Capitolo 57

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I giorni passarono frenetici, tra la scelta degli abiti per la televisione e le prove per la sfilata.
Le dieci ragazze selezionate si dividevano tra i loro lavori abituali e il loro nuovo incarico.
Marco Valente dirigeva i lavori come un vero professionista, ma i suoi occhi ricadevano sempre su Cecilia, in qualunque momento.
La ragazza ricambiata gli sguardi: triste per la rottura con Antonio e gelosa del legame tra Valerio e la giornalista Emma Rengoni - che ormai passava molto tempo alla Silkway - , sentiva di poter tornare a sorridere solo in compagnia del pubblicitario.
Sua sorella l'aveva notato.
《Già ti stai riconsolando, eh?》domandò.
《Ma che dici?》replicò Cecilia.
《Dico la verità. Sei davvero sicura che Valente sia una persona perbene?》chiese Agata.
《Non lo so, sorellina. E non m'importa molto, sinceramente. Piuttosto, pensa a tenerti stretto il tuo Quaranta!》ribattè la segretaria. E tornava a sorridere a Marco, ricambiata.

                                 ***

Elena, intanto, lavorava sempre più assiduamente con Gianfranco ai test per verificare che la formula che avevano scoperto desse i risultati sperati sulle stoffe, rendendole più resistenti.
Il chimico ne prese una in mano e la porse alla ragazza.
《Avanti, strappala!》esclamò.
《Posso davvero?》domandò lei.
《Senza esitazione!》la incoraggiò lui.
La stoffa non si strappava: i due sorrisero in contemporanea.
《I risultati sono positivi! La stoffa non si strappa!》gioì Elena.
《Ed è tutto merito tuo!》la prese in braccio Gianfranco e la fece volteggiare.
Poi, senza pensarci troppo si baciarono.
《Scusa...》mormorò la ragazza.
《Non scusarti. Io ti amo. E so che anche tu ami me》fece il chimico.
《Gianfranco, io con te sto bene, ma non voglio illuderti...》si giustificò Elena.
《Non mi illudi. Proviamoci, vediamo come va》rispose lui, accarezzandole una guancia e baciandola di nuovo. Lei rispose al bacio.
《È incredibile! E io pensavo che foste due timidoni!》entrò all'improvviso Sofia.
《Sofia...》fece Gianfranco.
《Signorina Lanciani di Vallefiorita, noi...》si affrettò a dire Elena.
《Siete veramente bellissimi! Volevo darvi una mano ma vedo che ci siete riusciti da soli a capire che vi amate!》esclamò la Lanciani di Vallefiorita, abbracciando entrambi.

                                ***

Poco più in là, fuori dal reparto dei confezionamenti, Andrea e Ilaria commentavano la lettera scritta da Lorenzo Cristaldi per Virginia De Sanctis.
《E adesso come intendi fare con Maria?》domandò Esposito.
《Non lo so, abbiamo tra le mani una bomba ad orologeria, e ne stiamo per innescare un'altra. Bisogna procedere con cautela》rispose la Del Vecchio.
《Non la prenderà a bene 》commentò il giovane napoletano.
《Lo so, ma dobbiamo farlo per bloccare lo strapotere dei Lanciani di Vallefiorita. Con un'erede Cristaldi in più, non metteranno le mani su ciò che è della mia famiglia da due generazioni!》decretò la ragazza.
《E per quanto riguarda Elena e Alfredo?》continuò Andrea.
《La risposta potremmo averla adesso...》disse Ilaria, notando che Alfredo stava passando di lì in compagnia di Anna Bassi, la madre di Elena.
I due li seguirono, nascondendosi dietro una colonna per spiare la loro conversazione.

                                  ***

《Pensi che io sia cieco, Anna? Credi che non mi sia accorto che tua figlia mi ha staccato la faccia?》attaccò Bianchini.
《Non hai prove per dimostrarlo, mentre io ho quelle che attestano la paternità di Lorenzo Cristaldi》rispose la Bassi.
《Perché questa bugia? Cosa speri di ottenere?》replicò lui.
《La serenità che non ho mai avuto. Se esce fuori che Elena e Maurizio non sono fratelli, il matrimonio tra lui e Sofia Lanciani di Vallefiorita andrà in fumo e la Silkway salterà per aria con tutta la gente che ci lavora!》ribattè lei.
《E tu metteresti a repentaglio la felicità di tua figlia, calpestando inoltre il mio desiderio di conoscerla, per atterrare sul morbido?》domandò l'uno alterato.
《A volte bisogna scegliere tra ciò che è giusto e ciò che ci piace, e non sempre coincidono 》rispose l'altra, irremovibile.
《Che cosa ti è successo, Anna? Non eri così venticinque anni fa, quando ci amavamo...》cercò di convincerla Alfredo.
《La gente cambia, Alfredo》concluse freddamente Anna.
Da dietro la colonna, Ilaria e Andrea si guardarono: non solo Alfredo Bianchini era il padre di Elena, ma Anna aveva fatto falsificare i documenti che così attestavano che la ragazza fosse figlia di Lorenzo Cristaldi.
Avrebbero dovuto risolvere anche quel problema. E al più presto.

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