ernesto Quaranta, l'investigatore privato a cui si rivolgeva Riccardo ogni volta che voleva controllare qualcuno.
《Pronto?》rispose la voce dell'uomo.
《Signor Quaranta, ho bisogno dei suoi servigi. Deve controllare il signor Maurizio Cristaldi 》fece Lanciani di Vallefiorita.
《Il proprietario delle Seterie Silkway?》si sincerò l'investigatore.
《Proprio lui. Gli stia col fiato sul collo, ma con discrezione 》specificò il banchiere.
In fondo sua figlia stava per sposare un uomo che non solo si univa a lei per i soldi, ma che fino a poco tempo prima era innamorato di un'altra donna.
Facendo controllare Maurizio da Quaranta, era sicuro di proteggerla.

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